Eno Brian

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search

Biografia:

Brian Eno è una figura che riassume una parte significativa della musica inglese d'avanguardia degli anni '70. Il suo nome per esteso è Brian Peter George StJohn Le Baptiste de la Salle Eno, e nasce il 15 maggio del 1948 a Woodbridge, nel Sussex, vicino ad una base militare USA dalla quale provenivano i suoni delle radio che trasmettevano musica rock & roll statunitense.

Finite le scuole medie, negli anni '60, lascia il convento cattolico dove si è istruito in questi anni per studiare arti visive a Ipswich e musica sperimentale a Winchester, dove apprende le tecniche radicali della musica concreta, gestuale, minimale ed elettronica, costruisce una macchina sonora ad acqua piovana e registra un pezzo per percussione di lampada metallica.

Nel 1969 consegue la laurea in Belle Arti ed inizia a lavorare come grafico per un quotidiano di Londra, contemporaneamente si offre come tecnico del suono del complesso musicale Roxy Music di Bryan Ferry e Phil Manzanera, di cui presto diverrà l'addetto al sintetizzatore, strumento attraverso il quale inietta stranianti effetti sulle canzoni del gruppo (che abbandonerà dopo il secondo album nel 1972) e, come si autodefinisce, l'"architetto sonoro". Con questo gruppo incide due album di art-glam-rock: Roxy Music del 1872 e For Your Pleasure del 1973.

Dopo l'uscita dai Roxy Music (che proseguiranno su un sentiero pop raffinato, meno avanguardistico), Eno si dedica ad una serie infinita di collaborazioni, sia come musicista che come produttore. Iniziano, da un lato, a prendere corpo gli esperimenti ai nastri in coppia con Robert Fripp (oggi leader dei King Crinsom)e, dall'altro, Eno sconvolge la tradizione rock con la tetralogia: Here Come The Warm Jets (1973), Taking Tiger Mountain (1974), Another Green World (1975), Before And After Science (1977), raccolta da Virgin nel 1993.

Eno traccia la sua "strategia obliqua" tra creatività e spettacolo: inizia così una fusione dei modi dell'avanguardia e di decadenza dozzinale, che ha come fonte la retorica dell'ambiguità. Dopo un tour con la band inglese The Winkies ed un memorabile concerto con Kevin Ayers, John Cale e Nico dei Velvet Underground, Eno esce con l'album Another Green World (Island, 1975). Nel 1973 Eno incide un album con Robert Fripp dal titolo Pussyfooting. L'album successivo è del 1975, Evening Star; nello stesso anno Eno fonda la propria etichetta discografica, la Obscure, attorno alla quale raccoglie dei talenti d'avanguardia e per vararne il programma pubblica Discret Music.

A Berlino Eno collabora ad una grande trilogia, quella del "dandy elettronico" David Bowie: Low, Heroes con Fripp alla chitarra, e Lodger. Eno partecipa anche ad alcuni lavori del Talking Heads: More Songs About Buildings And Food, Fear Of Music e Remain The Light; e pubblica No New York, una raccolta sulla neonata scena no wave newyorkese, di gruppi come, per esempio, DNA e The Contorsions.

In questi anni collabora, in ambito rock, con Ultravox e Devo e, in campo avanguardistico, con Harold Budd e John Hassell. La sua carriera da solista prosegue con l'album Music For Films del 1978 (Polydor). Questo album sarà seguito da Music For Films 2 (EG, 1983), e Music For Films vol 3 (Opal, 1988). Subito dopo Eno esce con l'album Music For Airports (Ambient, 1978).

Il programma di Films viene proseguito con On Land (EG, 1982), che è un mosaico di otto rallenty evocativi in cui manca totalmente il ritmo. Ogni composizione si replica riciclando innumerevoli variazioni del proprio "tema", in cui il suono è scarno, imploso. On Land accentua la componente "thriller" dei paesaggi sonori di Eno e la musica diventa musica-thriller, musica da brivido, musica-suspence, musica di terrori irrazionali e disordini interiori.

Nel 1983 Eno incide Apollo: Atmospheres and Soundtracks (EG), la colonna sonora per un documentario sull'esplorazione cosmica che definisce meglio la musica "psico-ambientale". Nello stesso anno Eno vuole anche cimentarsi in composizioni di opere con l'arte del video, vista la sua formazione in ambito grafico, celebrando in chiave artistica l'invenzione della videocassetta, con due opere: Fifth Avenue e Mistaken Memories, due video-affreschi, una sorta di rock-verité.

