Cyberfemminismo

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Genere o movimento artistico:

Cyberfemminismo

Personaggi o Gruppi:

Inserire la lista dei personaggi che hanno fatto parte di tale movimento o genere artistico

Luogo:

Stati Uniti

Storia:

Il cyberfemminismo è nato negli Sati Uniti ed è un movimento differente e di attuale formazione. Nasce all’interno del conteso della rivendicazione delle donne dentro della società e la sua teoria è situata nel cyberspazio. Donna Haraway, scrittrice e teologa, suggestionata dalle filosofie femministe tanto quanto la fantascienza, sia su carta che su schermo esplora l'immaginario e il reale fra umano/macchina/animale, la natura umana modificata con le rivoluzioni industriali ed il progresso propone così il termine di cyberfemminismo nel Manifesto Cyborg, edito per la prima volta nel 1991. Il "Manifesto Cyborg" ci pone davanti ad una visione di interfaccia tra umano e macchina, e affida una pratica rivoluzionaria di similitudini non discriminanti alla Philip K.Dick's di Blade Runner. Donna Haraway fa parte di quella branchia del cyberfemminismo più agguerrita, come le "Guerrillas Girls" nella prima metà degli anni 90; come assalitrici cibernetiche di iniziative e fanzines multimediali e che come scopo avevano la rivoluzione e la divulgazione di materiali NO PROFIT. Il movimento musicale nato negli USA "Riot Grrrls" (dove molti gruppi di ragazze su net hanno nomi con la parola GIRL scritta GRRRLS, come fosse un ringhio di rivolta) è molto politicizzato con testi impegnati e i concerti adibiti a veri e propri luoghi di scambio di materiali autoprodotti da ragazze. Il cyberfemminismo è un movimento che abbraccia svariati campi ed è in continua via di espansione e trasformazione così come il net. Dall’inizio degli anni novanta ad oggi parecchie studiose hanno contribuito ad accrescere la popolarità e il neo-logismo in questione, diventato ormai di uso comune negli ambiti accademici connessi agli studi delle donne. Tra queste personalità che fecero uso di questo termine troviamo da Rimini Francesca/Francesca da Rimini che dice :"scrivemmo il manifesto cyberfemminista per il Ventunesimo secolo.. cominciammo ad infiltrare crack nel patriarcato, distrorcendo i tentacoli malleabili del potere di Big Daddy Mainframe per creare una nuova visione del futuro che fosse technotankgirltopian (utopia per tecno ragazze combattenti).. non sapevamo che anche Sadie Plant in Inghilterra stava elaborando il concetto di cyberfemminismo.." (L'intervista è di Riccardo Dominguez, amico dell'artista, la quale sta ovviamente parlando a nome del gruppo delle Vns Matrix di cui fa parte). Tralaltro la Plant a questo termine aveva conferito un riferimento specifico di attivismo politico. Secondo la da Rimini il cyberfemminismo è un contenitore di contaminazioni filosofiche, politiche e poetiche che permette di essere un buon punto di partenza spaziando e giocando in molti modi possibili.Rosi Braidotti infatti intenderà il cyberfemminismo come un movimento di pensiero che è anche attività politica, che viene situato nelle frontiere del cyberspazio cercando di utilizzare le nuove tecnologie a favore delle donne (e più in generale di tutte le minoranze che sono sottoposte ad emarginazione).Le Old Boys network, erano un gruppo di cyberfemministe che avevano lo scopo di fornire spazi virtuali ma anche fisici, dove chi vi partecipava aveva l'occasione di confrontarsi, condividere idee e creare nuove sperimentazioni tra i componenti stessi degli incontri, misero a punto nel 1997, (esattamente tra il 20/28 settembre) a Kassel il First Cyberfemminism International che fu in assoluto uno dei primi incontri reali dove le donne hanno potuto incontrarsi e dibattere dei temi fondamentali del cyberfemminismo, tra questi ne ricordiamo alcuni come le teorie relative alla visibilità della differenza sessuale in rete, la pornografia al femminile e i cybersex, le strategie per combattere gli stereotipi, l'essenzialismo e le rappresentazioni sessiste delle donne, la costruzione di identità alternative in rete, l'analisi dei progetti artistici femministi con fini politico strategici, ecc.


