Discussione:Architettura Radicale

Tratto da EduEDA
Versione del 17 Ott 2014 alle 14:48 di Cristina (Discussione | contributi) (Poetica:)

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Genere o movimento artistico:

Architettura Radicale

Personaggi o Gruppi:

Archizoom, UFO, Superstudio, Archigram, Utopie Group, Ant Farm, 9999,Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Pietro Derossi.

Luogo:

Europa

Storia:

Intorno alla metà degli anni '60 in contrapposizione alle convenzioni razionaliste e funzionaliste si sviluppa una nuova corrente artistica basata su una ricerca architettonica d'avanguardia legata a tematiche utopistiche, fantascientifiche e irrazionali che contesta la disciplina progettuale concepita fino ad allora. I promotori di questo cambiamento radicale sperimentano nuovi linguaggi architettonici per esprimere la contemporaneità e per rompere e liberarsi così dal Movimento Moderno.

L'architettura Radicale non si può definire propriamente un movimento ma una serie di atteggiamenti diffusi a livello internazionale che individuano nei concetti di Razionalismo e Funzionalismo una disumanizzazione degli spazi urbani. Difficile quindi tracciarne la mappa del contesto in cui si sviluppa dal momento che non si tratta di una vera e propria corrente ma di un atteggiamento mentale innovativo.

Il merito di aver raccolto questi "atteggiamenti" in un unico fenomeno architettonico e di aver adottato il termine Architettura Radicale nei primi anni 70, lo si deve a Germano Celant. Diversi sono i gruppi architettonici che contribuiscono ad alimentare questo fenomeno, tra cui si possono ricordare i Superstudio, gli UFO e gli Archizoom e gli Archigram di Londra.

Poetica:

L'architettura Radicale movimento di neoavanguardia è un movimento che mira al totale cambiamento della disciplina progettuale. Si costituiscono gruppi di giovani architetti che non accettano le convenzioni del Movimento Moderno come basi per l'evoluzione della società. Pur operando in maniera differente e con diversi strumenti operativi si delinea il "comune il rifiuto dello spazio architettonico tradizionalmente progettato e costruito, creatore di disuguaglianze, sostituito da una multidisciplina aperta ai contributi dell’antropologia, delle arti visive, della comunicazione e delle tecnologie."[1]

Quindi ci si interroga su come l'architettura dovrebbe modellarsi attraverso spazi fisici e mentali anticonformisti alla vita di ogni individuo. Per tale fine si analizza il rapporto dell'uomo e la società dei consumi intervenendo in vari contesti disciplinari come la scrittura, i progetti utopici, le installazioni, i video, interagendo insomma in ambiti interdisciplinari.

Ma oltre che a operare un cambiamento della disciplina progettuale opera un atto di critica sociale, un affronto al potere borghese, all'eredità razionalista e convenzionale che si può respirare nel patrimoio artistico di Firenze. Si forma quindi "una ludica, tagliente, provocatoria ribellione, ironica quanto sistematica, dai tratti persino dada, che cercava di ridefinire - con mezzi allegramente eterodossi, allora di largo e trasversale impiego: performance, azioni di strada, manifesti, oggetti disutili, materiali inediti - l’architettura come sovversione scagliata in faccia all’estabilishment."[2]

Opere:

Inserire la produzione delle maggiori opere, facendo riferimenti a quelle più significative

Correlazioni:

Inserire le eventuali correlazioni che vi possono essere tra questo genere o movimento artistico e altri generi o movimenti artistici

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.fotoartearchitettura.it/architettura-contemporanea/architettura-radicale.html

http://architetturaradicale.blogspot.it/2009/05/architettura-radicale.html

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  1. http://www.turindamsreview.unito.it/link/Radicals_Maraone.pdf
  2. http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/06/30/news/architettura_radicale_il_racconto_di_una_grande_stagione-90386405/