Ma Eno continua a dedicarsi sempre più intensamente alla collaborazione con gli artisti della sua casa discografica, la Obscure, ed alla scoperta di nuovi talenti musicali americani: è il padrino degli Ultravox, dei Talking Heads, dei Devo e della no-wave). Sono questi gli anni che segnano le collaborazioni con suo fratello Roger ed il tecnico del suono canadese Daniel Lanois e che vedono avviarsi un progetto con David Byrne ed i Talking Heads, anche se Eno è accreditato come autore solo in My Life In The Bush Of Gosts (1980). Sempre nei primi anni '80 Eno inizia a prestare attenzione a diverse realtà: così iniziano le collaborazioni con artisti del Ghana (Edikanfo), sovietici (Zvuki Mu) ed italiani (Teresa De Sio), e l'interessamento alla musica etnica. Successivamente Eno pubblica Thursday Afternoon (EG, 1985) che costituisce la prova più radicale di musica discreta.

Il grande ritorno al rock è sancito dalla produzione di due dischi degli U2, che fanno dell'artista il produttore discografico più richiesto del momento: The Unforgettable Fire (1984) e The Joshua Tree. In questo stesso momento la responsabilità della produzione discografica viene delegata a Lanois, ed Eno si dedica alla creazione dell’agenzia artistica Opal, alla quale fanno riferimento musicisti ed artisti di vario genere, registi, fotografi e pittori.

Nei primi anni '90 Eno cura diversi ed ambiziosi progetti discografici quali Nerve Net (1992), The Shutov Assembly (1992) e le colonne sonore di due film di Derek Jarman, Blue (1993) e Glitterbug (1994), organizza installazioni visive ed opere multimediali con Laurie Anderson, ed una serie di campionamenti audio per software di personal computer.

Negli anni '90 Eno riprende anche a suonare con Arto Lindsay e Peter Gabriel (Us, 1992), per le colonne sonore di Until The End Of The World di Win Wenders e del serial tv X-Files. Collabora agli album Achtung Baby (1991) e Zooropa degli U2, al progetto Passengers (Original Soundtracks I del 1995) e in Outside (1995), l'album del rilancio di David Bowie.

Del 1995 è anche un altro album di Eno, Spinner, una collaborazione con Jah Wobble in cui Eno probabilmente non ha avuto un ruolo di grande importanza.

The Drop (Virgin, 1997) raccoglie 17 banali vignette elettroniche.

Recentemente Eno ha pubblicato Drawn For Life (Virgin, 2001), album scritto, prodotto e suonato con J. Peter Schwalm, dj e musicista di Francoforte, ed arricchito dalla voce di Laurie Anderson. Eno ha prodotto anche Space, l'ultimo disco dei James che definisce "il migliore da quando il gruppo è insieme"; ha aderito al progetto di David Toop "Sonic Boom: the art of suond", un'esibizione alla Howard Gallery di Londra, con interventi di Russel Mills e di Lee Renaldo dei Sonic Youth con sonorità post-rave, post-ambient e post-techno.

Eno figura assieme a i Kraftwerk ed a David Sylvian tra gli autori delle musiche di Aiming for Zero Landmines - The First Prayer of the 21st Century, colonna sonora di un programma tv giapponese curato da Ryuichi Sakamoto. Al MOMA di San Francisco ha realizzato Compact Forest Proposal, parte integrante di una mostra che celebra la tecnologia digitale e l’arte, intitolata "101010". Il grande progetto di Eno in questo contesto è creare un ambiente musicale senza parole, senza melodia, senza ritmo e che non si ripeta mai, attraverso 11 lettori cd che trasmettono voci lontane, musica di rumori e suoni di campane.

Il suo grande sogno è ottenere dalle autorità dell'aereoporto di Heathrow a Londra, il permesso di creare una stanza per viaggiatori in cui sia possibile ascoltare "musica attuale per un aeroporto moderno".

January 07003 - Bell Studies for The Clock of The Long Now (Opal, 2003) segna in un certo senso il ritorno alla ambient music, anche se, invece di avere come struttura un flusso di pianoforte, nasce la manipolazione dei suoni di campane: Eno riesce a trovare una corrispondenza naturale tra la ambient music e la "scultura sonora" elettronica.