Poetica:

Il senso del cyberfemminismo è la coscienza della crescita della donna in cyborg senza annullare nessuno di questi due fattori ma modificandoli e unendoli, creando dei presupposti di ideali e attività immortali , consce della modificazione e del potere di pensiero sulla realtà data dalla rete. L'idea e la metafora è proprio questa fusione tra cyborg e donna per l'immortalità degli ideali e una nuova potenza che si libera dei ruoli obsoleti con cui il corpo e la mente femminile sono incatenati da secoli. Il tema è quindi la liberazione di una nuova coscienza che si estende come tematiche a tutti i livelli ma riplasmandola in un'ideologia futuristica e di pura energia così da scorrere da una parte all'altra del mondo sul net a tempo zero, quindi il sesso diventerà cybersex , la democrazia cyberdemocracy, la cultura subcultura, il punk cyberpunk ecc... In occasione del First Cyberfemminist International (prima citato) si cercò di definire una poetica o comunque una definizione, ma stranamente ne derivò che l'idea del cyberfemminismo venisse resa maggiormente definedo il movimento per negazione ossia per cosa "non fosse" o rappresentasse. Da qui nascono le 100 antitesi (in alcune affermazioni volutamente contraddittorie e provocatorie). In un secondo momento l'attenzione si sposta però verso un altro punto di vista: il non definirsi fa si che ci sia un distacco da un qualcosa di definto e questo tipo di atteggiamento non permette al soggetto di essere politicizzato a tutti gli effetti. Non tutte iniziano a condividere questa scelta poichè viene visto come un atteggiamento poco credibile; alcune se ne distaccheranno come fece l'artista americana-paraguaiana Faith Wilding, per lei le 100 antitesi erano palesemente un espressione di "paura dall'impegno politico" invitando così le componenti dei gruppi a studiare la storia del femminismo e di usare le teconologie non solo a scopo ludico o simbolico ma produttivo. Le condizioni d'inferiorità logiche di queste nuove identità mettono in discussione i vecchi dogmi anche del femminismo stesso, non ci si può più confrontare con il movimento delle donne degli anni 70 che è stato necessario ma ora non più efficace, si creano quindi falde tra femministe della vecchia scuola e nuove pioniere del cyberfemminismo. Per le femministe il net è il tramite e allungamento delle nostre menti. “…un pensiero cerebrale comune dei nostri corpi nel cyberspazio e dei nostri uteri di cui non ci vergogniamo più e di cui siamo fiere, energia sessuale consapevole e costruttiva del cybersex…" Questo è il cyberfemminismo!


Opere:

  • Neal Stephenson con Snow Crash (1992)


  • Richard Calder con Virus Ginoide (1992)


  • Pat Cadigan con Mindplayers (1987)


Correlazioni:

Cyberpunk


Bibliografia:

  • 1995, Haraway Donna, 'Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo', Feltrinelli, Milano
  • 2000, Haraway Donna, 'Testimone - modesta @ femaleman - incontra - Oncotopo. Femminismo e tecnoscienza', Feltrinelli, Milano
  • 1995, Braidotti Rosi, 'Soggetto nomade. Femminismo e crisi della modernità', Donzelli
  • 1996, Braidotti Rosi, 'Madri, mostri e macchine' Manifestolibri, Roma
  • Rivista Decoder, Shake Edizioni Underground, Milano, Hhttp://www.decoder.it
  • 1992, Faludi Susan, 'Contrattacco. La guerra non dichiarata contro le donne', Baldini e Castoldi
  • Pat Cadigan, 'Mindplayers', Shake Edizioni Underground, Milano
  • 1998, Pat Cadigan, 'Sintetizzatori umani', Shake Edizioni Underground, Milano
  • 2000, Pat Cadigan, 'Folli', Shake Edizioni Underground, Milano


Webliografia:


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