Discussione:Mediologia: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
(Descrizione:)
Riga 14: Riga 14:
  
 
La logosfera è il periodo dell'oralità e della scrittura a mano ed ha una forte connotazione religiosa. La grafosfera invece è il periodo della stampa dominato dalla politica. In seguito si ha la videosfera dove predominano le immagini e una società dello spettacolo. Attualmente si vive nell'ipersfera dove il digitale resta al centro della vita: si ha accesso a tutto e in qualsiasi momento.  
 
La logosfera è il periodo dell'oralità e della scrittura a mano ed ha una forte connotazione religiosa. La grafosfera invece è il periodo della stampa dominato dalla politica. In seguito si ha la videosfera dove predominano le immagini e una società dello spettacolo. Attualmente si vive nell'ipersfera dove il digitale resta al centro della vita: si ha accesso a tutto e in qualsiasi momento.  
La mediologia è comparata all'archeologia e comprende l'approccio di ricerca di costruzione di un dato oggetto. Analizza la comunicazione vedendola, capendola, analizzandola e collocando l'informazione in un contesto.
+
 
 +
La mediologia è comparata all'archeologia e comprende l'approccio di ricerca di costruzione di un dato oggetto. Analizza la comunicazione vedendola, capendola, analizzandola e collocando l'informazione in un contesto. Le prime forme espressive di cui si è a conoscenza sono quelle nelle grotte di Lascaux che appaiono "nella purezza – luminescente ma per nulla trasparente – di una dimensione aurorale ancora immersa nel sacro e in tutto estranea a ciò che sarà l’arte e a ciò che il disegno diventerà per l'arte."<ref>Sunrise: a song of two humans, Alberto Abruzzese</ref> Bataille analizza in maniera approfondita quelle figure trovando una relazione tra il disegno e l'evoluzione del lavoro manuale. Nei disegni di Lascaux si ha un inizio delle pratiche di comunicazione dove il senso del sacro convive con la specializzazione del lavoro.
 +
 
 +
La comunicazione non è mai un canale neutro, rappresenta invece vari ambienti nei quali le interazioni dei soggetti sono determinate da dispositivi mediali. L'arte "è un dispositivo attraverso il quale la società ha costruito e costruisce territori relazionali di cui le cosiddette “opere d’arte” sono lo strumento. Pertanto è il territorio relazionale la vera costruzione simbolica mentre l’artefatto è il medium che la determina."<ref>Testo Speroni</ref>
 +
 
 +
Questa analisi ci aiuta a capire in che cosa l'azione del disegnare si stia trasformando nell'era del digitale.
 +
 
 +
"La mano che sfiora la tastiera del computer ha modo di usarlo con la stessa intenzione e quindi nello stesso modo in cui abbiamo visto ornare il vuoto di una statua acefala per mezzo delle mani tremanti di un contadino gettato nella metropoli che non gli appartiene e che tuttavia ha preso ad abitare. Nell’abitare delle reti si accendono le scintille di un disegnare emotivo – che vive di altrettanta paura e desiderio di sopravvivenza. La traccia di sé che ha imparato a raffigurarsi come mondo; poi a prolungare i propri segni lungo la linea delle lettere con cui disegnare la voce delle proprie parole; infine a costruire macchine e perfezionare algoritmi con cui navigare e edificare territori."<ref>Sunrise: a song of two humans, Alberto Abruzzese</ref>
  
 
==Bibliografia:==
 
==Bibliografia:==

Revisione 11:32, 26 Nov 2014

Partendo dall'evoluzione della cultura occidentale e dall'inclusione delle nuove tecnologie come i mezzi di comunicazione e i mezzi di trasporto nasce una nuova forma di studio per la comprensione degli individui e le loro forme di rappresentazione: la mediologia. La mediologia ha come oggetto il capire la realtà delle cose, ricostruire la storia cercando di individuare i processi che hanno originato gli eventi e la condizione che li ha favoriti la capacità di comunicazione e trasmissione che sono stati determinanti. La mediologia comprende la società relativa alle sue funzioni sociali superiori, l'arte, la tecnologia, la religione e la politica si materializzano in oggetti che emanano idee e che costituiscono la struttura di una tecnica di trasmissione.

Argomento:

Mediologia

Descrizione:

Régis Debray è considerato colui che per primo ha iniziato ad unire sotto un'unica definizione i vari indirizzi di ricerca e i vari approcci interdisciplinari riguardanti le funzioni culturali come la politica, l'arte, la religione e le ideologie in relazione ai media e sul ruolo svolto dalle innovazioni tecniche sui fenomeni culturali. La mediologia non è una scienza e neppure si può definire semplicemente la sociologia dei media, non è semiotica, non è storia, non è ermeneutica.

