Discussioni file:Waterkosuth(1966).jpg

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Versione del 11 Apr 2007 alle 13:45 di Bolioli Nicola (Discussione | contributi)

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L'opera in questione rappresenta uno degli esempi più emblematici dell'arte tautologica - ma naturalmente nemmeno in questo caso scarseggiano installazioni consimili: il linguaggio definisce circolarmente l'opera con lampante chiarezza e rigore logico, informando lo spettatore che l'oggetto della sua osservazione è in effetti costituito da otto parole composte di lettere in lingua inglese formate da una luce elettrica al neon (dunque di vetro) di colore rosa. Nulla più se non una proposizione autoevidente, indicante trasparentemente il significato dell'installazione al di là dei generi artistici, delle considerazioni estetiche, delle interpretazioni soggettive.