Cinema underground warhol: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
Riga 41: Riga 41:
 
[[categoria: Cinema]]
 
[[categoria: Cinema]]
 
[[categoria: Scheda]]
 
[[categoria: Scheda]]
[[categoria: Cinema Underground]]
+
[[categoria: Cinema underground]]
 
[[categoria: Teorie]]
 
[[categoria: Teorie]]
 
[[categoria: Arte]]
 
[[categoria: Arte]]

Revisione 17:12, 10 Gen 2011

Generi e Movimenti:

Cinema Underground e Andy Warhol

Poetica:

Agli inizi degli anni '60 negli Stati Uniti, nasce un movimento eterogeneo di registi indipendenti, caratterizzato da un'aperta opposizione all'industria hollywoodiana. Jonas Mekas, che per molti anni fu il principale animatore del gruppo, tentò un'organizzazione e una distribuzione alternativa, istituendo a New York la prima grande Film Makers Cooperative: una struttura che fu sin dall'inizio efficiente e funzionale, soprattutto per la parte più sperimentale della produzione indipendente, quella Underground. La formula estensiva del Cinema Underground, lanciata da Jonas Mekas nel 1960, fu molto efficace e portò alla massima diffusione internazionale i lavori della nuova generazione. Da tempo, New York era divenuta il centro del cinema sperimentale americano. Mekas prefigurava la affermazione di un nuovo, grande stile del Cinema Underground, dove gli elementi di casualità, spontaneità, frammentarietà, impurità, divenissero veri strumenti di espressione e sostituissero le rigide norme dei comuni canoni cinematografici della bellezza. Con ciò si volevano negare i valori formali o simbolici dell'arte per mostrare un'originale e graffiante unione di documentario e film a soggetto, un'intensa ricerca espressiva nata nell'area di libertà creata dalla beat generation. I film Underground sono accomunati dall’estrema libertà compositiva, da una ricerca formale che privilegia la giustapposizione di immagini e suoni nel montaggio analogico, della sperimentazione iconografica, della manipolazione dell’immagine e della pellicola fino al raggiungimento di esiti astratti. I soggetti sono spesso visionari e trattano di ossessioni personali degli autori, di incubi, talvolta rappresentano una critica feroce. La rivista di critica cinematografica “Film Culture�? una pubblicazione no-profit edita da Mekas a partire dal 1962, diventa l’organo ufficiale di collegamento e confronto del cinema Underground. Gli autore degli articoli sono gli stessi cineasti, attori del circuito alternativo, scrittori europei e registi, seguiti da un pubblico selezionato. Prima di diventare cineasta Warhol approfondisce il suo interesse per il cinema Underground alla film-Maker Cooperative di Jonas Mekas, dove venivano proiettati i film di giovani registi indipendenti.

“Ho iniziato a pensare di diventare un regista nel ’60 a causa di De che con cinquecento dollari era riuscito a produrre un film intitolato Sunday girato da un suo amico, Dan Drasin. Sunday parlava di una domenica in cui la polizia aveva vietato di suonare la musica folk a Washington Square perché raccontava di tipi indesiderabili cioè i neri e i cantanti folk e così tutti si erano riuniti la per protestare. Fu una delle prime ribellioni degli anni Sessanta. De mi aveva portato alla film-Makers a vedere una proiezione di Sunday�?

Nell’estate del’63 Andy Warhol compra la sua prima la sua prima cinepresa della Bolex una 16 mm.

“Avevo conosciuto il poeta surrealista Charles Henri Ford ad un party e cominciammo ad andare a vedere qualche proiezione di cinema underground. Mi portò ad un party che diedero Marie Menken e suo marito Willard Mas, cineasti e poeti underground. Marie fu tra i primi a girare un film senza montaggio.�?

La fortuna di Warhol fu quella di entrare, a tutti gli effetti, nel cinema Underground. Con i film di Andy Warhol si ha un cinema completamente sperimentale che non prendeva le mosse dall’estetica del vecchio cinema d’avanguardia europeo ma si allineava all’interno di un idea di cinema-limite, dove era vano e senza interesse applicare la categoria dello stile che l’Underground invece prendeva a giusto titolo. Warhol ritorna alle “origini prime del cinema, alla cinepresa immobile e distaccata di Lumiere�? iniziando ad indagare e riprendere gli atti più semplici e quotidiani dell’uomo comune. I lavori di Andy Warhol si possono dividere in quattro periodi principali. Il primo periodo produttivo annovera opere quali Sleep (1963-64), in cui veniva mostrato per sei ore, un uomo che dormiva Eat, Kiss, Haircut ed infine Empire (1964), ritratto di 8 ore della “ottava meraviglia del mondo unica del nostro secolo�? e a cui prese parte come operatore anche Jonas Mekas. Questa folta produzione (venti film in due anni) fu premiata da Film Culture con il sesto Indipendent Film Award con la motivazione che Warhol “nella sua opera ha abbandonato tutti gli ornamenti “cinematografici�? di cui il cinema si era circondato�? arrivando a creare “un nuovo modo di guardare le cose e lo schermo�?. �?Il cinema di Andy Warhol è una mediazione sul mondo oggettivo; in un certo senso, è un cinema della felicità.�? Del 1965 è Haircut il primo film sonoro e il primo di collaborazione con il commediografo Ronald Travel che segna il distacco dai primi film figurativi verso prodotti più “cinematografici�?. Questo è il secondo periodo. Il terzo periodo è inaugurato da My Hustler (1965) caratterizzato dall’uso della camera immobile sul cavalletto con uno stile da cinema-veritè, mentre al quarto include film come The Chelsea Girls (1966), lungo tre ore e mezzo.

Webliografia:

http://www.warhol.org/

http://www.cicibi.ch/archivio/primifile/llNewAmericanCinema.html