BIOS: differenze tra le versioni

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Il dispositivo EEG legge le reazioni cerebrali alla stimolazione visiva e il segnale analizzato è riproposto alla vista (HMD). Il progetto è un apparato consistente in un casco con 16 elettetrodi che si attaccano alla testa dello spettatore, all'HMD (head mounted display), al dispostivo EEG e ad un computer. L'HMD visualizza immagini sintetizzate dagli impulsi generati dalle reazioni del cervello dello spettatore alle immagini appena mostrate, creando un loop di feedback. L'industria contemporanea pubblicizza continui avanzamenti scentifici che hanno a che fare con procedure spesso nascoste ai consumatori, non solo a causa della loro complessità. È costume in uso presentare queste conoscenze come difficili. Il progetto BIOS è un commento ironico a quei processi; combina la scienza razionale con l'estetica funzionale (marziale). BIOS enfatizza la sottile differenza tra analisi scientifche “serie” e assurdità semantiche. Il progetto è stato esposto per la prima volta nel 2002 alla mostra “VISION - image and perception” alla Mucsarnok Kunsthalle di Budapest. È anche presentato nel volume “Future Cinama - The Cinematic Imaginary After Film”, pubblicato nel 2003 da ZKM & MIT Press ()
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Il dispositivo EEG legge le reazioni cerebrali alla stimolazione visiva e il segnale analizzato è riproposto alla vista (HMD). Il progetto è un apparato consistente in un casco con 16 elettetrodi che si attaccano alla testa dello spettatore, all'HMD (head mounted display), al dispostivo EEG e ad un computer. L'HMD visualizza immagini sintetizzate dagli impulsi generati dalle reazioni del cervello dello spettatore alle immagini appena mostrate, creando un loop di feedback. L'industria contemporanea pubblicizza continui avanzamenti scentifici che hanno a che fare con procedure spesso nascoste ai consumatori, non solo a causa della loro complessità. È costume in uso presentare queste conoscenze come difficili. Il progetto BIOS è un commento ironico a quei processi; combina la scienza razionale con l'estetica funzionale (marziale). BIOS enfatizza la sottile differenza tra analisi scientifche “serie” e assurdità semantiche. Il progetto è stato esposto per la prima volta nel 2002 alla mostra “VISION - image and perception” alla Mucsarnok Kunsthalle di Budapest. È anche presentato nel volume “Future Cinama - The Cinematic Imaginary After Film”, pubblicato nel 2003 da ZKM & MIT Press
  
 
==Genere artistico di riferimento:==
 
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* Jeffrey Shaw and Peter Weibel eds, 2003, ''Future Cinema: The Cinematic Imaginary after Film''; , Karlsruhe, Germany; Cambridge, MA and London: ZKM Center for Art and Media; The MIT Press,  
Mettere l’asterisco (*) seguito da uno spazio, dal cognome e nome degli autori (separati da una virgola) dalla data di realizzazione del testo, dal titolo del testo (scritto in corsivo inserendo due apici, non le virgolette, davanti e dietro il titolo), dalla casa editrice e dalla città in cui è stato prodotto.
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esempio:
 
* 2002, Tozzi Tommaso, Di Corinto Arturo, ''Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete'', Manifesto Libri editore, Roma .
 
  
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es.
 
 
[[categoria:Opera]]
 
[[categoria:Opera]]
 
[[categoria:Opera di Garancs Jaanis]]
 
[[categoria:Opera di Garancs Jaanis]]
 
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[[categoria:Europa]]
[[categoria:Precursori]]
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[[categoria:Arte delle reti]]
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[[categoria:Net art]]
 
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Versione attuale delle 01:16, 2 Feb 2009

BIOS team, 2002

Titolo:

BIOS - Bidirectional Input / Output System

Autore:

Jaanis Garancs assieme a Thomas Tirel, Sven Hahne e Norman Muller

Anno:

2002

Luogo:

Colonia, Germania

==Sito web:==
BIOS

http://bios.x-i.net/

Descrizione:

Il dispositivo EEG legge le reazioni cerebrali alla stimolazione visiva e il segnale analizzato è riproposto alla vista (HMD). Il progetto è un apparato consistente in un casco con 16 elettetrodi che si attaccano alla testa dello spettatore, all'HMD (head mounted display), al dispostivo EEG e ad un computer. L'HMD visualizza immagini sintetizzate dagli impulsi generati dalle reazioni del cervello dello spettatore alle immagini appena mostrate, creando un loop di feedback. L'industria contemporanea pubblicizza continui avanzamenti scentifici che hanno a che fare con procedure spesso nascoste ai consumatori, non solo a causa della loro complessità. È costume in uso presentare queste conoscenze come difficili. Il progetto BIOS è un commento ironico a quei processi; combina la scienza razionale con l'estetica funzionale (marziale). BIOS enfatizza la sottile differenza tra analisi scientifche “serie” e assurdità semantiche. Il progetto è stato esposto per la prima volta nel 2002 alla mostra “VISION - image and perception” alla Mucsarnok Kunsthalle di Budapest. È anche presentato nel volume “Future Cinama - The Cinematic Imaginary After Film”, pubblicato nel 2003 da ZKM & MIT Press

Genere artistico di riferimento:

Installazione interattiva

Bibliografia:

  • Jeffrey Shaw and Peter Weibel eds, 2003, Future Cinema: The Cinematic Imaginary after Film; , Karlsruhe, Germany; Cambridge, MA and London: ZKM Center for Art and Media; The MIT Press,