https://www.edueda.net/index.php?title=Contesto_scolastico_italiano_e_nuove_tecnologie&feed=atom&action=historyContesto scolastico italiano e nuove tecnologie - Cronologia2024-03-29T07:28:48ZCronologia della pagina su questo sitoMediaWiki 1.26.0https://www.edueda.net/index.php?title=Contesto_scolastico_italiano_e_nuove_tecnologie&diff=31104&oldid=prevSoniafuli il 23:50, 14 Mag 20072007-05-14T23:50:00Z<p></p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 23:50, 14 Mag 2007</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l27" >Riga 27:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 27:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il Logo è il più noto esempio di <<micromondo>>, un ambiente artificiale composto di oggetti cui si possono attribuire determinate regole, un gioco e una simulazione capace di rappresentare una variegata area di applicazioni connotata da bisogni ludici e creativi, bisogni decisamente diversi dagli schemi rigidi dell’educazione tutoriale.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il Logo è il più noto esempio di <<micromondo>>, un ambiente artificiale composto di oggetti cui si possono attribuire determinate regole, un gioco e una simulazione capace di rappresentare una variegata area di applicazioni connotata da bisogni ludici e creativi, bisogni decisamente diversi dagli schemi rigidi dell’educazione tutoriale.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Seymour Papert, l’inventore di Logo nel 1984, afferma di aver creato questo nuovo linguaggio per permettere al bambino e di conseguenza anche all’adulto, di avere il controllo del computer, partendo dall’idea di affidare il computer ai bambini senza più permettere il contrario, ovvero affidare i bambini al computer.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">[[Papert Seymour|</ins>Seymour Papert<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>, l’inventore di Logo nel 1984, afferma di aver creato questo nuovo linguaggio per permettere al bambino e di conseguenza anche all’adulto, di avere il controllo del computer, partendo dall’idea di affidare il computer ai bambini senza più permettere il contrario, ovvero affidare i bambini al computer.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>I bambini infatti,  possono facilmente accedere al linguaggio Logo grazie al controllo di una tartarughina che si sposta sopra un virtuale foglio di carta: apposite istruzioni la fanno muovere avanti, indietro, destra, sinistra e le fanno percorrere il numero dei passi che noi vogliamo; siccome sotto la pancia della tartaruga è posizionato una specie di pennarello, ogni volta che lei fa un percorso, lascia una scia colorata.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>I bambini infatti,  possono facilmente accedere al linguaggio Logo grazie al controllo di una tartarughina che si sposta sopra un virtuale foglio di carta: apposite istruzioni la fanno muovere avanti, indietro, destra, sinistra e le fanno percorrere il numero dei passi che noi vogliamo; siccome sotto la pancia della tartaruga è posizionato una specie di pennarello, ogni volta che lei fa un percorso, lascia una scia colorata.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Tale spiegazione fa pensare ad una banalità, in realtà Logo è un linguaggio di programmazione che attraverso istruzioni semplicissime in grado di controllare le azioni della tartaruga, permette di eseguire disegni geometrici, scrivere, fare musica, arte, ricerche storiche e tutto questo simulando il metodo del gioco. Nelle sue versioni più recenti Logo viene utilizzato perfino per programmare e controllare i movimenti di piccoli robot e rispetto all’anno 1984, questo linguaggio si è espanso, diventando un sistema aperto e in continua evoluzione.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Tale spiegazione fa pensare ad una banalità, in realtà Logo è un linguaggio di programmazione che attraverso istruzioni semplicissime in grado di controllare le azioni della tartaruga, permette di eseguire disegni geometrici, scrivere, fare musica, arte, ricerche storiche e tutto questo simulando il metodo del gioco. Nelle sue versioni più recenti Logo viene utilizzato perfino per programmare e controllare i movimenti di piccoli robot e rispetto all’anno 1984, questo linguaggio si è espanso, diventando un sistema aperto e in continua evoluzione.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l48" >Riga 48:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 48:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nel 1986-88 si va approfondendo la riflessione sulle aree fondamentali di applicazione del computer nell’educazione che si basa su uno spostamento di attenzione dall’ottica comportamentista, più meccanicistica ed orientata al controllo delle acquisizioni individuali, ad un approccio cognitivista-costruttivista, volto ad evidenziare l’attività di strutturazione dello studente con una maggiore considerazione del contesto didattico esterno.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nel 1986-88 si va approfondendo la riflessione sulle aree fondamentali di applicazione del computer nell’educazione che si basa su uno spostamento di attenzione dall’ottica comportamentista, più meccanicistica ed orientata al controllo delle acquisizioni individuali, ad un approccio cognitivista-costruttivista, volto ad evidenziare l’attività di strutturazione dello studente con una maggiore considerazione del contesto didattico esterno.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Finalmente si comincia a vedere il computer come un mezzo per favorire l’interazione socio-cognitiva tra pari, ottica che aveva affermato Vygotskij in passato e che oggi viene fortemente sostenuta in Italia da Clotilde Pontecorvo.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Finalmente si comincia a vedere il computer come un mezzo per favorire l’interazione socio-cognitiva tra pari, ottica che aveva affermato <ins class="diffchange diffchange-inline">[[</ins>Vygotskij <ins class="diffchange diffchange-inline">Lev Semyonovich|Lev Semyonovich Vygotskij]] </ins>in passato e che oggi viene fortemente sostenuta in Italia da <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Pontecorvo Clotilde|</ins>Clotilde Pontecorvo<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nasce in Italia il primo volume rivolto all’applicazione del computer nell’ora di italiano; la scoperta del potenziale formativo della videoscrittura rappresenta la grande acquisizione che si è sviluppata in quegli anni; la possibilità di rendere più rapidi alcuni processi manuali (composizione, integrazione di testo ed immagine, formattazione, stampa) ha dato nuovo risalto all’attività dei giornalini scolastici con il recupero di tecniche tradizionali ispirate ad educatori come Freinet e don Milani.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nasce in Italia il primo volume rivolto all’applicazione del computer nell’ora di italiano; la scoperta del potenziale formativo della videoscrittura rappresenta la grande acquisizione che si è sviluppata in quegli anni; la possibilità di rendere più rapidi alcuni processi manuali (composizione, integrazione di testo ed immagine, formattazione, stampa) ha dato nuovo risalto all’attività dei giornalini scolastici con il recupero di tecniche tradizionali ispirate ad educatori come <ins class="diffchange diffchange-inline">[[</ins>Freinet<ins class="diffchange diffchange-inline">|Freinet]] </ins>e <ins class="diffchange diffchange-inline">[[don Milani|</ins>don Milani<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Anche se in forma minore, cominciano a venir fuori altre famiglie di software che si basano sul concetto di alfabetizzazione ed educazione informatica, come i general purpose: applicativi generali come data base e fogli elettronici, strumenti che permettono di fare una lista, costruire una tabella, compiere selezioni logiche e stabilire relazioni numeriche.  </div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Anche se in forma minore, cominciano a venir fuori altre famiglie di software che si basano sul concetto di alfabetizzazione ed educazione informatica, come i general purpose: applicativi generali come data base e fogli elettronici, strumenti che permettono di fare una lista, costruire una tabella, compiere selezioni logiche e stabilire relazioni numeriche.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Tutti i livelli scolari e tutte le discipline cominciano ad essere interessati da trasformazioni sul piano curricolare attraverso l’uso di questi software di tipo professionale, quali word processor, excel, programmi di data processing.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Tutti i livelli scolari e tutte le discipline cominciano ad essere interessati da trasformazioni sul piano curricolare attraverso l’uso di questi software di tipo professionale, quali word processor, excel, programmi di data processing.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l57" >Riga 57:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 57:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Si cominciano a sviluppare esperienze significative grazie all’introduzione di un metodo quantitativo che affianca ed integra quello descrittivo tradizionalmente usato.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Si cominciano a sviluppare esperienze significative grazie all’introduzione di un metodo quantitativo che affianca ed integra quello descrittivo tradizionalmente usato.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>E’ possibile sintetizzare il grande cambiamento in atto tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, seguendo uno schema formulato originariamente da R.P. Taylor, il quale distingue due tipi di applicazioni: computer-tutor e computer-tool.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>E’ possibile sintetizzare il grande cambiamento in atto tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, seguendo uno schema formulato originariamente da <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Taylor R.P.|</ins>R.P. Taylor<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>, il quale distingue due tipi di applicazioni: computer-tutor e computer-tool.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il computer-tutor (applicazioni <<system-based>>) è caratterizzato dal fatto che il calcolatore è visto come un sostituto dell’insegnante ed ha il controllo del processo di apprendimento; esso propone infatti quesiti valutando l’adeguatezza o meno delle risposte.