La mediologia studia il processo attraverso il quale un'idea determina conseguenze materiali nella società. Cerca di trovare i rapporti tra l'evoluzione delle idee e delle credenze grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, alle forme di comunicazione e di trasmissione. La mediologia aspira quindi a trovare un legame tra la cultura e le sue basi materiali e si pone come obiettivo lo studio delle funzioni sociali superiori dell'uomo, come l'arte, la politica e la religione e la loro relazione con i medium e il mezzo di trasmissione e trasporto. Proprio per questo gli studiosi che partecipano a questa indagine si interessano alle varie innovazioni tecniche che si sono susseguite nel tempo come la scrittura, la stampa, la fotografia e il personal computer. Il funzionamento del medium non è più oggetto di analisi in quanto unità tecnologica e culturale autonoma, ma l'indagine si apre a tutto il sistema nel suo complesso visto come una rete di connessioni fra i media e la società.

“La storia dell'uomo viene letta come espressione dei media dominanti nei quali le diverse forme di società si sono riconosciute. E la civiltà viene ritenuta fortemente dipendente dai media, profondamente influenzata da essi nelle sue crisi e nei suoi processi di trasformazione. A partire dalla scrittura, in un superamento della forma interattiva e priva di strumenti affidata all'oralità, la trasmissione del messaggio viene indagata nella sua relazione con il supporto tecnologico che ne garantisce la diffusione a un pubblico ampio e anonimo, ignoto all'emittente.” [1]

La trasmissione è la capacità di un'idea di perdurare nel tempo e proprio su questo aspetto si concentra lo studio mediologico. La trasmissione è importante per un medium perchè acquista un significato simbolico. Questo permette alle idee il perdurare nella storia. Un grande esempio è l'efficacia simbolica della religione che utilizza immagini semplici comprese da tutti al di là dei confini liguistici o nazionali per comunicare un messaggio. In questo modo si ha una trasformazione dell'ideologia in simboli che perdurano nel tempo. La mediologia stabilisce quattro grandi periodi nella storia dell'umanità rappresentati da mediasfere. Una mediasfera si sviluppa sull'asse spazio temporale e si basa su una tecnologia che trasmette cultura e che determina la formazione dei sensi dell'uomo influenzando tutte le funzioni sociali superiori. A seconda dell'ambiente dei media che caraterizza un epoca si susseguono diverse mediasfere: la logosfera, la grafosfera, la videosfera e la ipersfera.

La logosfera è il periodo dell'oralità e della scrittura a mano ed ha una forte connotazione religiosa. La grafosfera invece è il periodo della stampa dominato dalla politica. In seguito si ha la videosfera dove predominano le immagini e una società dello spettacolo. Attualmente si vive nell'ipersfera dove il digitale resta al centro della vita: si ha accesso a tutto e in qualsiasi momento.

La mediologia è comparata all'archeologia e comprende l'approccio di ricerca di costruzione di un dato oggetto. Analizza la comunicazione vedendola, capendola, analizzandola e collocando l'informazione in un contesto. Le prime forme espressive di cui si è a conoscenza sono quelle nelle grotte di Lascaux che appaiono "nella purezza – luminescente ma per nulla trasparente – di una dimensione aurorale ancora immersa nel sacro e in tutto estranea a ciò che sarà l’arte e a ciò che il disegno diventerà per l'arte."[2] Bataille analizza in maniera approfondita quelle figure trovando una relazione tra il disegno e l'evoluzione del lavoro manuale. Nei disegni di Lascaux si ha un inizio delle pratiche di comunicazione dove il senso del sacro convive con la specializzazione del lavoro.

La comunicazione non è mai un canale neutro, rappresenta invece vari ambienti nei quali le interazioni dei soggetti sono determinate da dispositivi mediali. L'arte "è un dispositivo attraverso il quale la società ha costruito e costruisce territori relazionali di cui le cosiddette “opere d’arte” sono lo strumento. Pertanto è il territorio relazionale la vera costruzione simbolica mentre l’artefatto è il medium che la determina."[3]

Questa analisi ci aiuta a capire in che cosa l'azione del disegnare si stia trasformando nell'era del digitale.

"La mano che sfiora la tastiera del computer ha modo di usarlo con la stessa intenzione e quindi nello stesso modo in cui abbiamo visto ornare il vuoto di una statua acefala per mezzo delle mani tremanti di un contadino gettato nella metropoli che non gli appartiene e che tuttavia ha preso ad abitare. Nell’abitare delle reti si accendono le scintille di un disegnare emotivo – che vive di altrettanta paura e desiderio di sopravvivenza. La traccia di sé che ha imparato a raffigurarsi come mondo; poi a prolungare i propri segni lungo la linea delle lettere con cui disegnare la voce delle proprie parole; infine a costruire macchine e perfezionare algoritmi con cui navigare e edificare territori."[4]

Bibliografia:

inserire la bibliografia principale relativa all'argomento trattato.

Webliografia:

Note:

  1. Dizionario degli studi culturali, Michele Cometa, Meltemi editore, 2004
  2. Sunrise: a song of two humans, Alberto Abruzzese
  3. Testo Speroni
  4. Sunrise: a song of two humans, Alberto Abruzzese