https://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&feed=atom&action=historyDiscussione:Arte partecipativa - Cronologia2024-03-28T20:42:44ZCronologia della pagina su questo sitoMediaWiki 1.26.0https://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=106005&oldid=prevCristina: Pagina svuotata2015-04-26T21:56:52Z<p>Pagina svuotata</p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 21:56, 26 Apr 2015</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l1" >Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">'''Arte partecipativa''', è un'espressione con cui si fa riferimento a quelle forme artistiche dove la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione, coniata da Claire Bishop nel suo libro "Artificial Hells", comprende diverse pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Argomento:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Arte partecipativa</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Descrizione:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è appunto '''la partecipazione attiva dello spettatore''', le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di '''una forma d'arte specifica''' come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere '''interdisciplinari''' includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici. Ma la caratteristica fondamentale di queste pratiche artistiche è data dall'impatto e dalle conseguenze che si manifestano nella società. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere '''la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una [[Performance|performance]]''' piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono '''documentate attraverso fotografie, video o testi''' questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non perdurare nel tempo. </del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">L'origine dell'arte partecipativa '''Claire Bishop''' la riconduce al teatro e alla [[Performance|performance]] e quindi viene strettamente collegata ai '''movimenti d'[[Avanguardia|avanguardia]], in particolare al [[Futurismo]] e al movimento [[Dada|DADA]]'''. Le serate futuriste consistevano in veri e propri spettacoli con letture accompagnate da musica il cui fine era suscitare attraverso forti provocazioni una reazione del pubblico tanto violenta da terminare l'esibizione con una rissa. Invece il più importante evento precursore dell'arte partecipativa nello spazio pubblico è la "Stagione Dada" che ha luogo a Parigi nel 1921. L'operazione dadaista ''"è una sorta di ready-made urbano, il primo intervento artistico nella città che non sia scultoreo o monumentale ma di natura performativa."''<ref>Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore, 2012</ref> Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il '''problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte''' contestando anche il '''ruolo passivo dello spettatore'''. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come '''l'[[Arte concettuale]], [[Fluxus]] e il [[Internazionale situazionista|situazionismo]]'''. Inoltre '''lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore''' ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione. </del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Gli artisti fluxus '''respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista'''. Vedono l'opera d'arte non come un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' che prende forma in un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione incoraggiando gli spettatori ad interagire e realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, [[Happening|happenings]] e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''.</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">La crisi economica e le questioni politiche degli '''anni '80''' sommati agli effetti del capitalismo e al suo impatto sulle strutture comunitarie hanno determinato una crescente consapevolezza sul potere dell'arte pensata come mezzo per affrontare questioni sociali. Da questo scenario si sono formate diverse '''Community Art''', istituzioni che considerano '''l'arte come mezzo per affrontare questioni sociali''' coinvolgendo individui che spesso son emarginati socialmente ed economicamente dalla società. I progetti che prendono vita nelle Community Art in genere sono a livello locale dove la consultazione e la partecipazione sono aspetti fondamentali e imperativi delle iniziative artistiche. </del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Alla fine degli '''anni '90''' i concetti di partecipazione si sono estesi a una nuova generazione di artisti identificati sotto il nome di '''Arte relazionale''' o '''Estetica relazionale'''. Questo termine è stato coniato dal curatore francese '''Nicolas Bourriaud''' per descrivere una serie di '''pratiche artistiche che interessano la rete di relazioni umane e il contesto sociale in cui si manifestano'''. L'arte relazionale prende la forma di incontri, feste, giochi, piattaforme di discussione e altri tipi di eventi sociali. In questo contesto il punto centrale si focalizza sull'uso dell'opera d'arte. '''E' considerata arte lo scambio di informazioni fra l'artista e lo spettatore'''. </del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Sempre secondo Bourriaud '''la generazione di artisti del ventunesimo secolo interpreta la globalizzazione culturale immersa in nuovi modi di comunicazione''', grazie all'incremento dei viaggi e delle migrazioni culturali che hanno incentivato rapidi mutamenti nello stile di vita. Questo ha dato vita a una dimensione nuova detta Altermodern e fa riferimento proprio al fatto di come '''gli artisti reagiscono alle implicazioni del contesto globale grazie alla rapida accelerazione delle comunicazioni in tempo reale'''.</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Bibliografia:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">* Claire Bishop, Artificial Hells, Participatory Art and the Politics of Spectatorship, Verso, New York, 2012</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">* Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore, 2012</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Webliografia:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">* [http://www.imma.ie/en/downloads/whatisparticipatroyandrelationalart.pdf What is Partecipatory and Relational Art?]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Note:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"><references/></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Tipo di scheda:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">InteractiveResource</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico [http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/thesaurus/4.3/thesaurus_4.3.0.skos.xml Cultura Italia]:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">Arte, Performance art</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Soggetto (categoria, tags) a testo libero:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">movimenti d'avanguardia, serate futuriste, "Stagione DADA", attivismo politico, pratiche artistiche urbane, Community art, Arte sociale, Arte relazionale, Estetica relazionale, globalizzazione culturale, </del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Voci correlate:==</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[Arte concettuale]],[[Fluxus]],[[Internazionale situazionista|situazionismo]], [[Interaction, Participation, Networking. Art and telecommunication]], [[Futurismo]], [[Dada]], [[Avanguardia]], [[Performance]], [[Arte concettuale]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Argomento]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Precursori]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Happening]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Fluxus]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Arte delle reti]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Arte interattiva]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Net art]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Arte concettuale]]</del></div></td><td colspan="2"> </td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=99266&oldid=prevCristina il 23:08, 15 Feb 20152015-02-15T23:08:34Z<p></p>
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<tr style='vertical-align: top;' lang='it'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 23:08, 15 Feb 2015</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l5" >Riga 5:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 5:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Descrizione:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Descrizione:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è appunto '''la partecipazione attiva dello spettatore''', le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di '''una forma d'arte specifica''' come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere '''interdisciplinari''' includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici. Ma la caratteristica fondamentale di queste pratiche artistiche è data dall'impatto e dalle conseguenze che si manifestano nella società. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere '''la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una performance''' piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono '''documentate attraverso fotografie, video o testi''' questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non perdurare nel tempo.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è appunto '''la partecipazione attiva dello spettatore''', le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di '''una forma d'arte specifica''' come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere '''interdisciplinari''' includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici. Ma la caratteristica fondamentale di queste pratiche artistiche è data dall'impatto e dalle conseguenze che si manifestano nella società. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere '''la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Performance|</ins>performance<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>''' piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono '''documentate attraverso fotografie, video o testi''' questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non perdurare nel tempo.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa '''Claire Bishop''' la riconduce al teatro e alla performance e quindi viene strettamente collegata ai '''movimenti d'avanguardia, in particolare al Futurismo e al movimento DADA'''. Le serate futuriste consistevano in veri e propri spettacoli con letture accompagnate da musica il cui fine era suscitare attraverso forti provocazioni una reazione del pubblico tanto violenta da terminare l'esibizione con una rissa. Invece il più importante evento precursore dell'arte partecipativa nello spazio pubblico è la "Stagione Dada" che ha luogo a Parigi nel 1921. L'operazione dadaista ''"è una sorta di ready-made urbano, il primo intervento artistico nella città che non sia scultoreo o monumentale ma di natura performativa."''<ref>Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore, 2012</ref> Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il '''problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte''' contestando anche il '''ruolo passivo dello spettatore'''. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come '''l'[[Arte concettuale]], [[Fluxus]] e il [[Internazionale situazionista|situazionismo]]'''. Inoltre '''lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore''' ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa '''Claire Bishop''' la riconduce al teatro e alla <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Performance|</ins>performance<ins class="diffchange diffchange-inline">]] </ins>e quindi viene strettamente collegata ai '''movimenti d'<ins class="diffchange diffchange-inline">[[Avanguardia|</ins>avanguardia<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>, in particolare al <ins class="diffchange diffchange-inline">[[</ins>Futurismo<ins class="diffchange diffchange-inline">]] </ins>e al movimento <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Dada|</ins>DADA<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>'''. Le serate futuriste consistevano in veri e propri spettacoli con letture accompagnate da musica il cui fine era suscitare attraverso forti provocazioni una reazione del pubblico tanto violenta da terminare l'esibizione con una rissa. Invece il più importante evento precursore dell'arte partecipativa nello spazio pubblico è la "Stagione Dada" che ha luogo a Parigi nel 1921. L'operazione dadaista ''"è una sorta di ready-made urbano, il primo intervento artistico nella città che non sia scultoreo o monumentale ma di natura performativa."''<ref>Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore, 2012</ref> Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il '''problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte''' contestando anche il '''ruolo passivo dello spettatore'''. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come '''l'[[Arte concettuale]], [[Fluxus]] e il [[Internazionale situazionista|situazionismo]]'''. Inoltre '''lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore''' ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Gli artisti fluxus '''respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista'''. Vedono l'opera d'arte non come un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' che prende forma in un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione incoraggiando gli spettatori ad interagire e realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, happenings e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Gli artisti fluxus '''respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista'''. Vedono l'opera d'arte non come un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' che prende forma in un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione incoraggiando gli spettatori ad interagire e realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Happening|</ins>happenings<ins class="diffchange diffchange-inline">]] </ins>e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La crisi economica e le questioni politiche degli '''anni '80''' sommati agli effetti del capitalismo e al suo impatto sulle strutture comunitarie hanno determinato una crescente consapevolezza sul potere dell'arte pensata come mezzo per affrontare questioni sociali. Da questo scenario si sono formate diverse '''Community Art''', istituzioni che considerano '''l'arte come mezzo per affrontare questioni sociali''' coinvolgendo individui che spesso son emarginati socialmente ed economicamente dalla società. I progetti che prendono vita nelle Community Art in genere sono a livello locale dove la consultazione e la partecipazione sono aspetti fondamentali e imperativi delle iniziative artistiche.  </div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La crisi economica e le questioni politiche degli '''anni '80''' sommati agli effetti del capitalismo e al suo impatto sulle strutture comunitarie hanno determinato una crescente consapevolezza sul potere dell'arte pensata come mezzo per affrontare questioni sociali. Da questo scenario si sono formate diverse '''Community Art''', istituzioni che considerano '''l'arte come mezzo per affrontare questioni sociali''' coinvolgendo individui che spesso son emarginati socialmente ed economicamente dalla società. I progetti che prendono vita nelle Community Art in genere sono a livello locale dove la consultazione e la partecipazione sono aspetti fondamentali e imperativi delle iniziative artistiche.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Alla fine degli '''anni '90''' i concetti di partecipazione si sono estesi a una nuova generazione di artisti identificati sotto il nome di '''Arte relazionale''' o '''Estetica relazionale'''. Questo termine è stato coniato dal curatore francese '''Nicolas Bourriaud''' per descrivere una serie di '''pratiche artistiche che interessano la rete di relazioni umane e il contesto sociale in cui si manifestano'''. L'arte <del class="diffchange diffchange-inline">ralzionale </del>prende la forma di incontri, feste, giochi, piattaforme di discussione e altri tipi di eventi sociali. In questo contesto il punto centrale si focalizza sull'uso dell'opera d'arte. '''E' considerata arte lo scambio di informazioni fra l'artista e lo spettatore'''.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Alla fine degli '''anni '90''' i concetti di partecipazione si sono estesi a una nuova generazione di artisti identificati sotto il nome di '''Arte relazionale''' o '''Estetica relazionale'''. Questo termine è stato coniato dal curatore francese '''Nicolas Bourriaud''' per descrivere una serie di '''pratiche artistiche che interessano la rete di relazioni umane e il contesto sociale in cui si manifestano'''. L'arte <ins class="diffchange diffchange-inline">relazionale </ins>prende la forma di incontri, feste, giochi, piattaforme di discussione e altri tipi di eventi sociali. In questo contesto il punto centrale si focalizza sull'uso dell'opera d'arte. '''E' considerata arte lo scambio di informazioni fra l'artista e lo spettatore'''.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Sempre secondo Bourriaud '''la generazione di artisti del ventunesimo secolo interpreta la globalizzazione culturale immersa in nuovi modi di comunicazione''', grazie all'incremento dei viaggi e delle migrazioni culturali che hanno incentivato rapidi mutamenti nello stile di vita. Questo ha dato vita a una dimensione nuova detta Altermodern e fa riferimento proprio al fatto di come '''gli artisti reagiscono alle implicazioni del contesto globale grazie alla rapida accelerazione delle comunicazioni in tempo reale'''.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Sempre secondo Bourriaud '''la generazione di artisti del ventunesimo secolo interpreta la globalizzazione culturale immersa in nuovi modi di comunicazione''', grazie all'incremento dei viaggi e delle migrazioni culturali che hanno incentivato rapidi mutamenti nello stile di vita. Questo ha dato vita a una dimensione nuova detta Altermodern e fa riferimento proprio al fatto di come '''gli artisti reagiscono alle implicazioni del contesto globale grazie alla rapida accelerazione delle comunicazioni in tempo reale'''.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l30" >Riga 30:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 30:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico [http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/thesaurus/4.3/thesaurus_4.3.0.skos.xml Cultura Italia]:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico [http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/thesaurus/4.3/thesaurus_4.3.0.skos.xml Cultura Italia]:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">Arte, Performance art</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Soggetto (categoria, tags) a testo libero:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Soggetto (categoria, tags) a testo libero:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">movimenti d'avanguardia, serate futuriste, "Stagione DADA", attivismo politico, pratiche artistiche urbane, Community art, Arte sociale, Arte relazionale, Estetica relazionale, globalizzazione culturale, </ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Voci correlate:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Voci correlate:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">[[Arte concettuale]],[[Fluxus]],[[Internazionale situazionista|situazionismo]], [[Interaction, Participation, Networking. Art and telecommunication]], [[Futurismo]], [[Dada]], [[Avanguardia]], [[Performance]], [[Arte concettuale]]</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Argomento]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Argomento]]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Precursori]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Precursori]]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Happening]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Happening]]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Fluxus]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Arte delle reti]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Arte interattiva]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Net art]]</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">[[categoria:Arte concettuale]]</ins></div></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=93969&oldid=prevCristina il 07:13, 15 Gen 20152015-01-15T07:13:27Z<p></p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 07:13, 15 Gen 2015</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l1" >Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', è un'espressione con cui si fa <del class="diffchange diffchange-inline">rimento </del>a quelle forme artistiche <del class="diffchange diffchange-inline">in cui </del>la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione, coniata da Claire Bishop nel suo libro "Artificial Hells", comprende diverse pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', è un'espressione con cui si fa <ins class="diffchange diffchange-inline">riferimento </ins>a quelle forme artistiche <ins class="diffchange diffchange-inline">dove </ins>la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione, coniata da Claire Bishop nel suo libro "Artificial Hells", comprende diverse pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l7" >Riga 7:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 7:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è appunto '''la partecipazione attiva dello spettatore''', le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di '''una forma d'arte specifica''' come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere '''interdisciplinari''' includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici. Ma la caratteristica fondamentale di queste pratiche artistiche è data dall'impatto e dalle conseguenze che si manifestano nella società. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere '''la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una performance''' piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono '''documentate attraverso fotografie, video o testi''' questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non perdurare nel tempo.  </div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è appunto '''la partecipazione attiva dello spettatore''', le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di '''una forma d'arte specifica''' come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere '''interdisciplinari''' includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici. Ma la caratteristica fondamentale di queste pratiche artistiche è data dall'impatto e dalle conseguenze che si manifestano nella società. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere '''la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una performance''' piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono '''documentate attraverso fotografie, video o testi''' questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non perdurare nel tempo.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa Claire Bishop la riconduce al teatro e alla performance e quindi viene strettamente collegata ai '''movimenti d'avanguardia, in particolare al Futurismo e al movimento DADA'''. Le serate futuriste consistevano in veri e propri spettacoli con letture accompagnate da musica il cui fine era suscitare attraverso forti provocazioni una reazione del pubblico tanto violenta da terminare l'esibizione con una rissa. Invece il più importante evento precursore dell'arte partecipativa nello spazio pubblico è la "Stagione Dada" che ha luogo a Parigi nel 1921. L'operazione dadaista ''"è una sorta di ready-made urbano, il primo intervento artistico nella città che non sia scultoreo o monumentale ma di natura performativa."''<ref>Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore, 2012</ref> Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il '''problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte''' contestando anche il '''ruolo passivo dello spettatore'''. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come '''l'[[Arte concettuale]], [[Fluxus]] e il [[Internazionale situazionista|situazionismo]]'''. Inoltre '''lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore''' ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>Claire Bishop<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>la riconduce al teatro e alla performance e quindi viene strettamente collegata ai '''movimenti d'avanguardia, in particolare al Futurismo e al movimento DADA'''. Le serate futuriste consistevano in veri e propri spettacoli con letture accompagnate da musica il cui fine era suscitare attraverso forti provocazioni una reazione del pubblico tanto violenta da terminare l'esibizione con una rissa. Invece il più importante evento precursore dell'arte partecipativa nello spazio pubblico è la "Stagione Dada" che ha luogo a Parigi nel 1921. L'operazione dadaista ''"è una sorta di ready-made urbano, il primo intervento artistico nella città che non sia scultoreo o monumentale ma di natura performativa."''<ref>Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore, 2012</ref> Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il '''problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte''' contestando anche il '''ruolo passivo dello spettatore'''. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come '''l'[[Arte concettuale]], [[Fluxus]] e il [[Internazionale situazionista|situazionismo]]'''. Inoltre '''lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore''' ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Gli artisti fluxus '''respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista'''. Vedono l'opera d'arte non come un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' che prende forma in un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione incoraggiando gli spettatori ad interagire e realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, happenings e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Gli artisti fluxus '''respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista'''. Vedono l'opera d'arte non come un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' che prende forma in un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione incoraggiando gli spettatori ad interagire e realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, happenings e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l13" >Riga 13:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 13:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La crisi economica e le questioni politiche degli '''anni '80''' sommati agli effetti del capitalismo e al suo impatto sulle strutture comunitarie hanno determinato una crescente consapevolezza sul potere dell'arte pensata come mezzo per affrontare questioni sociali. Da questo scenario si sono formate diverse '''Community Art''', istituzioni che considerano '''l'arte come mezzo per affrontare questioni sociali''' coinvolgendo individui che spesso son emarginati socialmente ed economicamente dalla società. I progetti che prendono vita nelle Community Art in genere sono a livello locale dove la consultazione e la partecipazione sono aspetti fondamentali e imperativi delle iniziative artistiche.  </div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>La crisi economica e le questioni politiche degli '''anni '80''' sommati agli effetti del capitalismo e al suo impatto sulle strutture comunitarie hanno determinato una crescente consapevolezza sul potere dell'arte pensata come mezzo per affrontare questioni sociali. Da questo scenario si sono formate diverse '''Community Art''', istituzioni che considerano '''l'arte come mezzo per affrontare questioni sociali''' coinvolgendo individui che spesso son emarginati socialmente ed economicamente dalla società. I progetti che prendono vita nelle Community Art in genere sono a livello locale dove la consultazione e la partecipazione sono aspetti fondamentali e imperativi delle iniziative artistiche.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Alla fine degli '''anni '90''' i concetti di partecipazione si sono estesi a una nuova generazione di artisti identificati sotto il nome di '''Arte relazionale''' o '''Estetica relazionale'''. Questo termine è stato coniato dal curatore francese Nicolas Bourriaud per descrivere una serie di '''pratiche artistiche che interessano la rete di relazioni umane e il contesto sociale in cui si manifestano'''. L'arte ralzionale prende la forma di incontri, feste, giochi, piattaforme di discussione e altri tipi di eventi sociali. In questo contesto il punto centrale si focalizza sull'uso dell'opera d'arte. '''E' considerata arte lo scambio di informazioni fra l'artista e lo spettatore'''.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Alla fine degli '''anni '90''' i concetti di partecipazione si sono estesi a una nuova generazione di artisti identificati sotto il nome di '''Arte relazionale''' o '''Estetica relazionale'''. Questo termine è stato coniato dal curatore francese <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>Nicolas Bourriaud<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>per descrivere una serie di '''pratiche artistiche che interessano la rete di relazioni umane e il contesto sociale in cui si manifestano'''. L'arte ralzionale prende la forma di incontri, feste, giochi, piattaforme di discussione e altri tipi di eventi sociali. In questo contesto il punto centrale si focalizza sull'uso dell'opera d'arte. '''E' considerata arte lo scambio di informazioni fra l'artista e lo spettatore'''.