Bravo Manuel Alvarez: differenze tra le versioni

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==Personaggio o Gruppo:==
 
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'''Henri Cartier-Bresson''', ( '''22 Agosto 1908'''- '''2 Agosto 2004''' ), è uno dei fotografi più famosi del XX° secolo, co-fondatore della più importante agenzia fotografica mondiale: la "Magnum Photos", fondata nel 1974.
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'''Manuel Alvarez Bravo''', ( '''4 Febbraio 1902'''- '''19 Ottobre 2002''' ), fotografo simbolo del Messico.
  
 
==Biografia:==
 
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'''Henri Cartier-Bresson''' nasce nel 1908 a Chanteloup, in Francia.
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'''Manuel Alvarez Bravo''' nasce nel 1902 a Città del Messico da Manuel Alvarez Garcìa e Soledad Bravo.
Si dedica fino dall'età di quindici anni alla pittura, frequentando in particolare i surrealisti e lo studio di Andrè Lhote, per poi avventurarsi in Costa d'Avorio, da cui deve rientrare a causa di una brutta febbre malarica.
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Figlio d'arte, eredita la passione per la pittura e la fotografia dal padre.
La decisione di intraprendere la via della [[fotografia]] arriva dopo aver visto una foto di Martin Munkacsi che ritraeva tre ragazzi di colore sullo sfondo del lago Tanganika: "Si può davvero fare questo con una macchina fotografica?" si chiede Cartier-Bresson e, nel 1932, compra la sua prima macchina fotografica (una Leica).
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A soli dodici anni abbandona il corso di studi regolare per lavorare come contabile al Dipartimento del Tesoro, chiamato ad aiutare la patria durante la Rivoluzione Messicana.
Con la sua maneggevole fotocamera intraprende quindi un viaggio attraverso Italia, Spagna e Francia che segnerà uno dei momenti fondamentali della sua vita.
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Segue i corsi serali di Musica e Arte presso l'Accademia di San Carlos.
Il suo obiettivo raccoglie frammenti di vita in bianco e nero di rara poesia, sempre formalmente composte in maniera ineccepibile.
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Nel 1915 circa inizia a sperimentare con una macchina fotografica avuta in prestito dal padre di un amico, sviluppando le pellicole in una camera oscura di fortuna realizzata in casa.
Dopo un periodo negli Stati Uniti e poi in Messico, decide di avvicinarsi al cinema e diventa assistente di Jean Renoir.
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Il 1923 segna il vero incontro con la fotografia: Alvarez Bravo conosce infatti il fotografo tedesco '''Hugo Brehme''', che lo convince a comprarsi un proprio apparecchio fotografico.
Lo scoppio della guerra, i suoi tre tentativi di fuga dalla prigionia tedesca e poi la fine della guerra portano Cartier-Bresson a decidere di accantonare la pittura per dedicarsi alla fotografia a tempo pieno, sempre ricordando l'impegno sociale.
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Nel 1925 sposa Lola Martinez de Anda, che diventerà ella stessa fotografa e dalla quale avrà un figlio che seguirà le stesse orme dei genitori.
Nel 1947 fonda, assieme a Capa, Seymour, Rodger, Eisner e i Vandivert, la "Mangum Photos", che abbandonerà nel 1966 a causa del sempre crescente consumismo del mondo fotografico.
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All'inizio si dedica alla fotografia pittorialista, ritraendo conoscenti, ma presto la abbandona e rinnega, attratto da quel clima culturale ed artistico che permeava il Messico in quegli anni.
Dal 1948 al 1950 viaggia come fotoreporter in Birmania, India, Pakistan, Indonesia e Cina, raccogliendo testimonianze non solo di eventi politici ma anche di culture e stili di vita lontani da quelli occidentali.
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Nel 1927 conosce '''Tina Modotti''', grazie alla quale ritrae i pittori muralisti, e che lo convincerà nel '31 ad abbandonare del tutto il lavoro statale per diventare fotografo a tempo pieno.
Negli ultimi venti anni di vita abbandona la fotografia del tutto per tornare alla pittura e morire, senza grandi squilli di tromba, nella sua casa di campagna il 2 Agosto 2004.
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Gli anni '20-'30 sono per il Messico un periodo di grande fermento sociale ed artistico ed Alvarez Bravo ha la possibilità di conoscere e collaborare con figure di spicco del panorama messicano e non solo: frequenta e collabora con '''Frances Toor''', '''Sergei Eisenstein''', '''Luis Buñuel''', '''Henri Cartier-Bresson''' e '''André Breton''' .
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Nel frattempo insegna fotografia alla Scuola Centrale di Arti Plastiche, e nel 1932 ottiene la sua prima mostra personale.
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Dopo un breve periodo negli Stati Uniti torna in Messico.
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Negli anni '40-'50 la fama di Alvarez Bravo è ormai consolidata, e lui si dedica ad una quantità di progetti:insegna fotografia e fa il cameraman al Sindacato dei Lavoratori della Produzione Cinematografica, apre un negozio di atrrezzature fotografiche, insegna all’Istituto Cinematografico Messicano e al Centro Universitario di Studi Cinematografici.
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Avrà intanto altre due mogli: Doris Heydin e Colette Urbachtel, fotografa e sua collaboratrice.
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Riceve nelgi anni a seguire molti riconoscimenti, tra cui il Premio Sourasky nel 1974 e il Master of Photography Award dell’International Center for Photography di New York nel 1987.
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Passa gli ultimi anni della sua vita a Coyoacàn, vecchia città coloniale ormai entrata a far parte di Città del Messico, dove muore a 100 anni nel 2002.
  
 
==La Poetica:==
 
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Image:Hcb1.jpg|[[Hyères, Francia, 1932]]
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Image:Buena fama.jpg|[[La buena fama durmiendo, 1938]]
Image:Hcb2.jpg|[[Dietro la Gare Saint-Lazare, Parigi, 1932]]
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Image:Bambino_che_corre.jpg|[[Nino corriendo, 1950]]
Image:Hcb3.jpg |[[Sulle rive della Marna, Francia, 1938]]
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Image:Kahlo.jpg |[[Frida Kalho]]
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Image:Trapo_negro.jpg|[[El trapo negro, 1986]]
 
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==Bibliografia :==
 
==Bibliografia :==
  
*2003, AA.VV., De quoi s'agit-il? Henri Cartier-Bresson, Gallimard - Bibliothèque Nationale de France 
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*2002, Alvarez Bravo, Manuel. '''Desnudos/Nudes: The Photographs of Manuel Alvarez Bravo.''' Art Pub
*2003, Cartier-Bresson, H., Paris à vue d'œil , Seuil  
+
*2002, Hopkinson, A., Alvarez Bravo, M. '''Phaidon 55'''. Phaidon Press  
*2001, Assouline, P., Henri Cartier-Bresson - L'Oeil du siècle, Gallimard 
+
*2002, Fuentes, C., Huque, A.K. '''Manuel Alvarez Bravo - Nudes - The Blue House.''' Art Publishers
*1999, Gombrich, E.H. (a cura di), Tête à Tête. I ritratti di Henri Cartier-Bresson, Leonardo Arte 
+
*2001, J Paul Getty Museum. '''Manuel Alvarez Bravo: Photographs from the J. Paul Getty Museum.''' Getty Publications
*1999, Cartier-Bresson, H., Henri Cartier-Bresson. Per la libertà di stampa, EGA-Edizioni Gruppo Abele 
+
*1999, Ollier, B. '''Manuel Alvarez Bravo.''' Hazan 
*1998, Cartier-Bresson, H., Gli Europei, Peliti Associati
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*1998, Alvarez Bravo, Manuel. '''A Song of Reality.''' Lunwerg Editores
*1997, Cartier-Bresson, H., A proposito di Parigi, Peliti Associati 
+
*Billeter, E., Alvarez Bravo, M., Meyer, P. '''Song to Reality: Latin American Photography.''' Antique Collector's Club, 1998
*1997, Macé, G., L'Imaginaire d'après nature , Fata Morgana 
+
*1997, Kismaric, Susan. '''Manuel Alvarez Bravo.''' Museum of Modern Art
*1995, Montier, J.-P., L'Art sans art d'Henri Cartier-Bresson, Flammarion, Paris 
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*1997, A.D.Coleman. '''Manuel Alvarez Bravo.''' Aperture Foundation
*1987, Pieyre de Mandiargues e Scianna, F. (testi di), HENRI CARTIER-BRESSON. Ritratti: 1928-1982, Fabbri Editori, I Grandi Fotografi, Milano 
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*1997, Kaufman, Frederick. '''Manuel Alvarez Bravo, Photographs and Memories.''' Aperture Foundation
*1987, Galassi, G., Henri Cartier-Bresson: The Early Work, The Museum of Modern Art, New York 
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*1992, Ollman, A., Perez, N. '''Revelaciones: The Art of Manuel Alvarez Bravo.''' University of New Mexico Press
 
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*1991, Poniatowska, E. '''Manuel Alvarez Bravo : el artista, su obra, sus tiempos.''' Banco Nacional de Mexico
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*1983, Perez, Nissan N. '''Dreams-Visions-Methaphors: The Photographs of Manual Alvarez Bravo.''' University of Washington Press
  
 
==Webliografia:==
 
==Webliografia:==

Versione attuale delle 15:45, 1 Mar 2007

Manuel Alvarez Bravo

Personaggio o Gruppo:

Manuel Alvarez Bravo, ( 4 Febbraio 1902- 19 Ottobre 2002 ), fotografo simbolo del Messico.

