Dotremont Christian

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Christian Dotremont

Personaggio:

Christian Dotremont, pittore, teorico e poeta belga; famoso per i suoi logogrammi e per essere stato membro fondatore nonchè coniatore del nome del gruppo Cobra, le sue idee influenzarono molto l'Internazionale Situazionista.

Biografia:

Christian Dotremont nasce il 12 dicembre del 1922 a Tervuren, in Belgio. Nel 1938 rifiuta di proseguire gli studi, nel 1939 rimane fortemente influenzato dalla lettura di Baudelaire e di Rimbaud; nello stesso anno incontra Doris, una giovane ragazza che gli ispira Ancienne Éternité, poema che verrà pubblicato l'anno seguente. Al 1940 risale la conoscenza di Magritte e Ubac che si entusiasmeranno alla lettura di Ancienne Éternité, con conseguente ingresso nel milieu surréaliste belga della rivista "L'invention Collective". A Parigi abbiamo l' incontro con Noël Arnaud e J. F. Chabrun e la partecipazione alle attività del gruppo surrealista intorno alla rivista "La Main à Plume".
Nel 1941 è in spola tra Bruxelles e Parigi dove conosce Giacometti, Eluard, Picasso, Bachelard, Cocteau ed H. Goetz.
Nel 1944 si sposa con Ai-Li-Mian (giovane ragazza euro-asiatica) e si rifugia nelle Fagnes.
Nel 1945, dopo la liberazione, collabora con la raccolta "la terre n'est pas une vallée de larmes" pubblicata da Marcel Mariën, allo stesso anno risale la fondazione della rivista surrealista "le Ciel Bleu" con Marcel Mariën e Paul Colinet. Collabora inoltre con il giornale del P.C.B "Drapeau Rouge" e con la rivista "Le salut public".
Nel 1946 abita a Bruxelles, rue des Eperroniers. A Parigi collabora con le riviste "La Révolution la Nuit" e "Quatre vents". Conosce Yves Bonnefoy, Édouard Jaguer, Tristan Tzara. Fonda e dirige la rivista "Les Deux Soeurs".
Del 1947 è la fondazione del movimento Surréalisme Révolutionnaire. Nello stesso anno avverrà il primo incontro con Jorn Asger, aggregato al movimento.
Nel 1948 a Parigi viene nominato co-direttore della rivista "Surréalisme Révolutionnaire".
Dal 5 al 7 novembre la conferenza del Centre International de documentation sur l'Art d'Avant-garde viene abbandonata da Dotremont in compagnia di Jorn, Noiret Joseph, Appel Karel, Van Beverloo Guillaume Cornelis - Corneille e Nieuwenhuys Anton Constant.
Gli artisti, riuniti nel Cafè Notre-dame, redigono il volantino La cause était entendue con l'intenzione di fondare un nuovo movimento.
Tornato a Bruxelles inventa l'acronimo Co.Br.A. che titola la neo-formazione.
Nel 1949 abita a Bruxelles, rue de la Paille n. 10, compie viaggi in Danimarca e Svezia ed è redattore della rivista "Petit Cobra", bollettino d'informazione del movimento Cobra.
In marzo appare a Copenhagen il primo numero della rivista "Cobra", annunciata come "lien souple des groupes experimentaux danois (Host), belge (surréaliste-révolutionnaire) et hollandais (Reflex).”
Sempre del 1949 è la prima esposizione Cobra “La fin et les moyens” nel Palais des Beaux Arts a Bruxelles e l' incontro con Alechinsky Pierre che aderirà al gruppo.
In novembre sarà l' esposizione Cobra allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Nel 1950 Christian Dotremont rimane ancora legato alle attività del partito comunista e collabora attivamente al supplemento belga delle "Lettres Françaises". Il responsabile di questo supplemento F. Lefebvre vitupera il surrealismo e l'indirizzo della rivista si sposta su posizioni di realismo-socialista.
