Discussione:Wesely Michael: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
Riga 13: Riga 13:
 
Dal 1986 al 1988 studia presso la Bayerische Staatslehranstalt für Photographie di Monaco di Baviera. Nel 1988/90 frequenta sempre l'Accademia estiva di belle arti a Salisburgo dove incontra i professori Dorothee von Windheim e Dieter Appelt.
 
Dal 1986 al 1988 studia presso la Bayerische Staatslehranstalt für Photographie di Monaco di Baviera. Nel 1988/90 frequenta sempre l'Accademia estiva di belle arti a Salisburgo dove incontra i professori Dorothee von Windheim e Dieter Appelt.
  
Dal 1988 al 1994 continua gli studi a Monaco di Baviera presso l'Accademia di belle arti con i professori Heribert Sturm e James Reineking.
+
Dal 1988 al 1994 continua gli studi a Monaco di Baviera presso l'Accademia di belle arti con i professori Heribert Sturm e James Reineking. La sua sperimentazione inizia appunto nel 1988 quando il mondo della fotografia è ancora dominato dal concetto elaborato da Henri Cartier-Bresson descritto nel suo libro "The Decisive Moment"(Il momento decisivo). L'artista tedesco '''va oltre questa definizione''' pensando che sia illusorio attribuire a un solo istante specifico la magia e la suggestione della fotografia. Inizia così a fare prove con i ritratti usando un'esposizione di 5 minuti.  
  
Nel 1995 vince il Förderpreis der Landeshauptstadt di Monaco di Baviera grazie al quale ottiene una borsa di studio DAAD per i Paesi Bassi.
+
Nel 1995 vince il Förderpreis der Landeshauptstadt di Monaco di Baviera grazie al quale ottiene una borsa di studio DAAD per i Paesi Bassi. L'anno successivo ottiene una borsa di studio lavoro presso la Kunstfonds a Bonn in Germania. Continua a sperimentare la tecnica sui treni lasciando l'otturatore aperto tra una stazione ferroviaria e l'altra e gradualmente si fa avanti l'idea di fotografare il movimento urbano che lo porta tra il 1997 e il 1999 a catturare '''la costruzione della Potsdamer Platz a Berlino'''. L'intero progetto viene finanziato dalla Daimler Chrysler.  
  
L'anno successivo ottiene una borsa di studio lavoro presso la Kunstfonds a Bonn in Germania.
+
Infine nel 1999 vince una borsa di studi che lo porterà negli Stati Uniti e nel 2001 viene invitato per fotografare i '''tre anni di costruzione del MOMA di New York'''.
  
Infine nel 1999 vince una borsa di studi che lo porterà negli Stati Uniti. Attualmente vive e lavora a Berlino.
+
Attualmente vive e lavora a Berlino.
  
 
==Sito web:==
 
==Sito web:==
Riga 25: Riga 25:
  
 
==Poetica:==
 
==Poetica:==
Per la maggior parte delle persone la fotografia è la cattura di un istante, un fermo immagine della propria vita. L'immagine rappresenta un momento in cui il tempo si ferma e resta immobile. Il lavoro di Michael Wesely si concentra proprio sul concetto del tempo creando immagini '''il cui tempo di esposizione della macchina fotografica può durare anche diversi anni'''. Proprio in queste immagini viene immortalato il passare del tempo che rimane registrato attraverso la demolizione e la ricostruzione di edifici, le vie, le automobili, il passaggio del sole e la vita che passa.
+
Per la maggior parte delle persone la fotografia è la cattura di un istante, un fermo immagine della propria vita. L'immagine rappresenta un momento fermo e immobile. Il lavoro di Michael Wesely si concentra proprio sul concetto del tempo creando immagini '''il cui tempo di esposizione della macchina fotografica può durare anche diversi anni'''. Proprio in queste immagini viene immortalato il passare del tempo che rimane registrato attraverso la demolizione e la ricostruzione di edifici, le vie, le automobili, il passaggio del sole e la vita che passa.
  
