Coro: differenze tra le versioni

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video installazione interattiva, commissionata dalla Mediateca del Cinema Indipendente Italiano della Città di Torino.
 
"Molte e differenti immagini sono proiettate sulla superficie di un grande feltro parzialmente srotolato e posto al centro dello spazio, come un importante tappeto. Sono immagini di corpi distesi, accovacciati, assopiti, palpitanti che formano una tramatura che sembra sostituirsi ai simboli, alle figure di un tradizionale decoro. Un insieme mugolante, né inquieto, né festoso. Corpi neutri che pulsano, attendono. Attendono anche di essere calpestati."(estratto da " Studio Azzurro, Ambienti sensibili", Electa 1999, pagg.29-39)
 
"Molte e differenti immagini sono proiettate sulla superficie di un grande feltro parzialmente srotolato e posto al centro dello spazio, come un importante tappeto. Sono immagini di corpi distesi, accovacciati, assopiti, palpitanti che formano una tramatura che sembra sostituirsi ai simboli, alle figure di un tradizionale decoro. Un insieme mugolante, né inquieto, né festoso. Corpi neutri che pulsano, attendono. Attendono anche di essere calpestati."(estratto da " Studio Azzurro, Ambienti sensibili", Electa 1999, pagg.29-39)
  

Revisione 15:00, 17 Mag 2009

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Titolo:

Autore:

Studio Azzurro


Anno:

1995

Luogo:

Torino, Mole Antonelliana


Sito web:

Descrizione:

video installazione interattiva, commissionata dalla Mediateca del Cinema Indipendente Italiano della Città di Torino. "Molte e differenti immagini sono proiettate sulla superficie di un grande feltro parzialmente srotolato e posto al centro dello spazio, come un importante tappeto. Sono immagini di corpi distesi, accovacciati, assopiti, palpitanti che formano una tramatura che sembra sostituirsi ai simboli, alle figure di un tradizionale decoro. Un insieme mugolante, né inquieto, né festoso. Corpi neutri che pulsano, attendono. Attendono anche di essere calpestati."(estratto da " Studio Azzurro, Ambienti sensibili", Electa 1999, pagg.29-39)

Al centro dello spazio un feltro parzialmente srotolato come un grande tappeto; le immagini proiettate formano una tramatura che sembra sostituirsi ai simboli, alle figure di un tradizionale decoro. Tappeto come territorio nomade, come spazio di incontro, come status di simbolo di potere secolare o spirituale, su di esso una nuova cosmografia di corpi inerti, pronti a reagire al nostro passaggio, metafora di una cosmogonia sottoposta ai piedi dei potenti. Un piede preme su una figura calpestandola, essa reagisce, si muove, esclama. Diversi piedi attraversano uno spazio, calcano molte figure che si scompongono, agitano le voci. Un "coro" pian piano prende vita dai movimenti dei corpi. Installazione interattiva in 9 videoproiettori, 18 diffusori audio, 9 videodischi, 1PC


Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.studioazzurro.com/opere/ambienti_sensibili/coro