Debord Guy
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Personaggio
Guy Ernest Debord, scrittore, filosofo e cineasta
Biografia
Nasce a Parigi nel 1931. Muore a Bellevue-la-Montagne, Haute Loire nel 1994.
A 19 anni, Guy Debord inizia lâÃÂÃÂattivitÃÂàletteraria allâÃÂÃÂinterno degli ultimi movimenti dellâÃÂÃÂAvanguardia del secolo scorso. Aderisce infatti al lettrisme, il movimento di Isidore Isou. Nel giugno 1952 perÃÂò con altri tre âÃÂÃÂlettristiâÃÂ?, fonda âÃÂÃÂLâÃÂÃÂInternazionale LettristaâÃÂ? (IL), rompendo col movimento di Isou nel novembre dello stesso anno, poco prima della pubblicazione del primo numero della rivista internazionale âÃÂÃÂLettristeâÃÂ?, che diventerÃÂàin seguito âÃÂÃÂPotlachâÃÂ? dopo la fuoriuscita di uno dei suoi membri nel 1954.
Nel 1952, Debord gira la sua prima pellicola: âÃÂÃÂHurlements en faveur de SadeâÃÂ? (Urla in favore di Sade), opera assolutamente priva di immagini e affidata alle voci di Gil J Wolman, Serge Berna, Barbara Rosenthal, Jean-Isidore Isou, oltre che a quella dello stesso Debord. Ma Debord diventa soprattutto il principale animatore di un movimento che si definisce rivoluzionario: âÃÂÃÂLâÃÂÃÂInternazionale SituazionistaâÃÂ? (IS) (da Situazionismo, movimento radicale della seconda metÃÂàdel Novecento: ÃÂè il primo a porre il superamento dell'arte e la critica della vita quotidiana alla base della propria azione) che raccoglierÃÂà, dal 1957 al 1972, alcune decine di intellettuali dell'Europa, dellâÃÂàAmerica e dell'Africa del Nord, fra cui artisti fuoriusciti dal movimento âÃÂÃÂCobraâÃÂ?, che si attestano su una âÃÂÃÂcritica totale del mondo esistenteâÃÂ? (sistema politico, urbanistico, consumistico) per invertire l'ordine stabilito. La parola e la pratica dei situazionisti (e in particolare di Debord), segneranno e influenzeranno fortemente il movimento del maggio 1968. Il testo piÃÂù celebre di Guy Debord ÃÂè "La societÃÂàdello spettacolo" (edito nel lontano 1967), diventato un vero e proprio libro di culto, profetico anticipatore della situazione contemporanea con trent'anni di anticipo.
Nel 1958 esce il primo numero della rivista dellâÃÂÃÂIS, diretto da Debord, e lâÃÂàanno successivo, il libro âÃÂÃÂMemorieâÃÂ? scritto in collaborazione con il pittore Asger Jorn.
Altri suoi film sono: ÃÂëSur le passage de quelques personnages ÃÂàtravers une assez courte unitÃÂé de tempsÃÂû, 1959 ; ÃÂëCritique de la sÃÂéparation, 1961 ; ÃÂëSociÃÂétÃÂé du spectacleÃÂû, 1973 ; ÃÂëRÃÂéfutation de tous les jugementsÃÂû, 1975.
ÃÂëIn girum imus nocte et consumimur igniÃÂû, 1978, che ha avuto scarsissima circolazione. Nel film debord raggiunge il sogno di un inesauribile dÃÂétournament, dovuto al rimando continuo tra parola e immagine: la colonna fonetica del testo e quella puramente visiva. Questo aspetto formale nuovo e austero non incontrÃÂò il favore della critica coeva cosÃÂì come non accadde per lo stilema di riccorrere allâÃÂÃÂuso della prima persona, in continua autoreferenzialitÃÂà. Ma Debord voleva proprio questo accerchiamento del senso della propria esistenza, indurre cioÃÂè lo spettatore a seguirlo sulla via della lotta allâÃÂÃÂalienazione, indotta da una societÃÂàspettacolare che lavora contro la vita.
A seguito dei fallimenti dei suoi film, Debord ne pubblica i dialoghi sotto il titolo di ÃÂëOpere cinematografiche complete: 1952 -1978ÃÂû. Secondo la sua stessa volontÃÂà, alle sue pellicole ÃÂè vietata la diffusione.
Debord scrive il volumetto: Contro il cinema (1968).
Nel 1984 in occasione dell'assassinio del suo amico, mecenate ed editore Gerard Lebovici, Debord redigerÃÂÃÂ le sue ragioni sull 'affaire Lebovici in Considerazioni sull'assassinio di G. Lebovici (1985).
Quest'uomo discreto, schivo, isolato - rifiutava le interviste ed ÃÂè stato poco fotografato -, si svela nei suoi libri autobiografici, PanÃÂégyrique (1989) e Questa cattiva reputazione (1993), dove dÃÂàqualche scorcio sul suo modo di intendere e interpretare la vita.
Gli aspetti piÃÂù invisibili dell'opera di Debord sono stati, fino ad oggi, quelli strettamente cinematografici. Debord infatti ha realizzato fra il 1952 e il 1978 tre lungometraggi e tre cortometraggi, invisibili da decenni per esplicita volontÃÂàdell'autore ma recentemente riproposti integralmente, in accordo con gli eredi, alla Mostra del Cinema di qualche anno fa (in copie nuove appositamente ristampate). Questo evento, atteso da anni, ha permesso di verificare quanto, nel suo aggrovigliato e complesso rapporto con il cinema, oggetto di avversione ma anche di profondo amore, Debord abbia costituito un'opera rara e misteriosa, un testo filmico-filosofico di straordinaria malinconia e compattezza, dove la riflessione durissima sullo spettacolo e la sfida a esso si compiono all'interno dello stesso linguaggio cinematografico.
