Borinage

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Titolo

Borinage

Anno

1933

Luogo

Belgio

Autore

Ivens Joris

== Descrizione == ‘’Borinage’’ è considerato il primo documentario militante realizzato nel modo occidentale ( a parte ‘’Las Hurdas’’ di Bữnuel). Il film fu girato in condizioni di quasi clandestinità e rappresenta un’inchiesta che il regista portò avanti tra i minatori del Borinage, zona carbonifera del Belgio. Qui, nel 1932, a fronte di condizioni di vita miserabili, fu organizzato uno sciopero generale, che però fu duramente represso e portò al licenziamento, allo sfratto e all’isolamento degli aderenti allo sciopero. Il film è girato in bianco e nero, senza audio, con didascalie che raccontano gli eventi. La maggior parte delle riprese è a telecamera fissa; purtroppo la qualità delle immagini non è sempre delle migliori, a causa anche delle condizioni impervie in cui il regista si trova a riprendere, soprattutto all’interno delle miniere o nel buio delle case. Il fine di Ivens era di trovarsi sempre dove succedeva qualcosa che fosse importante nel cammino verso un futuro migliore; da qui il suo impegno nel registrare i diversi aspetti della lotta degli uomini per il progresso civile e sociale. Il film si apre con la ripresa delle fabbriche ferme e dei lavoratori fuori dai cancelli. Seguono le immagini di una marcia di protesta, soprattutto per evidenziare il problema della fame. Vengono documentati l’allargarsi del fronte della protesta, gli scontri, le pratiche adottate dai minatori per raggirare i divieti di confronto politico. A fianco della situazione dello sciopero vengono affiancate le immagini della vita di tutti i giorni: lo sfratto, le case sporche, la mancanza non solo di cibo, ma anche di acqua e di elettricità. L’ultima parte del film documenta la dimostrazione a Wasmes, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Karl Marx, simbolo della lotta alle contraddizioni e alle miserie generate dal capitalismo.