Evasioni celebri: differenze tra le versioni

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[[Image:carceratinellaguiana.jpg|right|frame|Toth, lo sventratore di donne con un compagno di cella nella Guiana]]
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Toth, lo sventratore di donne, racconta ai nipotini nelle sere d'inverno, vicino al grande camino, le sue meravigliose gesta: «Nella Guiana eravamo sorvegliati da cento secondini. Come fuggire? Mi venne un lampo di genio: un pomeriggio che tutti eravamo nell'immenso cortile centrale mi misi a camminare all'indietro verso il cancello. Le guardie credettero così che io stessi entrando. Invece uscivo»
 
Toth, lo sventratore di donne, racconta ai nipotini nelle sere d'inverno, vicino al grande camino, le sue meravigliose gesta: «Nella Guiana eravamo sorvegliati da cento secondini. Come fuggire? Mi venne un lampo di genio: un pomeriggio che tutti eravamo nell'immenso cortile centrale mi misi a camminare all'indietro verso il cancello. Le guardie credettero così che io stessi entrando. Invece uscivo»
Cesare Zavattini, Al macero (1927-1940), Torino, Einaudi, 1976, pp. 63-64.
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Cesare Zavattini, ''Al macero'' (1927-1940), Torino, Einaudi, 1976, pp. 63-64.

Versione attuale delle 22:04, 24 Lug 2009

Toth, lo sventratore di donne con un compagno di cella nella Guiana

Toth, lo sventratore di donne, racconta ai nipotini nelle sere d'inverno, vicino al grande camino, le sue meravigliose gesta: «Nella Guiana eravamo sorvegliati da cento secondini. Come fuggire? Mi venne un lampo di genio: un pomeriggio che tutti eravamo nell'immenso cortile centrale mi misi a camminare all'indietro verso il cancello. Le guardie credettero così che io stessi entrando. Invece uscivo»

Cesare Zavattini, Al macero (1927-1940), Torino, Einaudi, 1976, pp. 63-64.