Dalla teoria di Zavattini alla pratica digitale

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Dalla teoria di Zavattini alla pratica digitale

Nel 2003 ad Argenta si è tenuta una conferenza, intitolata appunto “dalla teoria di Zavattini alla pratica digitale‿ si partiva ad analizzare le varie teorie di Zavattini fino ad arrivare alle forme più innovative di intendere la comunicazione di video, cinema o televisione. A questo convegno non per niente sono stati presenti le più famose street tv: da Ofreo, Global Tv e No war Tv. Non c’è da stupirsi se si sente accostato il nome di Zavattini a queste forme di comunicazione più moderne, perché come è stato detto più volte nei precedenti capitoli, Zà è senz’altro un precursore di forme che lui immaginava solamente, ma di cui ha scritto molto. Zà si è battuto su un cinema a costo zero, un cinema di informazione, che fosse fatto da tutti e arrivasse a tutti, la forma più calzante è senz’altro la creazione delle tele street. Le Tele street sono oggi un importante strumento per la libertà di espressione, perché rivendicano il diritto alla comunicazione come spazio pubblico. Riportiamo a seguire un estratto di quanto TeleMonteOrlando a Gaeta esprime quale televisione di quartiere, di strada, di città. Tv street Bari nella sua veste di portavoce delle realtà umane baresi, in un principio di democrazia e di comunicazione dal basso, libera dai compromessi propri delle altre televisioni. Un circuito tecnico di trasmissioni senza colore, di differente estrazione ed opinione, ma nella radice comune di strumento comunicativo fortemente legato ad ogni realtà territoriale, proprio perché proveniente e gestito da ogni territorio, citta, quartiere, comunità. "Ogni esperienza di Telestreet costruisce le condizioni sociali a partire dalle quali diverrà possibile chiedere alle istituzioni pubbliche di fare il proprio dovere democratico cioè permettere ai cittadini di esprimersi, di comunicare, di scambiarsi messaggi, di creare nuclei di attenzione, punti di attraversamento mediatico. Telestreet è la sperimentazione di un modello di comunicazione orizzontale fortemente legata alla dimensione territoriale, eppure al tempo stesso aperta al paradigma della rete. Occorre affermare il principio che la comunicazione è uno spazio pubblico. I cittadini hanno diritto di accedervi come pubblico ma anche come produttori. Perciò le istituzioni pubbliche devono garantire ai gruppi di mediattivismo socialmente diffuso l'accesso all'etere e alla banda digitale. Comuni e Regioni in primo luogo possono farlo: il suolo nel quale le aziende private di cablazione depositano i loro cavi è suolo pubblico e la legge prevede che le istituzioni pubbliche detengano la proprietà e l'utilizzo di una parte della larghezza di banda. La vicenda italiana ci insegna che se viene cancellata la possibilità di accesso pubblico ai mezzi di comunicazione di massa, si apre la possibilità di un egemonia totale sul sistema di comunicazione. Perciò è fondamentale rendere possibile a coloro che non hanno grandi mezzi finanziari di operare nel campo della comunicazione sociale in condizioni di parità con i grandi gruppi privati. L'etere e la banda larga dovrebbero essere messe a disposizione dell'accesso pubblico gratuitamente in qualità di fornitori di informazione. Le istituzioni dovrebbero persino appoggiare economicamente le realtà di produzione comunicativa che sono già nate e che stanno crescendo che sarebbero in grado di funzionare sia come strumenti per l'informazione locale che come punti di emittenza aperti alla rete globale." E’ impressionante trovare le idee di Zavattini in una forma così multimediale, perché questo stà a sottolineare la grandezza della visione di Zà riguardo al cinema.

Bibliografia:

  • LA Veritàaaa - C.Zavattini, a cura di M.Grande, Bompiani, Milano, 1983


  • Zavattini mago e tecnico a cura di G.Gambetti, 1986
  • Storia del cinema italiano. Dal Neorealismo al miracolo economico 1945-1959 - G.P.Brunetta,, 1993
  • Piaghe sociali e necessità di redenzione, G. Andreotti, “Libertas‿, 1952
  • Straparole in “Opere: 1931-1986 C.Z. Bompiani, Milano,1991
  • Il pianeta Zavattini R. Barilli a cura di S.Cirillo, Lerici, 1980
  • Alcune idee sul cinema C.Z
  • Il Neorealismo secondo me C.Z
  • Il banale non esiste C.Z a cura di R.Mazzoni, Bompiani,1997
  • Zavattini parla di Zavattini C.Z
  • I sogni migliori C.Z
  • A proposito dei Cinegiornali Liberi C.Z Roma, 1968

Webliografia:

http://www.telestreet.it/ http://www.cesarezavattini.it/ http://www.aamod.it http://carid.unife.it/notizie/Zavattini/zavattini.htm