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Sempre secondo Bourriaud '''la generazione di artisti del ventunesimo secolo interpreta la globalizzazione culturale immersa in nuovi modi di comunicazione''', grazie all'incremento dei viaggi e delle migrazioni culturali che hanno incentivato rapidi mutamenti nello stile di vita. Questo ha dato vita a una dimensione nuova detta Altermodern e fa riferimento proprio al fatto di come '''gli artisti reagiscono alle implicazioni del contesto globale grazie alla rapida accelerazione delle comunicazioni in tempo reale'''.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Sempre secondo Bourriaud '''la generazione di artisti del ventunesimo secolo interpreta la globalizzazione culturale immersa in nuovi modi di comunicazione''', grazie all'incremento dei viaggi e delle migrazioni culturali che hanno incentivato rapidi mutamenti nello stile di vita. Questo ha dato vita a una dimensione nuova detta Altermodern e fa riferimento proprio al fatto di come '''gli artisti reagiscono alle implicazioni del contesto globale grazie alla rapida accelerazione delle comunicazioni in tempo reale'''.</div></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=93534&oldid=prevCristina il 16:47, 12 Gen 20152015-01-12T16:47:57Z<p></p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 16:47, 12 Gen 2015</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l26" >Riga 26:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 26:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><references/></div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><references/></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Tipo di scheda:==</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">InteractiveResource</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico [http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/thesaurus/4.3/thesaurus_4.3.0.skos.xml Cultura Italia]:==</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Soggetto (categoria, tags) a testo libero:==</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"></ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Voci correlate:==</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Argomento]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Argomento]]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Precursori]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Precursori]]</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Happening]]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>[[categoria:Happening]]</div></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=93296&oldid=prevCristina il 10:53, 11 Gen 20152015-01-11T10:53:39Z<p></p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 10:53, 11 Gen 2015</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l1" >Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', è un'espressione con cui si fa rimento a quelle forme artistiche in cui la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione, coniata da Claire Bishop nel suo libro "Artificial Hells", comprende diverse <del class="diffchange diffchange-inline">serie di </del>pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', è un'espressione con cui si fa rimento a quelle forme artistiche in cui la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione, coniata da Claire Bishop nel suo libro "Artificial Hells", comprende diverse pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=93295&oldid=prevCristina il 10:52, 11 Gen 20152015-01-11T10:52:49Z<p></p>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 10:52, 11 Gen 2015</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l1" >Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', è un'espressione con cui si fa rimento a quelle forme artistiche in cui la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione comprende <del class="diffchange diffchange-inline">una </del>serie di pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', è un'espressione con cui si fa rimento a quelle forme artistiche in cui la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione<ins class="diffchange diffchange-inline">, coniata da Claire Bishop nel suo libro "Artificial Hells", </ins>comprende <ins class="diffchange diffchange-inline">diverse </ins>serie di pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Arte partecipativa</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Arte partecipativa</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Descrizione:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Descrizione:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è appunto '''la partecipazione attiva dello spettatore''', le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di '''una forma d'arte specifica''' come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere '''interdisciplinari''' includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere '''la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una performance''' piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono '''documentate attraverso fotografie, video o testi''' questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non perdurare nel tempo.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è appunto '''la partecipazione attiva dello spettatore''', le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di '''una forma d'arte specifica''' come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere '''interdisciplinari''' includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici<ins class="diffchange diffchange-inline">. Ma la caratteristica fondamentale di queste pratiche artistiche è data dall'impatto e dalle conseguenze che si manifestano nella società</ins>. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere '''la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una performance''' piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono '''documentate attraverso fotografie, video o testi''' questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non perdurare nel tempo.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa la <del class="diffchange diffchange-inline">si può ricondurre </del>ai '''movimenti d'avanguardia <del class="diffchange diffchange-inline">e </del>in particolare al movimento DADA<del class="diffchange diffchange-inline">, al costruttivismo </del>e <del class="diffchange diffchange-inline">al surrealismo</del>'''. Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il '''problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte''' contestando anche il '''ruolo passivo dello spettatore'''. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come '''l'[[Arte concettuale]], [[Fluxus]] e il [[Internazionale situazionista|situazionismo]]'''. Inoltre '''lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore''' ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa <ins class="diffchange diffchange-inline">Claire Bishop </ins>la <ins class="diffchange diffchange-inline">riconduce al teatro e alla performance e quindi viene strettamente collegata </ins>ai '''movimenti d'avanguardia<ins class="diffchange diffchange-inline">, </ins>in particolare <ins class="diffchange diffchange-inline">al Futurismo e </ins>al movimento DADA<ins class="diffchange diffchange-inline">'''. Le serate futuriste consistevano in veri </ins>e <ins class="diffchange diffchange-inline">propri spettacoli con letture accompagnate da musica il cui fine era suscitare attraverso forti provocazioni una reazione del pubblico tanto violenta da terminare l</ins>'<ins class="diffchange diffchange-inline">esibizione con una rissa. Invece il più importante evento precursore dell</ins>'<ins class="diffchange diffchange-inline">arte partecipativa nello spazio pubblico è la "Stagione Dada" che ha luogo a Parigi nel 1921. L</ins>'<ins class="diffchange diffchange-inline">operazione dadaista ''"è una sorta di ready-made urbano, il primo intervento artistico nella città che non sia scultoreo o monumentale ma di natura performativa</ins>.<ins class="diffchange diffchange-inline">"''<ref>Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore, 2012</ref> </ins>Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il '''problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte''' contestando anche il '''ruolo passivo dello spettatore'''. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come '''l'[[Arte concettuale]], [[Fluxus]] e il [[Internazionale situazionista|situazionismo]]'''. Inoltre '''lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore''' ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Gli artisti fluxus '''respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista'''. Vedono l'opera d'arte non come un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' che prende forma in un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione incoraggiando gli spettatori ad interagire e realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, happenings e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Gli artisti fluxus '''respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista'''. Vedono l'opera d'arte non come un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' che prende forma in un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione incoraggiando gli spettatori ad interagire e realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, happenings e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l17" >Riga 17:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 18:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* Artificial Hells, Participatory Art and the Politics of Spectatorship<del class="diffchange diffchange-inline">, Claire Bishop</del>, Verso, New York, 2012</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* <ins class="diffchange diffchange-inline">Claire Bishop, </ins>Artificial Hells, Participatory Art and the Politics of Spectatorship, Verso, New York<ins class="diffchange diffchange-inline">, 2012</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">* Cecilia Guida, Spatial Practice. Funzione pubblica e politica dell'arte nella società, Franco Angeli Editore</ins>, 2012</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Webliografia:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Webliografia:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* [http://www.imma.ie/en/downloads/whatisparticipatroyandrelationalart.pdf What is Partecipatory and Relational Art?]</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* [http://www.imma.ie/en/downloads/whatisparticipatroyandrelationalart.pdf What is Partecipatory and Relational Art?]</div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">==Note:==</ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;"><references/></ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=92862&oldid=prevCristina il 22:40, 9 Gen 20152015-01-09T22:40:33Z<p></p>
<table class='diff diff-contentalign-left'>
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<tr style='vertical-align: top;' lang='it'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 22:40, 9 Gen 2015</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l1" >Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', <del class="diffchange diffchange-inline">genere artistico </del>in cui la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione comprende una serie di pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'''Arte partecipativa''', <ins class="diffchange diffchange-inline">è un'espressione con cui si fa rimento a quelle forme artistiche </ins>in cui la presenza dello spettatore diviene di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione comprende una serie di pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Arte partecipativa</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Arte partecipativa</div></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=90618&oldid=prevCristina: /* Bibliografia: */2014-12-26T17:35:27Z<p><span dir="auto"><span class="autocomment">Bibliografia:</span></span></p>
<table class='diff diff-contentalign-left'>
<col class='diff-marker' />
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<tr style='vertical-align: top;' lang='it'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 17:35, 26 Dic 2014</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l17" >Riga 17:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 17:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">inserire la bibliografia principale relativa all'argomento trattato.</del></div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">* Artificial Hells, Participatory Art and the Politics of Spectatorship, Claire Bishop, Verso, New York, 2012</ins></div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Webliografia:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Webliografia:==</div></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=90617&oldid=prevCristina: /* Descrizione: */2014-12-26T17:20:35Z<p><span dir="auto"><span class="autocomment">Descrizione:</span></span></p>
<table class='diff diff-contentalign-left'>
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<col class='diff-content' />
<col class='diff-marker' />
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<tr style='vertical-align: top;' lang='it'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 17:20, 26 Dic 2014</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l4" >Riga 4:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Descrizione:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Descrizione:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è la partecipazione attiva dello spettatore, le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di una forma d'arte specifica come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere interdisciplinari includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici<del class="diffchange diffchange-inline">. Questo genere può determinare il coinvolgimento diretto di istituzioni che non hanno niente a che vedere con l'arte, come varie organizzazioni sociali e le autorità locali</del>. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una performance piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono documentate attraverso fotografie, video o testi questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non <del class="diffchange diffchange-inline">persurare </del>nel tempo.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'aspetto centrale dell'arte partecipativa è <ins class="diffchange diffchange-inline">appunto '''</ins>la partecipazione attiva dello spettatore<ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>, le opere che ne derivano si possono esprimere all'interno di <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>una forma d'arte specifica<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>come le arti visive, la musica o il teatro. Oppure possono essere <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>interdisciplinari<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>includendo una collaborazione che attraversa diversi ambiti artistici. L'opera d'arte prodotta può assumere varie forme, per la sua natura collaborativa potrebbe essere <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>la realizzazione di un evento, oppure una situazione o una performance<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>piuttosto che la produzione fisica di un oggetto. Le varie interazioni che si manifestano in questi incontri in genere sono <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>documentate attraverso fotografie, video o testi<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>questo per mantenere traccia di opere che hanno la caratteristica di non <ins class="diffchange diffchange-inline">perdurare </ins>nel tempo.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa la si può ricondurre ai movimenti d'avanguardia e in particolare al movimento DADA, al costruttivismo e al surrealismo. Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte contestando anche il ruolo passivo dello spettatore. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come l'<del class="diffchange diffchange-inline">arte </del>concettuale, <del class="diffchange diffchange-inline">fluxus </del>e il situazionismo. Inoltre lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione<del class="diffchange diffchange-inline">. Inoltre gli artisti fluxus respingono l'idea dell'oggetto d'arte permanente e della figura dell'artista vista come professionista. Gli artisti fluxus vedono l'arte non come un  oggetto finito ma come un'esperienza che prende forma in un determinato periodo di tempo e basata sulla performance o su esperimenti teatrali. Gli artisti fluxus erano interessati alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso la collaborazione e la partecipazione. Gli spettatori incoraggiati ad interagire con i performer hanno realizzato opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste iniziative hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo del moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, happenings e eventi situazionisti è atato quello di sviluppare una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana</del>.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>L'origine dell'arte partecipativa la si può ricondurre ai <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>movimenti d'avanguardia e in particolare al movimento DADA, al costruttivismo e al surrealismo<ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>. Gli esponenti di queste correnti artistiche hanno iniziato a porsi il <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>problema dell'originalità e della paternità dell'opera d'arte<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>contestando anche il <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>ruolo passivo dello spettatore<ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>. Intorno agli anni '60 gli sconvolgimenti sociali, politici e culturali hanno portato alla formazione di nuove forme artistiche come <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>l'<ins class="diffchange diffchange-inline">[[Arte </ins>concettuale<ins class="diffchange diffchange-inline">]]</ins>, <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Fluxus]] </ins>e il <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Internazionale situazionista|</ins>situazionismo<ins class="diffchange diffchange-inline">]]'''</ins>. Inoltre <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della comunicazione ha permesso una sempre più interazione fra artista e spettatore<ins class="diffchange diffchange-inline">''' </ins>ponendo piano piano le due figure sullo stesso piano e eliminando quindi ogni sorta di gerarchia. Il rapporto che si crea tra l'opera e il pubblico è l'elemento centrale di queste pratiche artistiche. Alcune opere d'arte prendono vita anche senza l'intervento diretto dell'artista, coinvolgendo i partecipanti a eseguire una serie di istruzioni. Queste istruzioni possono essere comunicate attraverso diversi media come la fotografia, il video, il testo, la performance, il suono, la scultura e l'installazione.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">La crisi economica e le questioni politiche degli anni </del>'<del class="diffchange diffchange-inline">80 sommati agli effetti del capitalismo e al suo impatto sulle strutture comunitarie hanno determinato una crescente consapevolezza sul potere </del>dell'arte <del class="diffchange diffchange-inline">pensata </del>come <del class="diffchange diffchange-inline">mezzo per affrontare questioni sociali</del>. <del class="diffchange diffchange-inline">Da questo scenario si sono formate diverse Community Art, istituzioni che considerano </del>l'arte come <del class="diffchange diffchange-inline">mezzo per affrontare questioni sociali coinvolgendo individui </del>che <del class="diffchange diffchange-inline">spesso son emarginati socialmente ed economicamente dalla società. I progetti che prendono vita nelle Community Art </del>in <del class="diffchange diffchange-inline">genere sono a livello locale dove </del>la <del class="diffchange diffchange-inline">consultazione </del>e la partecipazione <del class="diffchange diffchange-inline">sono aspetti fondamentali </del>e <del class="diffchange diffchange-inline">imperativi delle </del>iniziative <del class="diffchange diffchange-inline">artistiche</del>.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">Gli artisti fluxus </ins>'<ins class="diffchange diffchange-inline">''respingono l'idea </ins>dell<ins class="diffchange diffchange-inline">'oggetto d</ins>'arte <ins class="diffchange diffchange-inline">permanente e della figura dell'artista vista </ins>come <ins class="diffchange diffchange-inline">professionista'''</ins>. <ins class="diffchange diffchange-inline">Vedono </ins>l<ins class="diffchange diffchange-inline">'opera d</ins>'arte <ins class="diffchange diffchange-inline">non </ins>come <ins class="diffchange diffchange-inline">un oggetto finito ma come '''un'esperienza''' </ins>che <ins class="diffchange diffchange-inline">prende forma </ins>in <ins class="diffchange diffchange-inline">un determinato periodo di tempo fondata sulla '''performance o su esperimenti teatrali'''. Si interessano alla potenziale trasformazione dell'arte attraverso </ins>la <ins class="diffchange diffchange-inline">collaborazione </ins>e la partecipazione <ins class="diffchange diffchange-inline">incoraggiando gli spettatori ad interagire </ins>e <ins class="diffchange diffchange-inline">realizzando quindi opere d'arte di libera interpretazione in varie forme che includono perfomance, pubblicazioni, eventi, e ambienti costruiti per coinvolgere interamente lo spettatore. Queste </ins>iniziative <ins class="diffchange diffchange-inline">hanno la caratteristica del workshop dove l'artista svolge il ruolo di moderatore coinvolgendo il pubblico in discussioni filosofiche sul significato di arte. Le opere spesso assumono la forma di incontri, manifestazioni pubbliche e sculture sociali per cui il significato delle operazioni deriva dall'impegno collettivo dei partecipanti. L'obiettivo comune di fluxus, happenings e eventi situazionisti è quello di sviluppare '''una nuova sintesi tra politica e arte, dove l'attivismo politico si intreccia con la pratica artistica di strada eliminando la distinzione fra arte e vita quotidiana'''</ins>.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">Alla fine </del>degli anni <del class="diffchange diffchange-inline">90 i concetti di partecipazione si sono estesi a una nuova generazione di artisti identificati sotto il nome di Arte relazionale o Estetica relazionale. Questo termine è stato coniato dal curatore francese Nicolas Bourriaud per descrivere una serie di pratiche artistiche che interessano la rete di relazioni umane </del>e <del class="diffchange diffchange-inline">il contesto sociale in cui si manifestano. L</del>'arte <del class="diffchange diffchange-inline">ralzionale prende la forma di incontri, feste, giochi, piattaforme di discussione e altri tipi di eventi </del>sociali. <del class="diffchange diffchange-inline">In </del>questo <del class="diffchange diffchange-inline">contesto il punto centrale </del>si <del class="diffchange diffchange-inline">focalizza sull</del>'<del class="diffchange diffchange-inline">uso dell</del>'<del class="diffchange diffchange-inline">opera d</del>'<del class="diffchange diffchange-inline">arte. E</del>' <del class="diffchange diffchange-inline">considerata arte lo scambio di informazioni fra </del>l'<del class="diffchange diffchange-inline">artista </del>e <del class="diffchange diffchange-inline">lo spettatore</del>.  </div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">La crisi economica e le questioni politiche </ins>degli <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>anni <ins class="diffchange diffchange-inline">'80''' sommati agli effetti del capitalismo </ins>e <ins class="diffchange diffchange-inline">al suo impatto sulle strutture comunitarie hanno determinato una crescente consapevolezza sul potere dell</ins>'arte <ins class="diffchange diffchange-inline">pensata come mezzo per affrontare questioni </ins>sociali. <ins class="diffchange diffchange-inline">Da </ins>questo <ins class="diffchange diffchange-inline">scenario </ins>si <ins class="diffchange diffchange-inline">sono formate diverse </ins>'''<ins class="diffchange diffchange-inline">Community Art''', istituzioni che considerano ''</ins>'l'<ins class="diffchange diffchange-inline">arte come mezzo per affrontare questioni sociali''' coinvolgendo individui che spesso son emarginati socialmente ed economicamente dalla società. I progetti che prendono vita nelle Community Art in genere sono a livello locale dove la consultazione </ins>e <ins class="diffchange diffchange-inline">la partecipazione sono aspetti fondamentali e imperativi delle iniziative artistiche</ins>.  </div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Sempre secondo Bourriaud la generazione di artisti del ventunesimo secolo interpreta la globalizzazione culturale immersa in nuovi modi di comunicazione, grazie all'incremento dei viaggi e delle migrazioni culturali che hanno incentivato rapidi mutamenti nello stile di vita. Questo ha dato vita a una dimensione nuova detta Altermodern e fa riferimento proprio al fatto di come gli artisti reagiscono alle implicazioni del contesto globale grazie alla rapida accelerazione delle comunicazioni in tempo reale.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><ins class="diffchange diffchange-inline">Alla fine degli '''anni '90''' i concetti di partecipazione si sono estesi a una nuova generazione di artisti identificati sotto il nome di '''Arte relazionale''' o '''Estetica relazionale'''. Questo termine è stato coniato dal curatore francese Nicolas Bourriaud per descrivere una serie di '''pratiche artistiche che interessano la rete di relazioni umane e il contesto sociale in cui si manifestano'''. L'arte ralzionale prende la forma di incontri, feste, giochi, piattaforme di discussione e altri tipi di eventi sociali. In questo contesto il punto centrale si focalizza sull'uso dell'opera d'arte. '''E' considerata arte lo scambio di informazioni fra l'artista e lo spettatore'''. </ins></div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td></tr>
<tr><td colspan="2"> </td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Sempre secondo Bourriaud <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>la generazione di artisti del ventunesimo secolo interpreta la globalizzazione culturale immersa in nuovi modi di comunicazione<ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>, grazie all'incremento dei viaggi e delle migrazioni culturali che hanno incentivato rapidi mutamenti nello stile di vita. Questo ha dato vita a una dimensione nuova detta Altermodern e fa riferimento proprio al fatto di come <ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>gli artisti reagiscono alle implicazioni del contesto globale grazie alla rapida accelerazione delle comunicazioni in tempo reale<ins class="diffchange diffchange-inline">'''</ins>.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Bibliografia:==</div></td></tr>
</table>Cristinahttps://www.edueda.net/index.php?title=Discussione:Arte_partecipativa&diff=90615&oldid=prevCristina il 16:43, 26 Dic 20142014-12-26T16:43:37Z<p></p>
<table class='diff diff-contentalign-left'>
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<tr style='vertical-align: top;' lang='it'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">←Older revision</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black; text-align: center;">Revisione 16:43, 26 Dic 2014</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l1" >Riga 1:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 1:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>−</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">L</del>'<del class="diffchange diffchange-inline">arte </del>partecipativa <del class="diffchange diffchange-inline">è quel </del>genere artistico <del class="diffchange diffchange-inline">che considera </del>la presenza dello spettatore di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione comprende una serie di pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="color:black; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>'<ins class="diffchange diffchange-inline">''Arte </ins>partecipativa<ins class="diffchange diffchange-inline">''', </ins>genere artistico <ins class="diffchange diffchange-inline">in cui </ins>la presenza dello spettatore <ins class="diffchange diffchange-inline">diviene </ins>di fondamentale importanza per la realizzazione stessa dell'opera d'arte. Questa definizione comprende una serie di pratiche artistiche che spaziano dall'attivismo, alle arti socialmente impegnate e a quelle pubbliche.</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Argomento:==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Arte partecipativa</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background-color: #f9f9f9; color: #333333; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #e6e6e6; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Arte partecipativa</div></td></tr>
</table>Cristina