Borja Jelic

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BORJA JELIC

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Biografia:

Borja Jelic ha preso parte al progetto Spazio Acusico Lab .Il simposio si è svolto nel mese di agosto del 2001 nelle foreste di Latria occidentale, in Irbene (VIRAC) , dove si trova un’antenna parabolica completamente orientabile Rt – 32 di Soviet – un’antenna militare sovietica che serviva per lo spionaggio internazionale. Dopo il ritiro dell’esercito sovietico nel 1993 gli scienziati lettoni del VIRAC (centro radiofonico internazionale di astronomia di Venspils) hanno ristabilizzato le antenne abbandonate utilizzandole non più per scopi militari ma scientifici, restituendo al telescopio radiofonico una funzionalità completa, il piatto satellitare del Virac è uno dei migliori nel mondo, per le osservazioni astronomiche radiofoniche ed è l’unico ad avere questo tipo di attrezzatura.Per questo gli artisti hanno iniziato a visitarlo e a condurre ricerche e sperimentazioni che continuano tutt’ oggi. Durante il Simposio Internazionale di Acoustic space Lab al quale hanno partecipato 30 artisti , viene creato un programma di ricerca acustico dello spazio internazionale . Questo progetto è grande chance per artisti di accedere e lavorare con questa grande antenna. Ma, cosa molto più importante, è stata che questa "vecchia e gravosa"? tecnologia – un grande disco – a causa del suo passato segreto, la specifica localizzazione in uno spazio così remoto, il suo potenziale mai sfruttato per usi civili, è riuscita ad agevolare la realizzazione di un nuovo contesto per esplorazioni collaborative, esperimenti ed elaborazione dati.

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Sito web:

http://acoustic.space.re-lab.net/lab/ http://acoustic.space.re-lab.net/lab/summary2.html http://www.astro.lu.se/Miscellaneous/radio2001/ http://rixc.lv/reader/txt/txt.php?id=242&l=en http://216.239.37.104/translate_c?hl=it&u=http://makrolab.ljudmila.org/&prev=/search%3Fq%3Dacoustic%2Bspace%2Blab%2Bborja%2Bjelic%26hl%3Dit%26lr%3D http://www.kunstradio.at/PROJECTS/CURATED_BY/RR/statement.html http://www.radioqualia.net/rt32/announce.html


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Poetica:

SPECTROGRAFY è una collaborazione tra il RIXC Centro per la Nuova Cultura Media in Latvia a l’Organizzazione degli artisti di Ellipse in Francia, che include l’organizzazione di programmi nell’ambito dell’arte del suono RIX-STUDIO ed il Simposio Internazionale di Spectrum Cartography. Il RIX-STUDIO verrà collocato in un interessante sito – lo spazio della Galleria di Point Ephémère sul canale Saint Martin nel centro di Parigi. Durante il periodo dal 25 ottobre al 20 novembre 2005, il RIS-STUDIO ha ospitato due gruppi di artisti audio da Latvia e dalla Francia. Il preciso compito di questi artisti include esperimenti con mappature, filtri, onde radio, basi media mobili e fisse così come preparare contenuti audio per performance dal vivo. Dal 4 al 6 novembre 2005, l’evento culmine del progetto – il simposio internazionale con la partecipazione degli artisti di Latvia e francesi, così come utenti internazionali (via internet) è in fase di realizzazione in RIX-STUDIO a Point Ephémère e on-line. Il simposio ha focalizzato l’attenzione sulla creazione del contesto e del background concettuale e teorico per "spectrum cartography"? relative tematiche. Acoustic Space re-search.lab ha lo scopo di riapprocciare in maniera collaborativa le attrezzature di comunicazione audio per ampliare il significato di "net radio"? – oltre la confusione dell’attuale tendenza dei mezzi di comunicazione di massa standard e le loro limitazioni tecniche, e impostare nuovi contesti per la ricerca su "data ecology"? ed esperimenti coordinati nel campo dei network, radio e tecnologie satellitari. Acoustic.Space.Re-search.Lab è una cooperazione a lungo termine tra diversi artisti in gruppo e individuali provenienti da tutto il mondo per uno scambio di network: RICE/E-LAB (Riga/LV), Derek Holzer (Amsterdam/NL/USA), RadioQualia (London/UK/Adelaide/AU), Projekt Atol (Ljubljana/SI) e L’audible (Sydney/AU)

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Contesto:

nella nostra vita di tutti i giorni, noi siamo letteralmente sommersi in uno spostamento continuo di segnali, frequenze e codici. I nostri occhi e le nostre orecchie possono ricevere piccole parti di queste e passarli al cervello per interpretarli. Ma che cosa resta di questi segnali che ci raggiungono, e attraversano perfino il nostro corpo materiale, ad un livello che il corpo non è abbastanza sensibile da percepire? Lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione, e la loro espansione nell’ambito del campo delle trasmissioni elettromagnetiche attraverso le atmosfere, sono state attentamente collegate all’esplorazione dei nostri ambienti naturali dal loro inizio. Il primo operatore telegrafico riportava di ascoltare “strani rumori di altri mondi"? che provenivano attraverso i cavi. L’antenato dell’odierno movimento SETI entusiasticamente abbraccia questi suoni come messaggi da un altro pianeta, e c’è voluto un altro mezzo secolo per determinare che scoperte luminose e venti solari ballavano queste canzoni ionosferiche e non invece degli esseri extraterrestri. Ai nostri giorni, scienziati, radio amatori ed artisti cercano tutti di trovare modelli/campioni e significati nei disturbi elettromagnetici che ci circondano. Le loro apparecchiature possono essere abbastanza moderne così come un disco o un antenna dell’era sovietica in una foresta del Baltico o possono essere cambiate leggermente dai primi "inebrianti"? giorni di innovazione radio, portando alla creazione di campioni, kit costruiti in casa o ricevitori "domestici"? a lunga frequenza connettendo cavi tra alberi e tetti. Una cosa è certa, la topografia ed il suo campo di esplorazione è cambiata drasticamente. Quasi la totalità della gamma radio dei pannelli elettromagnetici è stata "riservata"? per alcuni particolari scopi, altri per telefonia mobile, satellite, e altre applicazioni digitali via cavo, o per radio e televisione. Con l’aumentare dei rumori, i lontani e deboli segnali radio naturali si perdono (…..). I radioascoltatori della nuova era si trovano adesso di fronte a una scelta ardita: trovare un chiaro canale attraverso il quale investigare sulle ingombranti età della comunicazione il vecchi mondo della natura e le stelle, o tuffarsi nelle ingarbugliate informazioni grezze attraverso lo spazio di fronte a loro, e trovare un nuovo mondo al suo interno.


Risultati e sviluppi:

Il prossimo stage di Acoustic.Space.Re-search.Lab è rivolto alla sviluppo di ricerche e progetti sperimentali in comunicazione audio che ne promuovano usi tattici e probabili invenzioni. Re-search.lab continuerà nell’organizzazione di workshoop che permettano l’accesso al pubblico di questa tecnologie non accessibili, come i passati (ed esistenti) scopi militari "top secret"? (come il radio telescopio VIRAC). E coopererà con scienziati radio amatori e radio astronomi in ricerche "data-ecology"? (con dati ecologici) ed altre rilevanti pubblicazioni relative all’urbanizzazione, l’atmosfera e le tecnologie via cavo. Il Lab co-svilupperà anche altri progetti ad esso collegati che stanno usando nuovi network satellitari e GPS per permettere l’interazione del pubblico e due vie di comunicazione emergenti da "cellule spaziali"?.


Opere:

Avendo lavorato al workshop creativo, al quale hanno partecipato artisti scienziati ricercatori Acoustic Space Lab(laboratorio acustico dello spazio) presso il centro radiofonico internazionale di astronomia di Ventspils, Irbene Latria nell agosto del 2001.al Ai fini del progetto realizzato, interessanti sono i rapporti audio, realizzati da Honor Harger, provenienti da Radiotelescopi e Acustic.Space.Lab di Irbene, Latria. A testimonianza del progetto rimangono degli estratti di registrazioni e rapporti audio che documentano il laboratorio acustico spaziale, di seguito ne riportiamo alcuni stralci: Il primo rapporto audio proveniente dal Radiotelescope e risalente al 7 agosto 2001, ha la durata di circa 6,5 minuti e contiene le interviste dei partecipanti insieme ad un rapporto sul progetto del gruppo acustico di osservazione. Il secondo rapporto audio riporta invece le interviste con i partecipanti di Acustic.Space.Lab ed un rapporto speciale sul lavoro del gruppo che sta usando il piatto per fare delle osservazioni su Giove , venere e il sole (esperimenti galattici). Il rapporto evidenzia inoltre la musica del gruppo lettone , che ha realizzato una parte musicale usando i campioni audio ricavati dal piatto. Il terzo rapporto, riporta invece le interviste con i partecipanti di acustic.space.lab ed un resoconto speciale sul lavoro del gruppo di osservazione tramite satellite. Caratterizza inoltre i membri del sistema PACT – Marko Peljhan, Aljosa Abrahamsbe e Borja Jelic – che hanno portato con loro da Ljubljana (Slovenia) un equipaggiamento ricevente da specialisti. Hanno collegato la loro alimentazione al piatto ed hanno osservato sette orbite satellitari. Le osservazioni tramite satellite fanno infatti parte della ricerca che i sistemi di PACT stanno intraprendendo per progetti come makrolab e le tecnologie insulari. Il rapporto analizza infine anche la musica di alcuni artisti sound della Nuova Zelanda , che hanno realizzato una parte audio usando i campioni di suoni rilevati dai satelliti.

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.kud-fp.si/~luka/makrolab/cif/ http://rixc.lv/reader/txt/txt.php?id=242&l=en http://acoustic.space.re-lab.net/lab/ http://acoustic.space.re-lab.net/lab/summary2.html http://www.astro.lu.se/Miscellaneous/radio2001/ http://www.google.it/search?hl=it&q=acoustic+space+lab+borja+jelic&meta= http://www.n5m.org/n5m3/pages/insulartech/moreinfo.htm http://iaaa.nl/radio/agent.html