Cartier-Bresson Henri: differenze tra le versioni

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Dopo un periodo negli Stati Uniti e poi in Messico, decide di avvicinarsi al cinema e diventa assistente di Jean Renoir.
 
Dopo un periodo negli Stati Uniti e poi in Messico, decide di avvicinarsi al cinema e diventa assistente di Jean Renoir.
 
Lo scoppio della guerra, i suoi tre tentativi di fuga dalla prigionia tedesca e poi la fine della guerra portano Cartier-Bresson a decidere di accantonare la pittura per dedicarsi alla fotografia a tempo pieno, sempre ricordando l'impegno sociale.
 
Lo scoppio della guerra, i suoi tre tentativi di fuga dalla prigionia tedesca e poi la fine della guerra portano Cartier-Bresson a decidere di accantonare la pittura per dedicarsi alla fotografia a tempo pieno, sempre ricordando l'impegno sociale.
Nel 1947 fonda, assieme a Capa, Seymour, Rodger, Eisner e i Vandivert, la "Mangum Photos", che abbandonerà nel 1966 a causa del sempre crescente consumismo del mondo fotografico.
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Nel 1947 fonda, assieme a [[Capa Robert|Capa]], Seymour, Rodger, Eisner e i Vandivert, la "Mangum Photos", che abbandonerà nel 1966 a causa del sempre crescente consumismo del mondo fotografico.
 
Dal 1948 al 1950 viaggia come fotoreporter in Birmania, India, Pakistan, Indonesia e Cina, raccogliendo testimonianze non solo di eventi politici ma anche di culture e stili di vita lontani da quelli occidentali.
 
Dal 1948 al 1950 viaggia come fotoreporter in Birmania, India, Pakistan, Indonesia e Cina, raccogliendo testimonianze non solo di eventi politici ma anche di culture e stili di vita lontani da quelli occidentali.
 
Negli ultimi venti anni di vita abbandona la fotografia del tutto per tornare alla pittura e morire, senza grandi squilli di tromba, nella sua casa di campagna il 2 Agosto 2004.
 
Negli ultimi venti anni di vita abbandona la fotografia del tutto per tornare alla pittura e morire, senza grandi squilli di tromba, nella sua casa di campagna il 2 Agosto 2004.

Versione attuale delle 17:59, 7 Mar 2007

Henri Cartier-Bresson

Personaggio o Gruppo:

Henri Cartier-Bresson, ( 22 Agosto 1908- 2 Agosto 2004 ), è uno dei fotografi più famosi del XX° secolo, co-fondatore della più importante agenzia fotografica mondiale: la "Magnum Photos", fondata nel 1974.

Biografia:

Henri Cartier-Bresson nasce nel 1908 a Chanteloup, in Francia. Si dedica fino dall'età di quindici anni alla pittura, frequentando in particolare i surrealisti e lo studio di Andrè Lhote, per poi avventurarsi in Costa d'Avorio, da cui deve rientrare a causa di una brutta febbre malarica. La decisione di intraprendere la via della fotografia arriva dopo aver visto una foto di Martin Munkacsi che ritraeva tre ragazzi di colore sullo sfondo del lago Tanganika: "Si può davvero fare questo con una macchina fotografica?" si chiede Cartier-Bresson e, nel 1932, compra la sua prima macchina fotografica (una Leica). Con la sua maneggevole fotocamera intraprende quindi un viaggio attraverso Italia, Spagna e Francia che segnerà uno dei momenti fondamentali della sua vita. Il suo obiettivo raccoglie frammenti di vita in bianco e nero di rara poesia, sempre formalmente composte in maniera ineccepibile. Dopo un periodo negli Stati Uniti e poi in Messico, decide di avvicinarsi al cinema e diventa assistente di Jean Renoir. Lo scoppio della guerra, i suoi tre tentativi di fuga dalla prigionia tedesca e poi la fine della guerra portano Cartier-Bresson a decidere di accantonare la pittura per dedicarsi alla fotografia a tempo pieno, sempre ricordando l'impegno sociale. Nel 1947 fonda, assieme a Capa, Seymour, Rodger, Eisner e i Vandivert, la "Mangum Photos", che abbandonerà nel 1966 a causa del sempre crescente consumismo del mondo fotografico. Dal 1948 al 1950 viaggia come fotoreporter in Birmania, India, Pakistan, Indonesia e Cina, raccogliendo testimonianze non solo di eventi politici ma anche di culture e stili di vita lontani da quelli occidentali. Negli ultimi venti anni di vita abbandona la fotografia del tutto per tornare alla pittura e morire, senza grandi squilli di tromba, nella sua casa di campagna il 2 Agosto 2004.

La Poetica:

"Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. E' porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. E' un modo di vivere." Questa frase dello stesso Cartier-Bresson esprime pienamente quella che sarà la poetica della sua vita. Il suo sguardo si posa leggero e trasparente sopra ogni cosa, senza privilegiare nulla ma rimanendo sempre aperto a tutto, capace così di cogliere quei momenti in cui mente, occhi e cuore si trovano allineati. Le sue fotografie sono in fondo delle istantanee quasi casuali, lontane dalle messe in scena, che il suo sguardo da pittore riusciva però a rendere in una perfetta armonia di linee e forme, luci e ombre. La sua è un arte senza artificio, un surrealismo fotografico che ritrae il mondo senza divenirne caricatura.

Opere:

Bibliografia :

  • 2003, AA.VV., De quoi s'agit-il? Henri Cartier-Bresson, Gallimard - Bibliothèque Nationale de France
  • 2003, Cartier-Bresson, H., Paris à vue d'œil , Seuil
  • 2001, Assouline, P., Henri Cartier-Bresson - L'Oeil du siècle, Gallimard
  • 1999, Gombrich, E.H. (a cura di), Tête à Tête. I ritratti di Henri Cartier-Bresson, Leonardo Arte
  • 1999, Cartier-Bresson, H., Henri Cartier-Bresson. Per la libertà di stampa, EGA-Edizioni Gruppo Abele
  • 1998, Cartier-Bresson, H., Gli Europei, Peliti Associati
  • 1997, Cartier-Bresson, H., A proposito di Parigi, Peliti Associati
  • 1997, Macé, G., L'Imaginaire d'après nature , Fata Morgana
  • 1995, Montier, J.-P., L'Art sans art d'Henri Cartier-Bresson, Flammarion, Paris
  • 1987, Pieyre de Mandiargues e Scianna, F. (testi di), HENRI CARTIER-BRESSON. Ritratti: 1928-1982, Fabbri Editori, I Grandi Fotografi, Milano
  • 1987, Galassi, G., Henri Cartier-Bresson: The Early Work, The Museum of Modern Art, New York

Webliografia: