Defacement: differenze tra le versioni

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Letteralmente significa deturpazione, "insozzatura".  
 
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Riferito ad un sito Web sta a significare che una o più pagine del sito sono state sostituite o modificate contro le intenzioni del proprietario del sito stesso, solitamente con slogan, rivendicazioni, frasi ad effetto o diffamatorie, immagini, messaggi di soddisfazione per l'atto riuscito.  
 
Riferito ad un sito Web sta a significare che una o più pagine del sito sono state sostituite o modificate contro le intenzioni del proprietario del sito stesso, solitamente con slogan, rivendicazioni, frasi ad effetto o diffamatorie, immagini, messaggi di soddisfazione per l'atto riuscito.  
Molte sono le ragioni per cui i alcune persone definite “[[Cracker]]compiono tali azioni principalmente il defacement viene usato come strumento di protesta per ragioni politiche o ideologiche, raramente il voler dimostrare la propria abilità nel violare un sito web, unitamente ad una certa dose di esibizionismo che porta a modificare il contenuto originale con messaggio di vario tipo, talvolta con contenuti di  sberleffo nei confronti della vittima.  
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Molte sono le ragioni per cui i alcune persone definite “[[Cracker]] compiono tali azioni principalmente il defacement viene usato come strumento di protesta per ragioni politiche o ideologiche, raramente il voler dimostrare la propria abilità nel violare un sito web, unitamente ad una certa dose di esibizionismo che porta a modificare il contenuto originale con messaggio di vario tipo, talvolta con contenuti di  sberleffo nei confronti della vittima.  
 
Inoltre va ricordato che un defacement può essere anche indice di altre attività illecite svolte nei confronti del server che ospita il sito.
 
Inoltre va ricordato che un defacement può essere anche indice di altre attività illecite svolte nei confronti del server che ospita il sito.
 
Le conseguenze di un defacement possono essere differenti a seconda dei casi, un defacement può provocare: l’inaccessibilità al sito originario, l’inattendibilità delle informazioni contenute nel sito, la perdita di dati e informazioni, il danno all’immagine del sito stesso se questo deve garantire standard di sicurezza, ed elevati costi di ripristino che includono anche il miglioramento della sicurezza per il sito che cercheranno di evitare un altro attacco di questo tipo.
 
Le conseguenze di un defacement possono essere differenti a seconda dei casi, un defacement può provocare: l’inaccessibilità al sito originario, l’inattendibilità delle informazioni contenute nel sito, la perdita di dati e informazioni, il danno all’immagine del sito stesso se questo deve garantire standard di sicurezza, ed elevati costi di ripristino che includono anche il miglioramento della sicurezza per il sito che cercheranno di evitare un altro attacco di questo tipo.
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E’ realmente così grave quello che i sei ragazzi del gruppo "Hi Tech Hate" hanno fatto? Può essere visto come un atto "socialmente utile" - sotto un profilo etico e politico -; come un atto coraggioso di denuncia verso le ingiustizie e gli orrori del mondo; oppure come un atto simbolico molto efficace da un punto di vista comunicativo. Infine può essere anche giudicato, a posteriori, come una consulenza professionale.
 
E’ realmente così grave quello che i sei ragazzi del gruppo "Hi Tech Hate" hanno fatto? Può essere visto come un atto "socialmente utile" - sotto un profilo etico e politico -; come un atto coraggioso di denuncia verso le ingiustizie e gli orrori del mondo; oppure come un atto simbolico molto efficace da un punto di vista comunicativo. Infine può essere anche giudicato, a posteriori, come una consulenza professionale.
 
I Defacers hanno reso, e molto spesso rendono, evidenti problemi di protezione dei siti Internet che violavano. E lo hanno fatto gratuitamente, cogliendo in fallo i responsabili tecnici con un atto simbolico.
 