La sua sperimentazione inizia nel 1988 quando il mondo della fotografia è ancora dominato dal concetto elaborato da Henri Cartier-Bresson descritto nel suo libro "The Decisive Moment"(Il momento decisivo). L'artista tedesco '''va oltre questa definizione''' pensando che sia illusorio attribuire a un solo istante specifico la magia e la suggestione della fotografia. Inizia così a fare prove con i ritratti usando un'esposizione di 5 minuti. Continua a sperimentare la tecnica sui treni lasciando l'otturatore aperto tra una stazione ferroviaria e l'altra e gradualmente si fa avanti l'idea di fotografare il movimento urbano che lo porta tra il 1997 e il 1999 a catturare '''la costruzione della Potsdamer Platz a Berlino'''. L'intero progetto viene finanziato dalla Daimler Chrysler. Nel 2001 viene invitato per fotografare i '''tre anni di costruzione del MOMA di New York'''.
+
Michael Wesely è riuscito a sviluppare questa tecnica dopo numerosi fallimenti e nonostante le suggestive opere prodotte, afferma che non si può calcolare con precisione il tempo e il diaframma nelle esposizioni molto lunghe. Prima dello sviluppo non si può quindi sapere se il procedimento andrà a buon fine, di conseguenza l'immagine elaborata risulta sempre essere una sorpresa. La potenza di queste immagini non sta quindi nel prodotto finito, ma nell'intero processo. Per la prima volta '''la fotografia riesce a catturare il segno del tempo in un unico luogo, abbatte le barriere della tecnica convenzionale e lascia entrare con forza l'immaginazione, l'indeterminato e l'ignoto nelle immagini'''.
  
Michael Wesely afferma che è potuto arrivare a sviluppare questa tecnica dopo numerosi fallimenti e che non si può calcolare con precisione il tempo e il diaframma nelle esposizioni molto lunghe. Prima dello sviluppo non si può sapere se il procedimento andrà a buon fine e l'immagine prodotta alla fine è sempre una sorpresa. La potenza di queste immagini non sta quindi nel prodoto finito, ma nell'intero processo. Per la prima volta '''la fotografia riesce a catturare il segno del tempo in un unico luogo, abbatte le barriere della tecnica convenzionale e lascia entrare con forza l'immaginazione, l'indeterminato e l'ignoto nelle immagini'''.
+
Ecco che l'esperimento tecnico diventa '''poetico e artistico'''. Le particolari fotografie contenenti i segni del tempo '''sembrano invecchiare proprio come noi''', e "ogni immagine è un abisso che attende solo di essere guardato"<ref>http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42</ref>. Un abisso in cui ogni piccolo elemento elemento, ogni riflesso catturato forma in qualche modo l'illusione di ottenere una rappresentazione di "quel forte e dolce alito dell’universo che spandendosi tra le cose, le contamina invisibilmente" <ref>http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42</ref>.
 
+
Ecco che l'esperimento tecnico diventa poetico e artistico. Le particolari fotografie contenenti i segni del tempo '''sembrano invecchiare proprio come noi''', e "ogni immagine è un abisso che attende solo di essere guardato"<ref>http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42</ref>. Un abisso in cui ogni piccolo elemento elemento, ogni riflesso catturato forma in qualche modo l'illusione di ottenere una rappresentazione di " quel forte e dolce alito dell’universo che spandendosi tra le cose, le contamina invisibilmente" <ref>http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42</ref>.
+
 
+
 
+
.
+
  
 +
Infatti l'utilizzo di un tempo di esposizione lungo permette '''un cambio di percezione dell'immagine'''. La visuale si evolve e quello che emerge nella riproduzione fotografica è una sorta di invisibilità, un qualcosa definito solo in modo frammentario che solo lo spettatore è in grado di completare. Questo permette alle immagini di essere in qualche modo aperte, senza limiti, in contrapposizione ai prodotti fotografici convenzionali conclusi e definiti. La funzione della fotografia viene spazzata via e ciò che resta sono '''i momenti che si sovrappongono uno all'altro e che diventano la rappresentazione della natura transitoria che ci circonda'''.
 
==Opere:==
 
==Opere:==
  
Riga 141: Riga 137:
 
* [http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42 Michael Wesely su Osservatorio Digitale]
 
* [http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42 Michael Wesely su Osservatorio Digitale]
 
* [http://www.teknemedia.net/pagine-gialle/artisti/michael_wesely/dettaglio-mostra/10648.html Michael Wesely su Teknemedia]
 
* [http://www.teknemedia.net/pagine-gialle/artisti/michael_wesely/dettaglio-mostra/10648.html Michael Wesely su Teknemedia]
 +
* [http://talkingaboutart.de/some-question-to-michael-wesely/ intervista a Michael Wesely]
  
 
==Note:==
 
==Note:==

Revisione 23:57, 28 Ott 2014


Wesely Michael è un fotografo tedesco che ha studiato per anni la tecnica fotografica riuscendo così a scattare foto con lunghisssime esposizioni che possono impiegare anche tre anni di tempo. Attraverso particolari filtri e aperture molto piccole crea delle immagini uniche e suggestive dove il tempo viene catturato nello spazio.

Michael Wesely (10.37 – 10.42 Uhr, 13.3.2012) Credit: Michael Wesely

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Wesely Michael

Biografia:

Nasce nel 1963 a Monaco di Baviera e nel 1986 studia nell'Accademia estiva di belle arti in Austria a Salisburgo dove frequenta i corsi della professoressa Verena von Gagern.

Dal 1986 al 1988 studia presso la Bayerische Staatslehranstalt für Photographie di Monaco di Baviera. Nel 1988/90 frequenta sempre l'Accademia estiva di belle arti a Salisburgo dove incontra i professori Dorothee von Windheim e Dieter Appelt.

Dal 1988 al 1994 continua gli studi a Monaco di Baviera presso l'Accademia di belle arti con i professori Heribert Sturm e James Reineking. La sua sperimentazione inizia appunto nel 1988 quando il mondo della fotografia è ancora dominato dal concetto elaborato da Henri Cartier-Bresson descritto nel suo libro "The Decisive Moment"(Il momento decisivo). L'artista tedesco va oltre questa definizione pensando che sia illusorio attribuire a un solo istante specifico la magia e la suggestione della fotografia. Inizia così a fare prove con i ritratti usando un'esposizione di 5 minuti.

Nel 1995 vince il Förderpreis der Landeshauptstadt di Monaco di Baviera grazie al quale ottiene una borsa di studio DAAD per i Paesi Bassi. L'anno successivo ottiene una borsa di studio lavoro presso la Kunstfonds a Bonn in Germania. Continua a sperimentare la tecnica sui treni lasciando l'otturatore aperto tra una stazione ferroviaria e l'altra e gradualmente si fa avanti l'idea di fotografare il movimento urbano che lo porta tra il 1997 e il 1999 a catturare la costruzione della Potsdamer Platz a Berlino. L'intero progetto viene finanziato dalla Daimler Chrysler.

Infine nel 1999 vince una borsa di studi che lo porterà negli Stati Uniti e nel 2001 viene invitato per fotografare i tre anni di costruzione del MOMA di New York.

Attualmente vive e lavora a Berlino.

Sito web:

http://www.wesely.org/wesely/index.php

Poetica:

Per la maggior parte delle persone la fotografia è la cattura di un istante, un fermo immagine della propria vita. L'immagine rappresenta un momento fermo e immobile. Il lavoro di Michael Wesely si concentra proprio sul concetto del tempo creando immagini il cui tempo di esposizione della macchina fotografica può durare anche diversi anni. Proprio in queste immagini viene immortalato il passare del tempo che rimane registrato attraverso la demolizione e la ricostruzione di edifici, le vie, le automobili, il passaggio del sole e la vita che passa.

Michael Wesely è riuscito a sviluppare questa tecnica dopo numerosi fallimenti e nonostante le suggestive opere prodotte, afferma che non si può calcolare con precisione il tempo e il diaframma nelle esposizioni molto lunghe. Prima dello sviluppo non si può quindi sapere se il procedimento andrà a buon fine, di conseguenza l'immagine elaborata risulta sempre essere una sorpresa. La potenza di queste immagini non sta quindi nel prodotto finito, ma nell'intero processo. Per la prima volta la fotografia riesce a catturare il segno del tempo in un unico luogo, abbatte le barriere della tecnica convenzionale e lascia entrare con forza l'immaginazione, l'indeterminato e l'ignoto nelle immagini.

Ecco che l'esperimento tecnico diventa poetico e artistico. Le particolari fotografie contenenti i segni del tempo sembrano invecchiare proprio come noi, e "ogni immagine è un abisso che attende solo di essere guardato"[1]. Un abisso in cui ogni piccolo elemento elemento, ogni riflesso catturato forma in qualche modo l'illusione di ottenere una rappresentazione di "quel forte e dolce alito dell’universo che spandendosi tra le cose, le contamina invisibilmente" [2].

Infatti l'utilizzo di un tempo di esposizione lungo permette un cambio di percezione dell'immagine. La visuale si evolve e quello che emerge nella riproduzione fotografica è una sorta di invisibilità, un qualcosa definito solo in modo frammentario che solo lo spettatore è in grado di completare. Questo permette alle immagini di essere in qualche modo aperte, senza limiti, in contrapposizione ai prodotti fotografici convenzionali conclusi e definiti. La funzione della fotografia viene spazzata via e ciò che resta sono i momenti che si sovrappongono uno all'altro e che diventano la rappresentazione della natura transitoria che ci circonda.

Opere:

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

Personali

  • 2012, Archiv Utopia (mit Lina Kim) Stadthaus Ulm (K)
  • 2012, Mortos-Vivos, Centro Cultural, São Paulo
  • 2012, collected light, Galerie am Stein, Schärding
  • 2012, 5th Month of Photography, Galerie Fahnemann, Berlin
  • 2012, Pawlow und Pawlow, Pavlovs Dog, Berlin
  • 2011, Archiv Utopia (mit Lina Kim) Kunsthalle zu Kiel (K)
  • 2011, Potsdamer Platz 1997 – 2006 Galerie Fahnemann, Berlin
  • 2010, Time Works, Galerie Nusser & Baumgart, München (K)
  • 2010, Time Works, Galerie Fahnemann, Berlin (K)
  • 2010, Time Works, Galeria Oscar Cruz, São Paulo (K)
  • 2009, Palast der Republik, Fahnemann Projects, Berlin
  • 2007, Works 2000 - 2006, Julie M. Gallery, Tel Aviv
  • 2007, Stilleben Gemeentemuseum, Den Haag (K)
  • 2007, Stilleben, Galerie Fahnemann, Berlin (K)
  • 2007, Stil Life, Galeria Baro Cruz, São Paulo
  • 2007, Men and Places. Chandigarh (with Lina Kim), Galeria Blanca Soto, Madrid
  • 2006, Begegnung mit Capar David Friedrich, Alte Nationalgalerie Berlin (K)
  • 2006, Open Shutter Project, Fahnemann Projekte, Berlin
  • 2005, Arquivo Brasilia (in Zusammenarbeit mit Lina Kim), Teatro Nacional, Brasilia
  • 2005, East German Landscape + Open Shutter, Galeria Baró Cruz, São Paulo, Brazil
  • 2005, Die Erfindung des Unsichtbaren, Guardini Galerie Berlin + Fotohof Salzburg (K)
  • 2004, Open Shutter Project, The Museum of Modern Art, New York (K)
  • 2004, Ostdeutschland, Galerie Fahnemann, Berlin (K)
  • 2004, Expedition, Teatro Nacional, Brasilia, Brasilien
  • 2003, Camera d´arte - ordine del giorno, Galica Arte Contemporanea, Mailand (K)
  • 2003, Iconografias Metropolitanas, Fahnemann Projekte, Berlin
  • 2001, American Landscape, Galerie Fahnemann, Berlin (K)
  • 2000, Paesaggi Americani, Galleria Primo Piano, Rom
  • 2000, American Landscape, Museum Schloss Moyland (K)
  • 2000, Potsdamer Platz Berlin 1997 - 1999, Sammlung DaimlerChrysler, Haus Huth, Berlin (K)
  • 1999, PHE99, Galeria Metta, Madrid
  • 1998, On Photography, Stefan Stux Gallery, New York
  • 1997, Spiaggia, Galleria Primo Piano, Rom
  • 1977, Statements, Art 28´97, Messe Basel
  • 1977, Analytical work, Museum voor Fotografie, Antwerpen

Collettive

  • 2012, Arsenale 2012 1st Kiew Bienale (K)
  • 2012, new media reloaded Galerie von Braunbehrens (K)
  • 2012, lichtempfindlich Zeitgenössische Fotografie aus der Sammlung Schaufler, Sindelfingen (K)
  • 2012, Das Narrative in der Fotografie Kunsthaus Kaufbeuren
  • 2011, Stefan Schessl – Michael Wesely „Ein anderer Blick“ Nusser & Baumgart, München
  • 2011, Lichtgefüge Gemäldegalerie Kassel (K)
  • 2011, Gefrorene Zeit Fotogalerie Wien
  • 2011, Unscharf – nach Gerhard Richter Kunsthalle Hamburg (K)
  • 2011, Sprelacart E105 Galerie, Berlin
  • 2010, Summer loves, Huis Marseille, Amsterdam
  • 2010, Entretiempos, Teatro Fernan-Gomez Arts Center, PhotoEsphanha2010, Madrid (K)
  • 2009, Everyday Ideologies, Kunstmuseum Magdeburg (K)
  • 2009, Dasigaehang, Incheon Art Platform, Südkorea (K)
  • 2009, Berlin 89/09 Kunst zwischen Spurensuche und Utopie, Berlinische Galerie, Berlin (K)
  • 2009, Retratos de Nueva York: Fotografías del MoMA, Art La Casa Encendida, Madrid (K)
  • 2009, nature, Galerie Fahneann, Berlin
  • 2008, Stille Landschaften, Städtische Galerie Lüdenscheid (K)
  • 2008, Michael Wesely & L´anverre, The Columns, Seoul
  • 2007, Rooms, Fahnemann Projects, Berlin
  • 2007, Reality Crossings (with Lina Kim), 2nd Fotofestival Mannheim
  • 2006, Spectacular City, Netherlands Architecture Institute, Rotterdam (K)
  • 2006, Rohkunstbau XIII, Groß Leuthen
  • 2006, Futebol - Desenho sobre Fundo Verde, CCBB, Rio de Janeiro
  • 2006, herzog & de meuron no. 250, Haus der Kunst, München
  • 2006, Metropolitanscape, Palazzo Cavour, Turin (K)
  • 2006, Thorugh the Looking Glass (mit Lina Kim), Haus der Kunst, München (K)
  • 2006, Arquivo Brasilia, 9. Havanna Biennale, Kuba (K)
  • 2005, After the Facts, Berlin Photography Festival, Martin-Gropius-Bau 2005 (K)
  • 2005, Focus Istanbul, Martin-Gropius-Bau, Berlin (K)
  • 2005, Berliner Zimmer, Nationalgalerie - Hamburger Bahnhof, Berlin
  • 2004, Coletiva, Galeria Baró Cruz, São Paulo
  • 2003, 4. Bienale des Mercosul, Porto Alegre, Brasilien (K)
  • 2003, Interrogare il luogo, STUDIO LA CITTÀ, Verona
  • 2002, Europa - Amerika, Auswahl aus der 25. Bienale von São Paulo
  • 2002, Museo de Arte Contemporaneo, Santiago, Chile (K)
  • 2002, 25. Bienale von São Paulo (K)
  • 2002, Brasilia: Ruine und Utopie, Brasilia (K)
  • 1995, Palazzi Di Roma, Galleria Primo Piano, Rom (K)

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42
  2. http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=490&Itemid=42

Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

Voci correlate: