Clarke Kevin

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Clarke Kevin

Personaggio o Gruppo

Clarke Kevin

Biografia

Kevin Clarke nasce nel 1953 a New York City dove avvennero i suoi studi con Hans Haacke (Germania, 1936; artista tuttora attivo a New York) presso la Cooper Union e la prima parte della sua attività artistica conseguendo nel 1976 un B.F.A in Scultura. Successivamente trascorse quattro anni in Svizzera e Germania lavorando a progetti di fotografia concettuale e prendendo parte ad esibizioni e mostre. In Europa Clarke, realizzò un libro sulla Documenta VI art Exbition tenutasi a Kassel (Germania), intitolata KUNST UND MEDIEN (Art & Media). Successivamente Clarke fotografò il grande magazzino KaDeWe di Berlino per il suo libro del 1980 intitolato KAUFHAUSWELT (il mondo del grande magazzino) e pubblicato da Schirmer + Mosel a Monaco di Baviera. Questi libri furono seguiti dal The Red Couch, a portrait of America, pubblicato nel 1984 da Alfred Van Der Marck Editions/Harper & Row, in seguito ad un vasto consenso ed acclamazione pubbliche. Prima di spostare i suoi interessi artistici verso il mondo della genetica, Kevin Clarke compie un viaggio intorno al mondo realizzando ritratti notturni intitolati AWE. La successiva sperimentazione artistica di Clarke intitolata FROM THE BLOOD OF THE POETS, si basava su una serie di ritratti (derivanti dalle sequenze di DNA) di artisti e scienziati in cui un'analisi grafica del rispettivo DNA veniva combinata con le personali meditazioni fotografiche sull'identità, l'archetipo e l'icona dello stesso Clarke. Così nel 1999 si amplifica questo interesse dell'artista americano verso l'affascinante mondo della genetica, esordendo al museo Wiesbaden con la mostra intitolata THE INVISIBLE BODY, in cui venivano esposti sei nuovi ritratti genetici riscuotendo ancora una volta il consenso di media e pubblico. Kevin Clarke vive tuttoggi a New York dove continua il suo lavoro come artista affermato polivalente con un vasto bagaglio culturale/artistico.

Luogo dove lavora

EUROPA: Germania e Svizzera. U.S.A.: New York City. Ha comunque esposto e visitato vari luoghi nel mondo.

Periodo in cui svolge la sua pratica artistica

Kevin Clarke inizia la sua carriera artistica a partire dalla seconda metà degli anni Settanta in America per poi spostarsi nei primi anni Ottanta in Europa dove ebbe modo di aderire a sperimentazioni e varie mostre di fotografia concettuale. Clarke è un artista molto versatile ed attento ai maggiori cambiamenti socio-culturali-artistici più attuali, a volte precorrendo i tempi, tant’è vero che tuttoggi opera nella sua città natale interessandosi alla genetica e ai simboli archetipici legati ad essa.

Tipologia di intervento

Manipolazione delle immagini fotografiche digitali, espressione artistica ed iconografica del DNA, Arte e Scienza. Kevin Clarke lavora manipolando immagini fotografiche e sequenze di AGCT (basi azotate) del codice genetico delle persone sottoposte ai sui celebri ritratti genetici. Il suo approccio al mondo della Genetica è limitato al sequenziamento del DNA del sangue prelevato ai soggetti dei suoi ritratti, per combinare le differenti stringhe di AGCT così ottenute, alle fotografie modificate digitalmente dei luoghi e degli oggetti che maggiormente appartengono all' individuo preso in esame.

Sito web

www.kevinclarke.com

Poetica

A partire dal 1987 Kevin Clarke dipinge dei ritratti in cui delle sequenze di base svolgono la funzione di aspetti chiave dell'identità individuale. L'intento dell' artista americano è quello di familiarizzare con la persona soggetto del suo ritratto, in modo da comprenderne le più intime caratteristiche individuali, mostrando la vera personalità dell'individuo e quindi la sua unicità e originalità. Questa peculiarità del modo di lavorare di Kevin Clarke conduce l'artista a trascorrere settimane o persino mesi alla ricerca di un oggetto o di una scena che siano in grado di ricondurre alla personalità del soggetto ritratto. Successivamente Clarke fotografa il luogo o l'oggetto prescelto modificando digitalmente il colore e l'immagine della foto, sovrapponendovi il codice genetico del soggetto del ritratto ottenuto attraverso il sequenziamento di un campione di sangue che l'individuo ritratto dona liberamente al laboratorio medico che collabora con l'artista a questi progetti. Anche se Clarke collabora con scienziati e medici, la sua attività artistica non è finalizzata ad una manipolazione diretta della materia organica con lo scopo di creare un prodotto artistico transgenico; è piuttosto il tentativo di individuare e quindi prelevare dall'invisibile mondo della genetica codici archetipici che gli appartengono, rendendoli visibili attraverso un'immagine creativa.

Opere

Eight Pages from the Book of Michael Berger, Page 5

From The Blood Of Poets (le modalità d'intervento di Kevin Clarke): Il DNA viene isolato da un piccolo campione di sangue prelevato dal laboratorio di ricerche medico-genetiche della California. Dopo aver individuato la regione del Genoma che risulti caratteristica dell'individuo a cui appartiene perché si differenzia per quel tratto da altri genomi, il DNA viene sequenziato. I macchinari del laboratorio di ricerca che si occupano del sequenziamento di quello specifico tratto di genoma prescelto, producono dati che vengono decodificati e letti attraverso l'uso di un laser in grado di creare un grafico per rendere visibili e quindi più comprensibili i codici del DNA. Il grafico così ottenuto diventa il negativo dal quale Clarke sviluppa tutto il suo lavoro creativo, le sue illustrazioni e celebri ritratti. Per comprendere il procedimento adottato dall'artista americano potrebbe rivelarsi utile usare una semplice metafora fotografica: così come il dagherrotipo veniva impiegato per impressionare lastre di rame argentate con le immagini di oggetti esposti in tempi ben determinati, il sequenziamento della zona specifica del genoma che si è scelto di analizzare produce l' immagine dell'identità dell'individuo a cui appartiene. Ovviamente c'è da specificare che le informazioni così ottenute rappresentano una descrizione esatta di come un individuo è solo a livello fisico, a livello di sviluppo cellulare, di come le cellule del suo corpo si sono evolute e di come si evolveranno in futuro, ma non dicono nulla a riguardo della sua personalità e carattere. Il piccolo campione di sangue che deve essere prelevato dall' individuo che decide di sottoporsi ad un ritratto di Kevin Clarke, viene immediatamente inviato tramite la Federal Express al laboratorio della California per essere sequenziato. Tutti i campioni prelevati sono numerati cosicché il donatore rimanga anonimo ai tecnici e medici del laboratorio di ricerca. Clarke concepisce tutto questo procedimento come una sorta di Happening attraverso il quale ottenere informazioni sul corpo, sul suo significato artistico e sociale.

Dust to DNA

Nel corso della mattina dell'11 settembre del 2001, Mikey Flowers un volontario presso il centro medico di emergenza di NY, ha afferrato la sua macchina fotografica digitale documentando con diverse immagini la tragedia che si stava consumando a New York in quei pochi istanti dopo l'attacco del primo aereo alla Torre Nord. Quel giorno Flowers ha aiutato la gente che era riuscita a scappare dalle Twin Tower, prestando soccorso ai feriti e scappando per tempo nel momento stesso in cui la Torre di Sud ha iniziato ad abbissarsi definitivamente. In quella situazione difficile, ai limiti della realtà Flowers, quando poteva, catturava le immagini della scena caotica con la sua fotocamera, immagini successivamente diventate la base della collaborazione con l' artista Kevin Clarke il cui studio era situato vicino al World Trade Center. Dust to DNA è il titolo dell'opera frutto dell'attività di Clarke assieme a Flowers, esposta per la prima volta all'International Center of Photography, il 28 Giugno 2002, nell'ambito della terza mostra dedicata alle immagini del futuro ossia tutte quelle immagini nate dall'interazione tra Scienza, Tecnologia e fotografia (a cura di Carol Squiers). Per questa collaborazione Clarke si è servito delle immagini scattate da Flowers l'11 Settembre 2001 modificandole digitalmente e combinando le nuove immagini ottenute con il sequenziamento dei codici genetici della gente sopravvissuta all'attacco terroristico e delle persone coinvolte nell'azione di salvataggio. Così la vista del fumo proveniente dalle rovine dietro ad un gruppo di pompieri viene sovrapposta alla sequenza del DNA del tredicenne Ty Fujimora, fatto evacuare da una scuola vicino alle Twin Towers; un'altra sequenza con le ceneri ancora sospese sulle rovine degli edifici colpiti è assemblata con il codice genetico del pompiere Dennis Grady; un terzo ritratto raffigura la seconda Torre (quella di Sud) colta nel momento stesso dell'impatto con l'aereo, modificata digitalmente e totalmente cosparsa con la sequenza del codice genetico di Flowers. Fra gli altri soggetti rappresentati nel progetto di Clarke e Flowers compaiono anche l'Ufficiale di Polizia Tom Kennedy, il Detective Roger Parrino, alcuni volontari che hanno partecipato attivamente al salvataggio, alcune vittime rimaste incolumi e altre persone che purtroppo invece non ce l'hanno fatta a trarsi in salvo.

One or Ten or So..., Portrait of John Cage

Nel corso dell'Aprile del 1992 Kevin Clarke spedisce a John Cage (musicista e artista eclettico) e Merce Cunningham (danzatore e coreografo) gli inviti per sottoporsi ad un ritratto; John Cage da subito si era mostrato particolarmente incuriosito dalle modalità processuali con cui Clarke lavora, tanto da decidere di incontrarlo per Giugno dello stesso anno. Così Clarke si recò assieme ad un' infermiera professionista dai due grandi padri della danza e della musica moderne, mostrandogli alcune immagini delle sue opere e spiegando la Poièsis alla base della sua attività artistica. John Cage immediatamente diede il consenso a Reiko Saito (l'infermiera) di prelevare un piccolo campione di sangue dal suo braccio e anche Cunningham (da prima poco convinto) decise di collaborare a questo progetto. Le fiale di sangue prelevate dai due grandi artisti, in parte vennero spedite ad un laboratorio atto al sequenziamento del DNA (Applied Biosystems della California) e in parte ad un altro laboratorio (il New York University Medical Center) che si occupa di individuare e fotografare i cromosomi. Nel corso del 1995 Curt Marcus chiese a Clarke di creare una speciale installazione nella sua galleria d'arte di New York e l'artista americano propose di esporre il ritratto di John Cage assemblato in una decina di pannelli, mosso dall'intenzione di rompere gli schemi adottati sino a quel momento per la realizzazione di singole immagini statiche. Clarke realizzando questa installazione pensava di creare una nuova modalità di fruizione dei suoi ritratti, una sorta di esperienza che implicava un movimento attorno all'opera, generando ogni volta delle diverse relazioni concettuali e visive tra l'osservatore e l'immagine percepita. Nel corso del 1996 le quattordici viste dei telai variamente impilati vennero disposte nella galleria di Marcus a random da Clake stesso e l'installazione così ottenuta venne denominata One or Ten or So..., Portrait of John Cage. La sequenza del DNA, espressa come impulso, scorre su tutte le quattordici immagini, unendo l'una all'altra secondo un ordine specifico. Le dimensioni di ogni pannello sono rapportate a quelle della scala umana ed ogni immagine viene caratterizzata nella parte inferiore a destra da un gruppo di cromosomi appartenenti a Cage e Merce, il tutto su materiale piuttosto riflettente. Nel progetto originale l'installazione contava sette pannelli appesi alle quattro pareti della sala espositiva e collegati l'uno all'altro mediante linee della sequenza del DNA di Cage e Merce; questo lavoro può essere esibito in una sola linea, o come singolo pannello, o come gruppo di pannelli fino ad un massimo di quattordici.

Bibliografia

Least Heat-Moon William, Clarke Kevin, Wackerbarth Horst (a cura di), (Ottobre, 1984), Red Couch a Portrait of America, New York (NY), Alfred van der Marck Editions.

Clarke Kevin (a cura di), (1999), Der unsichtbare Körper = The invisible body, Germania, Museum Wiesbaden.

Clarke Kevin (a cura di), (2003), Kevin Clarke: Genetic reveries [exhibition] February 25-March 22, 2003, Janos Gat Gallery, New York (NY), Janos Gat Gallery.

Clarke Kevin (a cura di), (1980), Kaufhauswelt: Fotografien aus dem KaDeWe (Glasherz), Monaco di Baviera, Schirmer/Mosel.

Webliografia

http://www.genomicart.org/clarke.htm

http://www.pablosbirthday.com/html/a13_resume.html

http://old.thing.net/ttreview/septrev.02.html

http://www2.kah-bonn.de/1/19/0e.htm

http://www.artfacts.net/index.php/pageType/exhibitionInfo/exhibition/14458

http://www.genomenewsnetwork.org/articles/02_03/honoring_art.shtml

http://phe02.phedigital.com/en/exposiciones/off/object.php?o=675