De Stijl

Tratto da EduEDA
Versione del 11 Feb 2007 alle 18:57 di Elisabetta Repeti (Discussione | contributi)

(diff) ←Older revision | view current revision (diff) | Newer revision→ (diff)
Jump to: navigation, search
Questo articolo è solo un abbozzo (stub). Se puoi contribuisci adesso a migliorarlo. - Per l'elenco completo degli stub, vedi la relativa categoria

Periodico d'arte e architettura fondato a Leida (Olanda) nel 1917 dal pittore Theo van Doesburg. Il nome, che significa "Lo stile", indica anche il gruppo di artisti che gravitò attorno alla rivista, dando origine al movimento neoplasticista. Vi aderirono, tra gli altri, il pittore Piet Mondrian, gli architetti Gerrit Thomas Rietveld e Jacobus Johannes Pieter Oud, lo scultore Georges Vantongerloo. "De Stijl" ebbe grande influenza sulle avanguardie artistiche della metà del Novecento, in particolare sulle ricerche di pittori e architetti legati al Bauhaus e sugli artisti El Lissitskij, Jean Arp, Constantin Brancusi e Gino Severini. La rivista cessò le pubblicazioni nel 1932.

I membri del gruppo si proponevano di elaborare uno stile e una poetica comune per tutte le arti, comprese l'architettura e il design. In pittura questi assunti si tradussero in composizioni geometriche e astratte, prevalenza di colori primari o grigi e bianchi, frequenti partizioni tracciate con grosse linee rette nere. Esemplare fu la trasposizione di questi principi nell'ambito delle arti applicate operata da Rietveld, che con la sua Sedia rosso-blu (1818) offrì un equivalente tridimensionale delle opere di Mondrian. La ricerca architettonica passò attraverso l'esperienza del cubismo astratto, orientandosi poi verso un'ideologia funzionale concentrata sul miglioramento delle condizioni abitative: tra le realizzazioni più significative, si ricorda la casa Schröder a Utrecht (1924) di Gerrit Thomas Rietveld e i quartieri operai a Hoek van Holland (1924-1927) di Oud.