Discussione:Estetica della rete: differenze tra le versioni

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==Argomento:==
 
"Il networking è un'arte", con questa frase Tatiana Bazzichelli inizia il suo libro dedicato all'analisi di due mondi differenti che si intrecciano formando relazioni aperte e in divenire. Difficile usare il termine "arte" per definire le attività artistiche che si manifestano grazie al networking. Queste pratiche non si esplicano attraverso l'utilizzo di un solo medium ma operano trasversalmente attraverso diversi mezzi di comunicazione.
 
''" La rete come arte, dunque, liberandosi dalle pregiudiziali del passato e riappropriandosi di un termine che, nella sua vastità concettuale, permette di abbracciare pratiche diverse, senza costringerle in forme rigide, lasciandole libere di trasformarsi attraverso l’intreccio di legami sempre nuovi. Un’arte fuori dalle righe, che comprende [...] molteplici ambiti d’azione."''<ref>Arte della Rete, Tatiana Bazzichelli</ref>
 
 
L'arte della rete è quella pratica artistica che crea delle reti di relazione, di condivisione e di partecipazione con persone che comunicano e creano in maniera artistica e "orizzontale" l'artista e lo spettatore vengano collocati sullo stesso piano perdendo il significato originario. L'artista diventa un operatore di rete che basa le sue opere sulle relazioni e sui processi in divenire fra individui. Individui che a loro volta danno vita a prodotti crativi in un ambiente di condivisione.
 
 
Le opere di networking dagli anni ottanta in poi hanno determinato un uso creativo delle nuove tecnologie ma già dalle avanguardie del 900 l'oggetto artistico si è contaminato con la vita quotidiana, con le Neoavanguardie il pubblico partecipa direttamente alla creazione dell'opera e con la corrente Fluxus si elimina completamente la gerarchia tra artista e spettatore. La sperimentazione dell'arte inizia a manifestarsi al di fuori delle gallerie e dei musei spostandosi nella realtà quotidiana. Negli anni '70 si hanno i graffitisti e il movimento punk  per poi arrivare ai circuiti telematici antagonisti e ai network di attivisti e artisti che utilizzano in maniera autonoma i media nelle proprie azioni autogestendosi e autoproducendosi.
 
 
Inizia l'analisi e critica della cultura della rete e negli anni novanta si ha la massima formazione ed espressione di una net culture italiana. In Italia il networking artistico si lega direttamente alle pratiche hacker, 0100101110101101.ORG, Jaromil e gli [epidemiC], ne sono un esempio. Tra gli anni novanta e duemila lo sviluppo di progetti collettivi grazie alla diffusione di strumenti tecnologici a basso costo afferma sempre di più la cultura del networking e nascono di conseguenza  Indymedia Italia, il network delle Telestreet, il collettivo New Global Vision e il server libero di Autistici/Inventati. Il tutto si rafforza in seguito alla violenza e repressione che si manifesta a Genova nel 2001 durante il vertice G8.
 
==Descrizione:==
 
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==Bibliografia:==
 
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==Webliografia:==
 
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==Note:==
 
<references/>
 
[[categoria:Argomento]]
 
[[categoria:Precursori]]
 
[[categoria:Happening]]
 

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