Cutrone Ronnie

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Ronnie Cutrone

Cutrone Ronnie (illustri citazioni):

"Secondo me Graffiti e Neo Pop sono stati l’ultimo movimento artistico del XX secolo. Abbiamo dipinto per noi stessi e per i nostri amici nei locali e nelle strade. Non ci furono restrizioni, abbiamo dipinto per amore, e tutto è permesso in amore e in guerra. L’energia fu straordinaria"

"Una delle meraviglie della Pop Art per me è che nella nostra celebrazione di celebrità e prodotti perdiamo la direzione, ma quando la ritroviamo, ci rendiamo conto che amiamo i nostri simboli, le forme e i colori della libertà, e "speriamo" ci amiamo l'un l'altro"


Biografia:

Nasce nel 1948 a New York City, dove successivamente studia alla School of Visual Art (1966-1970), qui entra a contatto con i maggiori artisti contemporanei newyorkesi. Lavora e vivi spostandosi tra New York e Lake Peekskill (NY). Da segnalare il suo lungo apprendistato e l'impegno come assistente al fianco di Andy Warhol alla Factory, fabbrica di arte (1972-1982), ove lavorò su dipinti, stampe, film, e concetti come il "Posto-schiocco" acclamazione internazionale di gran successo. Ronnie Cutrone appartiene alla prima generazione di artisti nordamericani la cui educazione visiva si è formata attraverso la televisione, i miti di Hollywood, i libri da colorare, la pubblicità, il rock'n'roll e quindi la cultura dei mass media.

Intorno alla metà degli anni Settanta esplode la popolarità del [Graffiti Art|graffitismo] con l'introduzione di personaggi dei fumetti e con la comparsa sul panorama newyorkese di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, i due esponenti più noti del movimento, a cui appartiene anche Ronnie Cutrone.

Il lavoro Pop di Cutrone comincia nel 1982, con delle tele raffiguranti i personaggi dei cartoni animati, che rappresentano il suo personale modo di osservare la natura umana e di porre l'accento sulle implicazioni sociali e politiche della società americana. Questi personaggi vivono nel loro habitat, sono spesso dipinti su una bandiera americana e sono sempre testimoni della sua identità e ricerca. Sensibile ai fatti storico-politici che investono la realtà del suo paese, a partire dal 2001, dopo i tragici fatti dell'attentato alle Twin Towers di New York, il "cammino" dell'artista mostra di sciogliersi "come un gelato", e nascono quindi due nuovi cicli di lavori: le Red Cross e le Cell Girls, che continuano ad essere affiancate ai miti oramai "decaduti" del super eroe americano. Ronnie Cutrone si afferma nel popolo per i suoi dipinti di grande potenza esplicativa con le vignette e vivacità, accessibilità, colorito: eloquente rimarrà l'esclamazione "Tutto è una vignetta per me", anche i manoscritti antichi sono riconducibili a vignette...


Sito Web:

Poetica:

Agli inizi degli anni Settanta negli Stati Uniti, e in particolare a New York, si diffonde fra i giovani, soprattutto neri di cultura punk e new wave, la pratica di coprire di scritte e immagini realizzate con bombolette spray muri e convogli della metropolitana, immagini capaci di raggiungere dimensioni sempre più grandi e forme sempre più colorate ed elaborate. Con Cutrone l'aggressività iniziale di questa pratica si va ammorbidendo e soprattutto differenziando in linguaggi eterogenei.

L'apporto fondamentale del Graffitismo di Cutrone alla scena artistica contemporanea, consiste nell'aver rappresentato un momento di rottura con il sistema dell'arte e aver prodotto un'arte realmente fuori dagli schemi in quanto per sua natura non vendibile e perché espressione di una creatività dirompente e indirizzata direttamente al pubblico, senza la mediazione di gallerie, musei o di altri luoghi di fruizione "chiusi". L’arte del graffito risponde ad un’esigenza espressiva, alla rivendicazione di un proprio diritto alla parola. Cutrone è tra i più grandi provocatori della street art, insieme a James Brown, Kenny Scharf, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, riescono a tradurre l’intero mondo delle apparenze in disegni surreali. Nella esposizione di Torino (Palazzo Bricherasio - 24 novembre ’99 – 30 gennaio ‘00) Cutrone affronta come tema centrale "il fumetto" con i personaggi che divennero soggetti preferiti da vari artisti, ed avvicinarono il grande pubblico alla cosiddetta "arte da strada".


Opere:

  • Selezione di mostre collettive (Collective shows):


Informations, MoMA, New Jork (1970)

Comic Art, Whitney Museum, New Jork (1983)

The 80's, Galleria d'Arte Moderna, Bologna (1985)

Sacret Images in Secular Art, Whitney Museum, New Jork (1986)

Avantgarde in the 80's, LACMA, Los Angeles (1987)

Pop Art, Royal Academy, Londra (1991)

American Graffiti, Museo di Castelnuovo, Napoli/Chiostro del Bramante, Roma (1997)

Messaggi Metropolitani, Palazzo Bricherasio, Torino (1999-2000)

Andy Warhol-A Factory, Kunstmuseum Wolfsburg/Guggenheim Museum Bilbao (1999-2000)

Triennale, Milano (2004)

Galleria Mar & Partners, Torino (2006)


  • Selezione di opere esposte nelle collezioni pubbliche (Works in public Collection):


Whitney Museum of Art, New Jork

MoMA, New Jork

Boysmans Van Breuningen Museum, Rotterdam

Museum Ludwig, Colonia

Brooklyn Museum, Brooklyn


  • Qui di seguito sono illustrate alcune delle opere esemplificano alcuni periodi della vita artistica di Cutrone:


  • Starstruck del 1984


Starstruck.jpeg


  • Daredevil del 1999


Daredevil.jpeg


  • Froot Loops del 2001


Froot Loops.jpeg



  • CellGirls del 2004, un ciclo di 11 piccole tele (50x50cm) con volti di donne dai lineamenti mediorientali e col capo coperto dal tradizionale velo mussulmano, è un'importante svolta nel lavoro di Cutrone, non è stavolta un fumetto bensì un'iconografia che trasmette un messaggio molto chiaro e inequivocabile...


serie "CellGirls" (2004) - acrilico e bandiera su tela 50x50cm (cad.)


Bibliografia:

  • 2006 - La Biblioteca di Repubblica, la storia dell'arte vol.18, ARTE CONTEMPORANEA - Mondadori, Milano


Webliografia:

http://www.comune.benevento.it/ComuneBN/ABC/artisti/cutrone.htm

http://www.webgallerynyc.com/ronnie_cutrone.htm

http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp/idelemento/33341

http://the-artists.org/ArtistView.cfm?id=F3E02565-8734-45BE-AD28A8F12902B65C

http://www.e-fineart.com/biography/cutrone.html

http://www.micamera.com/photoculture/cat167.htm

http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCAtegoria=56&IDNotizia=632

http://www.guzzardi.it/arte/pagine/correnti/graffitiart.html