Dumb Type

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Gruppo

Dumb Type


Biografia

Il gruppo giapponese Dumb Type nasce nel a Kyoto nel 1984. Dumb Type usa sofisticate tecnologie digitali del suono e dell’immagine in scena per performance multimediali di grande impatto percettivo, in cui mostrare la trasformazione-trasfigurazione della realtà e del corpo stesso in epoca digitale. Il collettivo è composto di artisti provenienti da ambiti disciplinari diversi (video, performance, musica, danza, architettura, informatica). Il gruppo si è da sempre distinto per la spettacolarità delle loro installazioni video e performance multimedia. Pleasure life (1988) ma soprattutto Ph (1990-1993) li impone all'attenzione del pubblico europeo e americano: il tema è la metropoli nella sua vita “impersonale e repressiva‿. Il tema dell’Aids è affrontato con lo spettacolo S/N -acronimo per Signal/noise (1992-1996) (e relativa installazione Lovers, che fa attualmente parte della collezione permanente del Museo d'Arte Moderna di New York). Or (1997-1999; l'omonima installazione è del 1997); Memorandum (1999-2001. Presentato anche alla Biennale di Venezia -giugno 2003-) che univa danza, elementi multimedia e una forma narrativa frammentata, per flash di immagini e white noise. L'installazione collegata a questo spettacolo è Cascade, commissionata dal Salone del design di Milano (Rotonda della Besana, 2000; l'opera “conduceva‿ alle stanze di Peter Greenaway, Emir Kusturica e Robert Wilson). Voyage, ultima loro creazione ha avuto la sua prima a Tolosa, in Francia nell'aprile del 2002; un'installazione sorella dello spettacolo è stata inaugurata il 23 agosto 2003 a Tokyo. Per Lille 2004 capitale europea della cultura, proporranno una nuova versione di Or.


Sito web

http://dumbtype.com/


Poetica

Fra installazioni e Teatro Dumb Type si colloca internamente a una logica segnata dall’universo morale della tecnologia, tesa e allucinata. Rigidi e artificiali come macchine, minacciosi come i robot dei film di Tetsuo, vivono in uno scenario di continua contrattazione mediatica, una vita “fotocopiata‿ e digitalizzata, dove ogni comportamento, gesto e azione vive di infiniti feedback visibili e invisibili. Performance e suono sono intimamente legati, in una scansione continua di stasi (come lo “skandisk‿ del computer) e di improvvise, vertiginose rapidità come uno “Zoom‿ digitale in “OR‿, rappresentazione del mutamento della percezione fisiva.


Opere

Alcune opere


  • Pleasure Life, 1988


  • Ph, 1990-93


  • S/N, 1992-96

Spettacolo


Videoperformance (dello spettacolo S/N)


  • OR, 1997

Spettacolo e omonima installazione


  • Memorandum, 1999-2001

Spettacolo


  • Cascade, 2000

Installazione (dello spettacolo Memorandum)



Bibliografia

  • 2004, Corpi sognanti, Taiuti Lorenzo, ed. Feltrinelli, Milano, pp. 172
  • 2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 476-495


Webliografia

http://www.cut-up.net/cms/index.php?option=articles&task=viewarticle&artid=190&Itemid=3