Biografia:

Manuel Alvarez Bravo nasce nel 1902 a Città del Messico da Manuel Alvarez Garcìa e Soledad Bravo. Figlio d'arte, eredita la passione per la pittura e la fotografia dal padre. A soli dodici anni abbandona il corso di studi regolare per lavorare come contabile al Dipartimento del Tesoro, chiamato ad aiutare la patria durante la Rivoluzione Messicana. Segue i corsi serali di Musica e Arte presso l'Accademia di San Carlos. Nel 1915 circa inizia a sperimentare con una macchina fotografica avuta in prestito dal padre di un amico, sviluppando le pellicole in una camera oscura di fortuna realizzata in casa. Il 1923 segna il vero incontro con la fotografia: Alvarez Bravo conosce infatti il fotografo tedesco Hugo Brehme, che lo convince a comprarsi un proprio apparecchio fotografico. Nel 1925 sposa Lola Martinez de Anda, che diventerà ella stessa fotografa e dalla quale avrà un figlio che seguirà le stesse orme dei genitori. All'inizio si dedica alla fotografia pittorialista, ritraendo conoscenti, ma presto la abbandona e rinnega, attratto da quel clima culturale ed artistico che permeava il Messico in quegli anni. Nel 1927 conosce Tina Modotti, grazie alla quale ritrae i pittori muralisti, e che lo convincerà nel '31 ad abbandonare del tutto il lavoro statale per diventare fotografo a tempo pieno. Gli anni '20-'30 sono per il Messico un periodo di grande fermento sociale ed artistico ed Alvarez Bravo ha la possibilità di conoscere e collaborare con figure di spicco del panorama messicano e non solo: frequenta e collabora con Frances Toor, Sergei Eisenstein, Luis Buñuel, Henri Cartier-Bresson e André Breton . Nel frattempo insegna fotografia alla Scuola Centrale di Arti Plastiche, e nel 1932 ottiene la sua prima mostra personale. Dopo un breve periodo negli Stati Uniti torna in Messico. Negli anni '40-'50 la fama di Alvarez Bravo è ormai consolidata, e lui si dedica ad una quantità di progetti:insegna fotografia e fa il cameraman al Sindacato dei Lavoratori della Produzione Cinematografica, apre un negozio di atrrezzature fotografiche, insegna all’Istituto Cinematografico Messicano e al Centro Universitario di Studi Cinematografici. Avrà intanto altre due mogli: Doris Heydin e Colette Urbachtel, fotografa e sua collaboratrice. Riceve nelgi anni a seguire molti riconoscimenti, tra cui il Premio Sourasky nel 1974 e il Master of Photography Award dell’International Center for Photography di New York nel 1987. Passa gli ultimi anni della sua vita a Coyoacàn, vecchia città coloniale ormai entrata a far parte di Città del Messico, dove muore a 100 anni nel 2002.

La Poetica:

"Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. E' porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. E' un modo di vivere." Questa frase dello stesso Cartier-Bresson esprime pienamente quella che sarà la poetica della sua vita. Il suo sguardo si posa leggero e trasparente sopra ogni cosa, senza privilegiare nulla ma rimanendo sempre aperto a tutto, capace così di cogliere quei momenti in cui mente, occhi e cuore si trovano allineati. Le sue fotografie sono in fondo delle istantanee quasi casuali, lontane dalle messe in scena, che il suo sguardo da pittore riusciva però a rendere in una perfetta armonia di linee e forme, luci e ombre. La sua è un arte senza artificio, un surrealismo fotografico che ritrae il mondo senza divenirne caricatura.

Opere:

Bibliografia :

  • 2002, Alvarez Bravo, Manuel. Desnudos/Nudes: The Photographs of Manuel Alvarez Bravo. Art Pub
  • 2002, Hopkinson, A., Alvarez Bravo, M. Phaidon 55. Phaidon Press
  • 2002, Fuentes, C., Huque, A.K. Manuel Alvarez Bravo - Nudes - The Blue House. Art Publishers
  • 2001, J Paul Getty Museum. Manuel Alvarez Bravo: Photographs from the J. Paul Getty Museum. Getty Publications
  • 1999, Ollier, B. Manuel Alvarez Bravo. Hazan
  • 1998, Alvarez Bravo, Manuel. A Song of Reality. Lunwerg Editores
  • Billeter, E., Alvarez Bravo, M., Meyer, P. Song to Reality: Latin American Photography. Antique Collector's Club, 1998
  • 1997, Kismaric, Susan. Manuel Alvarez Bravo. Museum of Modern Art
  • 1997, A.D.Coleman. Manuel Alvarez Bravo. Aperture Foundation
  • 1997, Kaufman, Frederick. Manuel Alvarez Bravo, Photographs and Memories. Aperture Foundation
  • 1992, Ollman, A., Perez, N. Revelaciones: The Art of Manuel Alvarez Bravo. University of New Mexico Press
  • 1991, Poniatowska, E. Manuel Alvarez Bravo : el artista, su obra, sus tiempos. Banco Nacional de Mexico
  • 1983, Perez, Nissan N. Dreams-Visions-Methaphors: The Photographs of Manual Alvarez Bravo. University of Washington Press

Webliografia: