Art/politics in the online universe

Tratto da EduEDA
Versione del 17 Gen 2010 alle 17:24 di Aymen (Discussione | contributi)

(diff) ←Older revision | view current revision (diff) | Newer revision→ (diff)
Jump to: navigation, search
Weibel Peter

Autore:

Weibel Peter

Tratto da:

http://on1.zkm.de/netcondition/curators/weibel/default_e

Titolo originale:

Art/politics in the online universe

Traduzione di:

Catani Federico

Anno:

1997


Arte/ politica nell’universo on line

Una mostra prende vita in più località: viene tenuta simultaneamente a Karlsruhe (ZKM), Graz (steirischer herbst), Tokio (ICC Intercommunication Center) e Barcellona (MECAD Media Centre d'Art i Disseny).

Si sta costruendo un mondo nuovo: il mondo online. La comunicazione online offre nuovi prerequisiti tecnologici per la globalizzazione. Emerge una nuova economia globale che non è più basata sui prodotti ma sul tempo. La Rete (o Net) cambia l’economia: non si paga più per il prodotto, ma per l'uso del prodotto, misurato in unità di tempo. Ciò dà luogo a un cambiamento nei poteri centrali dello sviluppo economico, che passa dalla sfera primaria della produzione al settore secondario e terziario della distribuzione, dei servizi, della comunicazione e dell’informazione. Concetti storici come manodopera, informazione, proprietà e paternità (NdT: di un’opera) vengono stabilizzati e accentuati nell’universo online mediante codici crittografici. Dalla gestione al consumo del sapere, la codificazione crittografica del flusso di informazioni sta diventando la vera fonte di capitale. Un’economia basata sulla rete richiede una rivoluzione imprevista dei nostri concetti storici di società e individualità. Le domande relative sia alla sfera sociale che a quella privata, a partire da nuove forme di comunità telematica fino ad arrivare all’identificazione dei sessi, dovranno essere formulate diversamente a causa della Rete. La società ha raggiunto uno stadio complesso di sviluppo nel quale uno strumento tecnologico quale la Rete è diventato indispensabile per il suo funzionamento. La società inventa la Rete per mettere ancor più in evidenza il proprio carattere informatico. Perciò ci sono condizioni sociali che richiedono e promuovono lo sviluppo della Rete. D’altro canto è la Rete che fornisce il potenziale e i prerequisiti di un ulteriore sviluppo della società informatica. Il titolo di questa mostra deve essere interpretato proprio in questo senso: come condizione contemporaneamente sociale e tecnica. Pertanto la mostra non è intitolata net.art, ma net_condition (condizione_rete), poiché indaga le condizioni sociali che impongono la Rete come pure le condizioni che la Rete impone alla società e all’arte. La Rete globale è il motore della radicale rivoluzione economica, sociale e culturale che avverrà all’inizio del prossimo millennio, i cui contorni diventano visibili per la prima volta in questa mostra.

Con le sue circa 100 opere, la mostra mira non solo a fornire un’indagine completa sullo stato attuale della Net art (arte in rete) internazionale, ma vuole essere soprattutto un’introduzione alle idee politico-economiche, alle pratiche sociali e alle applicazioni artistiche della comunicazione online in una società in Rete.

La Net art, che va da installazioni fisiche locali a computer games intercollegati a livello mondiale, è diventata il foro nel quale esprimere in modo nuovo molte delle speranze liberatorie dell'avanguardia storica. La web art e le installazioni basate sulla rete non solo presentano la fase più topica della net art, che domina il discorso sui mezzi di comunicazione dopo la scultura basata sul video degli anni '80 e le installazioni interattive basate sul computer degli anni '90, ma anche la forma d'arte alla quale sono legate le più profonde speranze politiche. Le utopie sociali rivoluzionarie dell'avanguardia storica e i movimenti illuministici, quali la libertà di contrattazione, le pari opportunità e l'emancipazione interculturale devono ora essere implementati dalla tecnologia. Questo progetto di mostra è dunque volto ad indagare quali nuove condizioni vengano imposte dalla Rete ai mezzi di comunicazione storici, nonché alle forme di comunicazione ed economia sociostoriche. Ogni nuovo mezzo di comunicazione comporta la perdita di alcune proprietà rispetto ai mezzi precedenti. Tuttavia, allo stesso tempo, vengono introdotte numerose nuove proprietà superiori a quelle dei mezzi di comunicazione storici per quanto riguarda aspetti specifici. Pertanto, i nuovi mezzi di comunicazione emergenti non solo eliminano i vecchi, ma impongono a questi ultimi anche nuove condizioni. La Photographic Condition di Rosalind Krauss ha cambiato la pittura, il video ha cambiato il cinema, la tecnologia digitale ha cambiato il filmato e il video, ecc. La Rete come dotazione tecnica cambia la musica, la cultura visiva e la letteratura. Oltre alle immagini bidimensionali basate sulla Rete e ai testi sullo schermo, esistono perciò anche installazioni basate sulla rete che espandono sufficientemente le definizioni troppo restrittive di Net art. La Rete nello spazio virtuale controlla la sequenza di eventi nello spazio reale e gli eventi nello spazio reale controllano la sequenza di eventi nello spazio virtuale della Rete. La struttura del non-luogo, introdotta dal telefono e dalla televisione, viene rinforzata dalla Rete. La realtà virtuale distribuita, lo spazio cibernautico condiviso, la comunicazione non-locale, gli ambienti multiutente e i giochi sulla Rete costituiscono pertanto il centro d’interesse di questa mostra. In questo contesto, la net_condition non viene solo indagata ai fini dei mezzi di comunicazione grafici, ma anche ai fini dei mezzi di comunicazione sonori. La musica basata sulla Rete rappresenta un aspetto importante di questa mostra.

Un altro punto focale è la dimostrazione di procedure di produzione specifiche per la comunicazione online interattiva sulla Rete. In una sala separata, di cui è responsabile Walter van der Cruijsen (co-fondatore della città digitale di Amsterdam), mediante conferenze, performance e chat online, vengono presentati diversi quartieri virtuali, numerosi progetti urbani, interventi sociali e luoghi di pubblica discussione per lo scambio di opinioni. In una stanza dedicata ai comunicati, il visitatore può raccogliere informazioni approfondite sull’arte e sulla politica nell’universo online. È inutile dire che la mostra avrà luogo anche online. Benjamin Weil, per riportare solo un esempio, il fondatore di ada-web e attualmente Net curator dell’ICA (Institute of Contemporary Art) a Londra, installerà una panoramica online dei punti salienti della storia relativamente breve della net art.

Vi saranno anche comunicazioni online relative alle opere d’arte basate sulla rete tra Graz, Barcellona, Tokyo e Karlsruhe. L’arte moderna, quale risposta alla Rivoluzione industriale basata sulle macchine, ha creato l’oggetto estetico come sistema chiuso. I post-modernisti, in risposta alla Rivoluzione post-industriale della società informatica, hanno creato una forma d’arte caratterizzata da campi d’azione e segni indefiniti. Attualmente la net art è il motore che trasforma nel modo più radicale il sistema chiuso dell'oggetto estetico dell’arte moderna nel sistema aperto dei campi d’azione post-moderni (o del secondo moderno).

Peter Weibel