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il computer-tutor (applicazioni <<system-based>>) è caratterizzato dal fatto che il calcolatore è visto come un sostituto dell’insegnante ed ha il controllo del processo di apprendimento; esso propone infatti quesiti valutando l’adeguatezza o meno delle risposte.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il computer-tool (applicazioni <<user-based>>) si basa sul fatto che la macchina rinuncia a controllare le risposte, perché in questa nuova filosofia il calcolatore è un utensile per l’espressione e l’organizzazione personale della conoscenza ed agisce da amplificatore cognitivo.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Il computer-tool (applicazioni <<user-based>>) si basa sul fatto che la macchina rinuncia a controllare le risposte, perché in questa nuova filosofia il calcolatore è un utensile per l’espressione e l’organizzazione personale della conoscenza ed agisce da amplificatore cognitivo.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l145" >Riga 145:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 145:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Seymour Papert 3 in un’intervista svolta da mediamente, afferma che una rivoluzione del sistema scolastico italiano è inevitabile, perché l’avvento del computer e delle nuove tecnologie, ha portato e continuerà a portare un radicale cambiamento didattico a livello mondiale.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Seymour Papert 3 in un’intervista svolta da mediamente, afferma che una rivoluzione del sistema scolastico italiano è inevitabile, perché l’avvento del computer e delle nuove tecnologie, ha portato e continuerà a portare un radicale cambiamento didattico a livello mondiale.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>''“La gente che sta dibattendo se ci debba essere realmente una rivoluzione nelle scuole, sta perdendo il proprio tempo e quello di tutti gli altri. Dicono che è troppo costoso fare grossi cambiamenti ora, ma, in realtà, stanno sprecando i soldi, perché tutto quello che spendono in questo momento verrà buttato via; tra dieci o vent'anni nulla che somigli anche vagamente alla scuola come la conosciamo continuerà ad esistere. I computer saranno ovunque e i bambini li avranno, apprenderanno in modi diversi. La nostra scelta, quindi, non consiste nell'essere favorevoli o contrari, ma di essere disposti ad accettare che la rivoluzione sta già succedendo e che succederà in futuro. Ora dovremmo sforzarci affinché ciò succeda in un modo ordinato e pianificato, non dovremmo aspettare finché ne verremo sopraffatti. Questo è il campo delle scelte”''</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>''“La gente che sta dibattendo se ci debba essere realmente una rivoluzione nelle scuole, sta perdendo il proprio tempo e quello di tutti gli altri. Dicono che è troppo costoso fare grossi cambiamenti ora, ma, in realtà, stanno sprecando i soldi, perché tutto quello che spendono in questo momento verrà buttato via; tra dieci o vent'anni nulla che somigli anche vagamente alla scuola come la conosciamo continuerà ad esistere. I computer saranno ovunque e i bambini li avranno, apprenderanno in modi diversi. La nostra scelta, quindi, non consiste nell'essere favorevoli o contrari, ma di essere disposti ad accettare che la rivoluzione sta già succedendo e che succederà in futuro. Ora dovremmo sforzarci affinché ciò succeda in un modo ordinato e pianificato, non dovremmo aspettare finché ne verremo sopraffatti. Questo è il campo delle scelte”''</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''(Seymour Papert, intervistato su http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/intervis/p/papert.htm, risposta n. 9)'''.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''(<ins class="diffchange diffchange-inline">[[Papert Seymour|</ins>Seymour Papert<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>, intervistato su http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/intervis/p/papert.htm, risposta n. 9)'''.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Chiappini G., Dini S., Ferlino L., Tecnologie Didattiche e disabilità, in Parmigiani D. (ed.), Tecnologie Per La Didattica. Dai Fondamenti Dell'antropologia Multimediale All'azione Educativa, Edizioni Franco Angeli, Milano 2004, pp. 233-248</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Chiappini G., Dini S., Ferlino L., Tecnologie Didattiche e disabilità, in Parmigiani D. (ed.), Tecnologie Per La Didattica. Dai Fondamenti Dell'antropologia Multimediale All'azione Educativa, Edizioni Franco Angeli, Milano 2004, pp. 233-248</div></td></tr>
</table>Soniafulihttps://www.edueda.net/index.php?title=Contesto_scolastico_italiano_e_nuove_tecnologie&diff=30867&oldid=prevSoniafuli il 13:23, 7 Mag 20072007-05-07T13:23:14Z<p></p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 13:23, 7 Mag 2007</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l219" >Riga 219:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 219:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Categoria:Educazione]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Categoria:Educazione]]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Categoria:Didattica]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[Categoria:Didattica]]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Media education]]</ins></div></td></tr>
</table>Soniafulihttps://www.edueda.net/index.php?title=Contesto_scolastico_italiano_e_nuove_tecnologie&diff=28283&oldid=prevSoniafuli il 16:59, 26 Mar 20072007-03-26T16:59:29Z<p></p>
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<tr style='vertical-align: top;' lang='it'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 16:59, 26 Mar 2007</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l144" >Riga 144:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 144:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Purtroppo ancora oggi, sono numerosi gli insegnanti di tutti i livelli scolari e di tutte le materie scolastiche per i quali il libro di testo continua ad essere l’unico strumento di riferimento, nonostante l’offerta variegata e l’evoluzione del software, come evidenziano il progetto DiGi Scuola e il progetto eTwinning, rendano oggi disponibili ambienti per l’apprendimento e strumenti operativi in grado di migliorare il processo di insegnamento.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Purtroppo ancora oggi, sono numerosi gli insegnanti di tutti i livelli scolari e di tutte le materie scolastiche per i quali il libro di testo continua ad essere l’unico strumento di riferimento, nonostante l’offerta variegata e l’evoluzione del software, come evidenziano il progetto DiGi Scuola e il progetto eTwinning, rendano oggi disponibili ambienti per l’apprendimento e strumenti operativi in grado di migliorare il processo di insegnamento.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Seymour Papert 3 in un’intervista svolta da mediamente, afferma che una rivoluzione del sistema scolastico italiano è inevitabile, perché l’avvento del computer e delle nuove tecnologie, ha portato e continuerà a portare un radicale cambiamento didattico a livello mondiale.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Seymour Papert 3 in un’intervista svolta da mediamente, afferma che una rivoluzione del sistema scolastico italiano è inevitabile, perché l’avvento del computer e delle nuove tecnologie, ha portato e continuerà a portare un radicale cambiamento didattico a livello mondiale.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>''“La gente che sta dibattendo se ci debba essere realmente una rivoluzione nelle scuole, sta perdendo il proprio tempo e quello di tutti gli altri. Dicono che è troppo costoso fare grossi cambiamenti ora, ma, in realtà, stanno sprecando i soldi, perché tutto quello che spendono in questo momento verrà buttato via; tra dieci o vent'anni nulla che somigli anche vagamente alla scuola come la conosciamo continuerà ad esistere. I computer saranno ovunque e i bambini li avranno, apprenderanno in modi diversi. La nostra scelta, quindi, non consiste nell'essere favorevoli o contrari, ma di essere disposti ad accettare che la rivoluzione sta già succedendo e che succederà in futuro. Ora dovremmo sforzarci affinché ciò succeda in un modo ordinato e pianificato, non dovremmo aspettare finché ne verremo sopraffatti. Questo è il campo delle scelte”'' '''(Seymour Papert, intervistato su http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/intervis/p/papert.htm, risposta n. 9)'''.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>''“La gente che sta dibattendo se ci debba essere realmente una rivoluzione nelle scuole, sta perdendo il proprio tempo e quello di tutti gli altri. Dicono che è troppo costoso fare grossi cambiamenti ora, ma, in realtà, stanno sprecando i soldi, perché tutto quello che spendono in questo momento verrà buttato via; tra dieci o vent'anni nulla che somigli anche vagamente alla scuola come la conosciamo continuerà ad esistere. I computer saranno ovunque e i bambini li avranno, apprenderanno in modi diversi. La nostra scelta, quindi, non consiste nell'essere favorevoli o contrari, ma di essere disposti ad accettare che la rivoluzione sta già succedendo e che succederà in futuro. Ora dovremmo sforzarci affinché ciò succeda in un modo ordinato e pianificato, non dovremmo aspettare finché ne verremo sopraffatti. Questo è il campo delle scelte”''</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''(Seymour Papert, intervistato su http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/intervis/p/papert.htm, risposta n. 9)'''.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Chiappini G., Dini S., Ferlino L., Tecnologie Didattiche e disabilità, in Parmigiani D. (ed.), Tecnologie Per La Didattica. Dai Fondamenti Dell'antropologia Multimediale All'azione Educativa, Edizioni Franco Angeli, Milano 2004, pp. 233-248</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Chiappini G., Dini S., Ferlino L., Tecnologie Didattiche e disabilità, in Parmigiani D. (ed.), Tecnologie Per La Didattica. Dai Fondamenti Dell'antropologia Multimediale All'azione Educativa, Edizioni Franco Angeli, Milano 2004, pp. 233-248</div></td></tr>
</table>Soniafulihttps://www.edueda.net/index.php?title=Contesto_scolastico_italiano_e_nuove_tecnologie&diff=28282&oldid=prevSoniafuli il 16:58, 26 Mar 20072007-03-26T16:58:38Z<p></p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 16:58, 26 Mar 2007</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l1" >Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==<del class="diffchange diffchange-inline">Autore</del>:== <del class="diffchange diffchange-inline">Fulignati Sonia</del></div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==<ins class="diffchange diffchange-inline">Argomento</ins>:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Il contesto scolastico italiano e le nuove tecnologie: dagli anni '80 ai giorni nostri''' <ins class="diffchange diffchange-inline"> </ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">==Anno:== 2007</del></div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">==Descrizione:==</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC <ins class="diffchange diffchange-inline">in lingua italiana e ICT in lingua inglese, acronimo di ''Information and Communications Technology''</ins>) all’interno della vita quotidiana ha posto le condizioni per adeguare l’offerta formativa del sistema scolastico italiano alle esigenze sempre più mutevoli della nostra società.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">==Titolo:== </del>'''Il contesto scolastico italiano e le nuove tecnologie: dagli anni '80 ai giorni nostri'''</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">----</del></div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) all’interno della vita quotidiana ha posto le condizioni per adeguare l’offerta formativa del sistema scolastico italiano alle esigenze sempre più mutevoli della nostra società.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>A partire dall’inizio degli anni ’80, con ben tre anni di ritardo rispetto ai paesi tecnologicamente avanzati come l’Inghilterra, la Norvegia e l’Olanda per citare alcuni esempi, le nuove tecnologie vengono introdotte nella scuola italiana.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>A partire dall’inizio degli anni ’80, con ben tre anni di ritardo rispetto ai paesi tecnologicamente avanzati come l’Inghilterra, la Norvegia e l’Olanda per citare alcuni esempi, le nuove tecnologie vengono introdotte nella scuola italiana.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Attraverso le trasformazioni continue dell’hardware e del software avvenute nel corso degli ultimi venticinque anni, è stato possibile assistere al notevole contributo che essi hanno fornito per cambiare la metodologia della didattica scolastica.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Attraverso le trasformazioni continue dell’hardware e del software avvenute nel corso degli ultimi venticinque anni, è stato possibile assistere al notevole contributo che essi hanno fornito per cambiare la metodologia della didattica scolastica.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l151" >Riga 151:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 145:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Seymour Papert 3 in un’intervista svolta da mediamente, afferma che una rivoluzione del sistema scolastico italiano è inevitabile, perché l’avvento del computer e delle nuove tecnologie, ha portato e continuerà a portare un radicale cambiamento didattico a livello mondiale.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Seymour Papert 3 in un’intervista svolta da mediamente, afferma che una rivoluzione del sistema scolastico italiano è inevitabile, perché l’avvento del computer e delle nuove tecnologie, ha portato e continuerà a portare un radicale cambiamento didattico a livello mondiale.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>''“La gente che sta dibattendo se ci debba essere realmente una rivoluzione nelle scuole, sta perdendo il proprio tempo e quello di tutti gli altri. Dicono che è troppo costoso fare grossi cambiamenti ora, ma, in realtà, stanno sprecando i soldi, perché tutto quello che spendono in questo momento verrà buttato via; tra dieci o vent'anni nulla che somigli anche vagamente alla scuola come la conosciamo continuerà ad esistere. I computer saranno ovunque e i bambini li avranno, apprenderanno in modi diversi. La nostra scelta, quindi, non consiste nell'essere favorevoli o contrari, ma di essere disposti ad accettare che la rivoluzione sta già succedendo e che succederà in futuro. Ora dovremmo sforzarci affinché ciò succeda in un modo ordinato e pianificato, non dovremmo aspettare finché ne verremo sopraffatti. Questo è il campo delle scelte”'' '''(Seymour Papert, intervistato su http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/intervis/p/papert.htm, risposta n. 9)'''.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>''“La gente che sta dibattendo se ci debba essere realmente una rivoluzione nelle scuole, sta perdendo il proprio tempo e quello di tutti gli altri. Dicono che è troppo costoso fare grossi cambiamenti ora, ma, in realtà, stanno sprecando i soldi, perché tutto quello che spendono in questo momento verrà buttato via; tra dieci o vent'anni nulla che somigli anche vagamente alla scuola come la conosciamo continuerà ad esistere. I computer saranno ovunque e i bambini li avranno, apprenderanno in modi diversi. La nostra scelta, quindi, non consiste nell'essere favorevoli o contrari, ma di essere disposti ad accettare che la rivoluzione sta già succedendo e che succederà in futuro. Ora dovremmo sforzarci affinché ciò succeda in un modo ordinato e pianificato, non dovremmo aspettare finché ne verremo sopraffatti. Questo è il campo delle scelte”'' '''(Seymour Papert, intervistato su http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/intervis/p/papert.htm, risposta n. 9)'''.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Bibliografia:==</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Chiappini G., Dini S., Ferlino L., Tecnologie Didattiche e disabilità, in Parmigiani D. (ed.), Tecnologie Per La Didattica. Dai Fondamenti Dell'antropologia Multimediale All'azione Educativa, Edizioni Franco Angeli, Milano 2004, pp. 233-248</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Degl’Innocenti- Ferraris M., Il computer nell’ora di italiano, Edizioni Zanichelli, Bologna 1988</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Gibelli C., Laviosa L., Data base e scienze umane nella scuola media, in AA.VV., Tecnologie Didattiche, Edizioni Menabò, Ortona (CH) 1996, pp.137-159</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Greenfield P., Mente e media, Armando Edizioni, Roma 1984</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Papert S., Mindstorm, Emme Edizioni, Milano 1984</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Persico D., Manca S., Sarti L., TD e formazione iniziale degli insegnanti, numero tematico di TD, n. 29, anno 2003</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Pravettoni G., web psychology, Edizioni Guerini e Associati, Milano 2002</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Pubblicazione: Unità Europea eTwinning, European Schoolnet, Apprendere con eTwinning, Bruxelles (Belgio), Marzo 2006</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">TD "Tecnologie didattiche" n. 2, 1993</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Trentin G., Comunità di pratica professionali fra insegnanti: finalità e tipologie di aggregazione, in Form@re, n.22, settembre-ottobre 2003</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Trentin G., Telematica e formazione a distanza: il caso Polaris, Edizioni F. Angeli, Milano 1999</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Varisco B. M., Mason L., Media, computer, società e scuola, Edizioni SEI, Torino 1989, cit. cap. VI</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Webliografia:==</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://archivio.invalsi.it/web-est/copernico/cindice.htm</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.cnr.it</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.consorzionettuno.it/nettuno/index.htm</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.digiscuola.it</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.dizionarioinformatico.com </ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.educa.ch/dyn/125251.asp</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.etwinning.net</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://gazzette.comune.jesi.an.it/2003/98/4.htm</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.indire.it</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1453</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.indire.it/convegno/nml/index.html</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.itd.cnr.it</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.mediamente.rai.it/HOME/bibliote/intervis/p/papert.htm</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.pubblica.istruzione.it/innovazione/progetti/set.shtml</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2006/cm76_06.shtml</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.pubblica.istruzione.it/riforma/allegati/dl190204.pdf</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://puntoedu.indire.it/</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.tecnoteca.it/tesi/e_learning/strumentiedambientiasostegno/sceltamediaperfarformazioneinrete</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://webdesign.html.it/faq/leggi/848/cosa-sono-le-tecnologie-assistive/</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">http://www.wikipedia.it</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:2007 d.c.]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Testo di Fulignati Sonia]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Italia]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Europa]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Teorie]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Pedagogia]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Educazione]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Categoria:Didattica]]</ins></div></td></tr>
</table>Soniafulihttps://www.edueda.net/index.php?title=Contesto_scolastico_italiano_e_nuove_tecnologie&diff=28239&oldid=prevSoniafuli il 10:51, 26 Mar 20072007-03-26T10:51:36Z<p></p>
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