Coldwell Paul

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==Titolo== Coldwell Paul


Biografia

Paul Coldwell (nato nel 1952) ha studiato al Fine Art al Bristol Polytechnic (1972-75) e poi Printmaking allo Slade (1975-77). Fin dal 1996 è stato capo ricercatore per un progetto per l’Integration of Computers nella Fine Art Practice tra il Camberwell College of Arts ed il Colege of Art & Design di Chealsea, curando Computers & Printmaking, Birmingham Museum (1999), Interrogating the Surface, Atkinson Gallery (2001) e Digital Responses, V&A (2002). È diventato professore associato al London Institute (ora University of the Arts) nel 2001. Nel 2002 fu capo del progetto dell’Unione Europea The Digital Surface che si tenne in due giorni al Tate Britain. Lavora sia nella scultura che nella stampa, i suoi oggetti spesso costituiscono la base gli sviluppi della stampa digitale. Temi di viaggio e di perdita sono espressi attraverso un vocabolario di oggetti comuni con livelli di disegni e di fotografie sovrapposti. Le sue personali includono Arthouse, Dublino, il Freud Museum, Londra e la più recente alla Queens Gallery, British Council Delhi. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni pubbliche come la Tate Gallery, Arts Council of England, Museum of the Book, Olanda, e l’Imperial War Museum.

Sito web

Poetica

Constellations, 2002

L’artista scrive:“Il mio lavoro di studio si concentra su temi di viaggio, l’assenza e perdita, esplorati attraverso sculture, stampe, i libri di artista ed installazioni. Ogni giorno elementi ed oggetti sono usati per costruire metafore visuali di esperienze. Questa strategia porta la validità di dipingersi in conflitto. Il ruolo del computer è stato un elemento di chiave nella mia ricerca basata sulla pratica, in particolare esplorando la relazione fluida tra disegno e fotografia che il digitale rende possibile e la mutevole relazione verso la superficie che io credo il computer generi. Il lavoro risultante include una produzione che è puramente digitale così come rivisitazione delle più vecchie tecnologie, incluso intaglio, litografia e collotype mediate attraverso il computer”. L’estetica di Coldwell affronta l’insicurezza e la fragilità della vita di ogni giorno. La sensazione che ad ogni momento uno potrebbe essere sradicato, portato via e trovare un qualche altro luogo dove stare.

Opere

Bibliografia

Webliografia