Discussione:Held Joshua: differenze tra le versioni

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* '''''Guernica'', 1937'''
 
* '''''Guernica'', 1937'''
 
http://www.pablopicasso.org/guernica.jsp <br>
 
http://www.pablopicasso.org/guernica.jsp <br>
Dopo mesi di ricerche Picasso individua il tema della sua opera geniale quando il 28 aprile la città basca di Guernica è rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi.<br>
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Dopo mesi di ricerche '''[[Picasso Pablo|un grande artista]]''' individua il tema della sua opera geniale quando il 28 aprile la città basca di Guernica è rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi.<br>
 
Guernica viene esposta nel 1937 nel padiglione spagnolo dell'Esposizione interanzionale delle Arti e delle tecniche a Parigi.
 
Guernica viene esposta nel 1937 nel padiglione spagnolo dell'Esposizione interanzionale delle Arti e delle tecniche a Parigi.
  

Revisione 17:47, 6 Nov 2015

Cognome Nome del personaggio seguito da un abstract di circa 3 righe di descrizione del personaggio

Didascalia immagine relativa al soggetto

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Biografia:

Biografia del personaggio in almeno una decina di righe.[1]

Sito web:

Poetica:

Opere:

immagine allineata a destra

  • Titolo, anno

eventuale link
Descrizione di almeno 4 o 5 righe

es.

Guernica, 1937
  • Guernica, 1937

http://www.pablopicasso.org/guernica.jsp
Dopo mesi di ricerche un grande artista individua il tema della sua opera geniale quando il 28 aprile la città basca di Guernica è rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi.
Guernica viene esposta nel 1937 nel padiglione spagnolo dell'Esposizione interanzionale delle Arti e delle tecniche a Parigi.







Guernica, 1937
  • Guernica, 1937

http://www.pablopicasso.org/guernica.jsp
Dopo mesi di ricerche Picasso individua il tema della sua opera geniale quando il 28 aprile la città basca di Guernica è rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi.
Guernica viene esposta nel 1937 nel padiglione spagnolo dell'Esposizione interanzionale delle Arti e delle tecniche a Parigi.








Guernica, 1937
  • Guernica, 1937

http://www.pablopicasso.org/guernica.jsp
Dopo mesi di ricerche Picasso individua il tema della sua opera geniale quando il 28 aprile la città basca di Guernica è rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi.
Guernica viene esposta nel 1937 nel padiglione spagnolo dell'Esposizione interanzionale delle Arti e delle tecniche a Parigi.

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Joshua Held nato a Firenze nel 1967. Nonostante il suo nome possa sembrare americano -e non lo è- egli è italiano, con padre di origini tedesche, dal quale deriva il cognome Held. Il suo percorso formativo si è alternato fra arte e musica -caratteristiche che fanno di una persona un artista completo- iniziando i suoi studi all'Istituto d'Arte di Porta Romana, per poi intraprendere gli studi al conservatorio Cherubini di Firenze, diplomandosi in pianoforte. Fu grazie al mondo del lavoro, e alla necessità di guadagnarsi da vivere, che fu ricondotto al disegno -quando si parla di destino- trovando lavoro come grafico presso uno studio pubblicitario fiorentino. Avendo adottato da sempre uno stile da cartoon, i clienti iniziarono a preferire quel genere di ingaggi rispetto a quelli d'impronta grafica. Nel giro di pochi anni si ritrovò a realizzare illustrazioni e cartoni animati, lasciandosi alle spalle la progettazione di manifesti pubblicitari. Un lavoro in particolare, intermediario fra il mondo della grafica e quello dei cartoon, è la realizzazione del testimonial dell'azienda di trasporti fiorentina ATAF, ossia un "omino" usato per manifesti, biglietti e abbonamenti; la campagna fu realizzata nella metà degli anni '90. Durante la sua carriera di grafico pubblicitario,si è cimentato nell'illustrazione di libri per bambini, pubblicandone cinque per la Gallucci Editore. In questa collana il libro di maggior successo è stato "Vengo anch'io, no tu no!", tratto dalla canzone di Enzo Jannacci e Dario Fo. Nella realizzazione di cartoni animati è stato curatore del character design di Gino il pollo,personaggio ideato da Andrea Zingoni e Antonio Glessi. Held è famoso per aver ideato la serie dei personaggi "i nasoni". I nasoni sono frutto delle sue esperienze infantili di lettura fumettistica, dove la trama segue la scia dell'umorismo francese degli anni '70, e la grafica ha una matrice improntata sullo stile del cartone animato italiano di fine anni '60 "La linea",e delle strisce fumettistiche quali la B.C disegnata da Johnny Hart ( dove il protagonista è un cavernicolo alle prese con problemi giornalieri), il Mago Id realizzato graficamente Brant Parker e le linee fumettistiche di Saul Steinberg. I nasoni, infatti, hanno molto in comune con questo panorama visivo, soprattutto per l'aspetto stilizzato dei personaggi, costituito da tratto o linea. Il naso grande, come ha spiegato il suo ideatore ( J. Held), serve a dare direzione alle espressioni, definito dall'ideatore stesso una specie di "timone". Con i nasoni l'ideatore può parlare di tutto, perché non sono determinati da una personalità precisa, quindi possono essere tutto o niente, diventando personaggi dotati di libertà espressiva. Con i personaggi i nasoni, l'intento non è affrontare la satira politica, ma la complessità dell'essere umano, le difficoltà del banale, ovvero la complessità dell'esistenza; inoltre i nasoni vengono usati come promozioni pubblicitarie, inseriti nella mini-serie in onda sul web di IKEA, intitolata la "Hemma Family", dove i personaggi assumono il ruolo di tuttofare. Joshua Held è inoltre riuscito a superare i confini del suo campo lavorativo di grafico, cimentandosi in un impegno teatrale come coautore, assieme al regista Pier Francesco Maestrini, nella rappresentazione teatrale del Barbiere di Siviglia, andata in scena per la prima volta in Brasile nel 2010. L'opera teatrale si articola tra animazione e giochi sincronizzati di musica dal vivo e film, dove i cantanti/ attori si alternano, tramite una fessura sullo schermo, al loro alter- ego realizzato a cartoon. Questa strategia rappresentativa ha riscosso il consenso del pubblico (sebbene fosse un pubblico di Opera), determinando così il successo dell'opera stessa. Held stesso l'ha definita una delle esperienze professionali più belle alle quali abbia mai partecipato, nonostante la sua semplicità concettuale e l'assenza di scenografia fisica.