Guy Debord ÃÂè morto suicida il 30 novembre 1994.
LâÃÂàedizione italiana delle Oeuvres cinÃÂématographiques complÃÂètes, uscita in Francia presso Gallimard lo stesso anno della scomparsa del filosofo e aricchita da unâÃÂÃÂintroduzione di Ghezzi, comprende le sceneggiature ma anche scritti sparsi (note ai film, contratti, articoli critici pubblicati in origine su Internationale Situationniste tra gli anni Cinquanta e Sessanta) e diventa pregevole in quanto arricchita dai fotogrammi delle pellicole di riferimento. Molte pagine, molte illuminazioni nette, disturbanti, tese a risvegliare lo spettatore/lettore, a scuoterlo dal quel coma culturale post-LumiÃÂère, post-MÃÂéliÃÂés che oggi ha sostituito in toto lâÃÂÃÂarte delle immagini in movimento con il meretricio dellâÃÂÃÂimmagine.
Opere
Cinematografia
1952 âÃÂÃÂHurlements en faveur de SadeâÃÂ? (Urla in favore di Sade)
1959 "Sur le passage de quelques personnages ÃÂàtravers une assez courte unitÃÂé de temps"
1961 "Critique de la sÃÂéparation"
1973 "SociÃÂétÃÂé du spectacle"
1975 "RÃÂéfutation de tous les jugements"
Letteratura
Opere cinematografiche complete: 1952 -1978ÃÂû
1959 âÃÂÃÂMemorieâÃÂ?
1967 "La societÃÂÃÂ dello spettacolo"
1968 "Contro il cinema"
1978 "In girum imus nocte et consumimur igni"
1985 "Considerazioni sull'assassinio di G. Lebovici.
1989 "PanÃÂégyrique"
1993 "Questa cattiva reputazione"
Poetica
Spettacolo. âÃÂÃÂLo spettacolo non ÃÂè un insieme di immagini ma un rapporto sociale fra individui mediato dalle immaginiâÃÂ?. Esso ÃÂè la societÃÂàstessa, per come si presenta. âÃÂÃÂâÃÂ?Lo spettacolo ÃÂè il capitale ad un tale grado di accumulazione da divenire immagineâÃÂ?.
Superamento dellâÃÂÃÂarte. Per Debord lâÃÂÃÂarte ha il compito di sottrarre lâÃÂÃÂesperienza al tempo per renderla eterna. LâÃÂÃÂarte si contrappone alla vita perchÃÂé immobilizza e reifica, ostacolando la comunicazione diretta tra gli individui. Non puÃÂò esistere unâÃÂÃÂarte situazionista ma un uso situazionista dellâÃÂÃÂarte.
Psicogeografia. Studio degli effetti che lâÃÂÃÂambiente geografico esercita sul comportamento umano. Strumento di analisi psiocogeografica ÃÂè la deriva, intesa come attraversamento di vari ambienti, senza meta e con interesse per gli incontri.
Situazione. Un momento della vita, concretamente e deliberatamente costruito per mezzo dellâÃÂÃÂorganizzazione collettiva di un ambiente unitario e di un gioco di avvenimenti. Lo scopo ÃÂè la soddisfazione del desiderio, concretamente e senza sublimarsi nellâÃÂÃÂarte. La realizzazione del desiderio permette di fare chiarezza sugli istinti primitivi e di superarli. âÃÂÃÂLâÃÂÃÂalienazione dello spettatore a beneficio dellâÃÂÃÂoggetto contemplatoâÃÂæsi esprime cosÃÂì: piÃÂù egli contempla, meno vive; piÃÂù accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti del bisogno, meno comprende la sua propria esistenza e il suo proprio desiderioâÃÂ?.
DÃÂétournament. Ovvero la citazione, la ri-scrittura, la riappropriazione di un testo (semioticamente). Anche lâÃÂÃÂarte usa il dÃÂétournament ma câÃÂÃÂÃÂè una differenza. Mentre il dÃÂétournament artistico conduce alla creazione di una nuova opera dâÃÂÃÂarte quello situazionista, pur valendosi di suddette opere, conduce ad una negazione dellâÃÂÃÂarte, soprattutto per la connotazione di comunicazione immediata che contiene. Si tratta di decontestualizzare la provenienza e di inserirla in un nuovo insieme di significati che le attribuisca un nuovo valore. Ad es. Debord apre La societÃÂàdello spettacolo con un dÃÂétournament dellâÃÂÃÂincipit del Capitale di Marx: âÃÂÃÂTutta la vita delle societÃÂàmoderne in cui predominano le condizioni attuali di produzione si presenta come unâÃÂÃÂimmensa accumulazione di merci âÃÂÃÂ.
Terrorismo. La democrazia spettacolare non intende essere giudicata in base ai propri meriti ma in base ai propri nemici. âÃÂÃÂLa storia del terrorismo ÃÂè scritta dallo stato. Quindi ÃÂè educativaâÃÂ?. La democrazia, in quanto spettacolare intergrato, ha bisogno del terrorismo, dando luogo cosÃÂì ad una perfezione fragile, che deve essere preservata, garantendo lâÃÂÃÂimmutabilitÃÂàdelle scelte governative.
Bibliografia
Mario Perniola, I situazionisti, CASTELVECCHI, 1998
Anselm Jappe, Guy Debord, MANIFESTOLIBRI, 1999
AAVV, Situazionismo. Materiali per unâÃÂÃÂeconomia politica dellâÃÂÃÂimmaginario, MASSARI EDITORE, 1998
Webliografia
http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=753&biografia=Guy+Debord
http://www.nothingness.org/SI/debord.html