Blinkenlights: differenze tra le versioni

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==Anno:== 2001 d.c.
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2001 d.c.
  
==Luogo:== Berlino
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Berlino
  
==Autore:== Chaos Computer Club
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Chaos Computer Club
  
 
==Descrizione:==
 
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Revisione 10:48, 28 Nov 2009

Blinkenlights

Titolo:

Blinkenlights

Anno:

2001 d.c.

Luogo:

Berlino

Autore:

Chaos Computer Club

Descrizione:

Blinkenlights è un’installazione urbana di grande impatto: La parte superiore della Haus des Lehrers (casa degli insegnanti) di Alexanderplatz veniva trasformata in una gigantesca matrice visiva, su cui era possibile comporre animazioni inviando Sms tramite telefono cellulare. Dietro ognuna delle 144 finestre che componevano gli otto piani superiori dell'edificio, gli hacker berlinesi dispo¬nevano una lampada collegata a un relè. Il relè era attivato tramite un cavo collegato a un computer centrale, che controlla direttamente gli inter¬ruttori (on/off, 01). La superficie del palazzo diviene così una metafora perfetta dello schermo, ad ogni finestra corrisponde un pixel (16x8=144). I passanti potevano quindi inviare un messaggio, che veniva trasformato in un'animazione da un apposito programma. Erano state inoltre aggiunte le funzioni interattive per giocare a Pong, usando come joystick la tastiera del telefono cellulare. Nei cinque mesi in cui l'installazione rimase operativa, i berlinesi composero migliaia di animazioni ri¬guardanti i soggetti più disparati, iniziando a sperimentare concretamente l'architettura urbana come interfaccia digitale. Per le celebrazioni del suo ventesimo anniversario, il Chaos Computer Club ha fatto un dono speciale a se stesso e a tutta la città di Berlino. Dal 12 settembre 2001 al 23 febbraio 2002, il famoso «Haus des Lehrers» (casa degli insegnanti), il palazzo di Alexanderplatz è diventato il più grande display interattivo al mondo per computer, noto con il nome di Blinkenlights. Gli otto piani superiori del palazzo furono trasformati in un immenso display formato da 144 lampade dietro le finestre della facciata del palazzo. Un computer controllava poi ciascuna delle lampade indipendentemente per produrre una matrice monocromatica di 18 file per 8 pixel. Durante la notte, venne creato un numero crescente di animazioni. Ma la parte interattiva del progetto non finisce qui: vi fu anche la possibilità di giocare al classico gioco arcade pong sul palazzo usando un telefono cellulare e di scrivere addirittura dei messaggi d’amore sullo schermo. Proprio mentre Martin Creed vinceva il premio inglese Turner Prize di 20.000 sterline per un opera costituita da una stanza vuota con le luci che si accendono e spengono, dimostrando quindi l’interesse nuovo degli artisti mediali per l’uso del mezzo della luce in ambienti chiusi e pubblici, un lavoro dalle dimensioni molto maggiori era fruibile da chiunque nel cuore di Berlino. Realizzato dal CCC(Chaos Computer Club) Blinkenlights è costituito da 144 luci piazzate fuori da altrettante stanze poste negli ultimi otto piani della “Haus der Lehrers�?, un vecchio palazzo usato in passato dal governo della Germania dell'Est (DDR), che affaccia sulla centralissima Alexanderplatz. Attraverso l'interfaccia presente sul sito del gruppo era possibile inviare il proprio “filmato�?' che, se ritenuto abbastanza interessante, veniva mostrato ripetutamente durante il giorno, alternato a partite del gioco pong, giocabili pubblicamente, per breve tempo, attraverso i telefoni cellulari. Con più di diecimila visite giornaliere, l'opera era visibile pure dalla più vicina stazione della metropolitana, e con migliorie costanti è stata attiva fino al febbraio 2002.