Brown Trisha: differenze tra le versioni

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Trisha Brown, nasce ad [[Aberdeen]] ([[Washington]]) nel [[1936]]. Frequenta il [[Mills College]] di [[Oakland]]. Nella metà degli anni 70 si trasferisce a [[New York]], dove inizia a lavorare a stretto contatto con grandi coreografi, come [[Steve Paxton]] e [[Yvonne Rainer]], questa esperienza porterà poi ad avere un radicale cambiamento nel mondo della danza.
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Un’ altra crezione di Trisha è [[Present tense]], sulla musica di [[John Cage]], una coreografia in cui i ballerini sospesi nello spazio, in una situazione dove non regna la massima sicurezza, si incontrano e si scontrano, tra molteplici movimenti, che come già detto in precedenza coinvolgono tutte le parti del corpo.
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Le tre coreografie rispecchiano ciò che è il suo stile: un mix di rigore, velocità, fluidità e soprattutto semplicità del movimento.
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== Sitografia ==
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[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=140987/ Articolo sul sito ilgiornale.it] <br>
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[http://www.romaeuropa.net/archivio/artisti/brown.html/ Biografia sul sito romaeuropa.net] <br>
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[http://lnx.whipart.it/news/2412/trisha-brown-dance-company.html/ Altre note biografiche sul sito whipart.it]
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[[Categoria:1936 d.c.]]
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[[Categoria:Aberdeen]]
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[[Categoria:USA]]
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[[Categoria:Nord America]]
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[[Categoria:Pratiche e culture artistiche]]
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[[Categoria:scheda]]

Revisione 18:03, 27 Mar 2007

Trisha Brown

Biografia

Trisha Brown, nasce ad Aberdeen (Washington) nel 1936. Frequenta il Mills College di Oakland. Nella metà degli anni 70 si trasferisce a New York, dove inizia a lavorare a stretto contatto con grandi coreografi, come Steve Paxton e Yvonne Rainer, questa esperienza porterà poi ad avere un radicale cambiamento nel mondo della danza. Nel 1970 Trisha fonda la sua compagnia, prettamente femminile fino al 1979. Le sue prime opere riguardano il movimento del corpo, giocando con la gravità, in spazi non idonei quali tetti e pareti. Nel 1979 inizia a lavorare in teatro con grandi artisti, trasformando ciò che era il vecchio palcoscenico, in uno spazio dove poter sperimentare le sue “creazioni” che si basano sul movimento e la fluidità del corpo. Nel 1986 la grande coreografa, si focalizza sulla musica classica, mettendo in scena coreografie che hanno come base la musica di Bach e Monteverdi, tale esperienza porterà la Brown, ad acquisire notorietà a livello internazionale, ma soprattutto ad integrare in un mix perfetto musica, testo e movimento. Inoltre avvalendosi della nuova musica jazz, la Brown porterà avanti un nuovo esperimento, che riguarda il movimento quotidiano che accompagnato dalla musica, acquista una notevole particolarità.

Sito web:

Sito ufficiale della compagnia da lei creata


Poetica

Il punto di partenza, di Trisha Brown, questa coreografa statunitense, che con la sua particolarità è diventata l’icona della danza post moderna, è una citazione della scrittrice George Sand: “Non c’è nulla di più difficile al mondo della semplicità”. Proprio dalla semplicità dei movimenti la Brown tira fuori la sua grande creatività, dalla quale emerge una straordinaria attenzione verso i movimenti del corpo, movimenti fluidi ma determinati, che si intrecciano, ed ecco forse ciò che la differenzia e sicuramente l’allontana da quelle che sono le tecniche del balletto classico e moderno, con la sfida della forza di gravità, la Brown sperimenta le sue creazioni, in luoghi lontano dal palcoscenico di un teatro, luoghi quali: tetti di edifici di New York o ancora incita i ballerini a camminare perpendicolarmente lungo i muri dei palazzi, allarmando gli spettatori che osservano lo spettacolo. Questo avviene fino alla fine degli anni 70, dopodichè Trisha torna in teatro, portando sulla scena coreografie particolari, con cadute improvvise, movimento totale del corpo, slanci come se i ballerini volassero ed infine prese schivate. Oltre poi alla coreografia in sé anche l’utilizzo dello spazio è diverso da ciò che avviene nei balletti tradizionali, infatti se sino alla fine degli anni 70 abbiamo visto ballerini sui cornicioni o tetti di palazzi, ora in teatro la Brown pone i fluidi movimenti dei suoi danzatori su una “rigorosa geometria” , giocando su una delineazione dello spazio che va dal perimetro del palcoscenico sino al centro. Da tutto ciò emerge il fatto che la Brown abbia creato un nuovo, particolare, fluido, e sicuramente spumeggiante linguaggio del corpo, un nuovo modo di presentare la danza.

Opere

Tra le sue creazioni abbiamo: quello che molti definiscono il suo capolavoro, Set and Reset , caratterizzato da uno stile geometrico ma imprevedibile divenuto il punto forte della sua coreografia. Grazie alla rigorosa struttura scenica i ballerini danzano lungo il perimetro del palcoscenico per poi a turno dividersi in piccoli gruppi e convergere al centro. Un’ altra crezione di Trisha è Present tense, sulla musica di John Cage, una coreografia in cui i ballerini sospesi nello spazio, in una situazione dove non regna la massima sicurezza, si incontrano e si scontrano, tra molteplici movimenti, che come già detto in precedenza coinvolgono tutte le parti del corpo. Infine, Groove and Countermove, sulla musica di Dave Douglas. Le tre coreografie rispecchiano ciò che è il suo stile: un mix di rigore, velocità, fluidità e soprattutto semplicità del movimento.

Sitografia

Articolo sul sito ilgiornale.it
Biografia sul sito romaeuropa.net
Altre note biografiche sul sito whipart.it