Animazione con la sabbia: differenze tra le versioni

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== Bibliografia: ==
 
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* Gianni Rondolino, Storia del cinema d'animazione dalla lanterna magica a Walt Disney, da Tex Avery a Steven Spielberg, Utet libreria.
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* Giaime Alonge, Alesandro Armaducci, Passo uno, l'immagine animata dal cinema al digitale, Lindau.
  
  
 
== Webliografia: ==
 
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* [http://www.nfb.ca/index.php National Film Board Of Canada]

Versione attuale delle 15:00, 13 Gen 2009

Argomento:

Animazione con la sabbia

Descrizione:

Usando una lastra di vetro delle luci appositamente posizionate e una macchina fotografica posizionata sotto il vetro possiamo prendere della sabbia e muoverla di volta in volta sopra il nostro vetro effettuando a ogni movimento delle foto. È un processo molto complicato e lungo che richiede molta pazienza anche perché non è possibile tornare indietro, se effettuiamo degli errori si deve rincominciare l animazione. Per questo motivo si può considerare una tecnica d’animazione di tipo distruttivo in quanto alla fine non resta nulla se non una manciata di sabbia, non come nell’animazione classica a celle dove è possibile a fine lavoro rivedere tutto il processo lavorativo, dove ogni immagine è ben conservata in un foglio a se, in questa tecnica ogni immagine resterà solo nella pellicola che l ha impressa. Sempre con lo stesso metodo possiamo realizzare un animazione anche con altri materiali oltre che con la sabbia, anche con l effetto del vetro affumicato apposta o con dei colori o pongo. Caroline Leaf si dedicò moltissimo a questo tipo di animazione e divenne un po’ la specialista di questa tecnica molto lunga e complicata.


Bibliografia:

* Gianni Rondolino, Storia del cinema d'animazione dalla lanterna magica a Walt Disney, da Tex Avery a Steven Spielberg, Utet libreria.
* Giaime Alonge, Alesandro Armaducci, Passo uno, l'immagine animata dal cinema al digitale, Lindau.


Webliografia: