De Menezes Marta: differenze tra le versioni

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Revisione 14:29, 4 Mag 2007

Personaggio o Gruppo: De Menezes Marta

Biografia: Marta de Menezes è un artista portoghese (Lisbona, 31-05-1975) diplomata in Belle Arti all'università di Lisbona e con un MSt in storia dell'arte e teoria della percezione visiva all'università di Oxford. Negli ultimi anni, sta esplorando l'interazione fra arte e biologia, lavorando in laboratori di ricerca concepiti come nuove atelier artistiche e dimostrando che le biotecnologie possono dar vita ad una nuova palette di strumenti creativi per fare arte.

Luogo dove lavora: Londra: Collabora come Artista presso l'MRC (Clinical Sciences Centre, Imperial College of Science, Technology and Medicine).

Periodo in cui svolge la sua pratica artistica: Il suo percorso artistico ha vita recente poiché si tratta di un'artista molto giovane. Le prime opere importanti che hanno riscosso particolare interesse per innovazione ed attualità, risalgono al 2000. Tuttora partecipa a svariate mostre, manifestazioni oltre che collaborare con una imponente équipe di ricercatori presso l'MRC di Londra e il Vivid di Birmingham.

Tipologia di intervento: Arte transgenica, Indagine sulle corrispondenze tra progresso biotecnologico e artistico, Studio delle ‘’somiglianze/differenze’’ tra ciò che è manipolato (ipotizzabile) e ciò che non è manipolato (esistente).

Sito web: http://www.martademenezes.com/

Poetica: La Menezes cerca di mettere a fuoco le infinite possibilità che la biologia moderna offre agli artisti provando a comprendere il materiale biologico quale nuova forma espressiva: il DNA, le proteine e le cellule offrono l'opportunità di esaminare le infinite strade della rappresentazione e della comunicazione. Di conseguenza, anche se l'artista stessa afferma di non avere un'eccelsa preparazione scientifica in quanto disciplina estranea alle sue competenze specifiche e ai suoi studi, recentemente la sua attività artistica si è sviluppata nei laboratori di ricerca. Marta de Menezes nonostante la sua formazione ‘’accademica’’ e le conoscenze dei tradizionali mezzi artistici, riesce a trasmutare la propria creatività nelle nuove metodologie creative legate all'epoca biotech perché artista attenta, al passo coi tempi. Il suo obiettivo primario è un'indagine dei confini, molto labili, che separano ciò che viene offerto dalla natura da ciò che viene pensato dalla fantasia poietica di un artista, impiegando strumenti appartenenti al mondo delle biotecnologie per passare da un ambito all' altro.

Opere: Natura?: L'artista portoghese durante la frequentazione del laboratorio Paul Brakefield dell'Università di Leida in Olanda, ha realizzato l'opera intitolata NATURA?: farfalle con ali che presentano disegni mai visti prima in natura, ottenute interferendo con i meccanismi inerenti al normale sviluppo delle farfalle stesse. Questi animali esprimono simultaneamente il concetto di naturale ed artistico, perché nonostante facciano parte del mondo biologico (le loro ali sono fatte di normali cellule vive, non dipinte con tinture artificiali), sono state progettate da un artista. La De Menezes ha modificato il pattern di una sola ala delle farfalle appartenenti alla famiglia delle Heliconius e delle Bicyclus, in modo da ottenere come risultato finale farfalle con ali simultaneamente diverse: una naturale e l'altra disegnata dall'artista. Attraverso l'asimmetria la De Menezes ha voluto enfatizzare le somiglianze e le differenze fra manipolazione e non-manipolazione, fra natura (ciò che esiste) e ‘’nuova ‘’natura (ciò che è ipotizzabile e possibile). Il tentativo dell'artista è quello di indagare i meccanismi che regolano la nostra percezione visiva delle forme, servendosi delle varie modifiche apportate alle immagini presenti sulle ali delle farfalle. Cambiando, aggiungendo o cancellando alcune figure e modificando colori, la nostra immaginazione viene sollecitata a dar luogo a caleidoscopiche rappresentazioni che ci fanno prendere atto delle straordinarie potenzialità della percezione visiva. Un altro aspetto non trascurabile per comprendere a fondo l'azione compiuta dall'artista portoricana, è quello di voler esplorare le possibilità ed i vincoli del sistema biologico, generando (entro i limiti del possibile) pattern differenti che non sono il risultato di un processo evolutivo ‘’naturale’’. L'intenzione è quella di creare farfalle uniche, attraverso la manipolazione delle cellule vive delle loro ali, lasciando intatto il genoma ospite cosicché le modifiche apportate non possano essere trasmesse alla prole. Dunque anche per questo ogni farfalla modificata è differente dalle altre e rappresenta una forma d'arte cronometrata perché ha la durata di una farfalla, un principio ed una fine, simultaneamente espressione di arte e vita quindi arte e biologia.

Nucleart: In Nucleart la De Menezes usa il DNA identificato con i fluorocromi per evidenziare i nuclei delle cellule umane in tensione, ed esplorare il rapporto fra l'oggetto e l'osservatore. Le illustrazioni ottenute sono cellule umane in tensione dipinte attraverso il DNA. Per essere osservate le cellule umane devono venire ‘’uccise’’ in riferimento ad un principio presente in molti soggetti scientifici (a partire dagli studi di antropologia di Eisenberg), secondo il quale l'osservazione interrompe frequentemente ciò che sta osservando. I cromosomi sono fatti di DNA, una doppia elica complementare e sono localizzati nel nucleo delle cellule. Nell'essere umano normale le cellule hanno 46 cromosomi; le femmine ne hanno 23 in duplice copia, compresi i due cromosomi X, mentre i maschi ne hanno 22 in duplice copia più una X e un cromosoma Y. La posizione dei cromosomi nel nucleo delle cellule è determinata in parte da alcune regole, per esempio alcuni cromosomi tendono a rimanere più vicino alla periferia del nucleo mentre altri si trovano più comunemente verso il centro. Con queste informazioni, è già possibile predire, entro certi limiti, dove i cromosomi dovrebbero comparire e dipingerli di conseguenza. Tuttavia, ci sono ancora molte incertezze riguardo alla posizione dei cromosomi nel nucleo delle cellule e per questo una delle problematiche che vengono analizzate nel laboratorio di ricerca di Ana Pombo (dove si sviluppa il progetto artistico ) riguarda il modo in cui i vari cromosomi umani interagiscono reciprocamente. L'artista portoghese in Nucleart unisce le conoscenze relative alla posizione dei cromosomi con la capacità di utilizzare il DNA come pennello per dipingere ogni singolo cromosoma, attraverso la tecnica di ‘’Fluorescence In-Situ Hybridisation’’ (FISH) usata anche per visualizzare segmenti dei cromosomi o persino singoli geni. Con lo stesso colore è possibile macchiare interi gruppi di cromosomi, in questo modo è possibile generare immagini relativamente controllate dove alcuni o un solo cromosoma appaiono di colori differenti. Il risultato finale di questo lavoro artistico può essere visualizzato mediante una scansione laser e microscopi ad alta precisione e le immagini ottenute vengono esibite con proiezioni tridimensionali della struttura del nucleo delle cellule umane grazie a potenti computer. Inoltre le illustrazioni sono analizzate da scienziati per ottenere informazioni preziose sull'organizzazione del nucleo cellulare umano. Del resto tutti i progetti artistici della De Menezes mirano a dimostrare le modalità di contaminazione fra progresso scientifico e progresso artistico.

Bibliografia:

De Menezes Marta, (February 2003), The Artificial Natural: Manipulating Butterfly Wing Patterns for Artistic Purposes, in Leonardo Vol 36, Cambridge (MA), Mit Press.

Webliografia:

http://www.terravista.pt/guincho/1374/

http://artplusscience.free.fr/05menezes.htm

http://www.genomenewsnetwork.org/articles/2004/05/28/butterflywings.php

http://www.lugarcomum.com/martamanifesto.html