I Defacers hanno reso, e molto spesso rendono, evidenti problemi di protezione dei siti Internet che violavano. E lo hanno fatto gratuitamente, cogliendo in fallo i responsabili tecnici con un atto simbolico.
Indirizzi utili: 1 http://www.informationguerrilla.org/rete_sotto_controllo.htm
 
  
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==Poetica:==
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Per Defacement si intende l’applicazione in rete di pratiche di stampo situazionista come è quella del [[detournement]]. La sostituzione dunque del contenuto di un sito web con un altro contenuto, che ne stravolge il significato in chiave ironica e dissacrante o antagonista rispetto ai contenuti originari. Somiglia da vicino alla copertura di un cartellone pubblicitario o alle scritte sui muri, avendo come essi, l’obiettivo di appropriarsi di uno spazio per esprimere le proprie opinioni. Tale pratica è stata molto usata dal 1999 in poi dai movimenti no global per criticare l’economia delle multinazionali ed i lavori del G8 e dei vari forum economici internazionali.
  
[[Categoria:Defacement]]
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Il gruppo che fa capo alla storica rivista hacker 2600 (www.2600.org) tiene un archivio dei defacements realizzati almeno dal 1996 alle home pages di importanti istituzioni accusate dagli hackers di essere monopoliste ed illiberali. In campo artistico diversi gruppi della Net.art hanno usato tale pratica in chiave artistica ma con le stesse finalità espresse dai movimenti sociali. Tra di essi si può citare le operazioni del 1999 degli americani ®TMark e The Yes Men e degli italiani 0100101110101101.org. Tali operazioni sono talvolta definibili anche come Cybersquatting, intendendo con tale termine la creazione di un dominio simile a quello di un altro sito, che contiene una rappresentazione visiva simile a quella delle pagine dell’altro sito, ma i cui contenuti sono diversi in dei punti fondamentali.
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Versione attuale delle 01:31, 1 Feb 2010

Genere o movimento artistico:

Defacement

Personaggi o Gruppi:

0100101110101101.org Barbie Liberation Organization Billboard Liberation Front Mattes Eva Mattes Franco RTMark

Luogo:

Storia:

1996 d.c.

Letteralmente significa deturpazione, "insozzatura". Riferito ad un sito Web sta a significare che una o più pagine del sito sono state sostituite o modificate contro le intenzioni del proprietario del sito stesso, solitamente con slogan, rivendicazioni, frasi ad effetto o diffamatorie, immagini, messaggi di soddisfazione per l'atto riuscito. Molte sono le ragioni per cui i alcune persone definite “Cracker compiono tali azioni principalmente il defacement viene usato come strumento di protesta per ragioni politiche o ideologiche, raramente il voler dimostrare la propria abilità nel violare un sito web, unitamente ad una certa dose di esibizionismo che porta a modificare il contenuto originale con messaggio di vario tipo, talvolta con contenuti di sberleffo nei confronti della vittima. Inoltre va ricordato che un defacement può essere anche indice di altre attività illecite svolte nei confronti del server che ospita il sito. Le conseguenze di un defacement possono essere differenti a seconda dei casi, un defacement può provocare: l’inaccessibilità al sito originario, l’inattendibilità delle informazioni contenute nel sito, la perdita di dati e informazioni, il danno all’immagine del sito stesso se questo deve garantire standard di sicurezza, ed elevati costi di ripristino che includono anche il miglioramento della sicurezza per il sito che cercheranno di evitare un altro attacco di questo tipo. Il danno di un defacement e' solitamente di immagine/reputazione, specie quando la modifica non è molto evidente, oppure quando il webmaster o l'amministratore di sistema se ne accorgono con colpevole ritardo. In ogni caso, un attacco di defacement portato con successo è sintomo che qualcosa non va sul fronte sicurezza dei server web e che quindi sono tassative ulteriori contromisure, oltre al ripristino delle pagine giuste. Il numero dei defacement, cioè dei siti Internet sfigurati censiti dal gruppo no profit che lavora in rete Alldas.de è passato dai 4.393 del 2000 ai 22.379 del 2001. Cioè cinque volte il numero dell'anno precedente, tanto che un'altra organizzazione senza scopi di lucro per la sicurezza informatica, Attrition.org, ha deciso, pochi mesi fa, di interrompere l'archiviazione dei Web site modificati per l'impossibilità di tenere il ritmo con cui vengono effettuate questo tipo di "incursioni" informatiche. Nonostante questo aumento esponenziale dei defacements, i media italiani hanno comunque dato molto rilievo alle gesta dei sei giovani defacers del gruppo Hi Tech Hate indagati per aver modificato centinaia di siti web. Ma forse tanta pubblicità ha altre motivazioni. La prima potrebbe essere quella di rassicurare l'opinione pubblica, dimostrando che le forze dell'ordine - in questo caso il "Gruppo anticrimine informatico" della Guardia di finanza - è in allerta e pronto ad intervenire. La seconda, è quella dichiarata dalle stesse forze dell'ordine e dal ministro dell'innovazione e della ricerca scientifica Luigi Stanca: reclutare gli hackers per difendere il patrimonio informativo dello stato. La terza motivazione è di ricordare a tutti che la sicurezza è una cosa seria, ma chi la fornisce omette di dire che gli "attacchi" generalmente sfruttano "bachi" (errori) nella configurazione dei server e che gli exploit, cioè le violazioni informatiche, utilizzano gli stessi strumenti con cui si effettuano i test di sicurezza su computer che non sono state aggiornati e che quindi sono insicuri. E’ realmente così grave quello che i sei ragazzi del gruppo "Hi Tech Hate" hanno fatto? Può essere visto come un atto "socialmente utile" - sotto un profilo etico e politico -; come un atto coraggioso di denuncia verso le ingiustizie e gli orrori del mondo; oppure come un atto simbolico molto efficace da un punto di vista comunicativo. Infine può essere anche giudicato, a posteriori, come una consulenza professionale. I Defacers hanno reso, e molto spesso rendono, evidenti problemi di protezione dei siti Internet che violavano. E lo hanno fatto gratuitamente, cogliendo in fallo i responsabili tecnici con un atto simbolico.

Poetica:

Per Defacement si intende l’applicazione in rete di pratiche di stampo situazionista come è quella del detournement. La sostituzione dunque del contenuto di un sito web con un altro contenuto, che ne stravolge il significato in chiave ironica e dissacrante o antagonista rispetto ai contenuti originari. Somiglia da vicino alla copertura di un cartellone pubblicitario o alle scritte sui muri, avendo come essi, l’obiettivo di appropriarsi di uno spazio per esprimere le proprie opinioni. Tale pratica è stata molto usata dal 1999 in poi dai movimenti no global per criticare l’economia delle multinazionali ed i lavori del G8 e dei vari forum economici internazionali.

Il gruppo che fa capo alla storica rivista hacker 2600 (www.2600.org) tiene un archivio dei defacements realizzati almeno dal 1996 alle home pages di importanti istituzioni accusate dagli hackers di essere monopoliste ed illiberali. In campo artistico diversi gruppi della Net.art hanno usato tale pratica in chiave artistica ma con le stesse finalità espresse dai movimenti sociali. Tra di essi si può citare le operazioni del 1999 degli americani ®TMark e The Yes Men e degli italiani 0100101110101101.org. Tali operazioni sono talvolta definibili anche come Cybersquatting, intendendo con tale termine la creazione di un dominio simile a quello di un altro sito, che contiene una rappresentazione visiva simile a quella delle pagine dell’altro sito, ma i cui contenuti sono diversi in dei punti fondamentali.

Opere:

Correlazioni:

Bibliografia:

Webliografia:

1 http://www.informationguerrilla.org/rete_sotto_controllo.htm