Del 2004 è una nuova collaborazione con Fripp in The Equatorial Stars (Opal, 2004), esercizio di texture digitali.

Nel 2005 Eno pubblica Another Day On Earth che, anunciato come un disco di canzoni, è tutto fuorché il suo ritorno ai quattro album pop.

Sito web:

http://www.enoweb.co.uk

Poetica:

Non solo Eno ha apportato una rivoluzione nel modo di concepire e realizzare canzoni di musica rock, ma a metà degli anni '70 ha inventato la musica ambientale, che sarà uno dei generi di punta degli anni '90. Oltre a ciò Eno è anche considerato un pioniere del glam-rock, uno dei primi videoartisti, un filosofo della musica, uno scultore, un cantante, polistrumentista, un maitre-à-penser della cultura pop, il padrino della "no wave", della dance elettronica, della new age, ed è anche un produttore ed un talent scout.

Con i suoi dischi ed i suoi libri Eno teorizza un nuovo modo di fare e fruire la musica.

Infatti nel 1968 esce il suo libro Music For Non-Musicians, all'interno del quale Eno espone la sua teoria della figura del "non-musicista" che da lui viene perfettamente incarnata. Il "non-musicista" è un artista del tutto incompetente dal punto di vista tecnico ma è dotato di genio creativo. Secondo Eno la produzione dell'opera d'arte deve essere suddivisa in tre fasi distinte:

  1. il concepimento dell'idea da cui nasce il brano
  2. l'esecuzione del brano supportata da validi e competenti (anche tecnicamente) esecutori
  3. la manipolazione finale da parte dell'autore tramite nastri magnetici e strumenti multimediali: operazione che serve ad ottimizzare il tutto.

Il compositore di opere artistiche musicali si trasforma in programmatore di apparecchiature sofisticate. Con l'invenzione della figura del "non-musicista" Eno ha inconsapevolmente inventato la figura del compositore elettronico moderno, che ha modificato lo standard del compositore in modo che chiunque potesse diventarlo. In questo modo anche il sintetizzatore può essere considerato uno strumento musicale.

Dello stesso periodo è un altro suo libro, Oblique Strategy. I suoi riferimenti musicali si possono trovare: nella musica contemporanea di John Tilbury e Cornelius Cardew, nella musica minimale di John Cage, La Monte Joung e Terry Riley, ma il suo concetto di musica trascende l'evento musicale stesso, per spingersi verso la concezione del suono puro della psiche umana seguendo una specie di teoria multimediale ante-litteram.

Da metà anni '70 il suono di Eno cambia moltissimo: più si riesce ad approfondire la conoscenza degli strumenti elettronici e la consapevolezza dell'artista, più diminuisce l'emotività della sua musica ed in questo modo il canto perde il suo ruolo di guida e nasce la concezione di una musica esclusivamente strumentale; inoltre anche lo svolgimento drammatico della canzone ha molta meno importanza e per questo motivo i brani strumentali iniziano ad essere più concisi.

La musica popolare strumentale nelle mani di Eno diventa cambia moltissimo poiché l'artista riesce a spersonalizzare la struttura tipica della canzone popolare minimizzandone la parte cantata e creando dei paesaggi sonori con la parte strumentale. In questo modo la concezione di Eno della musica si avvicina sempre di più alla sua importante scoperta: la musica ambientale.

Questo tipo di musica corrisponde in parte alla concezione musicale dell'artista (che aveva proposto in Discret Music nel 1975), che propone una musica ascoltata ed "ignorata" al tempo stesso, ovvero la musica discreta: la musica che l'ascoltatore fruisce non è sempre quella che ha composto il compositore, infatti la fruibilità può cambiare a seconda di diversi fattori (anche l'umore stesso dell'ascoltatore può influire). Il concetto di "musica ambientale" viene definito completamente dopo l'uscita di Music For Airports (1978): l'obiettivo di Eno diventa la creazione di una musica di sottofondo per ambienti come: hall di aeroporti, sale d'attesa, padiglioni di mostre e gallerie d'arte. Eno, quindi, inizia a dedicarsi alla realizzazione di questo tipo di musica che è proibito ascoltare con attenzione. Eno fissa una volta per tutte il concetto di musica ambientale: una musica che prende spunto da un certo ambiente per descriverne i suoni e le atmosfere.

