Captain Swing

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Captain Swing hacktivist italiano.

Didascalia immagine relativa al soggetto

Personaggio:

Captain Swing

Biografia:

Nato in provincia di Napoli, dal 1986 vive e lavora in Toscana. Si immerge in un Commodore Vic20 nel 1983, e da allora l'informatica - e poi dal 1988 la rete - diventa per lui cibo quotidiano, strumento di lavoro, mezzo di lotta sociale e di espressione culturale.

Durante le occupazioni del 1990 costruisce e gestisce insieme al gruppo SpaceBalls di Pisa e ad altri nodi sparsi in tutta Italia, la rete OkkupaNet e il Virtual OkkupaNet Archive, sfruttando la rete DecNet/BitNet che connetteva i supercalcolatori universitari VAX.

Subito dopo fonda a Siena il Collettivo Divergenze, e si impegna nello sviluppo della rete CyberNet su tecnologia BBS/FidoNet, collaborando con Shake Edizioni, Strano network, Hacker Art. Contribuirà all'evoluzione delle reti alternative italiane fino a confluire nel collettivo ECN e Isole nella Rete. Si laurea in Matematica Applicativa, e attualmente si dedica alla matematica, alle neuroscienze applicate e alla produzione artistica.

Poetica:

Nello pseudonimo, Captain Swing (fantomatico luogotenente del generale Ludd durante le rivolte rurali inglesi del 1830), si cela l'anima contraddittoria di questo hacktivist italiano: luddismo e tecnofilia. Dal primo momento Captain Swing si pone il problema di come convertire più velocemente possibile il mezzo telematico in arma di riscossa sociale, "prima che sia troppo tardi". Come hacktivist si farà promotore di iniziative locali e nazionali, portando in giro per l'Italia la filosofia Cyberpunk nella sua accezione europea, più politicizzata che tecnofeticista, socializzante ed anarcoide.

Negli anni dell'esplosione del fenomeno della Rete si è impegnato operativamente affinché essa si sviluppasse nel suo senso più sociale, in termini di accessibilità. Rete intesa come importante strumento di diffusione e di comunicazione, che non tagliasse fuori alcuna categoria di utenza. Si traduce in impegno nello sviluppo di sistemi che potessero raggiungere l'intero tessuto sociale: normodotati come ciechi, abbienti come meno abbienti, contrastando, con un'idea di autogestione e autorganizzazione, le spinte da parte di quelle forze capitaliste che fin da subito hanno visto nella Rete e nelle reti telematiche in genere un bene immateriale dal quale trarre enormi ed ingiustificati profitti, attraverso la mercificazione e la monopolizzazione di ogni servizio e con l'uso strumentale dei mezzi del diritto.

Questa strumentalizzazione è alla base di un'altra importante tematica che Captain Swing, come altri hacktivists, ha dovuto affrontare: la stigmatizzazione della figura del criminale informatico. Figura generalizzata, con la quale si intende sia chi agisce per proprio profitto in modo fraudolento sia chi si impegna a liberare le energie e le potenzialità esplosive della comunicazione.*

Opere:

Katodika: 144 e smarty-lines - Decoder n. 9 (1994);

Articolo nel quale si esamina e si denuncia un uso eccessivamente speculativo del servizio 144 da parte della SIP e delle telco a discapito dei consumatori finali. Si illustra uno stratagemma, quello delle smarty-lines, con il quale aggirare il sistema abbattendo gli enormi costi ingiustificati per un semplice servizio di multi-telefonata: la creazione di una rete di utenti che riescono a mettersi in contatto al solo costo di una telefonata grazie agli STS, servizi supplementari già offerti dalla SIP che permettono di effettuare chiamate con tre utenti simultaneamente.

Diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio - Iniziativa nazionale in difesa della telematica amatoriale (1995);

Convegno organizzato da Strano Network al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Intervento a nome del Collettivo Divergenze di Siena con il quale si analizzano i fenomeni di criminalità informatica e di telematica amatoriale, con particolare attenzione all'aspetto legislativo sia internazionale sia italiano e ponendosi, da un punto di vista ideologico, contro la repressione e il controllo legale che la Rete ha subito a favore dii interessi economici.

Hack-It 98 (5-6-7 giugno 1998) - il primo Hackmeeting italiano, presso il CPA di Firenze;

▪ A febbraio del 2000 l'area antagonista italiana si schiera contro la strumentalizzazione operata dai media nei confronti dell'attacco Denial of Service contro i siti Yahoo, CNN, Amazon, ecc.. In particolare durante un seminario tenuto dall' Hacklab fiorentino Captain Swing insieme ad altri esperti di sicurezza illustrano le

Cyber Rights (1993) forum;

cyber-rights@ecn.org (1998) mailing list;

Hack 98: il primo hacker meeting in Italia (1998).

Bibliografia:

▪ Decoder, rivista internazionale underground n. 9, 1994

Webliografia:

http://www.decoder.it//archivio/shake/decoder/idcd9.htm

http://www.hackerart.org

http://www.shake.it/

http://www.hackmeeting.org/hackit98/

http://www.ecn.org/cybr/

http://www.strano.net/snhtml/atticonv/divergen.htm

Note:

Voci correlate:

ECN e Isole nella Rete, Cyber Rights, cyber-rights@ecn.org