Emshwiller Ed

Tratto da EduEDA
Versione del 27 Nov 2009 alle 18:21 di Tommaso (Discussione | contributi)

(diff) ←Older revision | view current revision (diff) | Newer revision→ (diff)
Jump to: navigation, search
Edemshwiller.jpg




Titolo

Emshwiller Ed


Biografia

Ed Emshwiller è nato il 16 febbraio del 1925 a Lansing nel Michigan ed è morto il 27 luglio del 1990. Ha studiato arte alla University of Michigan (nel 49), alla Ecole Nationale Superieure des Beaux-Arts a Parigi (dal 49-50) e alla Students’ League a New York (dal 50-51). Iniziò la propria carriera come pittore espressionistra astratto, ma ben presto entrò nel mondo della fantascienza come illustratore, conosciuto soprattutto con il nome di Emsh, vincendo molti premi Hugo (1953, 1960, 1961, 1962, 1964). La sua produzione principale riguarda copertine per le riviste pulp di quel periodo e per gli ACE BOOK doppi. Nel frattempo iniziò ad occupersi di videoarte per Channel 13, WNET, New York e dagli anni ‘70 il suo interesse si focalizzò essenzialmente sulla realizzazione di film e video. Iniziò una proficua fase di produzione e collaborazione a svariate realizzazioni multimediali per il Lincoln Center, il Museum of Modern Art, il Guggenheim Museum e per il Los Angeles Film Festival. Nel 1972 produsse il video tape Scape-mates. Nel 1979, Emshwiller presentò un altro video rivoluzionario, l’opera di computer grafica in 3-D della durata di tre minuti dal titolo Sunstone, realizzata presso il New York Institute of Technology con Alvy Ray Smith. Queste due opere gli procurarono fama mondiale nel campo. Entrò nel California’s Institute of the Arts, film & video dove vi rimase fino alla morte al quale andarono poi, su volere dello stesso Emshwiller, tutti i suoi archivi, con film originali, immagini e progetti, e tutte le sue attrezzature. La scuola in suo onore ha istituito una borsa di studio.


Sito web

Poetica

Opere

  • Sunstone, 1979 (Ed Emshwiller, Alvy Ray Smith, Lance Williams, Garland Stern).
    Edemshwillersunstone.jpg

Emshwiller collaborò con Alvy Ray Smith al New York Institute of Technology per realizzare questo video che utilizzava molte delle nuove capacità di pittura scritte da Smith. Il disco solare si trasformava ripetutamente attraverso la pittura digitale. La scena memorabile era quella in cui apparivano facce in ogni piano, interno ed esterno, del cubo.















Bibliografia

  • Cynthia Goodman (1987), Digital Visions Computers and Art, New York, Harry N. Abrams.


Webliografia