Di Corinto Arturo: differenze tra le versioni

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E' tra i fondatori/originatori di Avvisi Ai Naviganti BBS, Isole nella Rete, Cittadigitali, Megachip, [Il secolo della Rete].
 
E' tra i fondatori/originatori di Avvisi Ai Naviganti BBS, Isole nella Rete, Cittadigitali, Megachip, [Il secolo della Rete].
  
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Revisione 19:41, 7 Feb 2006

Personaggio: Arturo Di Corinto

=== Biografia: ===
Arturo Di Corinto

Psicologo cognitivo, Arturo Di Corinto (Lanciano 1967) è docente a contratto nel corso di Comunicazione Mediata dal Computer presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università di Roma "La Sapienza" e docente di Psicologia della comunicazione Online presso l'accademia di Belle Arti di Carrara. E' stato ricercatore in Psicologia Cognitiva presso il Dipartimento di Psicologia della Stanford University, Stanford, CA, U.S.A. Come giornalista ha collaborato con i quotidiani La Repubblica, Il Manifesto, Liberazione, Aprileonline. E' stato columnist della rivista Carnet e redattore in capo di Aprileonline. Come autore di documentari ha lavorato per Raitre nel programma C'era una volta e per la casa editrice Apogeo realizzando il film inchiesta sul software libero "Revolution OS". E' autore di libri per le case editrici Apogeo, Manifestolibri, Castelvecchi Editore, CityLights Italia. Ha coordinato il Gruppo Internet della Divisione TV Canale3 e Offerte Collegate - Marketing e Ottimizzazione dei Palinsesti" RAI-Radio Televisione Italiana. E’ stato consulente dell'Organizzazione Internazionale per il Lavoro (OIL) delle Nazioni Unite; per l'ISFOL-Istituto per la Formazione Professionale dei Lavoratori nei programmi comunitari Adapt e Equal; per il Censis-RUR sulle Citta' Digitali in Italia"; per ERVET-Politiche per le Imprese S.p.A, nei progetti per le Reti Civiche dell’Emilia-Romagna". E' tra i fondatori/originatori di Avvisi Ai Naviganti BBS, Isole nella Rete, Cittadigitali, Megachip, [Il secolo della Rete].

Sito web: www.dicorinto.it


Poetica:


Alla base dell'etica hacker c'è da sempre la convinzione che l'accesso a un'informazione libera e plurale possa migliorare la vita delle persone rendendole autosufficienti nella ricerca e nella verifica delle informazioni, e quindi libere di formarsi un giudizio su cui basare scelte e decisioni. E i computer e le reti telematiche sono considerate gli strumenti più adatti per realizzare questo orizzonte. Il termine hacktivism deriva dall'unione delle parole hacking e activism. L'Hacking è la messa in opera di una particolare attitudine verso le macchine informatiche che presuppone lo studio dei computer per migliorarne il funzionamento - attraverso la cooperazione e il libero scambio di informazioni tra i programmatori - e la condivisione del sapere dando a tutti accesso illimitato alla conoscenza in essi incorporata. Activism è il termine americano che indica le forme dell'azione diretta praticate dai movimenti politici di base come i sit-in, i cortei, i picchetti.. L'evoluzione delle forme di attivismo che presuppongono un uso efficace degli strumenti di comunicazione, e in particolare dei computer, ha successivamente favorito l'adozione di idee, pratiche e tecniche proprie della cultura hacker da parte dei movimenti ambientalisti, pacifisti, per i diritti umani e civili. L'unione delle due parole hacking e activism viene così usata per indicare l'adesione ai principi dell'etica hacker da parte dei movimenti di base ma anche la crescente caratterizzazione in senso politico e sociale di quella attitudine che è l'hacking. Se gli attivisti utilizzano la rete Internet come strumento per l'affermazione di diritti vecchi e nuovi, la interpretano anche come luogo della critica radicale che individua nella comunicazione un terreno di conflitto tout court. E le modalità di azione degli attivisti digitali riflettono la cultura che ha generato quegli stessi strumenti: l'orizzontalità della comunicazione e quindi l'assenza di una gerarchia; la condivisione dei saperi e delle tecniche e quindi il rispetto delle competenze individuali; il sospetto verso ogni forma di autorità precostituita; la cooperazione finalizzata a un obiettivo di libertà; la decisionalità condivisa nel perseguire pratiche e obiettivi. Attivisti e hacker cooperano insieme non solo nella realizzazione di strumenti per un'informazione indipendente, "dal basso", ma anche per portare la protesta nel cyberspazio attraverso campagne di informazione, azioni di boicottaggio e disobbedienza civile elettronica, sincronizzandole con le iniziative di piazza. La discontinuità metodologica delle pratiche dell'antagonismo in rete rispetto alle forme di contestazione tradizionalmente attuate nelle strade e nei luoghi di lavoro sta nelle caratteristiche del mezzo Internet: orizzontale, globale, multidirezionale, flessibile al punto che anche un singolo può portarvi i propri contenuti dissidenti e chiedere al mondo intero di condividerli a dispetto di ogni censura.Secondo l'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."

Opere:


In Hacktivism. La liberta' nelle maglie della Rete vengono descritti i principali valori di riferimento dell'hacktivism:l'uguaglianza, la libertà, la cooperazione, la fratellanza, il rispetto, la lealtà, la pace.Questi valori sono il riferimento costante delle pratiche di hacktivismo e degli obbiettivi che esse perseguono. Ogni obiettivo raggiunto da una pratica hacktivist è un passo avanti verso la creazione di culture comunitarie che abbiano come riferimento i valori descritti sopra. Gli obiettivi sono fare comunità, garantire la privacy,distribuire le risorse, difendere e/o organizzare i diritti.


Bibliografia:


"Hacktivism. La liberta' nelle maglie della Rete" Di Corinto A., T.Tozzi Manifestolibri,maggio 2002;

Di Corinto, A. "La Sfida al G8" "Don't Hate The Media. Become the Media" Roma, Italia: Manifestolibri, 2001

Di Corinto, A. (1998)"Una ragnatela sulla trasformazione"

"Gettare Una Ragnatela Sulla Trasformazione. Appunti per la Costruzione di una Rete Civica", Firenze, Italia: CityLightsItalia Ed., Dipartimento di Scienze Politiche Università di Firenze;

"Revolution OS II", Apogeo 2004

"Revolution OS II" Software libero

"Indymedia oscurata: dubbi e ipotesi di un atto di forza"

"Editoria e comunicazione multimediale: verso un nuovo diritto d'autore", convegno organizzato dall'associazione Il Secolo della Rete - for a free knowledge society Roma;

"L'avventura dei movimenti Open Source e Free Software"

"Liberi e Binari", Incontro con Richard Stallman, hacker leggendario e fondatore del movimento Free Software

"I Verdi e Internet",adesione alle iniziative per l'abolizione della TUT e presentazione di alcune proposte di legge per lo sviluppo delle telecomunicazioni

"HackIt98" ,Firenze

"Beyond Hope: Hackers on Planet Earth"

Webliografia:


http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=old&numero=435

http://www.zipman.it/RMS/

http://www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=3865&numero=221

http://www.hackerart.org/storia/hacktivism.htm

http://www.e-laser.org/articoli/blues54.htm

http://www.futuribile.com

http://www.dvara.net/HK/

http://www.annozero.org/

http://www.neural.it/

http://punto-informatico.it/index.asp

http://www.quintostato.it/

http://www.globalproject.info/art-3733.html

http://www.mediazone.info/site/it-IT/AUTORI/AUTORI/Arturo_Di_Corinto.html

http://www.peacelink.it