Cookin' Jazz - Time in Jazz: differenze tra le versioni

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Rossi Elena Giulia
 
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Questo festival oltre ad offrire sei giorni di musica jazz, apre una finestra sull'arte contemporanea nazionale ed internazionale. Inoltre in "Time in Jazz 2006" si esplora il tema del cibo e del gusto con pere pittoriche, installazioni, performance, video e Net Art. Time in Jazz è ormai divenuto un appuntamento fra i più attesi dell'estate musicale in Sardegna. L'epicentro è come sempre a Berchidda, al confine fra Gallura e Logudoro (provincia Olbia-Tempio): nel paese natale di Paolo Fresu, trombettista di punta del jazz europeo, nonché ideatore e direttore artistico di Time in Jazz, pulsa infatti il cuore di questo evento culturale che da anni richiama migliaia di spettatori. Con trentasette concerti e oltre cento artisti coinvolti, la musica fa naturalmente la parte del leone. Ma non manca il consueto sguardo sull'arte contemporanea con il ricco apparato di performance, mostre ed eventi espositivi raccolti sotto l'insegna del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Spazio poi per il cinema, con l'immancabile rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu. E spazio anche per letture, incontri, momenti di riflessione, presentazioni di libri e dischi. Ad ospitarli, tanti "teatri" diversi e spesso inusuali: il palco centrale in Piazza del Popolo, naturalmente, luogo deputato per i concerti serali, clou della manifestazione. Ma anche i boschi e i selvaggi pendii del Monte Limbara, e le chiesette campestri nei dintorni del paese e dei centri più o meno vicini toccati da questo o quell’appuntamento: Tempio Pausania, Ozieri, Oschiri, Monti, Nughedu San Nicolò . "Cookin’ jazz", dunque: ovvero, jazz e cucina, jazz e gusto. Sull’abbinamento di due termini apparentemente lontani, il festival gioca quest’anno le sue carte per proseguire il percorso, da sempre caro a Time in Jazz, del confronto fra musica e altri codici. Ma il connubio in questo caso è particolarmente intrigante e appetitoso, tanto più se può celebrarsi nel clima di accoglienza e ospitalità tipico di quest’angolo di Sardegna. Terra di forti tradizioni: culturali, musicali, ma anche e soprattutto enogastronomiche.
 
Questo festival oltre ad offrire sei giorni di musica jazz, apre una finestra sull'arte contemporanea nazionale ed internazionale. Inoltre in "Time in Jazz 2006" si esplora il tema del cibo e del gusto con pere pittoriche, installazioni, performance, video e Net Art. Time in Jazz è ormai divenuto un appuntamento fra i più attesi dell'estate musicale in Sardegna. L'epicentro è come sempre a Berchidda, al confine fra Gallura e Logudoro (provincia Olbia-Tempio): nel paese natale di Paolo Fresu, trombettista di punta del jazz europeo, nonché ideatore e direttore artistico di Time in Jazz, pulsa infatti il cuore di questo evento culturale che da anni richiama migliaia di spettatori. Con trentasette concerti e oltre cento artisti coinvolti, la musica fa naturalmente la parte del leone. Ma non manca il consueto sguardo sull'arte contemporanea con il ricco apparato di performance, mostre ed eventi espositivi raccolti sotto l'insegna del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Spazio poi per il cinema, con l'immancabile rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu. E spazio anche per letture, incontri, momenti di riflessione, presentazioni di libri e dischi. Ad ospitarli, tanti "teatri" diversi e spesso inusuali: il palco centrale in Piazza del Popolo, naturalmente, luogo deputato per i concerti serali, clou della manifestazione. Ma anche i boschi e i selvaggi pendii del Monte Limbara, e le chiesette campestri nei dintorni del paese e dei centri più o meno vicini toccati da questo o quell’appuntamento: Tempio Pausania, Ozieri, Oschiri, Monti, Nughedu San Nicolò . "Cookin’ jazz", dunque: ovvero, jazz e cucina, jazz e gusto. Sull’abbinamento di due termini apparentemente lontani, il festival gioca quest’anno le sue carte per proseguire il percorso, da sempre caro a Time in Jazz, del confronto fra musica e altri codici. Ma il connubio in questo caso è particolarmente intrigante e appetitoso, tanto più se può celebrarsi nel clima di accoglienza e ospitalità tipico di quest’angolo di Sardegna. Terra di forti tradizioni: culturali, musicali, ma anche e soprattutto enogastronomiche.
  
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Versione attuale delle 01:17, 11 Nov 2012

immagine festival 2006

Titolo:

Cooking art, Festival internazionale “Time in jazz”

Autore:

Rossi Elena Giulia

Anno:

2006 d. c

Luogo:

Berchidda (SS)

Sito web:

Descrizione:

Questo festival oltre ad offrire sei giorni di musica jazz, apre una finestra sull'arte contemporanea nazionale ed internazionale. Inoltre in "Time in Jazz 2006" si esplora il tema del cibo e del gusto con pere pittoriche, installazioni, performance, video e Net Art. Time in Jazz è ormai divenuto un appuntamento fra i più attesi dell'estate musicale in Sardegna. L'epicentro è come sempre a Berchidda, al confine fra Gallura e Logudoro (provincia Olbia-Tempio): nel paese natale di Paolo Fresu, trombettista di punta del jazz europeo, nonché ideatore e direttore artistico di Time in Jazz, pulsa infatti il cuore di questo evento culturale che da anni richiama migliaia di spettatori. Con trentasette concerti e oltre cento artisti coinvolti, la musica fa naturalmente la parte del leone. Ma non manca il consueto sguardo sull'arte contemporanea con il ricco apparato di performance, mostre ed eventi espositivi raccolti sotto l'insegna del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Spazio poi per il cinema, con l'immancabile rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu. E spazio anche per letture, incontri, momenti di riflessione, presentazioni di libri e dischi. Ad ospitarli, tanti "teatri" diversi e spesso inusuali: il palco centrale in Piazza del Popolo, naturalmente, luogo deputato per i concerti serali, clou della manifestazione. Ma anche i boschi e i selvaggi pendii del Monte Limbara, e le chiesette campestri nei dintorni del paese e dei centri più o meno vicini toccati da questo o quell’appuntamento: Tempio Pausania, Ozieri, Oschiri, Monti, Nughedu San Nicolò . "Cookin’ jazz", dunque: ovvero, jazz e cucina, jazz e gusto. Sull’abbinamento di due termini apparentemente lontani, il festival gioca quest’anno le sue carte per proseguire il percorso, da sempre caro a Time in Jazz, del confronto fra musica e altri codici. Ma il connubio in questo caso è particolarmente intrigante e appetitoso, tanto più se può celebrarsi nel clima di accoglienza e ospitalità tipico di quest’angolo di Sardegna. Terra di forti tradizioni: culturali, musicali, ma anche e soprattutto enogastronomiche.

Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Bibliografia:

Webliografia: