Dynamic Painting: differenze tra le versioni

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Revisione 12:57, 25 Mar 2010

Genere o movimento artistico:

Dynamic painting è un movimento nelle arti visuali dove i dipinti sono aggiornati "in continuo". L'artista determina i principi generali per la generazione dell'immagine e sviluppa gli algoritmi per i metodi di trasformazione dinamica. L'immagine risultante dipende d auna miriade di fattori ed, è, di norma, imprevedibile.

La Dynamic Paintings può essere considerata un'arte generativa, una arte che viene generata matematicamente da un sistema di computer.

A differenza di tutti gli altri esempi di arte generative che necessitano giusto un po' di basi di principi artistici e richiedono un piccolo input da parte dell'artista, Dynamic Painting richiede degli skill artistici. Un artista inizia la crazione di un dipinto "Dynamic" concependo l'idea della pittura, selezionando i colori di base, le forme e i principi del loro sviluppo nel tempo. A differenza di un pittore convenzionale l'artista deve pensare in più di una dimensione per sviluppar l'evoluzione dell'immagine e della figura che vuole sviluppare.

Usando varie tecniche che hanno profonde radici negli stili di pittura convenzionale, un artista converte le pennellate in algoritmi che possono convertire il suo disegno originale di una pittura digitale. Quando un dipinto "Dynamic" è stato disegnato e programmato, è il momento per il sistema computerizzato di dargli vita.

Questo algoritmo rappresenta il "DNA" del dipinto. Così come il DNA di un organismo vivente, con minime modiche, l'algoritmo delle immagini può produrre un infinito numero di dipinti unici.

Un algoritmo di mutazione pianificato accuratamente usa un computer per generare una serie di immagini distinte che seguono lo stile e il concetto del dipinto originale.

Questo processo di mutazione può essere animato al rallentatore per produrre una sorta di movimento fluido tra gli elementi del dipinto; produce uno show senza fine e sempre diverso.

Il dipinti è in effetti nello stato di una perpetua trasformazione. Il dipinto vive una vita propria con oggetti che si muovo e si trasformano, ma in ogni caso seguendo il concetto originale dell'artista.

fonte: en.wikipedia.org

Personaggi o Gruppi:

San Base

Artista canadese nato in Russia; all'età di 12 anni entra in una scula d'arte e successivamente scopre un'altra passione, la matematica. Durante l'adolescenza deve scegliere tra l'accesso alla prestigiosa "Surikov Academy of Fine Arts" o andare in un Politecnico. Alla fine sceglie un programma di scienze applicate e si laurea in Ingegneria Cibernetica. Si trasferisce in Ucraina dove lavora come programmatore e, nel frattempo, continua nel tempo libero a perfezionare la sua tecnica artistica dedicandosi alla pittura. All'inizio degli anni '90 inventa in concetto di pittura Dynamic combinando le sue capacità: programmazione e amore per la pittura. Immigra in Canada a metà degli anni '90 e nell'ultima decade perfeziona la tecnologia alla base della pittura Dynamic; oggi i suoi risultati e il suo geniale lavoro sono stati scoperti in gallerie in tutto il mondo.

cfr. http://www.sanbase.com/art/about.html

Luogo:

Russia -> Ucraina -> Canada

Storia:

il Dynamic Painting nasce dall'intuizione di San Base, un artista canadese nato in USSR; come racconta nel suo sito http://www.sanbase.com/art/about.html durante gli anni '90, nel pieno della crisi dell'Unione Sovietica, San Base si trovò a corto di materiali su cui dipingere (in particolare tele) e quindi riutilizzò dei vecchi dipinti per realizzarne di nuovi. Nel fare questa operazione si accorse di selezionare colori e motivi che, in qualche misura, recuperavano la "vecchia" immagine per realizzarne una nuova. Unendo le sue competenze di tipo informatico alla sua passione per l'arte ebbe l'idea di realizzare degli algoritmi software che "modificassero" una opera digitale in modo "automatico" e "casuale". Utilizzando un computer e un monitor TV per i suoi primi lavori San Base mise a punto una nuova forma di espressione artistica.

Tecnica e strumentazione:

Lo sviluppo di un Dynamic Painting richiede una CPU grafica molto potente; dopo lo sviluppo l'esposizione del "dipinto" richiederebbe un pannello LCD di grandi dimensioni o, in alternativa, un normale monitor televisivo LCD, preferibilmente (ovviamente) in HD full.

La realizzazione di un opera prevede una preparazione di un dipinto "digitale" di partenza e di un complesso progfamma di manipolazione automatica dell'immagine.

L'operazione di manipolazione può procedere all'infinito (partendo dall'opera iniziale) oppure avere un tempo e/o un numero di passaggi prestabilito, ripartendo poi dalì'inizio per la "generazione" di una nuova opera.

Poetica:

Una pittura Dynamic è in pratica la visualizzazione di uno spettacolare show "senza-fine", La lenta trasformazione della pittura attrae lo spettatore e crea una atmosfera calma e rilassata.

La pittura è in uno stato di perpetua trasformazione e vive di una vita propria, muovendosi e trasformandosi sulla base del concetto originale dell'artista.

L'interazaione con lo spettatore induce una interpretazione: la pittura è solo un "invito" a partire per un nuovo viaggio di scoperta di immagini e sensazioni.

La pittura Dynamic può fornire una stimolazioen visiva che evoca cambiamenti nell'attività psichica per incrementare la salute e il benessere; è un ottimo supporto per il relax, per la meditazione e la ricerca spirituale e stimola una varietà di stati mentali ed emotivi che possono alleviare l'ansietà e diminuire lo stress.

cfr. http://www.sanbasestudio.com/demo/dish.html

Opere:

Una galleria di opere "statiche" prodotte con la tecnica del Dynamic Painting si trova in http://www.sanbase.com/gallery.html mentre si possono apprezzare delle opere "dynamic" sulla pagina http://www.sanbasestudio.com/demo/dish.html

Correlazioni:

L'idea originale del Dynamic Painting richiama, alla radice, un vecchio programma di simulazione ben noto negli anni 70-80: LIFE. Consisteva fondamentalmente in una matrice bidimensinale di grandezaz variabile (es. 30x30 celle) dove, all'inizio, si dovevano disporre dei simboli "X" oppure "O" che rappresentavano due diverse "popolazioni" in una distribuzione spaziale a piacere; dando l'avvio al programma venivano applicate delle regole di "natalità" e "mortalità" matematiche, che portavano, ad ogni "passo", alla scomparsa (morte) di alcuni simboli (es. perchè isolati) o alla nascita di altri simboli (es. perchè la configurazione era ad angolo) L'esecuzione "in automatico" di "n" passi conduceva di norma ad una situazione "statica" attraverso però numerosi passaggi.

Bibliografia:

Webliografia: