Discussione:GRAV: differenze tra le versioni

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Gli artisti del GRAV sebbene di diversa appartenenza geografica sono tutti della stessa generazione e hano un'età compresa fra i venticinque e i trent'anni.  
 
Gli artisti del GRAV sebbene di diversa appartenenza geografica sono tutti della stessa generazione e hano un'età compresa fra i venticinque e i trent'anni.  
  
Il Grav, come si vede, dichiara di voler intendere l’arte in maniera quasi scientifica - limitandosi a preoccupazioni puramente formali e visuali - e di voler considerare la pratica artistica come attività di gruppo e lavoro d’équipe.
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Il GRAV dichiara di voler intendere l’arte in maniera quasi scientifica - limitandosi a preoccupazioni puramente formali e visuali - e di voler considerare la pratica artistica come attività di gruppo e lavoro d’équipe.
  
Questi artisti partiranno dalle loro attività plastiche individuali e, per mezzo di una ricerca organizzata e sostenuta dal raffronto, costituiranno una solida base collettiva, tanto che il Grav diventerà presto un centro libero da qualsiasi pressione estetica, sociale ed economica.
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Questi artisti partiranno dalle loro attività plastiche individuali e, per mezzo di una ricerca organizzata e sostenuta dal raffronto, costituiranno una solida base collettiva, tanto che diventano presto un centro libero da qualsiasi pressione estetica, sociale ed economica.
  
La dichiarazione vera e propria, intitolata Propositions générales du Grav, è del 1961 e sostiene: niente pittura né scultura. L’opera d'arte dovrà essere liberata dalle pastoie della tradizione e resa apertura a nuove opportunità di ricerca. Inoltre, anche la figura tradizionale dell’artista va cassata: il culto della personalità e il mito della creazione come pure la produzione di opere uniche per l’élite e la dipendenza dal mercato dell’arte vanno abbandonati.
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La dichiarazione vera e propria, intitolata "Propositions générales du GRAV", è del 1961 e sostiene: " niente pittura né scultura. L’opera d'arte dovrà essere liberata dalle pastoie della tradizione e resa apertura a nuove opportunità di ricerca". Inoltre, anche la figura tradizionale dell’artista va cassata: il culto della personalità e il mito della creazione come pure la produzione di opere uniche per l’élite e la dipendenza dal mercato dell’arte vanno abbandonati.  
  
Col tempo, però, le posizioni dei vari artisti del gruppo si andarono diversificando e si cominciò ad avvertire il contrasto fra l’impegno del gruppo da un lato e i condizionamenti del sistema dell’arte e l’attività dei singoli componenti dall'altro. Per questo motivo, nel 1968, il Grav si sciolse definitivamente poche settimane dopo la morte di Marcel Duchamp.
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In occasione della Biennale di Parigi viene distribuito l'opuscolo "Assez de mystifications" dove veniva ribadito "Noi vogliamo interessare lo spettatore, liberarlo dalle inibizioni, decontrarlo. Noi vogliamo farlo partecipare. Noi vogliamo collocarlo in un contesto che egli aziona e trasforma. Noi vogliamo che sia cosciente della sua partecipazione. Noi vogliamo che si orienti verso un’interazione con altri spettatori. Noi vogliamo sviluppare nello spettatore una forte capacità di percezione e di azione"<ref>http://web.tiscali.it/adapuglisi/l%27occhio%20motore.pdf</ref>
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Nel 1962 si ha la prima esposizione del gruppo e inizia la collaborazione con i membri del [[Gruppo N]], del [[Gruppo T]] e con molti altri che portano avanti ricerche analoghe come [[Mari Enzo|Enzo Mari]] e Von Graevenitz. Inizia a prendere forma l'idea di una "Nouvelle Tendance" come movimento internazionale. Lo stesso anno il GRAV partecipa all'esposizione "Arte programmata" in Italia, organizza ua mostra negli Stati Uniti e un'altra a Parigi in collaborazione con artisti latino americani.
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Nel 1963 il Grav porta avanti diverse manifestazioni organizzate in diverse parti del mondo intitolate "L'instabilità". Alla Biennale di Parigi viene allestito il primo labirinto. A nome del gruppo Le parc participa al Congresso Internazionale delle critiche d'arte a Rimini presentando la "Proposition pour un lieu d'activation". Viene pubblicato un ulteriore testo dal titolo "Assez de mystifications". Partecipano a Zagreb all'esposizione "Nove Tendencije" discutendo e organizzando il movimento internazionale della NT.
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Si susseguono gli incontri con gli artisti della "Nouvelle Tendence" nel 1964 con l'organizzazione di una grande manifestazione a Parigi dove Le Parc, Morellet e Stein realizzeranno un labirinto. L'esposizione "L'instabilità" arriva in Argentina e in Brasile.
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Nel 1965 viene organizzato il terzo labirinto a New York. Viene pubblicato lo stesso anno il testo "Stop-Art" e per la Biennale di Parigi viene affrontato il tema del gioco e viene allestita una sala giochi dove lo spettatore determina le situazioni proposte.
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A Parigi nel 1966 viene realizzata "Un jour dans la rue", dove l'unione di diversi elementi davano vita a situazioni differenti ogni due ore. Le Parc lo stesso anno riceve il Gran Premio internazionale di Pittura. Viene pubblicato il testo "Multiples" e a Eindhoven viene organizzata l'esposizione "Kunst Licht Kunst".
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Nel 1967 il GRAV intraprende il suo secondo viaggio in America Latina. Viene realizzato "Anti-Voiture". In seguto a Parigi viene realizzato "Percorso a volume variabile" e lo stesso anno Le Parc viene nominato Cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere da parte di André Malraux, Ministro francese per gli Affari Culturali.
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Nel 1968 viene allestita l'esposizione "A la recherche d'un nouveau spectateur" a Dortmund in Germania. Vengono realizzati dei lavori collettivi a Buffalo a Saint-Paul de-Vence e a Grenoble. In un clima di alta contestazione Le Parc viene espulso dalla Francia insieme ad altri e inizia a viaggiar eper l'Eurpa insieme ad Enzo Mari. Cinque mesi dopo grazie a molte azioni e rivendicazioni del mondo culturale l'espulsione viene sospesa e Le Parc torna a Parigi. Viene pubblicato il testo  "Demystifier l'art" contenente analisi e discussioni sulla fgura dell'artista.
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Col tempo, le posizioni dei vari artisti del gruppo si andarono diversificando e si cominciò ad avvertire il contrasto fra l’impegno del gruppo da un lato e i condizionamenti del sistema dell’arte e l’attività dei singoli componenti dall'altro. Per questo motivo, nel 1968, il Grav si sciolse definitivamente poche settimane dopo la morte di Marcel Duchamp.
  
 
==Sito web:==
 
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==Poetica:==
 
==Poetica:==
Gli anni 60 sono segnati dala Guerra Fredda e questo aspetto non può essere ignorato dal gruppo GRAV. Herbert Marcuse fa una critica radicale della società chepossiede una libertà illusoria. Il dominio economico, gli apparati politici, culturali ed ideologici similmente a una camicia di forza producono una standardizzazione della società per volontà delle istituzioni. L'identità dell'individuo viene meno rispetto alla funzione di consumatore. Questo contesto storico e sociale porta oltre al rifuto dell'imperialismo americano anche il rifiuto delle istituzioni come la chiesa, la famiglia e l'autorità sotto tutte le forme. Questo pensiero di rivolta emerge e viene portato avanti soprattutto da giovani studenti.<ref>http://www.mbar.org/services/ressources/dossier%20GRAV.pdf</ref>
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Gli anni 60 sono segnati dala Guerra Fredda e questo aspetto non può essere ignorato dal gruppo GRAV. Herbert Marcuse fa una critica radicale della società che possiede una libertà illusoria. Il dominio economico, gli apparati politici, culturali ed ideologici similmente a una camicia di forza producono una standardizzazione della società per volontà delle istituzioni. L'identità dell'individuo viene meno rispetto alla funzione di consumatore. Questo contesto storico e sociale porta oltre al rifuto dell'imperialismo americano anche il rifiuto delle istituzioni come la chiesa, la famiglia e l'autorità sotto tutte le forme. Questo pensiero di rivolta emerge e viene portato avanti soprattutto da giovani studenti.<ref>http://www.mbar.org/services/ressources/dossier%20GRAV.pdf</ref>
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Il contesto artistico parigino negli anni 50 è ancora segnato dalla polemica tra i sostenitori del figurativo e quelli dell'astratto dimenticando la questione lanciata dalle avanguardie della prima metà del secolo tra le quali si ricordano il Futurismo e il Dada. Malgrado quest'arretratezza un evento è da ricordare, la mostra alla galleria di Denise René del 1955 intitolata "Il movimento" dedicata all'arte geometrica del Vasarely. Questa mostra è importante perchè inizia a far nascere delle domande a cui i membri del GRAV proveranno a rispondere.
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I membri del GRAV pur rappresentando una continuità con le correnti del XX secolo, intendono rompere con alcune vecchie pratiche ridefinendo il ruolo dell'artista, la funzione dell'opera d'arte e il come viene percepita dallo spettatore. La figura dell'artista viene messa in secondo piano e i pubblico ha un nuovo ruolo. Vengono utilizzati materiali e tecniche innovative, espressione della modernità. Come il plexiglass, il neon e il nylon. Dal 1960 al 1968 i vari membri hanno condiviso tra loro le proprie esperienze e ascoltando in seguito le varie considerazioni del gruppo. Si viveva un continuo spirito di ricerca, lo stile intrapreso era la ricerca "artistico-scientifica".
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Il contesto artistico parigino negli anni 50 è ancora segnato dalla polemica tra i sostenitori del figurativo e quelli dell'astratto dimenticando la questione lanciata dalle avanguardie della prima metà del secolo tra cui si ricorda il Futurismo e il Dada. Malgrado quest'arretratezza un evento è da ricordare, la mostra alla galleria di Denise René del 1955 intitolata "Il movimento" dedicata all'arte geometrica del Vasarely. Questa mostra è importante perchè inizia a far nascere delle domande a cui i membri del GRAV proveranno a rispondere.
 
  
  

Revisione 11:33, 31 Gen 2015

Cognome Nome del personaggio seguito da un abstract di circa 3 righe di descrizione del personaggio

Didascalia immagine relativa al soggetto

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Biografia:

Il Groupe de Recherche d'Art Visuelle, che aveva già esposto a Milano nella galleria Azimuth (15 aprile 1960) col nome Motus, nasce a Parigi nel luglio del 1960 (inizialmente si chiamerà Centre de Recherche de l’art visuelle).

L’atto di fondazione, sottoscritto da Hugo Demarco, Garcia Miranda, Francois Molnar, Moyano (che lasciarono il gruppo quasi subito), Horacio Garcia Rossi, Julio Le Parc, Francois Morellet , Servanes, Francisco Sobrino, Joen Stein, Yvaral (Jean Pierre Vasarely), recita in questo modo: "Oggi i sottoscritti dichiarano fondato il Groupe de recherche d’art visuelle. Con la creazione di questo centro, essi vogliono: mettere a confronto le loro ricerche personali o di piccoli gruppi al fine di intensificarle; unire le loro attività plastiche, sforzi, capacità e scoperte personali in un’attività che tenda ad essere quella di un’équipe; dominare in tal modo l’atteggiamento tradizionale del pittore unico e geniale, creatore di opere immortali. Il carattere ed il fine delle ricerche che verranno svolte dai membri del Groupe de recherche d’arte visuelle saranno sottoposti ad un’analisi del centro che esprimerà il suo parere in proposito. Tali ricerche potranno costituire il punto di partenza di altre ricerche che verranno realizzate dagli stessi che le avevano iniziate oppure da altri membri del centro. Ogni membro del Groupe de recherche d’art visuelle dovrà sottoporre le proprie attività individuali, quando riguardano il centro, al centro stesso, al fine di ottenere la soluzione più appropriata ai problemi che possono presentarsi. Verrà tenuto un registro in cui saranno annotate le attività del centro, la storia delle sue ricerche e le sue possibilità di sviluppo, sia teoriche che pratiche. Nello stesso modo si potranno anche stabilire classificazioni riguardanti l’origine delle ricerche, i loro obiettivi, le relazioni esistenti fra esse, o le loro contraddizioni. I membri del Groupe de recherche d’art visuelle nel creare la regolamentazione particolareggiata necessaria al funzionamento del centro si atterranno ai principi generali sopra esposti".

Gli artisti del GRAV sebbene di diversa appartenenza geografica sono tutti della stessa generazione e hano un'età compresa fra i venticinque e i trent'anni.

Il GRAV dichiara di voler intendere l’arte in maniera quasi scientifica - limitandosi a preoccupazioni puramente formali e visuali - e di voler considerare la pratica artistica come attività di gruppo e lavoro d’équipe.

Questi artisti partiranno dalle loro attività plastiche individuali e, per mezzo di una ricerca organizzata e sostenuta dal raffronto, costituiranno una solida base collettiva, tanto che diventano presto un centro libero da qualsiasi pressione estetica, sociale ed economica.

La dichiarazione vera e propria, intitolata "Propositions générales du GRAV", è del 1961 e sostiene: " niente pittura né scultura. L’opera d'arte dovrà essere liberata dalle pastoie della tradizione e resa apertura a nuove opportunità di ricerca". Inoltre, anche la figura tradizionale dell’artista va cassata: il culto della personalità e il mito della creazione come pure la produzione di opere uniche per l’élite e la dipendenza dal mercato dell’arte vanno abbandonati.

In occasione della Biennale di Parigi viene distribuito l'opuscolo "Assez de mystifications" dove veniva ribadito "Noi vogliamo interessare lo spettatore, liberarlo dalle inibizioni, decontrarlo. Noi vogliamo farlo partecipare. Noi vogliamo collocarlo in un contesto che egli aziona e trasforma. Noi vogliamo che sia cosciente della sua partecipazione. Noi vogliamo che si orienti verso un’interazione con altri spettatori. Noi vogliamo sviluppare nello spettatore una forte capacità di percezione e di azione"[1]

Nel 1962 si ha la prima esposizione del gruppo e inizia la collaborazione con i membri del Gruppo N, del Gruppo T e con molti altri che portano avanti ricerche analoghe come Enzo Mari e Von Graevenitz. Inizia a prendere forma l'idea di una "Nouvelle Tendance" come movimento internazionale. Lo stesso anno il GRAV partecipa all'esposizione "Arte programmata" in Italia, organizza ua mostra negli Stati Uniti e un'altra a Parigi in collaborazione con artisti latino americani.

Nel 1963 il Grav porta avanti diverse manifestazioni organizzate in diverse parti del mondo intitolate "L'instabilità". Alla Biennale di Parigi viene allestito il primo labirinto. A nome del gruppo Le parc participa al Congresso Internazionale delle critiche d'arte a Rimini presentando la "Proposition pour un lieu d'activation". Viene pubblicato un ulteriore testo dal titolo "Assez de mystifications". Partecipano a Zagreb all'esposizione "Nove Tendencije" discutendo e organizzando il movimento internazionale della NT.

Si susseguono gli incontri con gli artisti della "Nouvelle Tendence" nel 1964 con l'organizzazione di una grande manifestazione a Parigi dove Le Parc, Morellet e Stein realizzeranno un labirinto. L'esposizione "L'instabilità" arriva in Argentina e in Brasile.

Nel 1965 viene organizzato il terzo labirinto a New York. Viene pubblicato lo stesso anno il testo "Stop-Art" e per la Biennale di Parigi viene affrontato il tema del gioco e viene allestita una sala giochi dove lo spettatore determina le situazioni proposte.

A Parigi nel 1966 viene realizzata "Un jour dans la rue", dove l'unione di diversi elementi davano vita a situazioni differenti ogni due ore. Le Parc lo stesso anno riceve il Gran Premio internazionale di Pittura. Viene pubblicato il testo "Multiples" e a Eindhoven viene organizzata l'esposizione "Kunst Licht Kunst".

Nel 1967 il GRAV intraprende il suo secondo viaggio in America Latina. Viene realizzato "Anti-Voiture". In seguto a Parigi viene realizzato "Percorso a volume variabile" e lo stesso anno Le Parc viene nominato Cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere da parte di André Malraux, Ministro francese per gli Affari Culturali.

Nel 1968 viene allestita l'esposizione "A la recherche d'un nouveau spectateur" a Dortmund in Germania. Vengono realizzati dei lavori collettivi a Buffalo a Saint-Paul de-Vence e a Grenoble. In un clima di alta contestazione Le Parc viene espulso dalla Francia insieme ad altri e inizia a viaggiar eper l'Eurpa insieme ad Enzo Mari. Cinque mesi dopo grazie a molte azioni e rivendicazioni del mondo culturale l'espulsione viene sospesa e Le Parc torna a Parigi. Viene pubblicato il testo "Demystifier l'art" contenente analisi e discussioni sulla fgura dell'artista.

Col tempo, le posizioni dei vari artisti del gruppo si andarono diversificando e si cominciò ad avvertire il contrasto fra l’impegno del gruppo da un lato e i condizionamenti del sistema dell’arte e l’attività dei singoli componenti dall'altro. Per questo motivo, nel 1968, il Grav si sciolse definitivamente poche settimane dopo la morte di Marcel Duchamp.

Sito web:

Poetica:

Gli anni 60 sono segnati dala Guerra Fredda e questo aspetto non può essere ignorato dal gruppo GRAV. Herbert Marcuse fa una critica radicale della società che possiede una libertà illusoria. Il dominio economico, gli apparati politici, culturali ed ideologici similmente a una camicia di forza producono una standardizzazione della società per volontà delle istituzioni. L'identità dell'individuo viene meno rispetto alla funzione di consumatore. Questo contesto storico e sociale porta oltre al rifuto dell'imperialismo americano anche il rifiuto delle istituzioni come la chiesa, la famiglia e l'autorità sotto tutte le forme. Questo pensiero di rivolta emerge e viene portato avanti soprattutto da giovani studenti.[2]

Il contesto artistico parigino negli anni 50 è ancora segnato dalla polemica tra i sostenitori del figurativo e quelli dell'astratto dimenticando la questione lanciata dalle avanguardie della prima metà del secolo tra le quali si ricordano il Futurismo e il Dada. Malgrado quest'arretratezza un evento è da ricordare, la mostra alla galleria di Denise René del 1955 intitolata "Il movimento" dedicata all'arte geometrica del Vasarely. Questa mostra è importante perchè inizia a far nascere delle domande a cui i membri del GRAV proveranno a rispondere.

I membri del GRAV pur rappresentando una continuità con le correnti del XX secolo, intendono rompere con alcune vecchie pratiche ridefinendo il ruolo dell'artista, la funzione dell'opera d'arte e il come viene percepita dallo spettatore. La figura dell'artista viene messa in secondo piano e i pubblico ha un nuovo ruolo. Vengono utilizzati materiali e tecniche innovative, espressione della modernità. Come il plexiglass, il neon e il nylon. Dal 1960 al 1968 i vari membri hanno condiviso tra loro le proprie esperienze e ascoltando in seguito le varie considerazioni del gruppo. Si viveva un continuo spirito di ricerca, lo stile intrapreso era la ricerca "artistico-scientifica".



Opere:

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. http://web.tiscali.it/adapuglisi/l%27occhio%20motore.pdf
  2. http://www.mbar.org/services/ressources/dossier%20GRAV.pdf

Tipo di scheda:

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