Bravo Manuel Alvarez: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
(Biografia:)
(Biografia:)
Riga 8: Riga 8:
  
 
'''Manuel Alvarez Bravo''' nasce nel 1902 a Città del Messico da Manuel Alvarez Garcìa e Soledad Bravo.
 
'''Manuel Alvarez Bravo''' nasce nel 1902 a Città del Messico da Manuel Alvarez Garcìa e Soledad Bravo.
Si dedica fino dall'età di quindici anni alla pittura, frequentando in particolare i surrealisti e lo studio di Andrè Lhote, per poi avventurarsi in Costa d'Avorio, da cui deve rientrare a causa di una brutta febbre malarica.
+
Figlio d'arte, eredita la passione per la pittura e la fotografia dal padre.
La decisione di intraprendere la via della [[fotografia]] arriva dopo aver visto una foto di Martin Munkacsi che ritraeva tre ragazzi di colore sullo sfondo del lago Tanganika: "Si può davvero fare questo con una macchina fotografica?" si chiede Cartier-Bresson e, nel 1932, compra la sua prima macchina fotografica (una Leica).
+
A soli dodici anni abbandona il corso di studi regolare per lavorare come contabile al Dipartimento del Tesoro, chiamato ad aiutare la patria durante la Rivoluzione Messicana.
Con la sua maneggevole fotocamera intraprende quindi un viaggio attraverso Italia, Spagna e Francia che segnerà uno dei momenti fondamentali della sua vita.
+
Segue i corsi serali di Musica e Arte presso l'Accademia di San Carlos.
Il suo obiettivo raccoglie frammenti di vita in bianco e nero di rara poesia, sempre formalmente composte in maniera ineccepibile.
+
Nel 1915 circa inizia a sperimentare con una macchina fotografica avuta in prestito dal padre di un amico, sviluppando le pellicole in una camera oscura di fortuna realizzata in casa.
Dopo un periodo negli Stati Uniti e poi in Messico, decide di avvicinarsi al cinema e diventa assistente di Jean Renoir.
+
Il 1923 segna il vero incontro con la fotografia: Alvarez Bravo conosce infatti il fotografo tedesco '''Hugo Brehme''', che lo convince a comprarsi un proprio apparecchio fotografico.
Lo scoppio della guerra, i suoi tre tentativi di fuga dalla prigionia tedesca e poi la fine della guerra portano Cartier-Bresson a decidere di accantonare la pittura per dedicarsi alla fotografia a tempo pieno, sempre ricordando l'impegno sociale.
+
Nel 1925 sposa Lola Martinez de Anda, che diventerà ella stessa fotografa e dalla quale avrà un figlio che seguirà le stesse orme dei genitori.
Nel 1947 fonda, assieme a Capa, Seymour, Rodger, Eisner e i Vandivert, la "Mangum Photos", che abbandonerà nel 1966 a causa del sempre crescente consumismo del mondo fotografico.
+
Dal 1948 al 1950 viaggia come fotoreporter in Birmania, India, Pakistan, Indonesia e Cina, raccogliendo testimonianze non solo di eventi politici ma anche di culture e stili di vita lontani da quelli occidentali.
+
Negli ultimi venti anni di vita abbandona la fotografia del tutto per tornare alla pittura e morire, senza grandi squilli di tromba, nella sua casa di campagna il 2 Agosto 2004.
+
  
 
==La Poetica:==
 
==La Poetica:==

Revisione 14:55, 1 Mar 2007

Manuel Alvarez Bravo

Personaggio o Gruppo:

Manuel Alvarez Bravo, ( 4 Febbraio 1902- 19 Ottobre 2002 ), fotografo simbolo del Messico.

Biografia:

Manuel Alvarez Bravo nasce nel 1902 a Città del Messico da Manuel Alvarez Garcìa e Soledad Bravo. Figlio d'arte, eredita la passione per la pittura e la fotografia dal padre. A soli dodici anni abbandona il corso di studi regolare per lavorare come contabile al Dipartimento del Tesoro, chiamato ad aiutare la patria durante la Rivoluzione Messicana. Segue i corsi serali di Musica e Arte presso l'Accademia di San Carlos. Nel 1915 circa inizia a sperimentare con una macchina fotografica avuta in prestito dal padre di un amico, sviluppando le pellicole in una camera oscura di fortuna realizzata in casa. Il 1923 segna il vero incontro con la fotografia: Alvarez Bravo conosce infatti il fotografo tedesco Hugo Brehme, che lo convince a comprarsi un proprio apparecchio fotografico. Nel 1925 sposa Lola Martinez de Anda, che diventerà ella stessa fotografa e dalla quale avrà un figlio che seguirà le stesse orme dei genitori.

La Poetica:

"Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. E' porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. E' un modo di vivere." Questa frase dello stesso Cartier-Bresson esprime pienamente quella che sarà la poetica della sua vita. Il suo sguardo si posa leggero e trasparente sopra ogni cosa, senza privilegiare nulla ma rimanendo sempre aperto a tutto, capace così di cogliere quei momenti in cui mente, occhi e cuore si trovano allineati. Le sue fotografie sono in fondo delle istantanee quasi casuali, lontane dalle messe in scena, che il suo sguardo da pittore riusciva però a rendere in una perfetta armonia di linee e forme, luci e ombre. La sua è un arte senza artificio, un surrealismo fotografico che ritrae il mondo senza divenirne caricatura.

Opere:

Bibliografia :

  • 2003, AA.VV., De quoi s'agit-il? Henri Cartier-Bresson, Gallimard - Bibliothèque Nationale de France
  • 2003, Cartier-Bresson, H., Paris à vue d'œil , Seuil
  • 2001, Assouline, P., Henri Cartier-Bresson - L'Oeil du siècle, Gallimard
  • 1999, Gombrich, E.H. (a cura di), Tête à Tête. I ritratti di Henri Cartier-Bresson, Leonardo Arte
  • 1999, Cartier-Bresson, H., Henri Cartier-Bresson. Per la libertà di stampa, EGA-Edizioni Gruppo Abele
  • 1998, Cartier-Bresson, H., Gli Europei, Peliti Associati
  • 1997, Cartier-Bresson, H., A proposito di Parigi, Peliti Associati
  • 1997, Macé, G., L'Imaginaire d'après nature , Fata Morgana
  • 1995, Montier, J.-P., L'Art sans art d'Henri Cartier-Bresson, Flammarion, Paris
  • 1987, Pieyre de Mandiargues e Scianna, F. (testi di), HENRI CARTIER-BRESSON. Ritratti: 1928-1982, Fabbri Editori, I Grandi Fotografi, Milano
  • 1987, Galassi, G., Henri Cartier-Bresson: The Early Work, The Museum of Modern Art, New York


Webliografia: