Contagious Media

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
Contagious Media

Titolo:

Contagious Media

Anno:

2005 d.c.

Luogo:

Autore:

Jonah e Chelsea Peretti

Descrizione:

ultima esposizione che Rachel ha curato come direttore esecutivo dei fratelli Peretti, artisti particolarmente attenti alle dinamiche sociali. Il lavoro su cui l’esposizione si è maggiormente focalizzata è stato il sito BlackPeopleLoveUs.com (http://www.blackpeopleloveus.com/) dove una immaginaria coppia di razza bianca-caucasica inseriva e chiedeva contributi testuali e fotografici sull’amicizia con persone di colore aprendo uno spazio di discussione sul tema. Quest’opera ha avuto una grande diffusione sia mediale che di pubblico, tanto che il forum del sito è diventato presto zeppo di e-mail inviate da altri sull’argomento. È stato uno show molto interessante perché sono stati usati degli attori che hanno coinvolto direttamente il pubblico: infatti, come ha detto la stessa curatrice, la contagiosità mediale dell’opera nello spazio fisico è aumentata dall’utilizzo di attori di colore che andavano dal pubblico a fare domande e stimolare alcune reazioni: "L’abbiamo fatto per un paio di ragioni. Prima di tutto perché pensiamo che le persone reagiscano maggiormente ad un’opera che riguarda le difficoltà interrazziali con una persona di colore accanto. È un’esperienza di sicuro se mentre osservi l’opera c’è vicino a te una persona di un altro colore, tu cominci a pensare "sto reagendo nel modo giusto, nel modo sbagliato…" Volevamo giocare con queste dinamiche…. L’esposizione non ha solamente riguardato Internet, ma anche la connessione e le reti di comunicazione. Infatti, per esempio, Rejection Line (http://www.rejectionline.com/) consisteva in un numero di telefono che ogni donna poteva usare per rifiutare qualcuno che aveva tentato di rimorchiarla; a quel numero, lasciato a persone indesiderate, risponde un messaggio registrato. In occasione dell’esposizione sono state assunte bellissime donne che dovevano essere molto gentili, parlare con chiunque arrivava, guardare gli uomini per poi dargli il numero della Rejection Line.