Discussione:La Societas Raffaello Sanzio: differenze tra le versioni

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La Societas Raffaello Sanzio
 
La Societas Raffaello Sanzio
 
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Compagnia teatrale che nasce a Cesena nel 1981 da Romeo Castelluci, Claudia Castellucci, Chiara Guidi e Paolo Guidi. Gli spettacoli si distinguono per una forte ricerca sperimentale tipica dei movimenti d'avanguardia e si sviluppano in un teatro immagine che affronta in maniera provocatoria i temi del mito e dell'iconografia sacra. Giuseppe Bertolucci, uno dei più autorevoli paladini dell’avanguardia teatrale, scrive al riguardo della compagnia su quanto riesca ad esprimere il primitivo “con tanta grazia da lasciare indifesi”<ref></ref>
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Compagnia teatrale che nasce a Cesena nel 1981 da Romeo Castelluci, sua sorella Claudia Castellucci, la moglie Chiara Guidi e suo fratello Paolo Guidi. Lo stretto legame di parentela li tiene uniti e li rende coplici sia nella vita reale che sul palcoscenico. Tutti si introducono nel mondo del teatro con estrema innocenza proveniendo da studi artistici e non teatrali nè tantomeno musicali. Gli spettacoli si distinguono per una forte ricerca sperimentale tipica dei movimenti d'avanguardia e si sviluppano in un teatro immagine che affronta in maniera provocatoria i temi del mito e dell'iconografia sacra. Giuseppe Bertolucci, uno dei più autorevoli paladini dell’avanguardia teatrale, scrive al riguardo della compagnia di quanto riesca ad esprimere il primitivo “con tanta grazia da lasciare indifesi”.<ref>Romeo Castellucci & Socìetas Raffaello Sanzio, Oliviero Ponte di Pino, Doppiozero, 2013</ref>  
  
Per quello che riguarda lo scenario dell’avanguardia teatrale italiana che fa da cornice alla nascita della compagnia troviamo esponenti come Carmelo Bene, Carlo Quartucci, Leo De Berardinis, Giuliano Scabia. Questi e molti altri intorno agli anni 60-70 portano il teatro fuori dalle sale per metterlo in sintonia con le esperienze innovetive del 900. Gli esponenti di spicco sono rappresentati da Jerzy Grotowski in Polonia, Living Theatre a New York. Prima di questa grande rivoluzione il teatro era ancora rigido nella sua espressione, nel rapporto con il pubbblico e nella preminenza dell’aspetto letterario. In questo contesto la Società Raffaello Sanzio si fa strada con fatica attraverso le critiche e le polemiche di chi non accetta in un primo momento un metodo di rappresentazione così stravolgente e innovativo.
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Per quello che riguarda lo scenario dell’avanguardia teatrale italiana che fa da cornice alla nascita della compagnia troviamo esponenti come Carmelo Bene, Carlo Quartucci, Leo De Berardinis, Giuliano Scabia. Questi e molti altri intorno agli anni 60-70 portano il teatro fuori dalle sale per metterlo in sintonia con le esperienze innovetive del 900. Gli esponenti di spicco sono rappresentati da Jerzy Grotowski in Polonia, Living Theatre a New York. Prima di questa grande rivoluzione il teatro era ancora rigido nella sua espressione, nel rapporto con il pubblico e nella preminenza dell’aspetto letterario. In questo contesto la Società Raffaello Sanzio si fa strada con fatica attraverso le critiche e le polemiche di chi non accetta in un primo momento un metodo di rappresentazione così stravolgente e innovativo.
  
La rappresentazione teatrale viene quindi fortemente svincolata dal testo narrativo e dalla raffigurazione tradizionale. Anche dove lo spettacolo prende spunto da temi teatrali conosciuti come l'Amleto, e l'Orestea le manifestazioni sceniche sono riviste con una metodologia espressiva totalmente differente che comprende la videoinstallazione, la musica e l'happening. L'esordio avviene nel 1981 realizzando ”Diade incontro a Monade” dove i protagonisti duellano con armi di legno, spostano carni bovine sulla scena e caricano l’azione di elementi surreali e simbolici. Stessa cosa succede in “Persia mondo uno a uno” realizzato lo stesso anno.  Nel 1982 seguono “Popolo zuppo”, “Maiali anziani malandati” e l’anno successivo “Fuoriclasse della bontà”.
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La rappresentazione teatrale viene quindi fortemente svincolata dal testo narrativo e dalla raffigurazione tradizionale. Anche dove lo spettacolo prende spunto da temi teatrali conosciuti come l'Amleto, e l'Orestea le manifestazioni sceniche sono riviste con una metodologia espressiva totalmente differente che comprende la videoinstallazione, la musica e l'happening. Inoltre strimgono una stretta collaborazione con Plastikart, ditta che si occupa della realizzazione di scenografie particolari, automi e oggetti di scena complessi. L'esordio avviene nel 1981 realizzando ”Diade incontro a Monade” dove i protagonisti duellano con armi di legno, spostano carni bovine sulla scena e caricano l’azione di elementi surreali e simbolici. Stessa cosa succede in “Persia mondo uno a uno” realizzato lo stesso anno.  Nel 1982 seguono “Popolo zuppo”, “Maiali anziani malandati” e l’anno successivo “Fuoriclasse della bontà”.
  
Anche se a far scattare la vocazione del gruppo è stato uno spettacolo del 1979 del “Carrozzone”, ”Punto di rottura” in realtà gli artisti prendono come modello le arti visive e quindi hanno come riferimento pittori come Chia, Paladino, Cucchi, Clemente e in seguito si aggiungeranno a questi anche De Dominicis, Nitsch, Bacon e molti altri. All’inizio la compagnia utilizza lo stratagemma dell’ironia per liberarsi da una sorta di cultura e ideologia limitante e si appropria del linguaggio tipico della tradizione sovvertendo in un certo senso i luoghi comuni di cui è permeata la società.
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Anche se a far scattare la vocazione del gruppo è stato uno spettacolo del 1979 del Carrozzone, ”Punto di rottura” in realtà gli artisti prendono come modello le arti visive e quindi hanno come riferimento pittori come Chia, Paladino, Cucchi, Clemente e in seguito si aggiungeranno a questi anche De Dominicis, Nitsch, Bacon e molti altri. All’inizio la compagnia utilizza lo stratagemma dell’ironia per liberarsi da una sorta di cultura e ideologia limitante e si appropria del linguaggio tipico della tradizione sovvertendo in un certo senso i luoghi comuni di cui è permeata la società.
  
 
La societas Raffaello Sanzio arriva per la prima volta a Milano nel 1983 con lo spettacolo “I fuoriclasse della bontà”. La rappresentazione Viene messa in scena davanti a una platea quasi deserta e culmina con un surreale dialogo tra Giotto e Cimabue. L’opera è caratterizzata da una forte ironia mescolata da contenuti colti e da gag estetico-filosofiche.
 
La societas Raffaello Sanzio arriva per la prima volta a Milano nel 1983 con lo spettacolo “I fuoriclasse della bontà”. La rappresentazione Viene messa in scena davanti a una platea quasi deserta e culmina con un surreale dialogo tra Giotto e Cimabue. L’opera è caratterizzata da una forte ironia mescolata da contenuti colti e da gag estetico-filosofiche.
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Nel 1984 inizia una nuova fase con lo spettacolo “Kaputt Necropolis” presentato alla biennale di Venezia che rinsalda le fondamenta con la cultura occidentale. In “Santa Sofia. Teatro Khmer” del 1986 vengono messe in discussione la religione e la rivoluzione. L’anno dopo con l’opera “I miserabili” affrontano i temi della politica e della storia e della società dello spettacolo.
 
Nel 1984 inizia una nuova fase con lo spettacolo “Kaputt Necropolis” presentato alla biennale di Venezia che rinsalda le fondamenta con la cultura occidentale. In “Santa Sofia. Teatro Khmer” del 1986 vengono messe in discussione la religione e la rivoluzione. L’anno dopo con l’opera “I miserabili” affrontano i temi della politica e della storia e della società dello spettacolo.
  
Nel 1989 arriva a Milano nell’ex chiesa di SanCarpoforo lo spettacolo “La discesa di Inanna” dove la messa in scenadel mito sumero diventa il pretesto per mettere in discussione archetipipresenti e passati.“Gilgamesh" arriva nel 1990 e ha come tema sempre il recupero del mito, tratando lo scontro fra l’eroe e il suo rivale alter ego Enkidu. Seguono nel 1991 "Iside" e "Osiride".
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Nel 1989 arriva a Milano nell’ex chiesa di San Carpoforo lo spettacolo “La discesa di Inanna” dove la messa in scenadel mito sumero diventa il pretesto per mettere in discussione archetipipresenti e passati.“Gilgamesh" arriva nel 1990 e ha come tema sempre il recupero del mito, tratando lo scontro fra l’eroe e il suo rivale alter ego Enkidu. Seguono nel 1991 "Iside" e "Osiride".
  
Il 1992 è la volta di “Amleto La veemente esteriorità della morte di un mollusco", dove il mito di Amleto viene a mano a mano decostruito in maniera provocatoria ed estrema e la figura dell'attore recuperando il significato liturgico e sacrificale. L’anno successivo arriva il cupo e violento ”Masoch.I trionfi del teatro come potenza passiva, colpa e sconfitta", che però viene accolto con freddezza. Nel 1994 organizzano “Festa Plebea” dove si discute del rapporto cultura e istituzioni.  L’anno successivo realizzano “Orestea (una commedia organica?) e Il punto di arrivo di una fase di ricerca giunge con l’opera “Genesi. Fromthe museum of sleep” del 1999.
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Il 1992 è la volta di “Amleto La veemente esteriorità della morte di un mollusco", dove il mito di Amleto viene a mano a mano decostruito in maniera provocatoria ed estrema e la figura dell'attore recuperando il significato liturgico e sacrificale. L’anno successivo arriva il cupo e violento ”Masoch.I trionfi del teatro come potenza passiva, colpa e sconfitta", che però viene accolto con freddezza. Nel 1994 organizzano “Festa Plebea” dove si discute del rapporto cultura e istituzioni.  L’anno successivo realizzano “Orestea (una commedia organica?) e il punto di arrivo di una fase di ricerca giunge con l’opera “Genesi. From the museum of sleep” del 1999 e per la composizione musicale collaborano con Scott Gibbons, compositore americano di musica ellettronica e elettroacustica. Da qui in avanti la cooperazione si è cosolidata ed è continuata nel tempo.
  
 
Nel 2000 alla compagnia viene riconosciuto il Premio Europa Nuove Realtà Teatrali e dal 2002 fino al 2004 iniziano a sviluppare un ciclo drammatico sulla Tragedia Endogonidia diviso in 11 episodi.
 
Nel 2000 alla compagnia viene riconosciuto il Premio Europa Nuove Realtà Teatrali e dal 2002 fino al 2004 iniziano a sviluppare un ciclo drammatico sulla Tragedia Endogonidia diviso in 11 episodi.
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* [http://www.treccani.it/enciclopedia/societas-raffaello-sanzio/ Societas Raffaello Sanzio sull'Enciclopedia Treccani"]
 
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Revisione 00:24, 7 Dic 2014

La Societas Raffaello Sanzio seguito da un abstract di circa 3 righe di descrizione del personaggio

Didascalia immagine relativa al soggetto

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

La Societas Raffaello Sanzio

Biografia:

Compagnia teatrale che nasce a Cesena nel 1981 da Romeo Castelluci, sua sorella Claudia Castellucci, la moglie Chiara Guidi e suo fratello Paolo Guidi. Lo stretto legame di parentela li tiene uniti e li rende coplici sia nella vita reale che sul palcoscenico. Tutti si introducono nel mondo del teatro con estrema innocenza proveniendo da studi artistici e non teatrali nè tantomeno musicali. Gli spettacoli si distinguono per una forte ricerca sperimentale tipica dei movimenti d'avanguardia e si sviluppano in un teatro immagine che affronta in maniera provocatoria i temi del mito e dell'iconografia sacra. Giuseppe Bertolucci, uno dei più autorevoli paladini dell’avanguardia teatrale, scrive al riguardo della compagnia di quanto riesca ad esprimere il primitivo “con tanta grazia da lasciare indifesi”.[1]

Per quello che riguarda lo scenario dell’avanguardia teatrale italiana che fa da cornice alla nascita della compagnia troviamo esponenti come Carmelo Bene, Carlo Quartucci, Leo De Berardinis, Giuliano Scabia. Questi e molti altri intorno agli anni 60-70 portano il teatro fuori dalle sale per metterlo in sintonia con le esperienze innovetive del 900. Gli esponenti di spicco sono rappresentati da Jerzy Grotowski in Polonia, Living Theatre a New York. Prima di questa grande rivoluzione il teatro era ancora rigido nella sua espressione, nel rapporto con il pubblico e nella preminenza dell’aspetto letterario. In questo contesto la Società Raffaello Sanzio si fa strada con fatica attraverso le critiche e le polemiche di chi non accetta in un primo momento un metodo di rappresentazione così stravolgente e innovativo.

La rappresentazione teatrale viene quindi fortemente svincolata dal testo narrativo e dalla raffigurazione tradizionale. Anche dove lo spettacolo prende spunto da temi teatrali conosciuti come l'Amleto, e l'Orestea le manifestazioni sceniche sono riviste con una metodologia espressiva totalmente differente che comprende la videoinstallazione, la musica e l'happening. Inoltre strimgono una stretta collaborazione con Plastikart, ditta che si occupa della realizzazione di scenografie particolari, automi e oggetti di scena complessi. L'esordio avviene nel 1981 realizzando ”Diade incontro a Monade” dove i protagonisti duellano con armi di legno, spostano carni bovine sulla scena e caricano l’azione di elementi surreali e simbolici. Stessa cosa succede in “Persia mondo uno a uno” realizzato lo stesso anno. Nel 1982 seguono “Popolo zuppo”, “Maiali anziani malandati” e l’anno successivo “Fuoriclasse della bontà”.

Anche se a far scattare la vocazione del gruppo è stato uno spettacolo del 1979 del Carrozzone, ”Punto di rottura” in realtà gli artisti prendono come modello le arti visive e quindi hanno come riferimento pittori come Chia, Paladino, Cucchi, Clemente e in seguito si aggiungeranno a questi anche De Dominicis, Nitsch, Bacon e molti altri. All’inizio la compagnia utilizza lo stratagemma dell’ironia per liberarsi da una sorta di cultura e ideologia limitante e si appropria del linguaggio tipico della tradizione sovvertendo in un certo senso i luoghi comuni di cui è permeata la società.

La societas Raffaello Sanzio arriva per la prima volta a Milano nel 1983 con lo spettacolo “I fuoriclasse della bontà”. La rappresentazione Viene messa in scena davanti a una platea quasi deserta e culmina con un surreale dialogo tra Giotto e Cimabue. L’opera è caratterizzata da una forte ironia mescolata da contenuti colti e da gag estetico-filosofiche.

Nel 1984 inizia una nuova fase con lo spettacolo “Kaputt Necropolis” presentato alla biennale di Venezia che rinsalda le fondamenta con la cultura occidentale. In “Santa Sofia. Teatro Khmer” del 1986 vengono messe in discussione la religione e la rivoluzione. L’anno dopo con l’opera “I miserabili” affrontano i temi della politica e della storia e della società dello spettacolo.

Nel 1989 arriva a Milano nell’ex chiesa di San Carpoforo lo spettacolo “La discesa di Inanna” dove la messa in scenadel mito sumero diventa il pretesto per mettere in discussione archetipipresenti e passati.“Gilgamesh" arriva nel 1990 e ha come tema sempre il recupero del mito, tratando lo scontro fra l’eroe e il suo rivale alter ego Enkidu. Seguono nel 1991 "Iside" e "Osiride".

Il 1992 è la volta di “Amleto La veemente esteriorità della morte di un mollusco", dove il mito di Amleto viene a mano a mano decostruito in maniera provocatoria ed estrema e la figura dell'attore recuperando il significato liturgico e sacrificale. L’anno successivo arriva il cupo e violento ”Masoch.I trionfi del teatro come potenza passiva, colpa e sconfitta", che però viene accolto con freddezza. Nel 1994 organizzano “Festa Plebea” dove si discute del rapporto cultura e istituzioni. L’anno successivo realizzano “Orestea (una commedia organica?) e il punto di arrivo di una fase di ricerca giunge con l’opera “Genesi. From the museum of sleep” del 1999 e per la composizione musicale collaborano con Scott Gibbons, compositore americano di musica ellettronica e elettroacustica. Da qui in avanti la cooperazione si è cosolidata ed è continuata nel tempo.

Nel 2000 alla compagnia viene riconosciuto il Premio Europa Nuove Realtà Teatrali e dal 2002 fino al 2004 iniziano a sviluppare un ciclo drammatico sulla Tragedia Endogonidia diviso in 11 episodi.

Nel 2006 realizzano "Hey, girl!" seguito da "Madrigale appena narrabile" del 2007.

Nel 2011 invece l'opera "Sul concetto di volto nel figlio di Dio" viene considerata blasfema e oggetto di denuncia da parte di un gruppo di cattolici. Nel solito anno presentano “Attore, il tuo nome non è esatto”, una riflessione sulla figura dell’attore non vista più come colui che agisce macome figura influenzata da altre forze tra cui lo spettatore.

Sito web:

http://www.raffaellosanzio.org/

Poetica:

Opere:

  • Santa Sofia.Teatro Khmer (1985)
  • Kaputt Necropolis (1984)
  • Miserabili (1986)
  • Alla bellezza tanto antica (1987)
  • La discesa di Inanna (1989)
  • Gilgamesh (1990)
  • Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992)
  • Favole di Esopo (1992)
  • Masoch. I trionfi del teatro come potenza passiva, colpa e sconfitta (1993)
  • Lucifero. Quanto più una parola è vecchia tanto più va a fondo (1993)
  • Orestea (Una commedia organica?) (1995)
  • Buchettino (1995)
  • Giulio Cesare (1997)
  • Genesi. From the museum of sleep (1999)
  • Ciclo "Tragedia Endogonidia":
    • C.#01 CESENA. I Episodio della Tragedia Endogonidia (2002)
    • A.#02 AVIGNON. II Episodio della Tragedia Endogonidia (2002)
    • B.#03 BERLIN. III Episodio della Tragedia Endogonidia (2003)
    • BR.#04 BR.#04 BRUXELLES/BRUSSEL. IV Episodio della Tragedia Endogonidia (2003)
    • BN.#05 BERGEN. V Episodio della Tragedia Endogonidia (2003)
    • P.#06 PARIS. VI Episodio della Tragedia Endogonidia (2003)
    • R.#07 ROMA. VII Episodio della Tragedia Endogonidia (2003)
    • S.#08 STRASBOURG. VIII Episodio della Tragedia Endogonidia (2004)
    • L.#09 LONDON. IX Episodio della Tragedia Endogonidia (2004)
    • M.#10 MARSEILLE. X Episodio della Tragedia Endogonidia (2004)
    • C.#11 CESENA. XI Episodio della Tragedia Endogonidia (2004)
  • The Cryonic Chants (2005)
  • Hey Girl! (2006)
  • Vexilla Regis Prudent Inferni (2007)
  • Madrigale Appena Narrabile (2007)
  • Ciclo "La Divina Commedia":
    • Inferno (2008)
    • Purgatorio (2008)
    • Paradiso (2008)
  • Parsifal (2011)
  • Ciclo "Il velo nero del pastore":
    • Sul concetto di volto nel figlio di Dio (2010)
    • Il velo nero del pastore (2011)
    • Four Seasons Restaurant (2012)
  • Schwanengesang D744 (2013)

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. Romeo Castellucci & Socìetas Raffaello Sanzio, Oliviero Ponte di Pino, Doppiozero, 2013

Tipo di scheda:

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