Il termine "musica ambientale", col passare del tempo, assumerà almeno tre significati diversi: il primo è collegato alla presa di coscienza del fatto che lo stesso disco può essere ascoltato attraverso diversi strumenti, che possono cambiare, a causa delle loro qualità intrinseche, il modo in cui lo si fruisce: secondo questa accezione è molto più interessante fare musica neutra, che scorra senza emozioni; il secondo significato sta nella concezione che la "musica ambientale" sia concepita per un ambiente ben preciso (film, aeroporto, supermercato, galleria d'arte), e quindi più da ignorare che da ascoltare; il terzo significato si riferisce alla musica ambientale come quella che trae spunto da un ambiente preciso e lo descrive indirettamente. Ma, in pratica, la "musica ambientale" di Eno non è nessuna delle tre tipologie descritte, poichè il "non-musicista" progredisce questo concetto con due dischi che introducono elementi psicoanalitici e coniano la musica "psico-ambientale", le cui principali differenze con la musica ambientale, stanno nell'umore e nella durata delle canzoni, all'interno delle quali il pattern melodico/ritmico/armonico non viene più ripetuto all'infinito.

Negli anni '80, Eno è diventato un guru universale del rock, che lancia tutta una serie di talenti e produce un'infinità di dischi senza dipendere dalle strategie commerciali delle case discografiche maggiori, grazie al fatto che lavora in modo del tutto indipendente. Tutta la sua produzione è ideata all'interno del suo studio di registrazione privato. Rappresenta l'esempio più eclatante dell'artista indipendente: non ha un gruppo, non tiene concerti, non cerca scritture dalle case discografiche, lo strumento che usa meglio è il tape-recorder e lavora nel suo studio di registrazione privato.

Con On Land, del 1982, Eno inizia ad accentuare la componente "thriller" dei suoi paesaggi sonori arrivando ad una musica-thriller, musica da brivido, musica-suspence, musica di terrori irrazionali e disordini interiori che descrive la natura come una presenza che incombe minacciosa, alla quale si aggiungono l'immobilità un senso di disagio, di un'attesa spasmodica di qualcosa che sta per succedere.

Il filo conduttore di tutta l'esperienza in ambito musicale di Brian Eno segue un percorso coerente: Eno rifiuta l'appellativo di musicista preferendogli quello di "manipolatore di sistemi" e realizzando una radicale revisione del concetto stesso di musica che può essere spiegato con questo paragone: quando si iniziò ad utilizzare la fotografia come mezzo per fare ritratti a basso prezzo, non si erano ancora capite le potenzialità stesse della macchina fotografica ed i fotografi pasticciavano le fotografie per fare in modo che i ritratti prodotti con la macchina fotografica somigliassero maggiormente a quelli pittorici.

Allo stesso modo i primi film erano delle versioni itineranti delle commedie teatrali ed in musica il disco era considerato come un mezzo per ascoltare musica senza dover andare alla "Carnegie Hall". Oggi, in tutti questi casi, coloro che lavorano in questi settori hanno imparato a sfruttare al massimo le possibilità dei loro mezzi. Nella musica sta accadendo la stessa cosa: si pensi al fatto che oggi si hanno infinite possibilità di registrare musiche che non hanno niente in comune con quelle presentate dal vivo o, addirittura, che dal vivo non potrebbero neanche essere eseguite. Una parte integrante di tutta la concezione della musica di Eno è la "teoria ologrammatica": infatti come nell'ologramma, in ogni pezzetto della sua superficie, persiste l'immagine concreta che contiene ancora l'informazione totale dell'intero; nelle commedie del teatro dell'assurdo di Becket, per esempio, ogni singola scena contiene lo stesso messaggio dell'intera piece. Eno si propone di applicare la stessa strategia alla musica: ogni brano o ogni pattern dovrebbe contenere l'informazione di tutto il disco.

Opere:

Bibliografia:

Ludovico Alessandro, Suoni Futuri Digitali, Milano, Apogeo, 2000.

Webliografia:

http://www.ondarock.it/Eno.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Brian_Eno

http://www.scaruffi.com/vol3/eno.html