Christian Dotremont in opposizione risponde con il pamplet "Le "réalisme-socialiste" contre la révolution".
In "Cobra" n. 7 scrive il testo “Signification et sinification”, che preluderà ai futuri logogrammes.
Nel 1951 ottiene una borsa di studio dall'Istituto danese, si sposta quindi in Danimarca per studiare l'arte vichinga. A Copenaghen conosce Gloria, la donna che amerà per tutta la sua vita e che gli ispirerà buona parte della produzione poetica e grafica da lì a venire. Nel contempo Jorn, malato di tubercolosi, è ricoverato nel sanatorio di Silkeborg; Christian Dotremont lo raggiungerà in novembre; inizierà a scrivere “La pierre et l'oreiller”, suo unico romanzo autobiografico.
Sempre del 1951 è l' ultima esposizione Cobra al Palais de Beaux Arts a Liegi, l' allestimento è curato dall'architetto A. van Eyck e in "Cobra" n. 10 è contenuto il catalogo dell'esposizione. Il gruppo Cobra giunge alla fine.
Tra il 1952 ed il 1954 Christian Dotremont compie svariati soggiorni in differenti sanatori per curare la tubercolosi con conseguenti viaggi: Parigi, Londra, Copenaghen, Stoccolma, Italia. In questi anni avviene l' incontro con J. Paulhan e collabora con la NRF.
Del 1955 è la pubblicazione del suo romanzo “La pierre et l'oreiller” (edizioni Gallimard, Paris), mentre del 1956 è la prima esposizione “Cobra après Cobra”, presso la galleria Taptoe di Bruxelles ed il primo viaggio nella Lapponia finlandese. Nel 1957 compie numerosi viaggi: Helsinki, Parigi, Bruxelles. Scrive il testo del film di Alechinsky “Calligraphie japonais”. Dal 27 giugno al 5 luglio 1959 avviene l' esposizione Boues dei lavori di S. Vandercam e C. Dotremont presso la Société royale des Beaux-Arts a Verviers.
Del 1961 è “La Chevelure des choses”, con disegni di Jorn, testi di Christian Dotremont e prefazione di Alechinsky e “Moi qui j'avais”, con disegni di Alechinsky.
Del 1962 è il debutto dei primi logogrammes mentre nell' inverno del 1963 compie un lungo soggiorno in Lapponia dove produce i logoglaces ed i logoneiges, logogrammes tracciati sulla neve per mezzo di un bastone. Nello stesso anno pubblica il primo numero della rivista "Strates" che conterà sette numeri in totale (fino al 1966).
Del 1964 è Logogrammes I (Tervuren, "Strates").
Del 1965 è Logrammes II (Tervuren, "Strates").
Del 1968 è la prima personale a Copenaghen, del 1969 la prima personale presso la Galleria Maya di Bruxelles, con prefazione di Michel Butor e del 1970 è la prima personale a Parigi alla Galerie de France con prefazione di Yves Bonnefoy.
Al 1972 risalgono il film di Luc de Heusch, “Dotremont-les-logogrammes” e l' Esposizione con Alechinsky al padiglione belga della Biennale di Venezia.
Del 1973 è l' esposizione “Dotremont et ses amis Cobra” per il cinquantesimo anniversario del Cobra a Copenaghen, con prefazione di J.C. Lambert. Dello stesso anno è il soggiorno in Lapponia, dove apprende la morte di Jorn.
Nel 1974 Max Loureau pubblica Dotremont Logogrammes (ed. Georges Fall, Paris) mentre del 1977 sono “La linguistique réelle” (Editions, Bruxelles) e “Un temps lapon d'écriture” (La Dérive, Paris).
Al 1979 risale l' sposizione a New York dal 9 al 27 gennaio.
20 agosto 1979: Christian Dotremont muore di tubercolosi a Buizingen.

Sito web:


Poetica:

Nell'arco della sua vita Christian Dotremont lavora incessantemente con la parola ed i concetti che stanno alla base della sua poetica nonostante nell'arco della sua carriera artistica tocchi diversi aspetti dell'arte. Dotremont per prima cosa era un poeta, e trasferì questa sua tendenza nella pittura, dove i suoi famosi logogrammi ne sono la prova:

Il mondo dei logogrammes fu per Christian Dotremont il territorio di una costante sperimentazione linguistica, in una delle sue raccolte, precisamente nel Logbook del 1974, Christian Dotremont si sforzò di delimitare i confini di questa operazione:

"I logogrammes sono manoscritti di primo getto: il testo non prestabilito è tracciato con un'estrema spontaneità; le lettere si agglomerano, si distendono, senza preoccupazione delle proporzioni, delle regolarità ordinarie, e dunque senza preoccupazione di leggibilità; in seguito a questa operazione, il testo viene scritto nuovamente sotto il logogramme, in piccole lettere leggibili, calligrafiche (questa seconda scrittura è rimpiazzata in questo Logbook dalla tipografia). Si tratta di far entrare in un gioco il più possibile reciproco, molto più che nella creatività della scrittura abituale, l'immaginazione poetica, prosaica, verbale, e l'immaginazione grafica, materiale. L'autore non può certo sempre evitare di "pensare", prima di iniziare il tracciato, a qualche parola che gli "sembra" abbastanza interessante da tracciarla effettivamente senza "cambiamento", ma egli non "prevede" mai il grafismo, ed è durante il tracciato, o immediatamente dopo il tracciato di alcune di queste parole, grazie ad un rapido impulso verbale e grafico a un tempo, che egli decide di non aggiungere, o di aggiungere, una o più parole; un po' più tardi, egli decide, attraverso una valutazione, anch'essa grafica e verbale a un tempo, delle sorti del logogramme (l'ottanta per cento finisce nella spazzatura, testo in ogni caso incluso)"

Sin dai suoi primi libri, ove divampa il grande feu de joie surrealista, Dotremont spinge ai limiti una riflessione poetica e critica che regola i conti con i fantasmi politici e culturali di quel tempo in cui ancora si credeva - e lui stesso ha creduto - di poter ricostruire la società con la sola penna: semina per via qualche illusione morale, conduce senza cedimenti l'esperienza del Surréalisme-Revolutionnaire, approda a CoBrA di cui é membro fondatore.
Ma già moltiplica le osservazioni sul linguaggio che sarà - com'egli avverte - dominante fra i suoi interessi, lancia la propria sonda in questo spessore stratificato ove s' é depositata la memoria umana: avido di dare un senso ad un'esistenza tutta attraversata da fori ("l'uomo possiede, oggi, malauguratamente, la capacità fisica e morale di vivere benché 'traforato' o di riempire i suoi buchi con diversi tipi di "ovatte"). E' curioso sfiorare col dito il respiro sottile del divenire che la dialettica sembra insufflare nella verità delle cose.
"La pioggia venne o non venne, non so. Col favore di quest'infinita promessa, ho veduto la svolta dell'alba. Era l'incontro col divenire ed io sentivo male all'essere. Una sublime piccola virgola nella foresta".
Se sotto una certa angolazione, le azioni di Christian Dotremont, dal Cobra sino ai logogrammes, verrebbero storicamente a confluire, ma non del tutto ad identificarsi, in tutta quella serie di fenomeni artistici riuniti sotto l'egida della poliedrica tendenza denominata "Informale", essi non rinnegano una decisa assonanza con la poetica lettrista.

Opere:

  • 1974, Coup de semence
  • 1971, Tegn
  • Alechinsky Pierre and Dotremont Christian, Logogramme, litografia.
  • “Souvenirs d'un jeune bagnard”,1941
  • “Lettres d'amour”, Parigi 1943
  • “le realisme socialiste contre la revolution”,1950
  • “mathemathiques du tenu”,1946
  • “typographismes”,1971
  • “Ancienne éternité”, 1998
  • “Dix de perdues, une de retrouvée”, 1979
  • “A côté du dessous s'imagine le reste du dessus”, 1977
  • “Il n'est pas rare que la place des choses/des êtres, ne soit visible que de biais”, 1978
  • “Ceci est un cahier mal tenu”, 1969
  • “Ceci est un cahier mal tenu”, 2006
  • “La pierre et l'oreiller”, 1955

filmografia:

  • Luc de Heusch, "Dotremont-les-logogrammes", 1972, 14 minutes.

Bibliografia:

  • A. Bertrand Georges, Dotremont, un Lapon en Orient, Didier Devillez Éditeur, Bruxelles, 2005.
  • Christian Dotremont, monographie. Prefazione: Uffe Harder, Georgina Oliver. Immagini: Peter A. Johansen, Félix Rozen, 1982.
  • Canonne Xavier, Le surréalisme en Belgique, 1924-2000.

Webliografia: