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Scrittura Elettronica
  
 
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L'uomo adattandosi al mondo telematico ha imparato a lavorare senza l'utilizzo di supporti cartacei e a leggere testi digitali. Questo ha comportato la nascita dell'editoria elettronica e grazie allo sviluppo di reti via cavo i giornali hanno potuto essere trasmessi per poter essere stampati in paesi lontani. Alcuni studiosi trasmettono una visione positiva di questa galassia elettronica secondo la loro opinione infatti le parole dette unite a quelle scritte e a quelle virtuali hanno creato un'informazione eccessiva, satura causando un'opacizzazione del linguaggio e banalizzando il significato stesso dell'espressione verbale.
  
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Questa innovazione tecnologica però ha portato degli indiscutibili elementi positivi che sono la maggiore quantità di informazioni disponibili, la democraticità del sapere e la nascita di nuove forme di scittura grazie a internet. Rheingold a questo proposito sostiene che "i membri delle comunità virtuali usano le parole sullo schermo per scambiarsi cortesie e dialogare, discutere di argomenti intellettuali, combinare affari, scambiarsi informazioni, dare e ricevere sostegno emotivo, fare progetti, stimolare la creatività, spettegolare, litigare, innamorarsi, trovare amici e perderli (...). Per milioni di persone che si sono fatte coinvolgere, la ricchezza e la vitalità delle culture legate al computer è affascinante, quasi al punto di dare assuefazione. Non esiste una singola monolitica subcultura online; semmai siamo di fronte ad un ecosistema di subculture, alcune frivole, altre serie" <ref>http://books.google.it/books?id=ZOoxvsuIcZoC&pg=PA85&lpg=PA85&dq=primi+esperimenti+di+scrittura+elettronica&source=bl&ots=caU6Qxyg9E&sig=QPHpUn_C1uNVXbfuyPb-q6yZW6o&hl=it&sa=X&ei=SAl7VIKhNsXWapnjAg&ved=0CCYQ6AEwAQ#v=onepage&q=primi%20esperimenti%20di%20scrittura%20elettronica&f=false</ref>
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Il mondo della comunicazione ha subito tre rivoluzioni importanti: quella chirografica per l'invenzione della scrittura, quella gutemberghiana per l'invenzione della stampa e quella elettrica o elettronica per l'invenzione del telegrafo e dei dispositivi radiotelevisivi. Queste rivoluzioni hanno determinato una velocità sempre maggiore dell'informazione e ogni volta hanno provocato consensi o ostilità nella società. Quello che si può affermare con certezza però è che ogni rivoluzione non ha mai soppiantato il medium precedente infatti ancora si comunica oralmente, scrivendo oppure attraverso la stampa.
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Il cambiamento dovuto all'introduzione dell'informatica nella comunicazione ha portato il testo fisico in uno stato di virtualità ma l'innovazione notevole si ha quando dal testo si passa all'ipertesto. Theodr Nelson ne dà una definizione già negli anni '60 affermando che l'ipertesto è un testo elettronico "costituito da una serie di brai di testo tra cui sono definiti dei collegamenti che consentono al lettore differenti cammini". Mentre un libro cartaceo ha ddei limiti ben precisi spaziali e strutturali, l'ipertesto presenta piuttosto è aperto ad ulteriori integrazioni esterne e non tende più ad essere autosufficiente. L'ipertesto è una rete di testi decentrati dove il lettore può muoversi liberamente.
  
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La comunicazione in rete ha portato ad elaborare una sorta di convenzioni creative per esplicare al meglio il messaggio che si sta trasmettendo. Per esempio i caratteri maiuscoli stanno a significare un volume più alto nella voce mentre l'uso di asterischi pone l'enfasi su alcune parole. Inoltre la necessità di scrivere velocemente su di una tastiera ha incentivato l'uso di abbreviazioni che ha determinato la nascita di numerosi acronimi. Inoltre la formazione di un linguaggio prettamente elettronico individua l'esistenza di un ciberspazio, di una società della rete.
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* La parola nella galassia elettronica, Massimo Baldini, Donatella Marucci, Armando Editore, 2005
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Revisione 15:40, 30 Nov 2014

Argomento:

Scrittura Elettronica

Descrizione:

L'uomo adattandosi al mondo telematico ha imparato a lavorare senza l'utilizzo di supporti cartacei e a leggere testi digitali. Questo ha comportato la nascita dell'editoria elettronica e grazie allo sviluppo di reti via cavo i giornali hanno potuto essere trasmessi per poter essere stampati in paesi lontani. Alcuni studiosi trasmettono una visione positiva di questa galassia elettronica secondo la loro opinione infatti le parole dette unite a quelle scritte e a quelle virtuali hanno creato un'informazione eccessiva, satura causando un'opacizzazione del linguaggio e banalizzando il significato stesso dell'espressione verbale.

Questa innovazione tecnologica però ha portato degli indiscutibili elementi positivi che sono la maggiore quantità di informazioni disponibili, la democraticità del sapere e la nascita di nuove forme di scittura grazie a internet. Rheingold a questo proposito sostiene che "i membri delle comunità virtuali usano le parole sullo schermo per scambiarsi cortesie e dialogare, discutere di argomenti intellettuali, combinare affari, scambiarsi informazioni, dare e ricevere sostegno emotivo, fare progetti, stimolare la creatività, spettegolare, litigare, innamorarsi, trovare amici e perderli (...). Per milioni di persone che si sono fatte coinvolgere, la ricchezza e la vitalità delle culture legate al computer è affascinante, quasi al punto di dare assuefazione. Non esiste una singola monolitica subcultura online; semmai siamo di fronte ad un ecosistema di subculture, alcune frivole, altre serie" [1]

Il mondo della comunicazione ha subito tre rivoluzioni importanti: quella chirografica per l'invenzione della scrittura, quella gutemberghiana per l'invenzione della stampa e quella elettrica o elettronica per l'invenzione del telegrafo e dei dispositivi radiotelevisivi. Queste rivoluzioni hanno determinato una velocità sempre maggiore dell'informazione e ogni volta hanno provocato consensi o ostilità nella società. Quello che si può affermare con certezza però è che ogni rivoluzione non ha mai soppiantato il medium precedente infatti ancora si comunica oralmente, scrivendo oppure attraverso la stampa.

Il cambiamento dovuto all'introduzione dell'informatica nella comunicazione ha portato il testo fisico in uno stato di virtualità ma l'innovazione notevole si ha quando dal testo si passa all'ipertesto. Theodr Nelson ne dà una definizione già negli anni '60 affermando che l'ipertesto è un testo elettronico "costituito da una serie di brai di testo tra cui sono definiti dei collegamenti che consentono al lettore differenti cammini". Mentre un libro cartaceo ha ddei limiti ben precisi spaziali e strutturali, l'ipertesto presenta piuttosto è aperto ad ulteriori integrazioni esterne e non tende più ad essere autosufficiente. L'ipertesto è una rete di testi decentrati dove il lettore può muoversi liberamente.

La comunicazione in rete ha portato ad elaborare una sorta di convenzioni creative per esplicare al meglio il messaggio che si sta trasmettendo. Per esempio i caratteri maiuscoli stanno a significare un volume più alto nella voce mentre l'uso di asterischi pone l'enfasi su alcune parole. Inoltre la necessità di scrivere velocemente su di una tastiera ha incentivato l'uso di abbreviazioni che ha determinato la nascita di numerosi acronimi. Inoltre la formazione di un linguaggio prettamente elettronico individua l'esistenza di un ciberspazio, di una società della rete.


Bibliografia:

  • La parola nella galassia elettronica, Massimo Baldini, Donatella Marucci, Armando Editore, 2005

Webliografia:

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Note:

  1. http://books.google.it/books?id=ZOoxvsuIcZoC&pg=PA85&lpg=PA85&dq=primi+esperimenti+di+scrittura+elettronica&source=bl&ots=caU6Qxyg9E&sig=QPHpUn_C1uNVXbfuyPb-q6yZW6o&hl=it&sa=X&ei=SAl7VIKhNsXWapnjAg&ved=0CCYQ6AEwAQ#v=onepage&q=primi%20esperimenti%20di%20scrittura%20elettronica&f=false
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