Discussione:Pignotti Lamberto: differenze tra le versioni

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Lamberto Pignotti nasce nel 1926 a Firenze da un padre pittore. Conseguita la laurea nel 1968 si trasferisce a Roma. Intorno al 1944 inizia la sperimentazione in campo artistico verbo-visiva facendo proprio lo spirito di avanguardia. I suoi primi testi letterari risalgono agli anni '50 sia per quello che riguarda la poesia lineare e sia per la critica militante e l'attualità culturale. Inizia quindi la sua collaborazione con periodici, programmi televisivi e riviste sia italiane che estere.
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Lamberto Pignotti nasce nel 1926 a Firenze da un padre pittore. Conseguita la laurea nel 1968 si trasferisce a Roma. Intorno al 1944 inizia la sperimentazione in campo artistico verbo-visiva facendo proprio lo spirito di avanguardia. I suoi primi testi letterari risalgono agli anni '50 sia per quello che riguarda la poesia lineare e sia per la critica militante e l'attualità culturale. Inizia quindi la sua collaborazione con periodici, programmi televisivi e riviste italiane ed estere.
  
 
Agli inizi degli anni '60 inizia a comporre i primi collage poetico visuali legati alle sue teorie inerenti "la poesia tecnologica" e "la poesia visiva". Il termine comparso per la prima volta in un saggio della rivista "Questo ed altro" del 1962 fa riferimento a un nuovo genere artistico la cui peculiarità consiste nel riutilizzare le parole e le immagini che compaiono nei mezzi di comunicazione, come ad esempio quotidiani, riviste e pubblicità.  
 
Agli inizi degli anni '60 inizia a comporre i primi collage poetico visuali legati alle sue teorie inerenti "la poesia tecnologica" e "la poesia visiva". Il termine comparso per la prima volta in un saggio della rivista "Questo ed altro" del 1962 fa riferimento a un nuovo genere artistico la cui peculiarità consiste nel riutilizzare le parole e le immagini che compaiono nei mezzi di comunicazione, come ad esempio quotidiani, riviste e pubblicità.  
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Tra il '66 e il '68 intraprende una ricerca riguardante elementi della cultura popolare da cui nasce la serie dei "Francobolli" influenzata dai generi del fumetto e del fotoromanzo.
 
Tra il '66 e il '68 intraprende una ricerca riguardante elementi della cultura popolare da cui nasce la serie dei "Francobolli" influenzata dai generi del fumetto e del fotoromanzo.
  
Negli anni '70 concentra la sua ricerca sulle immagini tratte dai giornali in maniera tale da indurre il fruitore a concentrarsi sul perchè sia stata prodotta, tale approccio lo si può notare nella serie delle "De-composizioni". Questo studio diventa anche materia dei suoi corsi tenuti dal 1971 alla Facoltà di Architettura di Firenze e in seguito al DAMS della Facoltà di Lettere di Bologna dove si analizzano le relazioni tra avangiardie, mass-media e new-media.
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Negli anni '70 concentra la sua ricerca sulle immagini tratte dai giornali in maniera tale da indurre il fruitore a concentrarsi sul perchè siano state prodotte, tale approccio lo si può notare nella serie delle "De-composizioni". Questo studio diventa anche materia dei suoi corsi tenuti dal 1971 alla Facoltà di Architettura di Firenze e in seguito al DAMS della Facoltà di Lettere di Bologna dove si analizzano le relazioni tra avanguardie, mass-media e new-media.
  
Arrivati agli anni '80 invece la ricerca inizia a concentrarsi sulla figura femminile scegliendo come sfondo alla propria scrittura delle giovani ammiccanti donne.
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Intorno agli anni '80 invece adopera la figura femminile nelle sue composizioni, scegliendo come sfondo alla propria scrittura delle giovani ammiccanti donne.
  
 
Svariati sono i suoi libri di poesia, narrazione, saggistica stampati con i più importanti editori italiani, tra i quali Mondadori, Lerici, Einaudi, Marsilio, Guaraldi, Sampietro, Vallecchi, Carucci, Campanotto, Il Verri, L’Espresso, Florida, Empiria, Guida, Meta, Morra, Fermenti, Dedalo, Le impronte degli uccelli, Laterza, Manni eGli Ori.
 
Svariati sono i suoi libri di poesia, narrazione, saggistica stampati con i più importanti editori italiani, tra i quali Mondadori, Lerici, Einaudi, Marsilio, Guaraldi, Sampietro, Vallecchi, Carucci, Campanotto, Il Verri, L’Espresso, Florida, Empiria, Guida, Meta, Morra, Fermenti, Dedalo, Le impronte degli uccelli, Laterza, Manni eGli Ori.
 
 
==Sito web:==
 
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http://www.lambertopignotti.it/
 
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Si può definire il fenomeno artistico della "poesia visiva" una corrente tipicamente italiana. Prende forma intorno agli anni '60, anni di fermento dove la polemica tra tradizione e neoavanguardie è viva e dove Lamberto Pignotti inizia le sue teorie in polemica con la poesia verbale, interessandosi sempre di più ai mezzi di comunicazione di massa. Questo comporta l'utilizzo del linguaggio giornalistico, pubblicitario, commerciale e di molti altri ancora per l'elaborazione di nuove forme poetiche di avanguardia.
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"La poesia visiva è per l'appunto l'espressione più evidente della superavanguardia, della poesia tecnologica. Non solo essa attinge ai mass-media (agli slogan più logorati dalla ripetizione, alle figurazioni più familiari all'occhio del consumatore di rotocalchi) ma potrebbe sfruttare gli stessi canali per contestarne il tipo di informazione. La poesia visiva che — lo abbiamo detto altre volte — potrebbe essere "contrabbandata" ad esempio sui manifesti stradali o sulle scatole di fiammiferi, tende infatti ad appropriarsi dei moduli e dei materiali dei mass-media ma per capovolgerne (quasi sempre in chiave ironica) l'informazione utilitaria a di solito coercitiva in informazione non gratuitamente estetica."<ref>http://www.poesianet.it/materiali8.htm</ref>
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Il mezzo linguistico scelto è il collage, un classico della poesia visiva. I vari ritagli di fotografie e scritture ricostruiscono le immagini di riviste di moda montate ironicamente con vari materiali. "Per accrescere la sensazione di ironica parodia Pignotti spruzza i collage di porporina, la polvere di fate dei bambini, emblema di quel fatuo apparire che della pubblicità, come della moda, è segno distintivo."<ref>http://www.artantide.com/artisti_CriticaArtista?idArtista=34</ref> Nella tecnica di Lamberto Pignotti si possono trovare quindi spunti surrealisti, neo-dada e pop che danno vita a opere le cui associazioni e accostamenti rendono l'immagine pubblicitaria più significativa.
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Lamberto Pignotti considerando l'arte contemporanea come una ricerca del "nuovo" e applicando questo concetto alla poesia verbale ne cerca di aprire i confini originariamente legati solo ai sensi dell'udito e della vista agli altri sensi del gusto del tatto e dell'olfatto. Questo approccio lo porta a concentrarsi negli ultimi anni all'arte sinestetica sperimantando un tipo di comunicazione globale che non comprenda soltanto il messaggio verbo-visivo ma includendo segni e codici del comportamento e dello spettacolo.
  
 
==Opere:==
 
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* Serie di disegni a matita, 1945-46
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* Una forma di lotta, 1962
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* Il signor X, 1964
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* La super arma, 1964
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* Evocare l'Italia, 1964
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* Super Leopardi, 1963
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* Osate essere bella, 1964
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* Si...si verrò, 1964
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* Siete ancora in tempo, 1964
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* Credo nelle novità formali, 1964
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* La super arma 1964
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* Carlo Marx ha detto di no alla coesistenza letteraria, 1965
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* La guerra è orribile, 1965
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* La rivoluzione che dura, 1965
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* La rivoluzione toglie il dolore, 1965
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* Poesia della frustrazione, 1965
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* L'inferno della terra, 1965
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* ...e io non credo agli spiriti, 1966
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* Una strada che va al romanzo, 1965
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* Aiuto!, 1966
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* Ancora la musica, 1966
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* Gulp!, 1966
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* Help!, 1966
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* Il travagliato cammino della ricerca in poesia, 1966
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* La situaizone italiana non può fare un miracolo
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* Non posso più mentire, 1966
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* Bellezza senza complimenti, 1967
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* Perdite di bellezza, 1967
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* Un altro passo della speranza, 1967
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* Un ombra in fiore, 1967
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* E così, 1968
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* Vietnam, 1967
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* Visioni senza ingredienti, 1967
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* Che succede se continuo a respirare?, 1968
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* Un sogno in movimento, 1967
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* I nostri sogni, 1968
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* Non dicevo niente, 1968
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* Quei sogni...1968
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* Tommaso Campanella, 1968
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* La biennale poliziotta: contro studenti ed artisti, 1968
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* L'avanguardia tutta nuova, 1968
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* Souvenir, 1969
  
 
==Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):==
 
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Revisione 02:28, 16 Nov 2014

Pignotti Lamberto poeta e artista visivo italiano è uno degli ideatori e teorici del genere artistico "poesia visiva" che sperimentando vari codici linguistici e percettivi da vita a collages dove testi e immagini presi dalla comunicazione di massa si discostano dal messaggio originario assumendo altri significati.

Didascalia immagine relativa al soggetto

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Pignotti Lamberto

Biografia:

Lamberto Pignotti nasce nel 1926 a Firenze da un padre pittore. Conseguita la laurea nel 1968 si trasferisce a Roma. Intorno al 1944 inizia la sperimentazione in campo artistico verbo-visiva facendo proprio lo spirito di avanguardia. I suoi primi testi letterari risalgono agli anni '50 sia per quello che riguarda la poesia lineare e sia per la critica militante e l'attualità culturale. Inizia quindi la sua collaborazione con periodici, programmi televisivi e riviste italiane ed estere.

Agli inizi degli anni '60 inizia a comporre i primi collage poetico visuali legati alle sue teorie inerenti "la poesia tecnologica" e "la poesia visiva". Il termine comparso per la prima volta in un saggio della rivista "Questo ed altro" del 1962 fa riferimento a un nuovo genere artistico la cui peculiarità consiste nel riutilizzare le parole e le immagini che compaiono nei mezzi di comunicazione, come ad esempio quotidiani, riviste e pubblicità.

Da queste ricerche artistiche che prenderanno il nome di poesia visiva nasce a Firenze nel 1963 il Gruppo 70. Lamberto Pignotti insieme a Eugenio Miccini ne sono i fondatori e in seguito si aggiungono al gruppo Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Luciano Ori, Michele Perfetti, Sarenco e altri.

Nel 1965 cura il progetto editoriale relativo alla prima antologia dedicata al movimento artistico intitolata "Poesie Visive" e costituita da 4 volumi.

Dal 1967 le sue opere come le serie "Souvenirs", "Zero", "Foto ricordo", sono influenzate dai suoi studi sulla semiotica, ne consegue un intervento dell'artista con la propria grafia su foto di riviste e quotidiani.

Tra il '66 e il '68 intraprende una ricerca riguardante elementi della cultura popolare da cui nasce la serie dei "Francobolli" influenzata dai generi del fumetto e del fotoromanzo.

Negli anni '70 concentra la sua ricerca sulle immagini tratte dai giornali in maniera tale da indurre il fruitore a concentrarsi sul perchè siano state prodotte, tale approccio lo si può notare nella serie delle "De-composizioni". Questo studio diventa anche materia dei suoi corsi tenuti dal 1971 alla Facoltà di Architettura di Firenze e in seguito al DAMS della Facoltà di Lettere di Bologna dove si analizzano le relazioni tra avanguardie, mass-media e new-media.

Intorno agli anni '80 invece adopera la figura femminile nelle sue composizioni, scegliendo come sfondo alla propria scrittura delle giovani ammiccanti donne.

Svariati sono i suoi libri di poesia, narrazione, saggistica stampati con i più importanti editori italiani, tra i quali Mondadori, Lerici, Einaudi, Marsilio, Guaraldi, Sampietro, Vallecchi, Carucci, Campanotto, Il Verri, L’Espresso, Florida, Empiria, Guida, Meta, Morra, Fermenti, Dedalo, Le impronte degli uccelli, Laterza, Manni eGli Ori.

Sito web:

http://www.lambertopignotti.it/

Poetica:

Si può definire il fenomeno artistico della "poesia visiva" una corrente tipicamente italiana. Prende forma intorno agli anni '60, anni di fermento dove la polemica tra tradizione e neoavanguardie è viva e dove Lamberto Pignotti inizia le sue teorie in polemica con la poesia verbale, interessandosi sempre di più ai mezzi di comunicazione di massa. Questo comporta l'utilizzo del linguaggio giornalistico, pubblicitario, commerciale e di molti altri ancora per l'elaborazione di nuove forme poetiche di avanguardia.

"La poesia visiva è per l'appunto l'espressione più evidente della superavanguardia, della poesia tecnologica. Non solo essa attinge ai mass-media (agli slogan più logorati dalla ripetizione, alle figurazioni più familiari all'occhio del consumatore di rotocalchi) ma potrebbe sfruttare gli stessi canali per contestarne il tipo di informazione. La poesia visiva che — lo abbiamo detto altre volte — potrebbe essere "contrabbandata" ad esempio sui manifesti stradali o sulle scatole di fiammiferi, tende infatti ad appropriarsi dei moduli e dei materiali dei mass-media ma per capovolgerne (quasi sempre in chiave ironica) l'informazione utilitaria a di solito coercitiva in informazione non gratuitamente estetica."[1]

Il mezzo linguistico scelto è il collage, un classico della poesia visiva. I vari ritagli di fotografie e scritture ricostruiscono le immagini di riviste di moda montate ironicamente con vari materiali. "Per accrescere la sensazione di ironica parodia Pignotti spruzza i collage di porporina, la polvere di fate dei bambini, emblema di quel fatuo apparire che della pubblicità, come della moda, è segno distintivo."[2] Nella tecnica di Lamberto Pignotti si possono trovare quindi spunti surrealisti, neo-dada e pop che danno vita a opere le cui associazioni e accostamenti rendono l'immagine pubblicitaria più significativa.

Lamberto Pignotti considerando l'arte contemporanea come una ricerca del "nuovo" e applicando questo concetto alla poesia verbale ne cerca di aprire i confini originariamente legati solo ai sensi dell'udito e della vista agli altri sensi del gusto del tatto e dell'olfatto. Questo approccio lo porta a concentrarsi negli ultimi anni all'arte sinestetica sperimantando un tipo di comunicazione globale che non comprenda soltanto il messaggio verbo-visivo ma includendo segni e codici del comportamento e dello spettacolo.

Opere:

  • Serie di disegni a matita, 1945-46
  • Una forma di lotta, 1962
  • Il signor X, 1964
  • La super arma, 1964
  • Evocare l'Italia, 1964
  • Super Leopardi, 1963
  • Osate essere bella, 1964
  • Si...si verrò, 1964
  • Siete ancora in tempo, 1964
  • Credo nelle novità formali, 1964
  • La super arma 1964
  • Carlo Marx ha detto di no alla coesistenza letteraria, 1965
  • La guerra è orribile, 1965
  • La rivoluzione che dura, 1965
  • La rivoluzione toglie il dolore, 1965
  • Poesia della frustrazione, 1965
  • L'inferno della terra, 1965
  • ...e io non credo agli spiriti, 1966
  • Una strada che va al romanzo, 1965
  • Aiuto!, 1966
  • Ancora la musica, 1966
  • Gulp!, 1966
  • Help!, 1966
  • Il travagliato cammino della ricerca in poesia, 1966
  • La situaizone italiana non può fare un miracolo
  • Non posso più mentire, 1966
  • Bellezza senza complimenti, 1967
  • Perdite di bellezza, 1967
  • Un altro passo della speranza, 1967
  • Un ombra in fiore, 1967
  • E così, 1968
  • Vietnam, 1967
  • Visioni senza ingredienti, 1967
  • Che succede se continuo a respirare?, 1968
  • Un sogno in movimento, 1967
  • I nostri sogni, 1968
  • Non dicevo niente, 1968
  • Quei sogni...1968
  • Tommaso Campanella, 1968
  • La biennale poliziotta: contro studenti ed artisti, 1968
  • L'avanguardia tutta nuova, 1968
  • Souvenir, 1969

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

Principali mostre personali

1974

  • Studio Santandrea, Milano

1975

  • Galleria Artivisive, Roma
  • Studio Santandrea, Milano
  • Galleria Il Segnapassi, Pesaro

1976

  • Galleria L'Indiano, Firenze
  • Galleria Arte Verso, Genova
  • Galleria Civica, Palazzo Te, Mantova

1977

  • Galleria La Bussola, Torino
  • Muzeum Literatuiy Adam Mickiewicz, Varsavia
  • Galleria Il Salotto, Como
  • Casa dell'Ariosto, Ferrara
  • Centro Morandi, Roma
  • Studio Santandrea, Milano

1978

  • Galleria Civica, Modena
  • Galleria L'Indiano, Firenze

1979

  • Galleria Duemila, Bologna
  • Centro Morandi, Roma
  • Galleria Lastaria, Roma

1980

  • Istituto Italiano di Cultura, Colonia
  • Studio Santandrea, Milano
  • Mercato del Sale, Milano

1981

  • Galleria 9 Colonne, Bologna
  • Studio D'Ars, Milano
  • Laboratorio di Poesia, Novoli
  • Galleria Il Salotto, Como

1982

  • Centro Ipermedia, Ferrara
  • Galleria Il Luogo, Roma

1984

  • Istituto Italiano di Cultura, New York
  • Biblioteca Yale University, New Haven
  • Studio 85, Napoli

1985

  • Festival Internazionale di Poesia, Oslo
  • Galleria Nucleo Arte, Bologna

1987

  • Centro Bellora, Milano

1989

  • Studio Morra, Napoli

1990

  • Università di Toronto, Dipartimento di Italianistica, Toronto

1991

  • Palazzo delle Esposizioni, Roma

1992

  • Circolo Culturale Il Gabbiano, La Spezia

1993

  • Studio Bocchi, Roma

1994

  • Casa della Cultura, Pulawy
  • Galleria Castelli Arte, Roma

1995

  • Libreria-Galleria Andrea Tomasetig, La Permanente, Milano
  • Salone del Libro, Torino
  • Galleria Otto, Bologna

1999

  • Atelier Ducale, Mantova
  • Galleria De Foscherari, Bologna (con Chiari)
  • Di Stefano Arte, Enna (con Chiari e Ranaldi)

2001

  • Accademia Scalabrino, Montecatini (con Miccini)

2003

  • You are here, poesie, "Premio Corrado Alvaro", Laterza, Bari

2005

  • Scritture convergenti. Letteratura e mass media, saggi, Campanotto, Udine

2006

  • Favole minime, prose, Empiria, Roma
  • Eventi diversi, poesie, Manni, Lecce.

