Di Corinto Arturo: differenze tra le versioni

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'''Personaggio:''' Arturo Di Corinto
 
'''Personaggio:''' Arturo Di Corinto
  
Biografia: Psicologo cognitivo,Arturo Di Corinto ( Lanciano 1967) è docente nel corso di Comunicazione Mediata dal Computer presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università di Roma "La Sapienza". ha un Master in Psicologia Cognitiva presso il Dipartimento di Psicologia della Stanford University, Stanford, CA, U.S.A. Nella stessa Universita’ è stato Assistente di ricerca del prof. Barbara Tversky. Incaricato come Assistente Didattico del prof. B.J. Fogg, nel corso "CAPTology: Computers As Persuasive Technologies", presso il Dipartimento di Computer Science della Stanford University, Stanford, CA, U.S.A. 1997-98.
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'''Biografia:''' Psicologo cognitivo,Arturo Di Corinto ( Lanciano 1967) è docente nel corso di Comunicazione Mediata dal Computer presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università di Roma "La Sapienza". ha un Master in Psicologia Cognitiva presso il Dipartimento di Psicologia della Stanford University, Stanford, CA, U.S.A. Nella stessa Universita’ è stato Assistente di ricerca del prof. Barbara Tversky. Incaricato come Assistente Didattico del prof. B.J. Fogg, nel corso "CAPTology: Computers As Persuasive Technologies", presso il Dipartimento di Computer Science della Stanford University, Stanford, CA, U.S.A. 1997-98.
 
Assistente di Ricerca del prof. D. Parisi, presso il Dipartimento di Tecnologie Cognitive, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Roma, Italia. 1996-97.
 
Assistente di Ricerca del prof. D. Parisi, presso il Dipartimento di Tecnologie Cognitive, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Roma, Italia. 1996-97.
  

Revisione 12:22, 10 Apr 2005

Personaggio: Arturo Di Corinto

Biografia: Psicologo cognitivo,Arturo Di Corinto ( Lanciano 1967) è docente nel corso di Comunicazione Mediata dal Computer presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università di Roma "La Sapienza". ha un Master in Psicologia Cognitiva presso il Dipartimento di Psicologia della Stanford University, Stanford, CA, U.S.A. Nella stessa Universita’ è stato Assistente di ricerca del prof. Barbara Tversky. Incaricato come Assistente Didattico del prof. B.J. Fogg, nel corso "CAPTology: Computers As Persuasive Technologies", presso il Dipartimento di Computer Science della Stanford University, Stanford, CA, U.S.A. 1997-98. Assistente di Ricerca del prof. D. Parisi, presso il Dipartimento di Tecnologie Cognitive, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Roma, Italia. 1996-97.

Coautore di programmi televisivi e radiofonici ha lavorato come autore televisivo per Rai3 nel programma C'era una volta.E' autore di progetti per l'abilitazione alla comunicazione elettronica dei cittadini, è socio e sostenitore di associazioni per la Democrazia nella Comunicazione (Il Secolo della Rete, Megachip, Nowartv, Avvisi Ai Naviganti, Cittadigitali, Isole nella Rete). Cura l’area di sviluppo Web cognitivi per Futuribile S.r.l. Membro fondatore di Avvisi Ai Naviganti BBS, Isole nella Rete e Cittadigitali. Giornalista, scrive per Il Manifesto e La Repubblica.

Sito web: www.dicorinto.it


Poetica:Alla base dell'etica hacker c'è da sempre la convinzione che l'accesso a un'informazione libera e plurale possa migliorare la vita delle persone rendendole autosufficienti nella ricerca e nella verifica delle informazioni, e quindi libere di formarsi un giudizio su cui basare scelte e decisioni. E i computer e le reti telematiche sono considerate gli strumenti più adatti per realizzare questo orizzonte. Il termine hacktivism deriva dall'unione delle parole hacking e activism. L'Hacking è la messa in opera di una particolare attitudine verso le macchine informatiche che presuppone lo studio dei computer per migliorarne il funzionamento - attraverso la cooperazione e il libero scambio di informazioni tra i programmatori - e la condivisione del sapere dando a tutti accesso illimitato alla conoscenza in essi incorporata. Activism è il termine americano che indica le forme dell'azione diretta praticate dai movimenti politici di base come i sit-in, i cortei, i picchetti.. L'evoluzione delle forme di attivismo che presuppongono un uso efficace degli strumenti di comunicazione, e in particolare dei computer, ha successivamente favorito l'adozione di idee, pratiche e tecniche proprie della cultura hacker da parte dei movimenti ambientalisti, pacifisti, per i diritti umani e civili. L'unione delle due parole hacking e activism viene così usata per indicare l'adesione ai principi dell'etica hacker da parte dei movimenti di base ma anche la crescente caratterizzazione in senso politico e sociale di quella attitudine che è l'hacking. Se gli attivisti utilizzano la rete Internet come strumento per l'affermazione di diritti vecchi e nuovi, la interpretano anche come luogo della critica radicale che individua nella comunicazione un terreno di conflitto tout court. E le modalità di azione degli attivisti digitali riflettono la cultura che ha generato quegli stessi strumenti: l'orizzontalità della comunicazione e quindi l'assenza di una gerarchia; la condivisione dei saperi e delle tecniche e quindi il rispetto delle competenze individuali; il sospetto verso ogni forma di autorità precostituita; la cooperazione finalizzata a un obiettivo di libertà; la decisionalità condivisa nel perseguire pratiche e obiettivi. Attivisti e hacker cooperano insieme non solo nella realizzazione di strumenti per un'informazione indipendente, "dal basso", ma anche per portare la protesta nel cyberspazio attraverso campagne di informazione, azioni di boicottaggio e disobbedienza civile elettronica, sincronizzandole con le iniziative di piazza. La discontinuità metodologica delle pratiche dell'antagonismo in rete rispetto alle forme di contestazione tradizionalmente attuate nelle strade e nei luoghi di lavoro sta nelle caratteristiche del mezzo Internet: orizzontale, globale, multidirezionale, flessibile al punto che anche un singolo può portarvi i propri contenuti dissidenti e chiedere al mondo intero di condividerli a dispetto di ogni censura.Secondo l'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."


Bibliografia: Di Corinto, A., T.Tozzi. Hacktivism. La liberta' nelle maglie della Rete. Manifestolibri,maggio 2002;Di Corinto, A. La Sfida al G8. "Don't Hate The Media. Become the Media". Roma, Italia: Manifestolibri, 2001;Di Corinto, A. (1998);Una ragnatela sulla trasformazione. "Gettare Una Ragnatela Sulla Trasformazione. Appunti per la Costruzione di una Rete Civica", Firenze, Italia: CityLightsItalia Ed., Dipartimento di Scienze Politiche Universita' di Firenze;Revolution OS II',' Apogeo 2004 'Revolution OS II. Software libero;Indymedia oscurata: dubbi e ipotesi di un atto di forza; Editoria e comunicazione multimediale: verso un nuovo diritto d'autore, convegno organizzato dall'associazione 'Il Secolo della Rete - for a free knowledge society.Roma.;L'avventura dei movimenti Open Source e Free Software;Liberi e Binari, Incontro con Richard Stallman, hacker leggendario e fondatore del movimento Free Software: giovedì 20 marzo 2003 Centro Congressi 'La Sapienza', a Roma;I Verdi e Internet,adesione alle iniziative per l'abolizione della TUT e presentazione di alcune proposte di legge per lo sviluppo delle telecomunicazioni;HackIt98 ,Firenze, dal 5 al 7 giugno 1998;Beyond Hope: Hackers on Planet Earth.

Webliografia:

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=old&numero=435 http://www.zipman.it/RMS/ http://www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=3865&numero=221 http://www.hackerart.org/storia/hacktivism.htm http://www.e-laser.org/articoli/blues54.htm http://www.futuribile.com http://www.dvara.net/HK/ http://www.annozero.org/ http://www.neural.it/ http://punto-informatico.it/index.asp http://www.quintostato.it/ http://www.globalproject.info/art-3733.html http://www.mediazone.info/site/it-IT/AUTORI/AUTORI/Arturo_Di_Corinto.html http://www.peacelink.it Bold text