Chaos Computer Club

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Personaggio o Gruppo: Chaos Computer Club

Biografia: Nasce nel 1981 il Chaos Computer Club, un circolo di esperti del computer che discutono di comunicazione elettronica. I fondatori sono H.Holland Moritz e S. Wernery. Sempre nello stesso anno a Berlino c’è un primo incontro sulle potenzialità del computer, come ad esempio la possibilità di fare un censimento delle case sfitte per distribuire i dati al movimento delle occupazioni. Iniziano i meetings internazionali promossi dal Ccc per confrontare dati ed esperienze, il primo dei quali si trova ad Amburgo nel 1984. Nasce la pratica dell’ hacking sociale, inesa come l’intrusione nelle banche dati per raccogliere informazioni per scopi e usi comunitari e sociali


Sito web:www.blinkenlights.de www.ccc.de


Poetica: Il loro scopo è socializzare gli strumenti e i saperi per poter far creare autonomamente l’informazione a chiunque. Attraverso le sue campagne di boicottaggio di sistemi informatici poco sicuri il Chaos Computer Club vuole divulgare la conoscenza tecnica sui sistemi informatici per poter combattere contro il predominio delle grandi aziende e compagnie commerciali che impongono sul mercato, sistemi poco sicuri per lo scambio di valuta. Il suo scopo è dimostrare che l'informazione deve essere libera, non controllata e accessibile a tutti.


Tramite il servizio computerizzato di comunicazioni Telebox, elaborato dalle poste tedesche in collaborazione con Ibm, gli utenti registrati potevano ricevere comunicazioni personali, mandarle ad un altro abbonato o addirittura prenotare merci e servizi. Questo risveglia in molti ambiti dell'underground digitale, e non solo in questi, preoccupazioni molto serie riguardanti le libertà future dei singoli cittadini. E quasi contemporaneamente il governo tedesco lancia l'iniziativa, poi sostanzialmente fallita, del censimento informatizzato di tutti i tedeschi, da immettere nei computer centrali di Wiesbaden. Per far fallire il progetto del BTX il CCC inventa una beffa enorme ai danni di una cassa di risparmio di Amburgo, l'Haspa, che in un primo tempo versa loro 135000 marchi. Il CCC infatti, con un sotterfugio riesce a conoscere la password per entrare nel computer centrale dell'Haspa, e lo riprogramma per richiamare in maniera continua il servizio offerto nel BTX dal CCC. L'Haspa richiama 13500 volte il servizio in questione in circa 12 ore. I 135.000 marchi vengono versati al CCC con la bolletta telefonica del novembre '84. La bolletta esiste veramente e così anche l'abbuono, ma immediatamente il CCC rende pubblica la vicenda dichiarando che non voleva ritirare il denaro, visto che il fine dell'azione era solo di rendere note le gravi lacune presenti nel BTX. Il CCC per di più afferma di aver ricevuto la parola chiave della banca proprio attraverso un errore di sistema del BTX. Il caso suscita un enorme clamore in tutta la Germania, facendo fallire in maniera definitiva il progetto BTX, visto che ne era stata dimostrata l'intima fragilità. Da allora il sistema ha continuamente perso abbonati: alla fine del 1988 ne contava solo 20.000, a fronte del milione preventivato per la medesima data dal Presidente delle Poste.


Un sistema di posta elettronica in contrapposizione con la tecnologia Fidonet in quanto non prevede una struttura centralizzata e gerarchica.



Blinkenlights è un’installazione urbana di grande impatto: La parte superiore della Haus des Lehrers (casa degli insegnanti) di Alexanderplatz veniva trasformata in una gigantesca matrice visiva, su cui era possibile comporre animazioni inviando Sms tramite telefono cellulare. Dietro ognuna delle 144 finestre che componevano gli otto piani superiori dell'edificio, gli hacker berlinesi dispo¬nevano una lampada collegata a un relè. Il relè era attivato tramite un ca¬vo collegato a un computer centrale, che controlla direttamente gli inter¬ruttori (on/off, 01). La superficie del palazzo diviene così una metafora perfetta dello schermo, ad ogni finestra corrisponde un pixel (16x8=144). I passanti potevano quindi inviare un messaggio, che veniva trasformato in un'animazione da un apposito programma. Erano state inoltre aggiunte le funzioni interattive per giocare a Pong, usando come joystick la tastiera del telefono cellulare. Nei cinque mesi in cui l'installa¬zione rimase operativa, i berlinesi composero migliaia di animazioni ri¬guardanti i soggetti più disparati, iniziando a sperimentare concretamen¬te l'architettura urbana come interfaccia digitale.

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.mytech.it/mytech/news/art006010048742.jsp http://www.itportal.it/special/internet/controcultura/ http://storico.olografix.org/ilcentro/ilcentro1112.html