Principali mostre collettive

1990

  • Galleria Empiria, Roma

1991

  • XVI Premio Nazionale Città di Gallarate
  • Galleria Avida Dollars, Milano
  • Palazzo Crepadona, Belluno
  • Circolo Culturale Il Gabbiano, La Spezia

1992

  • II Biennale d'Arte Musica Poesia, Città di Lugo e Bagnacavallo
  • Galleria Aglaia, Firenze
  • Università G. D'Annunzio, Pescara
  • Circolo Culturale Il Gabbiano, La Spezia

1993

  • Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze
  • Museo Civico, Vado Ligure
  • Ex Convento dei Serviti di Maria, Montericcardo
  • Circolo Culturale Il Gabbiano, La Spezia
  • Art Gallery Raffi, Merano
  • Archivio di Nuova Scrittura, Milano

1994

  • XXII Biennal Internacional, São Paulo, Fundacào de São Paulo
  • Circolo Culturale Il Gabbiano, La Spezia
  • Istituto Italiano di Cultura, Parigi
  • Banca Commerciale Italiana, Sede di Piazza della Scala, Milano
  • Galleria Comunale d'Arte Moderna, Spoleto
  • Circolo Culturale Il Gabbiano, La Spezia
  • Farsettiarte, Prato
  • Live Art Gallery, Matsuyama
  • Biblioteca Nazionale Centrale, Roma
  • Galleria Visione Arte Contemporanea, Firenze

1995

  • ArteFiera 95, Bologna
  • Arco 95, Madrid
  • Farsettiarte, Prato
  • Galleria Placentia Arte, Piacenza
  • Comune di Bergamo, Sala dell'Assessorato alla Cultura, Bergamo
  • Galleria Il Vicolo, Genova
  • Artisti per Sordello, Comune di Goito
  • Studio Cavalieri, Bologna
  • Ex Convento di San Domenico, Spoleto

1998

  • Playgraphies, Galerie Satellite, Parigi
  • Poeti del vedere, Università di Bologna, Bologna
  • Il libro d'artista 1960-1998, Galleria d'arte moderna, Torino
  • Libri d'artista e poesia visiva, Comune di San Pietro Terme
  • Pagine, Galleria Civica d'arte moderna, Gallarate

1999

  • Text-Image, Museo d'arte moderna di Trento e Rovereto; Museo d'arte moderna di Bolzano
  • Poesia visiva. Voci e anticorpi, Villa Pacchiani, Santa Croce sull 'Arno
  • Seduzione dei sensi, Palazzina delle Arti, La Spezia
  • Il libro d'artista, Palazzo Taddei, Firenze
  • Quel treno Firenze-Enna, Di Stefano Arte, Enna
  • Generazioni italiane del 900, Museo Bargellini, Pieve di Cento
  • Il rosso e il nero, CSAC, Università di Parma, Parma

2000

  • La chiave del 2000, Museo Nuova Era, Bari

2001

  • L'immagine della Parola, Comune di Bologna
  • La parola come immagine e come segno, Galleria Civica di Monsummano Terme; Centro culturale Baratta, Mantova; Palazzina delle Arti, La Spezia
  • Sentieri interrotti, Museo Biblioteca di Bassano del Grappa
  • Dispersione, Palazzetto dell'Arte, Foggia
  • Epicentro, Museo delle mattonelle, Gala di Barcellona
  • Il libro d'artista: poesia concreta e visiva, Biblioteca Civica, Novi Ligure
  • Imago scripta, Galleria AR&S, Catanzaro
  • Fotoalchimie, Museo Pecci, Prato
  • Poesia visiva. Versi e racconti mediterranei, Villa Morazzana, Livorno
  • Esercizi di stile, Palazzina delle Arti, La Spezia
  • MM. Anno-di-vino, Palazzo Balleani, Jesi; Jolly Hotel Midas, Roma
  • La poesia visiva: un dialogo ininterrotto, Accademia Scalabrino, Montecatini Terme
  • L'ombelico del mondo: un viaggio nella poesia, RAI Educational, Ex Mattatoio, Roma
  • Omaggio a Marinetti, Lavatoio Contumaciale, Roma

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. http://www.poesianet.it/materiali8.htm
  2. http://www.artantide.com/artisti_CriticaArtista?idArtista=34

Tipo di scheda:

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