Affreschi/Due porte per Tebe: differenze tra le versioni
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Versione attuale delle 12:20, 12 Nov 2012
Contents
Titolo:
Affreschi/Due porte per Tebe
Drammaturgia
di Isabella Bordoni, Paci Dalo' Roberto, Marcello Sambati
Testo e Scena visiva
Suono e Regia:
di Paci Dalo' Roberto/Giardini Pensili
Anno:
1999
Luogo:
Pesaro
Sito web:
http://giardini.sm/projects/affreschi/
Descrizione:
Un progetto come Affreschi si basa sulla collaborazione di artisti, tecnici e teorici. Solo nel lavoro in team è possibile elaborare una progettualità complessa che permette la realizzazione di un'opera come questa fatta necessariamente di un incontro tra istanze tecnologiche e artistiche. Fanno parte del gruppo di lavoro:
ROBERTO PACI DALÒ ideazione, musica, design del suono, regia
ISABELLA BORDONI testo, cena visiva e regia live video
con MARCELLO SAMBATI (attore e drammaturgo), KATALIN GYENIS (voce), MATTEO METALLI (violino), MARCO COLOMBARI (violino), ALDO MARIA ZANGHERI (viola), ALESSANDRO CULIANI (violoncello) con la partecipazione di IRENE AURORA PACI e la voce di SANDRO LOMBARDI.
ISABELLA BORDONI, ROBERTO PACI DALÒ costumi, spazio scenico, filmati
NEVIO CAVINA disegno luci e direzione tecnica
KEIKO SHIRAISHI collaborazione alle scene e costumi
GIANLUIGI TOCCAFONDO film d'animazione
JAROMIL DENIS ROIO programmazione sistemi interattivi
KLAUS TASCHLER / Ars Electronica FutureLab video editing
TOM DEMEYER / STEIM Amsterdam ideazione sistemi interattivi video e suono
FLORIANA PACI cura
Una produzione Compagnia Giardini Pensili
in collaborazione con Comune di Pesaro / Assessorato alla Cultura
Comune di Rimini / Assessorato alle Politiche Giovanili e Turismo
Inteatro Polverigi
Ars Electronica Center Linz
Prima assoluta: Pesaro Spring Festival, 15 maggio 1999 Affreschi è dedicato al regista Sergej Paradjanov (Tbilisi 1924 - Erevan 1990)
In "Affreschi/Due porte per Tebe" vengono utilizzate tecnologie digitali e meccaniche per trasformare la scena un un'unica macchina reattiva alle varie situazioni drammaturgiche sviluppate. Nella quale gli interpreti si relazionano a immagini e suoni in continua mutazione.
Sistemi di computer controllano in tempo reale sia le immagini che i suoni creando un continuo movimento visivo e auditivo che conferisce tridimensionalità.
Edifici vengono evocati e con essi crolli, sospensioni, movimenti, fluttuazioni, tremori. Attraverso la computer graphic sono create anamorfosi e le immagini si mutano continuamente in altre immagini.
Grazie ai software della Fondazione STEIM di Amsterdam sono utilizzati sistemi per la conversione in tempo reale dell'immagine del suono e del suono in immagine.
I corpi degli intepreti sono dotati di innesti meccanici, come le piante sono innestate in altre piante così i corpi sono innestati in altri corpi.
Lo spazio scenico diventa un tutt'uno con gli intepreti e gli interpreti con le loro immagini (e le loro ombre) digitali e acustiche.
L'architettura dello spazio. Il rapporto con il volume. Utilizzo del luogo teatrale canonico: il teatro all'italiana con la sua cornice, lo spazio separato della scena e del pubblico ma con il suono che è utilizzato attorno al pubblico, dona tridimensionalità e immerge lo spettatore nello spettacolo. Le voci degli interpreti sono campionate e distribuite nello spazio attraverso un ambiente acustico multicananle controllato dal vivo via computer, in questo modo tutto lo spazio è utilizzato ma sono "rispettate" le consuetudini dello spazio teatrale classico e la visione frontale della scena.
Collezione:
Genere artistico di riferimento:
Net art, Sound art, Visual art, Performing art