Discussione:Fantasia: differenze tra le versioni

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"Per ogni uomo la fantasia è una risorsa preziosa, senza la quale la vita sarebbe monotona e insapore. Essa, infatti, permette di inventare storie, di abbandonarsi al gioco, di viaggiare in un mondo immaginario."
 
==Argomento:==
 
Fantasia
 
 
==Descrizione:==
 
Il termine fantasia viene definito in maniera filosofica per la prima volta da Aristotele. Secondo il pensatore è ''"la facoltà di riprodurre i dati della sensazione nell'assenza degli oggetti che l'avevano provocata, considerandola quindi intermedia fra la conoscenza sensibile e quella intellettuale, e primo presupposto della memoria".''<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/fantasia_res-c3e2c0dc-8bae-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)/</ref> Questa definizione viene mantenuta nel Medioevo e in latino viene tradotta imaginatio. Da S. Agostino si inizia a distinguere due tipi di fantasia: quella "riproduttiva" dei dati sensibili e quella "produttiva" che li combina. Pensatori come Fichte e Frohschammer arrivano anche a definire una Urphantasie che consiste in una fantasia cosmica determinante del processo genetico dell'universo.
 
 
I romantici invece la considerano il motore dell'estetica dell'arte. Spesso la fantasia viene accomunata al termine immaginazione. In effetti le due parole hanno termini diversi. De Sanctis fa una distizione fra i due termini- Fantasia è la potenza creativa di poesia è una sorta di intuizione che eleva alla verità estetica. Mente l'immaginazione è di grado inferiore perchè si occupa della sfera pratica ed edonistica.<ref>http://www.fondazionebenedettocroce.it/lacritica.fbbc/index.php/quaderni/article/viewFile/164/164</ref>
 
 
''"...nostro intelletto, per difetto de la vertù da la quale trae quello ch’el vede, che è virtù organica, cioè la fantasia, non puote a certe cose salire (però che la fantasia nol puote aiutare, ché non ha lo di che), sì come sono le sustanze partite da materia; de le quali se alcuna considerazione di quella avere potemo, intendere non le potemo né comprendere perfettamente. E di ciò non è l’uomo da biasimare, ché non esso, dico, fue di questo difetto fattore, anzi fece ciò la natura universale, cioè Iddio, che volse in questa vita privare noi da questa luce; che, perché elli lo si facesse, presuntuoso sarebbe a ragionare. Sì che, se la mia considerazione mi transportava in parte dove la fantasia venia meno a lo ’ntelletto, se io non potea intendere non sono da biasimare."''<ref>http://letteraespirito.wordpress.com/dante-convivio/</ref> Con queste parole Dante chiarisce il suo concetto di fantasia definendola una virtù organica capace di fornire i contenuti su cui si può fondare il discorso dell'intelletto. E' il punto d'incontro fra corporeo e non corporeo. La fantasia è il tramite tra la percezione e il pensiero e costituisce il fondamento del conoscere. Dante quindi riprende la teoria Aristotelica al riguardo. La fantasia è il fine del pensiero e la sua attività è frenata dai limiti dei saperi cognitivi. Questo limite si cerca sempre di suoerarlo. Dante nel suo poema è costretto a concepire una struttura di fantasticazioni per poter rappresentare il mondo ultraterreno.
 
 
Ai giorni nostri la fantasia è la facoltà attraverso la quale si possono creare immagini col pensiero corrispondenti o meno alla realtà. Questo permette di ideare un mondo parallelo alla realtà quotidiana.
 
 
Le fantasie non sono sempre pensate consapevolmente ma possono essere anceh inconscie. Portavoce di questa teoria è la psicoanalista tedesca Melanie Klein che sostiene che le esperienza sensoriale fin dalla nascita è accompagnata dalla fantasia inconscia. Questa si va modificando a mano a mano che il livello di conoscenza del mondo relae aumenta.
 
 
Un esempio di fantasia conscia è il sogno ad occhi aperti. Quando si elaborano piccole storie o si realizzano desideri con il potere dell'immaginazione. Nel periodo infantile quando non si sono apprese ancora le questioni fondamentali della vita le fantasia sono dei veri e propri teoremi esistenziali.
 
 
Il romanzo familiare secondo Feud è un intreccio di fantasie che il bambino elabora riguarod ai suoi genitori. Durante la crescita nel momento in cui si accorge che i genitori non sono infallibili e onnipotenti la delusione lo porta a fantasticare di essere il figlio di un'altra coppia. Crescendo però piano piano impara di nuovo ad amare i suoi genitori e il romazo familiare viene abbandonato prima dell'adolescenza.
 
 
La fantasia è fondamentale nell'ottenere scoperte scientifiche e nella creazione artistica. Anche nella musica è importante grazie ad essa ci si può dedicare a un'improvvisazione
 
 
==Bibliografia:==
 
 
==Webliografia:==
 
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/fantasia_(Enciclopedia-Dantesca)/ Fantasia - Enciclopedia dantesca]
 
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/fantasia_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/ Fantasia - Enciclopedia dei ragazzi]
 
==Note:==
 
<references/>
 
[[categoria:Argomento]]
 
[[categoria:Precursori]]
 
[[categoria:Happening]]
 

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