Cutrone Ronnie: differenze tra le versioni

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'''Cutrone Ronnie''' (illustri citazioni):
''"Una delle meraviglie della Pop Art per me è che nella nostra celebrazione di celebrità e prodotti perdiamo la direzione, ma quando la ritroviamo, ci rendiamo conto che amiamo i nostri simboli, le forme e i colori della libertà, e "speriamo" ci amiamo l'un l'altro"'' (citazione)
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''"Secondo me Graffiti e Neo Pop sono stati l’ultimo movimento artistico del XX secolo. Abbiamo dipinto per noi stessi e per i nostri amici nei locali e nelle strade. Non ci furono restrizioni, abbiamo dipinto per amore, e tutto è permesso in amore e in guerra. L’energia fu straordinaria"''
  
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''"Una delle meraviglie della [http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=Pop_art Pop Art] per me è che nella nostra celebrazione di celebrità e prodotti perdiamo la direzione, ma quando la ritroviamo, ci rendiamo conto che amiamo i nostri simboli, le forme e i colori della libertà, e "speriamo" ci amiamo l'un l'altro"''
  
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==Biografia:==
  
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Nasce nel 1948 a New York City, dove successivamente studia alla [[School of Visual Art]] (1966-1970), qui entra a contatto con i maggiori artisti contemporanei newyorkesi. Lavora e vivi spostandosi tra New York e Lake Peekskill (NY). Da segnalare il suo lungo apprendistato e l'impegno come assistente al fianco di [[Warhol Andy|Andy Warhol]] alla [[Factory]], fabbrica di arte (1972-1982), ove lavorò su dipinti, stampe, film, e concetti come il "Posto-schiocco" acclamazione internazionale di gran successo.
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Ronnie Cutrone appartiene alla prima generazione di artisti nordamericani la cui educazione visiva si è formata attraverso la televisione, i miti di Hollywood, i libri da colorare, la pubblicità, il [http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=rock'n'roll rock'n'roll] e quindi la cultura dei mass media.
  
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Agli inizi degli anni Settanta negli Stati Uniti, e in particolare a New York, si diffonde fra i giovani, soprattutto neri di cultura punk e new wave, la pratica di coprire di scritte e immagini realizzate con bombolette spray muri e convogli della metropolitana, immagini capaci di raggiungere dimensioni sempre più grandi e forme sempre più colorate ed elaborate.
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Esplode la popolarità del [http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=Graffiti Graffiti Art] con l'introduzione di personaggi dei fumetti e con la comparsa sul panorama newyorkese di [[Basquiat Jean-Michel|Jean-Michel Basquiat]] e [[Haring Keith|Keith Haring]], i due esponenti più noti del movimento, a cui appartiene anche Ronnie Cutrone.
  
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A partire dagli anni sessanta in poi nasce in Inghilterra e si afferma negli Stati Uniti il movimento artistico della [http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=Neo_Pop Neo Pop] a cui Cutrone aderisce e valorizza con il suo lavoro artistico. A partire dagli anni ottanta, il movimento ormai divenuto a tutti gli effetti Pop Art è ormai affermato e Cutrone rappresenta una personalità di spicco, e riscuote successo con le sue opere e mostre (iniziate dal 1969). In partire da questi anni l'artista partecipa attivamente a numerosi eventi e mostre nell'area dell'East Village Newyorkese. Tuttavia il lavoro Pop vero e proprio di Cutrone, raggiunta la maturità artistica, comincia nel 1982, con delle tele raffiguranti i personaggi dei cartoni animati, che rappresentano il suo personale modo di osservare la natura umana e di porre l'accento sulle implicazioni sociali e politiche della società americana. Sensibile ai fatti storico-politici che investono la realtà del suo paese, a partire dal 2001, dopo i tragici fatti dell'attentato alle Twin Towers di New York, il "cammino" dell'artista mostra di sciogliersi "come un gelato", e nascono quindi due nuovi cicli di lavori: ''le Red Cross'' e ''le Cell Girls'', che continuano ad essere affiancate ai miti oramai "decaduti" del super eroe americano.
Nasce nel 1948 a New Jork City, dove successivamente studia alla School of Visual Art (1966-1970), qui entra a contatto con i maggiori artisti contemporanei newyorkesi. Lavora e vivi spostandosi tra New Jork e Lake Peekskill (NY). Da segnalare il suo lungo apprendistato e l'impegno come assistente al fianco di Andy Warhol alla Factory, fabbrica di arte (1972-1982), ove lavorò su dipinti, stampe, film, e concetti come il "Posto-schiocco" acclamazione internazionale di gran successo.
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Ronnie Cutrone si afferma nel popolo per i suoi dipinti di grande potenza esplicativa con le vignette e vivacità, accessibilità, colorito: eloquente rimarrà l'esclamazione "Tutto è una vignetta per me", anche i manoscritti antichi sono riconducibili a vignette...
 
