De Sica Vittorio

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De Sica Vittorio sul set

Personaggio

De Sica Vittorio

Biografia

Vittorio De Sica nasce a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901. La madre è romana, ma il padre napoletano, e così Vittorio trascorre l'infanzia e l'adolescenza fra le due città. Appassionato di teatro sin da giovane, entra nella compagnia teatrale di Tatiana Paplova nel 1922, e verso la fine di questo decennio forma a sua volta una compagnia, assieme alla moglie Giuditta Rissone e con Umberto Melnati. Specializzato in ruoli comico-sentimentali, esordisce al cinema con il film "La vecchia signora", nel ruolo del protagonista. Ma conferma il suo successo di attore brillante nel film "Gli uomini che mascalzoni". Ma il cinema non gli dà successo solo nel ruolo di attore, dato che Vittorio ha un innato talento anche per la regia. Il primo film diretto è "Rose scarlatte" del 1940. Lo stile rimane quello leggero-sentimentale, fino al 1943, anno in cui De Sica passa ad un discorso più impegnato e sociale, che preannuncia la grande stagione del Neorealismo. In collaborazione con Cesare Zavattini, il suo maggiore sceneggiatore con il quale farà coppia a lungo, De Sica, pur non trascurando il lavoro da attore, si impegna con sempre più impegno alla regia. E i suoi capolavori del periodo neorealista sono "Sciuscià", "Ladri di biciclette", "Miracolo a Milano", "Umberto D.", "L’oro di Napoli", "Il tetto". Ma contemporaneamente agli ultimi due film, il regista ha già imboccato una strada ancora diversa, uno stile più commerciale. E sul filone commerciale ha anche continuato come attore. Muore a 73 anni per un cancro ai polmoni, in seguito ad un intervento chirurgico, il 13 novembre 1974.

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Poetica

Regista di fama internazionale, famoso attore e anche famoso cantante, c'è in lui un insieme di componenti tipiche dello spettacolo italiano: teatro leggero, ma anche teatro colto, canzone, cinema, avanspettacolo, recitazione e anche influenza di una città come Napoli, ricca di fermenti teatrali e di grande sensibilità umana. Nella sua tecnica di recitazione confluiscono le più grandi espressioni della rivista italiana: il macchiettismo cinico e levigato, di Petrolini e del teatro popolare napoletano, l'accorata mimica di Angelo Musco, o ancora le pantomime parodistiche di Fregoli. Da questo patrimonio popolare De Sica apprende gli elementi di una recitazione semplice e comunicativa, ma al tempo stesso profonda e acuta, di un rigore quasi classico, e sempre fedele a un concetto chiaro e preciso di serieta` professionale. Per quanto riguarda il suo lavoro di regia, De Sica inizia con commedie leggere, per poi passare a film più impegnati. In piena si associa a Zavattini, e l'incontro segna una svolta: abbandonati i temi della commedia rosa, i due affrontano l'altra faccia della vita piccolo-borghese e popolaree, ovvero quella cupa e drammatica. Daltronde, in pieno clima bellico, le emozioni della genta non potevano che essere impegnate verso gli orrori. I temi tipici di De Sica / Zavattini sono: l'infanzia, l'orfanotrofio la solitudine nella folla, la solidarieta`, la miseria, il paradiso dei poveri. E i matti, cari a Zavattini. De Sica fa sempre ricoprire alle autorità il ruolo dei malvagi: è questo un sintomo del suo anarchismo naïf, che si unisce con la simpatia riposta nei bambini, fortunati cittadini di un mondo senza leggi, di uno stato di natura che l'orfanotrofio o il collegio vuol sopprimere. Al di là della carica emotiva le sue scene seganano un'amarezza profonda, che riflettono l'angosciante solitudine a cui ogni uomo sembra destinato. Ed è su questo tema che De Sica costruisce il suo capolavoro Umberto D (1952), dove tutti i suoi temi preferiti sono trasfigurati nella parabola del povero pensionato, confortato soltanto dalla compagnia di un cagnolino.

Opere

Rose scarlatte (Italia 1940)

Teresa Venerdi' (Italia 1941)

Maddalena zero in condotta (Italia 1941)

Un garibaldino al convento (Italia 1942)

I bambini ci guardano (Italia 1943)

La porta del cielo (Italia 1944)

Sciuscia' (Italia 1946)

Ladri di biciclette (Italia 1948)

Miracolo a Milano (Italia 1951)

Umberto D. (Italia 1952)

Stazione Termini (Italia, USA 1953)

L'oro di Napoli (Italia 1954)

Il tetto (Italia 1956)

La ciociara (Francia, Italia 1960)

Il giudizio universale (Francia, Italia 1961)

Boccaccio '70 (Episodio La riffa) (Italia 1962)

I sequestrati di Altona (Francia, Italia 1962)

Il Boom (Italia 1963)

Ieri, oggi, domani (Italia 1963)

Matrimonio all'italiana (Italia 1964)

Un mondo nuovo (Italia, Francia 1965)

Caccia Alla volpe (Gran Bretagna, Italia 1966)

Le Streghe (Francia, Italia 1967)

Sette volte donna (USA 1967)

Amanti ( Francia, Italia 1968)

I girasoli ( Francia, Italia, Russia 1970)

Il giardino dei Finzi Contini (Italia 1970)

Le coppie (Episodio Il Leone) (Italia 1970)

Lo chiameremo Andrea (Italia 1972)

Una breve vacanza (Italia 1973)

Il viaggio (Francia, Italia 1974)

Bibliografia

1) Orio Caldirol e Manuel De Sica (a cura di) Ladri di biciclette, Associazione Amici di Vittorio De Sica, Roma, 1997 2) Giaime Alonge, Vittorio De Sica, Ladri di biciclette, Edizioni Lindau, Torino, 1997 3) Francesca Melli (a cura di), De Sica, Edizioni Olivares, Milano 1997 4) AA.VV, Neorealismo D.O.C. I film del 1948, Archivio Nazionale della Resistenza, Torino, 1995 5) Lino Micciché (a cura di), De Sica. Autore, regista, attore Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, “Marsilio”, Venezia 1992 6) Kristin Thompson, Breaking the Glass Armor. Neoformalist Film Analysis Princeton University Press, Princeton (New Jersey), 1988 7)André Bazin, Che cos’è il cinema Garzanti, Milano, 1986 8) Franco Pecori, Vittorio De Sica, La Nuova Italia, Firenze 1980

Webliografia

it.wikipedia.org www.italica.rai.it www.kataweb.it www.mymovies.it www.cineclub.it