Breland Bruce

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Bruce Breland

Personaggio o gruppo: Bruce Breland

Biografia

Bruce Breland è professore emerito di Arte dal 1992 al College of Fine Arts presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh in Pennsylvania. Si è formato come insegnante presso uno studio artistico alla Cranbrook Academy. Ha lavorato al Kansas City Art Institute University of Mississippi, alla Southern Illinois University, e alla Carnegie Mellon University come pittore, scultore e artista telematico. Ha tenuto molte esposizioni regionali, nazionali ed internazionali. Ha lavorato con l’artista happening Allan Kaprow e con il poeta Langston Hughes, la cui influenza ha portato sempre con sé. Attualmente è direttore esecutivo del Digital Art Exchange (DAX) dal 1982. Il DAX è stato fondato nel 1979 come Gekko (Generative Energy/Kinetic Knowledge/ Order) Group da Breland e da molti dei suoi studenti, solo più tardi, nel 1985, è diventato il Digital Art Exchange (The DAX Group), un’organizzazione non-profit indipendente di artisti della rete, ingegneri e collaboratori a vari progetti telematici. L’obiettivo del gruppo è, infatti, quello di permettere una connessione tra le persone nel mondo attraverso le reti analogiche e digitali.

Opere

The World in 24 Hours: organizzato da Robert Adrian nel 1982 in occasione dell’Ars Electronica Biennale. Il progetto era caratterizzato da artisti localizzati in 16 città di tre continenti diversi per 24 ore. In genere avevano a disposizione slowscan, fax, computer e trasmissione sonora. Tra i partecipanti c’erano Helmut Mark (Vienna); Roy Ascott (Bath); David Garcia (Amsterdam); Thomas Bayrle (Francoforte); Bruce Breland (Pittsburgh PA); Darck Dowden (Toronto); Tom Klinkowstein (San Francisco); Hank Bull (Vancouver); Erik Gidney (Sydney); Kazue Kobata (Tokyo); John Southworth (Honolulu); Zona (Firenze) e Hart-mut Gacerken (Atene).

First U.S. Amateur Radio Transmission Slowscan Television: questo evento, del 1984, prevedeva uno scambio telematico via radio. L’operatore radio Mike Chepponls del Dax group trasmetteva il lavoro di Bruce Breland e Jim Kocher a Vienna in Austria. L’operatore radio a Vienna era Hans Hahn.

The Ultimate Contact: il gruppo DAX, nel 1985, ha scambiato immagini con il satellite Challenger utilizzando immagini per la trasmissione televisiva in slowscan inviate via radio.


Intercitics: questo era un progetto televisivo del 1988 con slowscan tra San Paolo in Brasile e il gruppo DAX a Pittsburgh. Il progetto prevedeva lo scambio di immagini e suoni sui quali i partecipanti di entrambe le città potevano intervenire con delle modifiche.

Making the Invisible Visible: questo progetto, in occasione del Ninth European Meeting on Cybernetics and Artificial Intelligence Systems nel 1988, era costituito da una rete di computer che permettevano lo scambio di immagini e testi tra istituti sparsi tra Vienna, il Galles e Pittsburgh. La partecipazione allo scambio poteva avvenire esclusivamente su invito.

Une Excursion de l’Esprit: Une Voyage sur la Mer Telematique (Mind Excursions-travelling Through the Telematic Sea: An Interactive Art Event): ospitato dall’International Development Institute dell’ università di Pittsburgh nel 1988, questo slowscan interattivo per televisione, aveva luogo tra il campus dell’ università di Pittsburgh e il gruppo Dax che si trovava al College of Fine Arts alla Carnegie Mellon University. Il progetto coinvolgeva rappresentanti di 20 pesi francofoni e Haiti.

Celebration: Earthday '90 Global Telematic Network &c Impromptu: sponsorizzato da DAX nel 1990. Questo progetto era caratterizzato da una comunicazione tramite slowscan televisivo e telefax tra Vienna, Lisbona, Campinas, San Paolo, Boston, Baltimora, Pittsburgh, Chicago, Vancouver e Los Angeles. Un secondo videotelefono collegava Mosca e Tokyo tramite l’Electronic Cafe di Santa Monica in California. L’evento prevedeva lo scambio di disegni di fax interattivi e testi e fu l’unico evento in cui Dax ha creato un ponte telefonico tra tutte le città partecipanti creando una telecomunicazione che permetteva di scambiare simultaneamente voce e immagine.


Musei

Bibliografia

Sito web

http://www.digitalartexchange.net/index.html

Poetica

Bruce Breland ritiene che il concetto di sistemi interattivi ha annullato i vecchi confini del regionalismo o dell’arte nazionalistica. La telematica ha creato la possibilità di una nuova struttura per la partecipazione interattiva tra individui e gruppi. La telematica offre mezzi per la disseminazione istantanea ed immediata di informazioni, garantendo all'individuo una scelta tra il semplice recupero o più complessi eventi di arte collaborativa. Gli eventi creati da Breland non hanno come fine ultimo le immagini e la grafica, ma queste si inseriscono all’interno di un contesto comunicativo interattivo e bidirezionale ottenuto grazie all’impiego di modem, computer, video, fax, ecc…Le immagini e la grafica contribuiscono a creare un dialogo visuale multidirezionale tra i molti artisti coinvolti dalle loro postazioni remote. Alla fine dell’evento, le immagini e la grafica non ne costituiscono il prodotto, ma solo le tappe e la testimonianza del processo comunicativo tra i partecipanti. L'oggetto artistico come prodotto finale del processo creativo è totalmente eliminato e gli artisti sono assenti del tutto: l’arte delle telecomunicazioni in generale è, forse, il culmine del processo di dematerializzazione dell'oggetto artistico riassunto da Duchamp e perseguito da artisti associati al movimento dell’arte concettuale, come Joseph Kosuth. Questa nuova arte è collaborativa ed interattiva ed abolisce lo stato unidirezionale tradizionalmente tipico della letteratura e dell’arte in cui l’artista, attraverso un processo creativo più o meno complesso, produce qualcosa per il pubblico. Gli elementi di questa nuova arte sono il testo, il suono, l’immagine ed, eventualmente, il tocco virtuale. Questi elementi sono privi di equilibrio definitivo; sono segnali in continuo movimento. Il luogo dove questa nuova arte opera non è lo spazio illustrato e materialmente stabile di un dipinto, né lo spazio di una forma scultoria; è lo spazio virtuale ed elettronico della telematica dove i segni galleggiano, dove l’interattività distrugge il ruolo puramente contemplativo di osservatore o conoscitore per sostituirlo con la nozione sperimentale di utente-osservatore partecipante. Non si parla più di esperienza artistica ma di esperienza comunicazionale. L'artista (creatore del contesto) che produce eventi di telecomunicazione, stabilisce una rete senza controllare pienamente il flusso di segnali attraverso di essa.

Webliografia

http://www.ecn.org/wikiartpedia/index.php/Cronologia_e_indagine_di_lavoro_dell%E2%80%99attivit%C3%A0_telecomunicativi

http://www.ecn.org/wikiartpedia/index.php/Aspects_of_the_aesthetics_of_telecommunications

http://www.olats.org/africa/participants/breland.shtml

http://www.digitalartexchange.net/e/txt_11.html