Ronnie Cutrone si afferma nel popolo per i suoi dipinti di grande potenza esplicativa con le vignette e vivacità, accessibilità, colorito: eloquente rimarrà l'esclamazione "Tutto è una vignetta per me", anche i manoscritti antichi sono riconducibili a vignette...
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Nei lavori di Ronnie Cutrone eseguiti tra il 2004 e il 2005 sono evidenti i segni di un trauma collettivo irrisolto: la guerra, la violenza, l'intolleranza e la corruzione sono ormai all'ordine del giorno.
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Dalla definizione di Pop Art bisogna subito eliminare un equivoco: '''pop''', pur essendo l'abbreviazione di ''popular'', non significa "popolare", ma "di massa" (basta pensare alla ''pop music'' per capire la differenza). Se correttamente inteso, il termine consente così di individuare, immediatamente, il bersaglio, il soggetto che gli artisti pop prendono come base per il loro immaginario. Il nuovo soggetto è il paesaggio urbano, non nell'accezione "eroica" o sociale di qualche decennio prima, ma nelle sue "qualità" quotidiane, nell'uso e nel consumo di oggetti ''popular'', consueti, familiari. Tanto familiari da risultare invisibili: la Pop Art restituisce visibilità agli oggetti e nel contempo costruisce una specie di mitologia del banale, essenza della realtà e incarnazione del sogno americano. Che la Pop Art sia infatti un fenomeno soprattutto statunitense è indubbio, anche se i primi artisti che si rivolgono alla quotidianeità banale - a partire dalla metà degli anni cinquanta - sono gli inglesi Richard Hamilton, Allen Jones, Joe Tilson, Eduardo Paolozzi e altri, come David Hockney, Peter Blake o Ronald B.Kitaj, che per certi versi esulano dalla Pop per avvicinarsi a una neofigurazione più o meno vicina ai modelli di Bacon. Esiste addirittura una precisa data di nascita della Pop Art (qualcuno, nell'accezione italiana, usa il termine al maschile: "il Pop") che coincide con la realizzazione (1956) dell'opera di Richard Hamilton ''Just wath Is It that Makes Today's Homes so Different, so Appealing?'' ("Ma cos'è quel qualcosa che rende le case d'oggi così differenti, così desiderabili?"): l'ironia del titolo si ritrova tutta nelle immagini, un collage di tutti i prodotti moderni per rendere confortevole la casa, e contemporaneamente un modello umano di "benessere", con una giovane donna dal seno prorompente e una giovane donna culturista in costume da bagno (entrambi significativamente in bianco e nero) che regge una racchetta da tennis sulla cui custodia campeggia la parola "Pop".
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Il Pop di Cutrone non esprime giudizi: mostra i fatti, gli oggetti, i simboli dello status quo, filtrandoli attraverso lo sgurdo innocente dell'infanzia, che è poi quello dell'artista stesso.
Ma se gli inglesi si avvicinano alla cultura di massa con ironia, con spirito critico e talora con paura (e con opere, soprattutto quelle degli anni cinquanta, di dimensioni piccole e medie), gli americani, assai più pragmatici, si limitano a constatarne l'esistenza e l'ineluttabilità.
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La Pop Art di Cutrone è un recupero di una semplicità popolare dell'immagine, in opposizione al dominio ormai ventennale dell'astrattismo e della gestualità esasperata dell'Action Painting e dell'Espressionismo Astratto. E' la celebrazione della società dei consumi e della cultura di massa.  
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Un'aderenza totale che si rispecchia anche nella scelta delle sue tecniche adottate, quelle cioè dell'industria e della produzione contemporanea: la stampa serigrafica, la fotografia, la grafica pubblicitaria, il fumetto.
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I soggetti delle sue opere Pop sono le merci, i mass media, la pubblicità, la segnaletica, le automobili, i prodotti di consumo e industriali, i personaggi famosi; una quotidianità diffusa che serve a mettere in evidenza il distacco tra l'uomo e la società contemporanea, è qui frutto dell'esigenza di ristabilire una concordanza tra arte e realtà. Nel Pop di Cutrone l'ambiguità post-moderna di Warhol cessa di esistere, a favore di una chiarezza limpida del messaggio, proprio grazie all'utilizzo di un'alfabeto iconografico semplice (personaggi dei fumetti) su uno sfondo altrettanto riconoscibile (quello geopolitico delle bandiere, quello economico e finanziario dei brand delle multinazionali, quello dei marchi e dei loghi di beni di consumo).  
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I personaggi raffigurati nelle opere di Cutrone vivono nel loro habitat, sono spesso dipinti su una bandiera americana e sono sempre testimoni della sua identità e ricerca.
  
Così, se nelle opere degli artisti pop americani si avverte una specie di gelo, magai in presenza di una sovrabbondanza di colori ed oggetti, ciò è dovuto al distacco che l'artista pop impone al proprio sguardo, che non vuole essere coinvolto, se non strumentalmente, dall'oggetto: come si usa l'oggetto senza essere coinvolti, così anche l'arte diventa oggetto d'uso, quasi per analogia col mondo di oggetti che costituisce il nostro paesaggio abituale. L'adozione di questo aguardo distaccato produce un duplice effetto: da un lato eleva quasi con naturalezza, automaticamente, l'oggetto a oggetto "cult", quasi mitico (con la complicità visiva della dimensione dell'opera, e dell'ingrandimento smisurato degli oggetti), dall'altro contribuisce allo svuotamento dei modelli "alti" della cultura - compreso il modello generale dell'arte e dell'artista - per ottenere una tranquillizzante percezione "media" della realtà. Nulla è troppo importante o troppo poco importante in questa situazione media, "democratica"; se, poi, si considera il tipico pragmatismo anglosassone unita all'idea puritana dell'oggetto come concretizzazione di un'etica del lavoro, e a questi concetti si aggiunge la tradizione americana che non ha mai distinto tra arti maggiori e arti applicate, si comprende bene come la Pop Art sia la prima, vera arte nordamericana, autonoma e dirompente come dirompente fu la sua diffusione mondiale, a partire dalla prima metà degli anni sessanta.
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Cutrone è tra i più grandi provocatori della street art, insieme a [[Brown James|James Brown]], [[Scharf Kenny|Kenny Scharf]], [[Haring Keith|Keith Haring]] e [[Basquiat Jean-Michel|Jean-Michel Basquiat]] che riescono a tradurre l’intero mondo delle apparenze in disegni surreali. L'interessante differenza tra l'arte di Cutrone e quella dei suoi coetanei consiste nel fatto che quest'ultimo non ha mai realizzato graffiti, non è mai andato a dipingere nottetempo i vagoni dei treni della metropolitana o i muri cittadini. Inoltre con Cutrone l'aggressività iniziale di questa pratica artistica si va ammorbidendo e soprattutto differenziando in linguaggi eterogenei.
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Il Graffitismo per Cutrone, rappresenta un momento di rottura con il sistema dell'arte ed è il prodotto di un'arte realmente fuori dagli schemi in quanto per sua natura non vendibile e perché espressione di una creatività dirompente e indirizzata direttamente al pubblico, senza la mediazione di gallerie, musei o di altri luoghi di fruizione "chiusi". L’arte del graffito risponde ad un’esigenza espressiva, alla rivendicazione di un proprio diritto alla parola.
  
[[Immagine:Allen Jones - senza titolo.jpg|centre|frame|Allen Jones, ''Senza titolo'', anni sessanta, collezione privata]]
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==Opere:==
  
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*  '''Selezione di mostre personali''' (Solo shows):
  
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Informations, MoMA, New Jork (1970)
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Ronnie Cutrone, Lorenzelli Arte, Milan (1995)
  
Comic Art, Whitney Museum, New Jork (1983)
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Tataboo, Lorenzelli Arte, Milan (2003)
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*  '''Selezione di mostre collettive''' (Collective shows):
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Informations, MoMA, New York (1970)
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Comic Art, Whitney Museum, New York (1983)
  
 
The 80's, Galleria d'Arte Moderna, Bologna (1985)
 
The 80's, Galleria d'Arte Moderna, Bologna (1985)
  
Sacret Images in Secular Art, Whitney Museum, New Jork (1986)
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Sacret Images in Secular Art, Whitney Museum, New York (1986)
  
 
Avantgarde in the 80's, LACMA, Los Angeles (1987)
 
Avantgarde in the 80's, LACMA, Los Angeles (1987)
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American Graffiti, Museo di Castelnuovo, Napoli/Chiostro del Bramante, Roma (1997)
 
American Graffiti, Museo di Castelnuovo, Napoli/Chiostro del Bramante, Roma (1997)
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Messaggi Metropolitani, Palazzo Bricherasio, Torino (1999-2000)
  
 
Andy Warhol-A Factory, Kunstmuseum Wolfsburg/Guggenheim Museum Bilbao (1999-2000)
 
Andy Warhol-A Factory, Kunstmuseum Wolfsburg/Guggenheim Museum Bilbao (1999-2000)
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Galleria Mar & Partners, Torino (2006)
 
Galleria Mar & Partners, Torino (2006)
  
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Linee all’orizzonte Paesaggi tra descrizione e astrazione, Genova (2007)
  
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Red, Lorenzelli Arte, Milan (2009)
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*  '''Selezione di opere esposte nelle collezioni pubbliche''' (Works in public Collection):
  
SELEZIONE DI OPERE ESPOSTE NELLE COLLEZIONI PUBBLICHE (Works in public Collection):
 
  
 
Whitney Museum of Art, New Jork
 
Whitney Museum of Art, New Jork
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Brooklyn Museum, Brooklyn
 
Brooklyn Museum, Brooklyn
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*  '''Qui di seguito sono illustrate alcune delle opere che ripercorrono alcuni periodi della vita artistica di Cutrone:'''
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*  '''BUGS WITH TIGER''' (1989) - Un esempio di opera raffigurante personaggi famosi dei cartoon, in una scena su cui sono individuabili molteplici significati relativi alla contemporaneità.
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*  '''CELL GIRLS''' (2004) - un ciclo di 11 piccole tele (50x50cm) con volti di donne dai lineamenti mediorientali e col capo coperto dal tradizionale velo mussulmano, è un'importante svolta nel lavoro di Cutrone, non è stavolta un fumetto bensì un'iconografia che trasmette un messaggio molto chiaro e inequivocabile...
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[[Image:serie_ Cell Girls . 2004 . acrilico e bandiera su tela . 50x50 cm (cad.).jpeg|centre|frame|''serie'' "CellGirls" (2004) - acrilico e bandiera su tela 50x50cm (cad.), courtesy Lorenzelli Arte Milano]]
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*  '''CRUSADE '''(2005) - E' un'opera tragicamente ironica e rappresenta prefettamente il clima di "scontro tra civiltà", propugnato dai falchi Neocons del governo Bush. Il logo sanguinante di Superman, metafora di un potere ormai vacillante, è sormontato da una croce rossa (forse di soccorso). Accanto a questa sorta di stemma araldico, sono disposti un rossetto e un proiettile, simboli dell'eterno conflitto tra Amore e Morte.
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[[Image:Crusade.jpeg|centre|frame|Crusade - 2005 - acrilici e collage su tela - cm. 180 x 180, courtesy Lorenzelli Arte Milano]]
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*  '''BEACH BALL '''(2005) - In Beach Ball Cutrone sottolinea gli aspetti inquietanti della contemporaneità, registrando le paure e le ansie collettive di un mondo all'apparenza infelice, ma sul quale incombe l'ombra lunga della corruzione.
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[[Image:beach ball.jpeg|centre|frame|Beach Ball - 2005 - acrilico su tela - cm. 170 x 170, courtesy Lorenzelli Arte Milano]]
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*  '''ESSO CROSS '''(2005) - Il pericolo della corruzione è presente anche in ques'opera, ennesima denuncia del potere delle multinazionali.
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[[Image:esso cross.jpeg|centre|frame|Esso Cross - 2005]]
  
 
==Bibliografia:==
 
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*  2006 - ''La Biblioteca di Repubblica'', la storia dell'arte vol.18, ARTE CONTEMPORANEA - Mondadori, Milano
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==Webliografia:==  
 
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http://www.comune.benevento.it/ComuneBN/ABC/artisti/cutrone.htm
 
http://www.comune.benevento.it/ComuneBN/ABC/artisti/cutrone.htm
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http://www.lorenzelliarte.com/index.html?pg=2&lang=it&id=2&pos=8&step=24
  
 
http://www.webgallerynyc.com/ronnie_cutrone.htm
 
http://www.webgallerynyc.com/ronnie_cutrone.htm
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http://www.e-fineart.com/biography/cutrone.html
 
http://www.e-fineart.com/biography/cutrone.html
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http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCAtegoria=56&IDNotizia=632
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http://www.guzzardi.it/arte/pagine/correnti/graffitiart.html
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http://www.lodominelli.com/
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http://www.teknemedia.net/pagine-gialle/artisti/ronnie_cutrone/index.html
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Versione attuale delle 18:38, 27 Nov 2009

Ronnie Cutrone

Cutrone Ronnie (illustri citazioni):

"Secondo me Graffiti e Neo Pop sono stati l’ultimo movimento artistico del XX secolo. Abbiamo dipinto per noi stessi e per i nostri amici nei locali e nelle strade. Non ci furono restrizioni, abbiamo dipinto per amore, e tutto è permesso in amore e in guerra. L’energia fu straordinaria"

"Una delle meraviglie della Pop Art per me è che nella nostra celebrazione di celebrità e prodotti perdiamo la direzione, ma quando la ritroviamo, ci rendiamo conto che amiamo i nostri simboli, le forme e i colori della libertà, e "speriamo" ci amiamo l'un l'altro"


Biografia:

Nasce nel 1948 a New York City, dove successivamente studia alla School of Visual Art (1966-1970), qui entra a contatto con i maggiori artisti contemporanei newyorkesi. Lavora e vivi spostandosi tra New York e Lake Peekskill (NY). Da segnalare il suo lungo apprendistato e l'impegno come assistente al fianco di Andy Warhol alla Factory, fabbrica di arte (1972-1982), ove lavorò su dipinti, stampe, film, e concetti come il "Posto-schiocco" acclamazione internazionale di gran successo. Ronnie Cutrone appartiene alla prima generazione di artisti nordamericani la cui educazione visiva si è formata attraverso la televisione, i miti di Hollywood, i libri da colorare, la pubblicità, il rock'n'roll e quindi la cultura dei mass media.

Agli inizi degli anni Settanta negli Stati Uniti, e in particolare a New York, si diffonde fra i giovani, soprattutto neri di cultura punk e new wave, la pratica di coprire di scritte e immagini realizzate con bombolette spray muri e convogli della metropolitana, immagini capaci di raggiungere dimensioni sempre più grandi e forme sempre più colorate ed elaborate. Esplode la popolarità del Graffiti Art con l'introduzione di personaggi dei fumetti e con la comparsa sul panorama newyorkese di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, i due esponenti più noti del movimento, a cui appartiene anche Ronnie Cutrone.

A partire dagli anni sessanta in poi nasce in Inghilterra e si afferma negli Stati Uniti il movimento artistico della Neo Pop a cui Cutrone aderisce e valorizza con il suo lavoro artistico. A partire dagli anni ottanta, il movimento ormai divenuto a tutti gli effetti Pop Art è ormai affermato e Cutrone rappresenta una personalità di spicco, e riscuote successo con le sue opere e mostre (iniziate dal 1969). In partire da questi anni l'artista partecipa attivamente a numerosi eventi e mostre nell'area dell'East Village Newyorkese. Tuttavia il lavoro Pop vero e proprio di Cutrone, raggiunta la maturità artistica, comincia nel 1982, con delle tele raffiguranti i personaggi dei cartoni animati, che rappresentano il suo personale modo di osservare la natura umana e di porre l'accento sulle implicazioni sociali e politiche della società americana. Sensibile ai fatti storico-politici che investono la realtà del suo paese, a partire dal 2001, dopo i tragici fatti dell'attentato alle Twin Towers di New York, il "cammino" dell'artista mostra di sciogliersi "come un gelato", e nascono quindi due nuovi cicli di lavori: le Red Cross e le Cell Girls, che continuano ad essere affiancate ai miti oramai "decaduti" del super eroe americano. Ronnie Cutrone si afferma nel popolo per i suoi dipinti di grande potenza esplicativa con le vignette e vivacità, accessibilità, colorito: eloquente rimarrà l'esclamazione "Tutto è una vignetta per me", anche i manoscritti antichi sono riconducibili a vignette... Nei lavori di Ronnie Cutrone eseguiti tra il 2004 e il 2005 sono evidenti i segni di un trauma collettivo irrisolto: la guerra, la violenza, l'intolleranza e la corruzione sono ormai all'ordine del giorno.

Sito Web:

Poetica:

Il Pop di Cutrone non esprime giudizi: mostra i fatti, gli oggetti, i simboli dello status quo, filtrandoli attraverso lo sgurdo innocente dell'infanzia, che è poi quello dell'artista stesso. La Pop Art di Cutrone è un recupero di una semplicità popolare dell'immagine, in opposizione al dominio ormai ventennale dell'astrattismo e della gestualità esasperata dell'Action Painting e dell'Espressionismo Astratto. E' la celebrazione della società dei consumi e della cultura di massa. Un'aderenza totale che si rispecchia anche nella scelta delle sue tecniche adottate, quelle cioè dell'industria e della produzione contemporanea: la stampa serigrafica, la fotografia, la grafica pubblicitaria, il fumetto. I soggetti delle sue opere Pop sono le merci, i mass media, la pubblicità, la segnaletica, le automobili, i prodotti di consumo e industriali, i personaggi famosi; una quotidianità diffusa che serve a mettere in evidenza il distacco tra l'uomo e la società contemporanea, è qui frutto dell'esigenza di ristabilire una concordanza tra arte e realtà. Nel Pop di Cutrone l'ambiguità post-moderna di Warhol cessa di esistere, a favore di una chiarezza limpida del messaggio, proprio grazie all'utilizzo di un'alfabeto iconografico semplice (personaggi dei fumetti) su uno sfondo altrettanto riconoscibile (quello geopolitico delle bandiere, quello economico e finanziario dei brand delle multinazionali, quello dei marchi e dei loghi di beni di consumo). I personaggi raffigurati nelle opere di Cutrone vivono nel loro habitat, sono spesso dipinti su una bandiera americana e sono sempre testimoni della sua identità e ricerca.

Cutrone è tra i più grandi provocatori della street art, insieme a James Brown, Kenny Scharf, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat che riescono a tradurre l’intero mondo delle apparenze in disegni surreali. L'interessante differenza tra l'arte di Cutrone e quella dei suoi coetanei consiste nel fatto che quest'ultimo non ha mai realizzato graffiti, non è mai andato a dipingere nottetempo i vagoni dei treni della metropolitana o i muri cittadini. Inoltre con Cutrone l'aggressività iniziale di questa pratica artistica si va ammorbidendo e soprattutto differenziando in linguaggi eterogenei. Il Graffitismo per Cutrone, rappresenta un momento di rottura con il sistema dell'arte ed è il prodotto di un'arte realmente fuori dagli schemi in quanto per sua natura non vendibile e perché espressione di una creatività dirompente e indirizzata direttamente al pubblico, senza la mediazione di gallerie, musei o di altri luoghi di fruizione "chiusi". L’arte del graffito risponde ad un’esigenza espressiva, alla rivendicazione di un proprio diritto alla parola.

Opere:

  • Selezione di mostre personali (Solo shows):


Ronnie Cutrone, Lorenzelli Arte, Milan (1995)

Tataboo, Lorenzelli Arte, Milan (2003)


  • Selezione di mostre collettive (Collective shows):


Informations, MoMA, New York (1970)

Comic Art, Whitney Museum, New York (1983)

The 80's, Galleria d'Arte Moderna, Bologna (1985)

Sacret Images in Secular Art, Whitney Museum, New York (1986)

Avantgarde in the 80's, LACMA, Los Angeles (1987)

Pop Art, Royal Academy, Londra (1991)

American Graffiti, Museo di Castelnuovo, Napoli/Chiostro del Bramante, Roma (1997)

Messaggi Metropolitani, Palazzo Bricherasio, Torino (1999-2000)

Andy Warhol-A Factory, Kunstmuseum Wolfsburg/Guggenheim Museum Bilbao (1999-2000)

Triennale, Milano (2004)

Galleria Mar & Partners, Torino (2006)

Linee all’orizzonte Paesaggi tra descrizione e astrazione, Genova (2007)

Red, Lorenzelli Arte, Milan (2009)


  • Selezione di opere esposte nelle collezioni pubbliche (Works in public Collection):


Whitney Museum of Art, New Jork

MoMA, New Jork

Boysmans Van Breuningen Museum, Rotterdam

Museum Ludwig, Colonia

Brooklyn Museum, Brooklyn


  • Qui di seguito sono illustrate alcune delle opere che ripercorrono alcuni periodi della vita artistica di Cutrone:


  • BUGS WITH TIGER (1989) - Un esempio di opera raffigurante personaggi famosi dei cartoon, in una scena su cui sono individuabili molteplici significati relativi alla contemporaneità.
Bugs with tiger - watercolor - 29 1/2 x 41 1/2 in.


  • CELL GIRLS (2004) - un ciclo di 11 piccole tele (50x50cm) con volti di donne dai lineamenti mediorientali e col capo coperto dal tradizionale velo mussulmano, è un'importante svolta nel lavoro di Cutrone, non è stavolta un fumetto bensì un'iconografia che trasmette un messaggio molto chiaro e inequivocabile...
serie "CellGirls" (2004) - acrilico e bandiera su tela 50x50cm (cad.), courtesy Lorenzelli Arte Milano


  • CRUSADE (2005) - E' un'opera tragicamente ironica e rappresenta prefettamente il clima di "scontro tra civiltà", propugnato dai falchi Neocons del governo Bush. Il logo sanguinante di Superman, metafora di un potere ormai vacillante, è sormontato da una croce rossa (forse di soccorso). Accanto a questa sorta di stemma araldico, sono disposti un rossetto e un proiettile, simboli dell'eterno conflitto tra Amore e Morte.
Crusade - 2005 - acrilici e collage su tela - cm. 180 x 180, courtesy Lorenzelli Arte Milano


  • BEACH BALL (2005) - In Beach Ball Cutrone sottolinea gli aspetti inquietanti della contemporaneità, registrando le paure e le ansie collettive di un mondo all'apparenza infelice, ma sul quale incombe l'ombra lunga della corruzione.
Beach Ball - 2005 - acrilico su tela - cm. 170 x 170, courtesy Lorenzelli Arte Milano


  • ESSO CROSS (2005) - Il pericolo della corruzione è presente anche in ques'opera, ennesima denuncia del potere delle multinazionali.
Esso Cross - 2005

Bibliografia:

  • 2006 - La Biblioteca di Repubblica, la storia dell'arte vol.18, ARTE CONTEMPORANEA - Mondadori, Milano


Webliografia:

http://www.comune.benevento.it/ComuneBN/ABC/artisti/cutrone.htm

http://www.lorenzelliarte.com/index.html?pg=2&lang=it&id=2&pos=8&step=24

http://www.webgallerynyc.com/ronnie_cutrone.htm

http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp/idelemento/33341

http://the-artists.org/ArtistView.cfm?id=F3E02565-8734-45BE-AD28A8F12902B65C

http://www.e-fineart.com/biography/cutrone.html

http://www.micamera.com/photoculture/cat167.htm

http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCAtegoria=56&IDNotizia=632

http://www.guzzardi.it/arte/pagine/correnti/graffitiart.html

http://www.lodominelli.com/

http://www.teknemedia.net/pagine-gialle/artisti/ronnie_cutrone/index.html